Recensioni per
Ciò che noi chiamiamo rosa
di Leia345
Storia intensa i pensieri di Oscar sono espressi in maniera sublime. Che peccato che non ci sia una continuazione! Un gran peccato!!!! Spero che prima o poi l'autrice risprenda questa magnifica e originale fanfic |
Ma dico le storie più belle sono sempre interrotte ? Io spero che la riprenderai al più presto , ci spero , forza io sto aspettando |
Les bateaux-mouches NON SONO AFFATTO "ORRENDI"!Al contrario,SONO MOLTO CARINE e FANNO PROPRIO UNA PARTE DEL FASCINO della Senna,che NON E "APPESTATA" di queste imbarcazioni,ma,al contrario,E ARRICCHITA DELLA LORO PRESENZA! |
Ciao, sono qui da poco. La tua storia mi ha incuriosito, scrivi molto bene e riesci a farmi immaginare ogni scena. Alain l'ho trovato molto simpatico. Andre' non ricorda nulla ha solo frammenti di ricordi mentre lei ricorda tutto, e questo penso sia molto doloroso. Aspetto con curiosita' il prossimo capitolo. |
Torno su questo sito dopo tanto, tantissimo tempo e trovo una tua storia, che ho avidamente divorato parola dopo parola. Avevo bisogno di una storia così e sono contenta che a scriverla sia tu. Una sola cosa, a costo di sembrare la maestrina antipatica, ma te la voglio dire lo stesso, perché il mio intento non é criticare ma segnalare per dare un contributo: ci sono diversi errori di battitura e/o dovuti all'amato/odiato correttore automatico che disturbano a volte la lettura. Se anche per te é cosa non trascurabile prestarci attenzione. Spero di non averti offesa. |
Questo è un capitolo molto intenso in cui ha luogo la prima resa dei conti fra Oscar e André. |
Bellissima. |
Questo capitolo ci svela molto. |
Nella lettura, fotogramma per fotogramma, si intercalano i gesti ai pensieri ed i pensieri ai gesti. |
Ciao! Ho notato la tua storia inizialmente incuriosita dal fatto che ho adorato le tue Epifania e Il testimone, ma ero titubante per l’ambientazione attuale, che di solito mi lascia perplessa. |
Ciao Leia, |
Cara Leia, nei capitoli precedenti ci avevi fatto assaporare un alone di mistero e ci avevi quindi predisposti ad un’alta aspettativa data dall’incontro che ci sarebbe stato tra Francoise e Pierre, ma quello che io personalmente ho provato leggendo questo nuovo capitolo è stata pura ansia mista a tenerezza per le sorti di questi due individui che si ritrovano dopo un tempo interminabile e non possono, perché uno dei due non può, riconoscersi e quindi avvicinarsi e lasciare così andare tutta una serie di sentimenti fortemente trattenuti ma che spingono per palesarsi. E’ struggente vedere quanta forza di volontà debba esercitare su se stessa Francoise per non farsi scoprire da un Pierre che nonostante osservi il comportamento della sua interlocutrice comprende che ci sia molto di più di quanto lei non lasci trapelare, e questo qualcosa è molto simile all’angoscia. Molto belle le atmosfere che hai saputo ricreare mentre lei guarda il tramonto e lui invece osserva il profilo di lei che si staglia sul tramonto rosso parigino imprimendo in tale visione un che di sanguigno. Notevole il passaggio dove descrivi i suoni che ricordavano sogni passati e si trasformavano in immagini visibili solo con la luce del cuore, quello che ne scaturisce è una bellissima immagine. Ma è tutto ciò che narri dopo a farci sentire tutto il dolore provato da Francoise in questo momento in particolare, ma che deve essere stato quello che ha provato durante tutto il tempo durante il quale lo ha cercato: lei sa chi è ma lui non la ricorda e deve essere difficile rimanere impassibili di fronte ad una tale verità. Lei però ha anche un ulteriore timore: ha cioè paura di stabilire un contatto fisico poiché ha il terrore di potergli fare del male e qui mi viene da chiedere come mai, perché, cosa ha Francoise di diverso dagli altri esseri umani? Lei è sicuramente diversa da chiunque ma ha già evidentemente tentato questo approccio sia con Alain, Rosalie e suo padre, quindi perché con Pierre dovrebbe essere differente? Lei inoltre dice che lui ora è un uomo libero, forse perché è riuscito in qualche modo ad affrancarsi dal destino che invece ha travolto lei stessa? Evidentemente tra i due c’è un magnetismo per il momento inspiegabile e una forte empatia che si acuisce nell’attimo del congedo quando si danno la mano per salutarsi, ed è in questo frangente che accade l’inspiegabile: una specie di connessione neurale che li mette in contatto per un solo e brevissimo istante ma che non produce gli effetti sperati per una delle due parti in causa. Lo scoramento che segue questi momenti è descritto talmente bene che sembra di vedere Francoise che si accascia al suolo ormai priva di forze ma saldamente decisa a continuare nella sua missione di riportare a lei André. Le aspettative erano molteplici e tu le hai superate brillantemente portando però ulteriori interrogativi. Non farci attendere troppo perché troppa è la voglia di sapere, altrimenti i miei neuroni potrebbero andare in tilt. Un caro saluto e a presto! |
Cara Leia, |
Trovo che questo capitolo sia perfetto: hai reso a meraviglia il loro incontro, con la consapevolezza di lei, e la confusione di lui, il dolore di entrambi, esplicito in Françoise e celato in Pierre, ma ritrovarsi non sarà semplice. Stupenda la scena della scossa nel contatto finale. |
Bellissimo mi è piaciuto molto l'incontro tra i due dove Francois sa chi è lui mentre Pierre(André) no ma è come se percepisse qualcosa e allo stringersi le mani questa percezione diventa quasi realtà...dentro di lui avverte qualcosa lo si capisce anche dal fatto che si sente geloso per via del suo appuntamento...bello 😍 e ora aspetto il prossimo❤ |