Recensioni per
Inno ad Oscar
di kiara 69
Bello associare, prr descrivere gli occhi di Oscar, i due aggettivi "trasparenti e accesi": non si trovano quasi mai accostati. E invece trovo che siano oltremodo calzanti. E bello presentare questo amore come 'il fiore più bello", che la voce narrante dice che non smetterà di coltivare anche se non dovesse avere mai speranza di coglierlo. Mi ricorda il Piccolo Principe e la sua rosa... |
Dolceamara questa poesia e molto delicata. André sa che presto non vedrà più, ma non gli importa, l'unica cosa cosa che lo fa realmente disperare è la certezza (in quel momento) di aver vissuto un sogno che ormai è infranto. Bravissima, usi sempre parole molto evocative. |
Una disperazione velata quella del nostro André. Il suo pensiero va a sempre a lei, non importa quali siano le circostanze, lui senza la sua Oscar non esisterebbe e lo sento anche con queste parole. É breve eppure molto intensa, traspare l'amore incondizionato che André prova per Oscar. |
Sono appena arrivata e trovo questa poesia così potente, così piena di metafore, è così che André la vive, è così che la potrà sempre vedere anche quando avrà perso la vista. Molto brava, grazie. |
Ciao Kiara, sono nuovo e sto leggendo storie un po' a random. Ero indeciso se leggere la tua perché non sono molto da poesie. Be'meno male che l'ho fatto, è molto bella. Bella nella disperazione che riverbera in ogni riga. Sei brava perché riesci a racchiudere in poche parole l'universo di queste anime tormentate. |
Quanto dolore prova quest'uomo? Quanta disperazione? Ma non per sé stesso, non si è mai autocommiserato, ma solo per il fatto che la tenebra che lo avvolgera' a breve gli togliera' la visione del suo amore unico. Dolore reso benissimo, in quel momento senza sbocchi e senza soluzione. Mi hai commossa. Brava e buona Pasqua. |
Bella poesia rispecchia perfettamente i pensieri di André nel periodo in cui stava diventando cieco e descrive molto bene come lui vede Oscar....buona giornata!❤ |
Quanta malinconia e soprattutto sofferenza.. Hai reso perfettamente la paura devastante di non poter più rivedere la donna che ama, la sua ragione di vita. Eppure l'alba, l'infinito, quell'atmosfera rarefatta... colorano la tua poesia di un qualcosa che basta a se stesso, cioè l'amore. Non è da tutti riuscirci, perciò brava e grazie. |
Per quanto ancora potrò illuminarmi di tanta bellezza? |
Le tue poesie sui nostri son sempre gradita sorpresa, questa ultima, pur nella sua brevità è thrilling.. A glimpse of sorrow, A’s on the Tower, the Sun goes down, it’s the sunset, in my poor opinion. Or a dawn .. a dream becomes true, the blind eye is on the air. The dark brightness. Good job as usual JQ |
Questa poesia, ricca di immagini e di musicalità, rappresenta molto bene lo stato d'animo e la malinconia dell'ultimo André, quello che sta per diventare cieco e che ha la consapevolezza, anche se non lo vuole ammettere, di avere consumato la sua vita dietro un sogno irrealizzabile. |
Le tue poesie su di loro sono sempre una piacevole sorpresa, questa in particolare è una delle più raffinate ed evocative, con una scelta di immagini e parole pressoché perfetta. Hai fissato un momento di malinconico sconforto, che fa tanto pensare alla scena di André sulla torre. Nell'anime c'era un tramonto infuocato a incendiare il cielo, qui è un'alba soffusa che sembra quasi attenuare coi suoi colori smorzati la sua disperazione. E infatti anche se il suo sogno di essere ricambiato è apparentemente infranto, anche se la cecità incombe, resta la sua inflessibile volontà di restarle accanto. Un'elegante rilettura del binomio luce-ombra, metafora del loro legame... brava. |