Recensioni per
Di attimi perduti, mai avuti
di EsterElle

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/11/21, ore 21:48
Cap. 6:

Recensione premio per il contest "Come to the dark side? Ehm..." 3/3

Ciao Ester! Eccomi qua a recensire anche questa storia (in realtà ne ho lette anche altre per scegliere quale recensire, ma alla fine ho deciso di lasciarti una recensione a questa flash che è il prequel di "Oggi, resta" e che effettivamente mi ha dato degli insight interessanti sul modo in cui hai caratterizzato Asteria. Ribadisco l'originalità della caratterizzazione e mi piace come proprio questa sua alternatività al mondo di persone schierate, vincitori e vinti, abbia fatto breccia nel cuore di Draco che è uscito rotto dalla guerra.
Asteria ha ragione nel dire che il suo comportamento diffidente non ha agevolato le amicizie, ma in quel mondo era anche difficile fare amicizie, affezionarsi, senza schierarsi, ed infatti è quello che accadrà con la nascita di Scorpius ed è interessantissimo vedere come i semi della crisi futura fossero già ben presenti in questa storia!
Ti rinnovo i complimenti come autrice e spero di leggerti nuovamente.
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
17/11/20, ore 18:30
Cap. 6:

Recensione premio per il contest "Storia di un matrimonio" 2/3

Ciao Ester! Eccomi di ritorno :)
Vedendo la coppia protagonista, la stessa della oneshot che hai presentato al contest, ho pensato di passare qui immaginando di trovare la stessa atmosfera, il che è accaduto ma non completamente. In effetti, questa flash sembra essere il prologo della storia successiva, ma al tempo stesso il ritratto che emerge dei due protagonisti è analizzato da tutt'altro punto di vista, come se più che le differenze tra i due volessi mostrare i punti di convergenza (come esprimi nelle note) e per farlo avessi avuto la necessità di cambiare la prospettiva narrante, passando da Draco ad Astoria.
Lui, in particolare, mi è apparso molto a fuoco e IC: non è facile caratterizzarlo al meglio in questa sua fase di transizione tra gli eventi narrati nei libri/film e la vita adulta, soprattutto se lo spazio concesso è ridotto, ma sei riuscita, con pochissime frasi, a far emergere i lati più significativi della sua personalità, tratteggiandolo fedelmente anche quando il punto di vista era quello di Astoria. Di lei, invece, conosciamo pochissimo, e anche se molto probabilmente avrai un head canon ben definito è stato per me possibile riscontrare delle differenze rispetto all'altra oneshot nella caratterizzazione e proprio nel modo in cui la mostri. Tuttavia, non so se mi spiego bene, ho trovato che tu sia rimasta coerente con te stessa, non stravolgendo nulla ma quasi dando l'impressione di una crescita e di un'evoluzione che hanno condotto naturalmente Astoria da un comportamento all'altro, ma con la necessità di stare in disparte e di essere liberta da determinati vincoli come filo conduttore sempre presente.
Ho apprezzato molto il tono confessionale, in particolare nelle prime righe. Il racconto mi è arrivato più crudo, vero, senza perdersi a causa di complicazioni stilistiche che qui, vista la natura intima e riflessiva del testo, avrebbero stonato e mi avrebbero anche distratto dai punti principali dell'elaborazione dei pensieri della protagonista prima e (brevemente) di Draco poi. Il corsivo avrebbe potuto essere evitato, visto lo stacco grafico e l'impaginazione centrata, ma tutto sommato non ha guastato la lettura.
Complimenti, il racconto mi ha convinto ed è stato molto piacevole.
Alla prossima!
mystery_koopa

Recensore Master
04/07/19, ore 14:09
Cap. 6:

Seconda recensione premio per il contest "Catene".




Ciao Esther! Perdona il ritardo con cui ti lascio questa recensione, sono secoli che non nemmeno tempo per scrivere, quindi ho fatto fatica a trovare un attimo libero per EFP, mi spiace!
Passando alla recensione vera e propria devo dire che mi hai sorpresa con questa flash. Astoria in genere mi lascia indifferente e in un testo così breve raramente riesce a incuriosirmi. In questo caso l'ha fatto, mi ha sia fatto desiderare di saperne di più su di lei sia pensare che non ci fosse altro da aggiungere. Perché nei periodi finali si condensa tutto in frasi brevi, dirette, senza veli. Frasi dal significato letterale, ma pregne di innumerevoli sottintesi capaci di riassumere i motivi per i quali Draco ha scelto Astoria come sua sposa. Li ho trovati plausibili, davvero. Sei stata incisiva, per questo la flash finisce in modo perfetto e lascia l'impressione che non si debba dire altro, ma al tempo stesso hai fornito motivazioni così coerenti per spiegare la nascita della loro relazione che mi sarebbe piaciuto leggerne di più. La relazione di cui parli non corrisponde al classico rapporto di amore reciproco, ma non è nemmeno un rapporto finto, è qualcosa che sta nel mezzo, "fluido" proprio come Astoria. Convenienza, conforto, quiete: sono queste le parole chiave che associo ai Draco e Astoria della flash. Sei stata bravissima a descrivere tutto questo in poche righe, mi hai permesso di andare oltre i significati del testo e immaginare innumerevoli momenti della loro vita, da quelli più insignificanti e noiosi a quelli più piacevoli e sereni. Astoria nei Corvonero non l'avevo mai immaginata, ma è una bella idea! Complimenti per questa flash, come sempre originale!
(Recensione modificata il 04/07/2019 - 02:10 pm)

Recensore Master
14/05/19, ore 14:53
Cap. 6:

Ciao :-)

La storia è carina, specialmente ho apprezzato l'impostazione a monologo che la rende piacevolmente focalizzata sull'introspezione. Inoltre Astoria è un personaggio interessante di per sé visto che nella saga appare praticamente all'improvviso per giunta sposata con Draco Malfoy (non uno qualunque insomma) e sono spesso incuriosita dalle storie dedicate ai personaggi secondari della saga.
Come te, però, di solito immagino Astoria come un personaggio positivo in grado di dare una scrollata a Draco (che sì, anche per me ha abbassato la cresta dopo la guerra e coraggioso non è mai stato veramente), quindi la descrizione che ne dai in questa storia mi ha un po' spiazzato visto che la sua indifferenza la fa da padrone. Comunque mi piace che anche in questo caso Astoria e Draco si competono a vicenda.

Il pacchetto che hai scelto non era proprio facile, quindi ti faccio i miei complimenti ;-)

A presto,
Carme93

Recensore Master
25/04/19, ore 21:34
Cap. 6:

Valutazione del concorso "Nella mia libreria"

Stile e lessico: 8.75/10
Devo dire che mi è piaciuta molto la pulizia del tuo stile: è lineare, semplice, arriva in maniera molto diretta e non si perde troppo in costruzioni esagerate che rischiano di far perdere il filo del discorso.
Questo si intona perfettamente a quella che è la struttura di base della storia, pur rendendosi la cosa evidente solo alla fine: è un monologo, un lungo discorso diretto, lo sfogo senza veli di una ragazza tutto sommato giovane. Qualcosa di più articolato sarebbe stato, probabilmente, un po’ fuori luogo. Il fatto che si tratti di un monologo si intuisce solo dopo la metà, quando Astoria (scusami, per abitudine la chiamo così…) si rivolge direttamente a Draco. All’inizio la cosa mi aveva un po’ stranita, ma riflettendoci meglio – e soprattutto riflettendo sui pensieri in chiusura di Draco – la cosa ha effettivamente senso.
Pur utilizzando per tutta la storia uno stile molto lineare e un lessico piuttosto semplice, ho apprezzato che ci fosse una cura di fondo che fa capire che ogni parola è scelta con attenzione, nonostante l’effetto finale sia quello di un discorso fatto un po’ a ruota libera.
Ho apprezzato molto che, nonostante la semplicità dello stile e della costruzione delle frasi, il discorso di Astoria risulti molto ritmato, brillante, venato appunto di quel velo di sarcasmo pungente di cui lei ci parla: trattandosi di un personaggio che nella saga viene a stento nominato, è bello trovare degli accorgimenti del genere per imparare a conoscerla non solo attraverso quello che dice, ma anche per come lo dice. Oltretutto, questo dà ritmo e aggiunge interesse ad una storia che, fondamentalmente, non ha una vera e propria trama formata da avvenimenti.
Riesci secondo me a mantenere un giusto equilibrio fra quello che è lo stile colloquiale di un discorso diretto (con i riferimenti a delle interruzioni solo supposte di Draco, o con espressioni molto dirette, come “questa cosa del matrimonio…”), e il ritmo generale della narrazione: non è facile includere tutta la narrazione in un unico monologo senza rischiare di risultare fin troppo diretti, e dunque poco curati, oppure al contrario impostare il discorso in maniera fin troppo artificiosa, togliendo sincerità alla prima persona narrante. Tu non cadi in questo errore, e tutto ciò che Astoria dice, viene detto con il giusto mix di formalità (del resto, per quanto senza veli, si tratta pur sempre di un incontro “accordato” fra gli eredi di due famiglie altolocate) e spigliatezza.
Inoltre, ho apprezzato molto il cambio di registro nel momento in cui ci presenti le impressioni di Draco: il cambio si avverte, ma non c’è alcuno scarto brusco, è un cambiamento armonico, che non disturba minimamente il lettore. Cambia il ritmo, cambia leggermente il registro stilistico, e questo fa comprendere bene sia il cambio di punto di vista, sia il cambio di “stile narrativo” (non è più un discorso diretto, ma si tratta della messa a fuoco di pensieri e impressioni).
Soprattutto nella parte iniziale, ho trovato un po’ ripetitive alcune frasi che presentano lunghe giustapposizioni di virgole, come ad esempio “lei, Serpeverde, le amicizie giuste, una bella, sana popolarità. Io, quella strana, la Corvonero col cuore di serpe, l’ombra silenziosa, la spia.”, oppure, poco dopo “non averlo reso solido, capace d’incutere rispetto, timore. Le lunghe notti insonni, i pasti solitari, i piagnistei nei bagni”. Non è sbagliato, ma a lungo andare, soprattutto in una storia breve come una flash, risulta un po’ poco fluido, almeno al mio orecchio.
Non ti ho poi dato un punteggio pieno in questo parametro perché, nonostante io abbia apprezzato questo stile molto semplice (soprattutto in accordo alla struttura della tua storia), ho un po’ avuto l’impressione che fosse uno stile in un certo senso “trasparente”. Non mi ha particolarmente colpita, non si è molto distinto… è corretto e funzionale, ecco, ma senza qualche guizzo in più. La tua storia (che mi è piaciuta molto, sia chiaro!) non mi è rimasta impressa per lo stile, ecco, ma questo non significa che non sia curata o ci siano grossi difetti.

Sviluppo del pacchetto: 9.5/10
A.Nothomb – Né di Eva né di Adamo, Astoria Greengrass
Questo era, secondo me, un altro di quei prompt decisamente tosti, uno di quelli che fino all’ultimo sono stata indecisa se inserire o no, per paura di dare un’indicazione troppo fumosa. Sono stata quindi molto contenta e curiosa, sapendo che qualcuno aveva deciso di provare a scriverci sopra qualche cosa.
Ammetto di aver sempre interpretato questa espressione come una negazione di colpa (cioè una colpa che non ricade né sull’una né sull’altra parte), quindi sono stata piacevolmente sorpresa di trovare qui una interpretazione un po’ diversa ma altrettanto (se non più) valida.
All’inizio potrebbe sembrare che il tema centrale del prompt nella tua storia passi un po’ in sordina, ma rileggendola è chiaro che, in realtà, tutto è improntato all’ignavia di Astoria (e, in un certo senso, del Draco adulto).
Mi è piaciuto molto come l’indifferenza di Astoria sia stata svelata pian piano: il tutto sembra nascere da una sua riflessione sulla sua adolescenza, sembra quasi prendere una direzione diversa, ma poi, piano piano, emerge la verità: Astoria non si è mai schierata, non ha preso parte a nessuna fazione, e questa è stata una scelta consapevole maturata già in tenera età. Che poi anche il suo matrimonio diventi una scelta presa senza davvero troppo investimento emotivo, facendo un calcolo delle convenienze, ma con molta serenità (non so, Astoria mi dà l’impressione di non essere poi così interessata alla risposta di Draco: se anche lui dovesse mandare a monte il tutto, non credo lei si struggerebbe nel rimpianto) è particolarmente interessante: non le interessa Draco, non le interessa ciò che ha fatto durante la guerra o perché lo ha fatto. L’unica cosa che davvero sembra premerle è conservare la sua libertà e la certezza che, in futuro, potrà continuare a sfuggire a ogni schieramento.
Ho apprezzato tanto anche la parte finale: Draco ha un po’ uno sguardo esterno su Astoria, uno sguardo freddo e sincero, e riconosce forse con più schiettezza e con meno peli sulla lingua di lei la sua totale mancanza di coscienza. Attraverso i suoi occhi vediamo tutta la natura di Astoria: una ragazza furba, che tiene più alla vita e alla sua serenità che a qualsiasi morale. Questo è ciò che davvero lega Draco e Astoria, il grande elemento che hanno in comune, il punto cardine che farà funzionare la loro relazione, ed è significativo che anche la loro unione sia, sostanzialmente, un calcolo per la sopravvivenza.
Era un prompt davvero difficile, ma tu te la sei cavata egregiamente, anche se, effettivamente, bisogna riflettere un po’ per comprendere a pieno il legame tra la storia e il prompt (non che questo sia un difetto, tutt’altro!).

IC/Caratterizzazione: 9.5/10
Non è facile, in una flash, caratterizzare al meglio quello che è, sostanzialmente, poco più di un personaggio orignale: nella saga Astoria non compare mai, e le informazioni che abbiamo, anche da Pottermore, sono pochissime.
Io sono incline a pensare che Astoria sia arrivata nella vita di Draco a portare un po’ di luce, riuscendo ad andare oltre gli orrori della guerra, e convincendolo a lasciarsi alle spalle il suo passato. Mi immagino la loro come una storia d’amore sincera, nata lontano dalla guerra e da qualsiasi cosa potesse ricordarla, ma mi rendo conto che questo è sostanzialmente soltanto un Headcanon.
Secondo me tu qui sei riuscita a costruire molto bene il suo personaggio, e lo hai fatto sia facendola raccontare in prima persona, facendole esprimere senza remore tutte le sue confessioni su quelli che sono stati gli anni della guerra, sia mostrando direttamente il suo comportamento.
Il ritratto che ne esce è quello di una persona fragile, che ha dovuto sopportare un’adolescenza complicata e attraversata da eventi che, a ben pensarci, nessun adolescente dovrebbe mai sopportare. La sua difesa in questo mondo folle è stata proprio quella di non scegliere, di nascondersi, di non prendere mai una posizione evidente che potesse esporla più di quanto fosse necessario. C’è anche un po’ di sfacciataggine nel modo in cui mette Draco di fronte alle verità scomode del loro incontro (non ha problemi a riconoscere che Draco potrebbe trovare spiacevole il loro matrimonio, né ha paura di mettere in campo liberamente quelli che sono gli aspetti negativi della loro unione).
Più di tutto, emerge il suo bisogno di continuare a credere di poter restare indifferente a qualsiasi guerra, la sua libertà di scappare e di nascondersi.
Tutto ciò è confermato anche in maniera “obiettiva” dalle impressioni di Draco, che sembra quasi fare caso a lei per la prima volta. Draco, è vero, compare poco, ma credo che tu abbia colto benissimo la sua vena vigliacca e portata più che altro all’autoconservazione: i Malfoy in generale, e Draco in particolare, a mio parere non hanno mai aderito alla causa per vera devozione o profonda convinzione, ma soprattutto per convenienza. E sono abbastanza sicura che il Draco adulto avrebbe voluto solo vivere defilato, restare ai margini di qualsiasi guerra, non dover prendere alcuna posizione.

Titolo: 3.5/5
Il titolo è quello che mi ha convinta un po’ meno: in realtà, capisco perché tu lo abbia scelto, e trovo che si adatti molto bene alla storia, ma già a una prima lettura mi aveva colpita poco, passando un po’ inosservato. È vero che l’intera flash è una confessione da parte di Astoria, una confessione che però è intrisa solo di sincerità e di apertura, è priva di qualsiasi rimorso. Lei si confessa quasi volesse solo mettere in campo tutte le sue carte, mostrare a Draco che cosa accetterebbe sposandola. Non è tanto la confessione di un peccato, ma più la voglia di aprirsi ed essere completamente sincera.
Mi rendo conto che, in questo campo, entra un po’ in gioco anche il gusto personale, ma devo ammettere che, a dispetto da ciò che si dice di solito, raramente i titoli brevissimi mi colpiscono appieno (a meno che non si leghino al testo con qualche meccanismo particolare). In questo caso, più che altro, l’ho trovato un titolo un po’ debole, poco affascinante: leggendolo così, da solo, non mi avrebbe incuriosita poi tanto ad aprire il testo, ecco.

Gradimento personale: 4.25/5
La storia, nel complesso, mi è molto piaciuta. Soprattutto quando si tratta di flash o comunque storie piuttosto brevi, a me piacciono molto le storie con poca sostanza a livello d’azione, ma più concentrate sull’indagare le motivazioni di un personaggio. E, in questo caso, il personaggio indagato è anche molto interessante, perché lo conosciamo pochissimo. Apprezzo particolarmente il fatto che tu sia riuscita a dare molto spessore ad un personaggio quasi sconosciuto, costruendo un parallelo con le vicende di Draco.
Mi affascina sempre molto immaginare l’immediato futuro dei personaggi, il modo in cui si è evoluto il loro rapporto con la guerra, come siano riusciti a diventare adulti nonostante le esperienze che sicuramente li hanno segnati in giovane età. In questo caso, poi, mi è piaciuto molto che tu sia riuscita non solo a mostrare la condizione al presente di Draco e Astoria, ma anche a ricostruire andando a ritroso la storia di Astoria (che brutto gioco di parole, scusami XD).
Infine, ho apprezzato tanto che, su tutto, regnasse comunque un tono brioso, che mi ha proprio fatto pensare alla conversazione leggera e brillante di una giovane donna intelligente e precisa.
La tua “versione dei fatti” si discosta un po’ da quello che a me piace immaginare di Draco e Astoria, ma non è per nulla in contrasto con le informazioni canoniche, dunque va benissimo così: il bello di queste occasioni è proprio incontrare punti di vista diversi dai nostri ma ben argomentati.

Totale: 35.5/40

Recensore Master
24/04/19, ore 23:51
Cap. 6:

Recensione premio

Ciao, cara!
Passo per lasciarti la recensione premio per il contest All Together Contest 2.0 - VI edizione.
Che bella storia! Di sicuro non nel senso più convenzionale del termine, ma di sicuro una lettura interessante, e passo subito a spiegarti perché. Ciò che mi ha davvero catturata di questa storia è che francamente non ne posso più di vedere Asteria descritta come un agnellino sacrificale, perciò vederla descritta finalmente con un suo carattere ben definito, una sua morale - benché piuttosto dubbia - e una sua personalità mi è piaciuto davvero molto. Mi piace anche questo suo non essere "né di Adamo né di Eva", questo suo non essere "buona", ma "nemmeno cattiva", perché alla fine "se non ti schieri, vinci sempre". Una caratterizzazione molto originale e anche ben fatta: Asteria è perfettamente nel mezzo, non senza scrupoli, non immorale, ma nemmeno un'ingenua, una sciocca. E' consapevole di ciò che vuole e di ciò che può avere, e fa un'analisi piuttosto analitica - forse un po' impietosa - dei pro e dei contro che dovrà affrontare sposando un Malfoy.
Anche Draco mi è piaciuto, sebbene compaia meno. Mi è sembrato molto IC, il che non è semplice con questo personaggio. Lo spaccato che hai descritto è senz'altro interessante: il matrimonio combinato, lo spettro della guerra sullo sfondo... Tutti temi un po' cliché, ma sei comunque stata molto originale, e questo è l'importante, secondo me. Avrei voluto leggere di più di questa coppia, devo dire.
Vorrei spendere due parole anche sullo stile: mi piace molto la distizione tra il tono della prima parte e quello della seconda. Non solo perché permetti al lettore di immedesimarsi nel punto di vista di entrambi i personaggi - cosa di per sé non da poco in una flash! -, ma anche perché lo stile varia proprio, in relazione al personaggio che vuole rappresentare. La prima parte ha le fattezze di una confessione, è quasi intima, anche se traspare solo razionalità, una sincerità quasi disarmante, dalle parole di Asteria. Nella parte relativa a Draco invece si percepisce ammirazione, sembra quasi affascinato da lei, ma allo stesso tempo la vede con un occhio attento che ne inquadra pregi e difetti in egual misura, e così Asteria ci viene descritta come "bassa, smorta", ma anche "fluida", e soprattutto "perfetta". Mi piace molto che nelle due parti ci sia questa duplicità di punti di vista: nella prima è Asteria che racconta e si svela, ma attraverso i suoi pensieri intuiamo anche Draco - il suo Draco, quello che vede lei -; allo stesso tempo, nella seconda parte è Draco a parlare e a rivelare qualcosa di sé - il terrore di un'altra guerra, il desiderio di sopravvivenza, il bisogno di pace, anche a costo di un matrimonio senza amore ma non senza speranza - e a dipingere una Asteria diversa da quella che abbiamo visto poco prima, anche se coerente con la stessa. Un ottimo lavoro davvero, a livello di intreccio tra introspezione e stile!
In conclusione, davvero brava.
A presto!

Un bacio,
Mary