Sto continuando la lettura con un certo interesse.
Perň trovo che, a dispetto della razionalitŕ attribuita alle varie persone e parti in gioco, alcune delle azioni siano state piuttosto irrazionali.
Per esempio, trovo inspiegabile il fatto che Wendy abbia deciso di ignorare il sorprendente avvertimento telefonico degli sconosciuti che sapevano esattamente a che punto era appena arrivata, qualificandoli come complottisti, quando era evidente che loro erano molto piů avanti di lei; poi che abbia coinvolto un migliaio di persone proprio nel momento in cui si poteva cominciare a sospettare che esistesse qualcosa che manipolava la coscienza attraverso i computer, forse sfruttando una specie di ipnosi.
Inoltre lo ha fatto sfruttando una videoconferenza; era ben possibile che un gruppo cosě numeroso fosse infiltrato da estranei.
Ora dovrebbe fidarsi di Liber Primus? A me verrebbe proprio da pensare che solo chi ha organizzato il 'gioco' possa venire a sapere in tempo reale di quando lei ha appena superato un livello, e per giunta utilizzando un computer che non era nemmeno suo.
E poi, come fanno a sapere tante cose se non hanno superato gli stessi livelli che ha superato lei, visto che non sono finiti col cervello in pappa? Spero che i capitoli successivi possano dare una risposta ad alcuni di questi punti.
A presto
Max :) |