Recensioni per
Il Signore del Drago Tonante
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/07/20, ore 22:54

Ciao! Eccomi a commentare un'altra delle tue bellissime storie! Partiamo subito con una immagine che proietta direttamente nel bel mezzo dell'avventura. Sembra di essere lassù, in balia del vento e della neve insieme alla novella Armata Brancaleone guidata dal Kaiser. Lui mi piace moltissimo mi ricorda quei personaggi dei film di avventura di altri tempi, un po' John Waine e un po' Sterling Hayden.
Torniamo indietro nel tempo e scopriamo come tutto ha avuto inizio. Il proprietario dell'agenzia che si sfrega di continuo le mani tutto ispira tranne che fiducia e serietà, ma il richiamo della montagna è troppo forte per Il Kaiser!
La scena all'aeroporto é proprio bella, ci presenta velocemente tutti i personaggi dal punto di vista del Kaiser... 😂 Non lo invidio! Meno male che con lui c'è anche Moroder...
La descrizione del "nerd ribelle" é buffissima.
Non vedo l'ora di sapere che succederà! A presto!!
A proposito perdonami, ma per motivi generazionali, non ci posso fare niente, ogni volta che leggo Moroder la mia mente canta "whatafeeling. ..I am music now! Ohohoh!" 😂
(Recensione modificata il 20/07/2020 - 10:56 pm)

Recensore Master
27/11/19, ore 19:10

Recensione premio per il contest "Senza tempo - II Edizione" 1/1

Ciao! Eccomi, finalmente!
Non mi perdo in altri convenevoli, ma non posso fare a meno di dire che non solo non mi hai deluso nemmeno questa volta, ma che anzi mi hai proprio sorpreso in positivo, in particolare nell'introduzione! Sì, hai dovuto presentare i personaggi, il contesto e hai corredato il tutto con piccolissime ma notevoli pennellate che descrivono il magnifico e tradizionale Bhutan, che conosco abbastanza bene a causa di ricerche passate e che hai reso davvero vivido, senza rallentare nemmeno troppo il ritmo. I personaggi, poi... beh, direi che la frase del Kaiser
“Questi qua, al massimo, avranno scalato le montagne russe del luna park.”
è stata perfino generosa, a questi qua io non avrei dato manco mezza lira bucata. Probabilmente sulle montagne russe ci sono saliti con l'ascensore...
La storia delle spedizioni precedenti è stata molto interessante e mai pedante, e allo stesso modo le riflessioni di Moroder (il nome è un omaggio al noto compositore, vero?) rendono molto bene l'atmosfera tesa che regnerà durante la scalata. Non vedo l'ora che inizi^^
Davvero tantissimi complimenti, ovviamente anche per lo stile. A presto!
mystery_koopa

Recensore Master
01/09/19, ore 11:48

Recensione premio per il contest “I doni della medicina” indetto da Dollarbaby sul forum di Efp – giudice sostitutivo Shilyss

Caro yonoi!
Eccomi finalmente a recensire questa storia che mi attirava veramente tantissimo **! Dopo aver letto diversi tuoi lavori che trattano di sfide tra l’uomo e la Natura più impervia, posso dire senza esitazione che questa deve essere una tua tematica cara. Il bello è che nel racconto utilizzi un linguaggio adatto al contesto specifico, con terminologie tecniche che arricchiscono il lettore dandogli la sensazione di aver letto qualcosa di nuovo, qualcosa che possa ampliare il nostro orizzonte. Oltre alla sfida rappresentata dal ghiaccio e dal divieto legale di salire sulle cime maledette, c’è la sfida dell’uomo verso se stesso e verso la divinità. Scalare non è solo questione di arrampicarsi nel punto giusto, ma anche di resistere fisicamente a delle condizioni innaturali ed estreme.

L’elemento superstizioso è un elemento in più che mi ha intrigato moltissimo. L’idea che la vetta sia un luogo dove dimorino gli dei rende quest’avventura un viaggio spirituale, soprattutto stando alle parole dell’orientalista. In un mondo contemporaneo dove lo scetticismo regna sovrano e non c’è spazio e tempo per ascoltare il passato, natura e mito si pongono come un unico blocco capace di fermare l’Uomo. Scritta, come sempre, in maniera incantevole e trascinante, i personaggi emergono vivi. Non vedo l’ora di proseguire. Il modo in cui descrivi la grandezza e il biancore delle montagne rapisce ed è visivamente di grande, profondo impatto.
Con ammirazione,
Shilyss

Recensore Master
26/06/19, ore 15:22

Primo Classificato Parimerito

IL SIGNORE DEL DRAGO TONANTE di YONOI.






Grammatica e stile: 10/10

Sul fattore grammaticale niente da segnalare, ma non c’erano neanche dubbi in proposito, visto di chi si parla.
Sullo stile, invece, cosa potrei contestare? Una volta mi hai detto che alcuni lo avevano giudicato troppo corposo, che dovevi contenerti nell’esposizione; io invece ti dico di continuare così, a darci dettagli mai banali ma sempre utili per una maggior comprensione e immaginazione della scena, perché le tue descrizioni non sono mai un peso, sono una ricchezza preziosa. Mi sono resa conto ancora una volta che sei veramente uno dei migliori che abbia avuto la fortuna d’incontrare sulla mia strada: perché storie come le tue sono rare, mai prive d’insegnamento e di profondità, mai prive di passione – la tua in primis – e dedizione. E al cuore, caro yonoi, personalmente darò sempre un’importanza fondamentale.
Sei preciso ed evocativo allo stesso tempo, esaustivo e capace di lasciarci comunque immaginare: hai portato anche me su queste vette arcane e che cercano la visione più innocente, tra chi cerca la propria strada e chi ritrova ciò che aveva perduto; mi hai commosso con ogni storia, in ogni legame che hai formato in questo gruppo all’apparenza incoerente e dai tratti comici, ma solamente all’inizio, prima di apprendere la realtà dei fatti.
Insomma, se non si era capito, ti considero davvero un autore dal quale poter imparare tanto.



IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Anche con la caratterizzazione dei personaggi dai sempre il meglio di te, creando figure che non rimangono meramente personalità fittizie, tanto sono verosimili – e tanto che, alla fine, non riesco mai a trovare qualcuno che mi piaccia più degli altri, perché sono tutti unici e tali da risultare amabili.
Rabauer e Moroder, per esempio, sono molto realistici nel bellissimo legame d’amicizia che hanno, in quel punzecchiarsi a vicenda ma dimostrare più di una volta di tenersi a fondo – quell’abbraccio al ritrovo finale mi ha commosso, sì: Rabauer che aveva paura di aver perso la sua spalla, e invece… niente, direi che il pezzo si commenta da solo –; del primo mi ha subito attirato il percorso di crescita che ha fatto: da uomo che si sentiva sicuro e di aver tutte le risposte a persona che mano a mano avanza verso un percorso ignoto, dalla realizzazione spettacolare; e indubbiamente anche come carattere il suo essere una guida, anche se spesso intransigente e dura, me lo ha fatto apprezzare un sacco.
Moroder, sua controparte meno severa e più sdrammatizzante, è la figura paterna che vorremmo tutti, conosciuto dal protagonista nel pericolo e al suo fianco sempre rimasto. Una figura buona e protettiva che mi ha subito scaldato il cuore, come è molto dolce Zampetti nel suo essere l’anima innocente e serenamente più ingenua della storia.
Di Elena Cohen posso dire che, essendo l’archeologa della situazione, ha da subito avuto tutto il mio interesse: forse di lei avrei voluto sapere addirittura di più – per curiosità mia, totalmente: anche per quel riferimento alla figlia che ama tantissimo ma dalla quale riceve solo silenzio –, ma alla fine mi basta anche quello che di lei sappiamo; e di certo non si può dire che non ci abbia messo una buona dose di passione e forza d’animo in quest’avventura che ha spalancato l’anima a tutti.
Il Gufo, invece, fin dall’inizio l’ho reputato come la persona peggiore che qualcuno potesse incontrare sia nella sua saccenza che in quella voglia latente di mettere zizzania; e il fatto che alla fine se la sia data a gambe lasciando tutti al proprio destino me lo ha fatto amare ancora di meno.
Luca e Leina li ho lasciato per ultimi, sì; perché se mi dovessero costringere, direi che sono loro le personalità che più ho amato in questa storia. Ogni loro caratteristica è affascinante, forte, struggente, triste: due anime fuori dalla società e dagli schemi, che cercano solo di essere felici e non restare sole, che desiderano il calore dell’amore o comunque di una relazione, e che la montagna prende insieme: ne ha pietà, le abbraccia per dare loro la pace e tenerli insieme, perché insieme avevano già conosciuto parte della serenità; e li conduce in un mondo dove sicuramente Luca vivrà libero da ogni condizione e potrà ricevere i frutti di quanto bene ha fatto con quel gesto nei confronti di Leina – la dolce chiamata inventata è al pari del finale della storia come bellezza –, mentre Leina non dovrà più temere i giudizi di quello che ha fatto.
Una bellissima, rasserenante immagine.



Utilizzo pacchetto ARCHEOLOGO: 8/8

• Prompt: Due personaggi hanno una relazione da tanto tempo (+2) → Ed eccoli qui i miei cari amici, le due parti di una bellissima coppia non amorosa, ma allo stesso tempo spettacolare da vedere.
Niente da fare, continuerò a pensare che Rabauer e Moroder si meritano ogni bene di questo mondo, e che non per nulla il Signore del Drago Tonante ha concesso loro la vita; neanche loro potevano essere separati senza dare avvio alla crudeltà peggiore.
• Oggetto: Bussola (+2) → La bussola del caro Zampetti ci dona meraviglie e inquietudini; segna altre strade e preannuncia quello che accadrà poi: l’entrata in un mondo dove alle basilari leggi naturali se ne sostituiscono altre e le realtà s’incrociano, dove solo il cuore e ciò che contiene può arrivare.
• Frase: “Per questo sono qui, sono spezzata anch’io; forse tu puoi ripararmi, e io riparerò te.” (+2) → Si può riassumere così la relazione tra Luca e Leina; e sicuramente, ora che hanno l’immortalità e la pace dalla loro sarà sicuramente così, lentamente e dolcemente. La mancanza che avevano dentro poteva essere riempita solo vicendevolmente, e ancora una volta il tenero gesto di Luca durante gli ultimi istanti di Leina ci fanno comprendere che è la persona con la giusta sensibilità per curare e accudire la ragazza.
Inoltre, la presenza della cara Cohen ti dà altri due punti, in quanto riprende il lavoro presente nel pacchetto.



Punti BONUS per utilizzo intero pacchetto: 5/5



TOTALE: 33/33

Recensore Master
13/05/19, ore 13:24

Ehi yonoi ^^
Non sapevo cosa aspettarmi quando ho iniziato a leggere questa storia, e come sempre mi succede con te le mie idee vengono presto archiviate :)
E' sicuramente una squadra tutt'altro che omogenea quella che sta scalando la vetta del Gangkar Punsum. Mi chiedo se qualcuno ci lascerà le penne per strada...
E' inutile che esprima i miei complimenti per il tuo modo di scrivere e descrivere: sempre impeccabile!
Bellissima la frase tratta da Alice, un libro/film che adoro!
Ho notato che questa storia partecipa al contest "Lavoratori allo sbaraglio" al quale gareggio anche io. In bocca al lupo allora ;)
Buon pomeriggio,
Nina

Recensore Master
29/04/19, ore 09:18

Carissimo Y,
Ho iniziato a leggere la tua storia con molto interesse, sicuro che quantomeno avrei imparato qualcosa di nuovo. Infatti non hai deluso le mie aspettative. Una storia di montagna, quindi. Personaggi caratterizzati alla perfezione soprattutto il protagonista, il Kaiser, tipico personaggio che puoi incontrare giusto sopra i 4000 o in qualche bar a bere birra con gli amici e a parlare delle imprese passate.
Il gruppetto che gli hanno affibbiato mi sembra davvero uno di quei gruppi che si presentano per andare a visitare le grotte di Toirano e arrivano in infradito perché "tanto siamo pur sempre al mare, no?".
Io credo che si possano avere tutte le motivazioni del mondo per scalare un 8000. Da: "mi é morto il gatto e voglio riunirmi al suo karma" al: "ho fatto una scommessa con mio padre che mi crede un inetto e voglio dimostrargli che non lo sono". Una cosa però sono le motivazioni, un'altra sono gli 8000. Io credo che la statistica che dice che uno su 4 che scala l'Everest ci lascia le penne, debba essere presa come monito o come disincentivo per sprovveduti che vogliono tentare imprese impossibili per la loro portata. Fa bene il Kaiser a mettere le cose in chiaro fin da subito.
Una sola domanda: Tutta questa storia che hai scritto é frutto della tua fantasia o ha un fondo di veritá?
In bocca al lupo per il contest e vado al prox!
Ssjd

Recensore Master
18/04/19, ore 20:30

Ave Yonoi, a Te freddo, ghiaccio e neve piacciono, dopo la spedizione nell’Artico e nei suoi mari ghiacciati ci porti nella “ Catena dell’Himalaya, tra il regno del Bhutan e il Tibet, a quota 7.570 metri: il Gangkar Punsum, la montagna dei tre Fratelli, è l’ultima vetta al mondo ancora inviolata”, quoto la tua superba introduzione che ci stuzzica alla grande avventura.
Confessp la mia regale insapienza, apprendendo sol ora della vetta dei 3 fratelli .. o di scalate et similia, tant pis sempre si apprende..
E il freddo percuote ossa e muscoli, la natura ha qui il suo regno (mai visto il film “In the Wild”??).
Ad ogni buon conto, aggiungendo l’elemento del sopranaturale siamo a cavallo !! Forse sarà un punto nel ricamo della trama narrativa, a lume di naso, vedendo “Avventura” presumo drammi e passione.
I personaggi, da Moroder e il Kaiser promettono interessanti sviluppi, "Jumping Frog" .. mumble.. i sopranomi e i nomi non sono a caso, presumo.. Interessanti, come da prassi, i vari spazi tra luoghi, tempi e persone..
E le spine nel fianco, quotandoti ancora, diciamo che se fossimo l cinema, queste sono le scene di apertura, alla grande, da gustare con birra e popcorn.. A la prochaine JQ
PS il titolo ricorda un poco Sirio dei “Cavalieri dello Zodiaco”; il mitico Dragone

Recensore Master
18/04/19, ore 17:41

Ed eccoci di ritorno in un ambiente dove il freddo la fa da padrone! Se l'altra volta si trattava delle distese inesplorate del polo nord, stavolta ci sono addirittura le vette dell'Himalaya. Non avevo mai sentito parlare della Montagna dei Tre Fratelli, nè posso dire di capire qualcosa di scalate e simili, però ho sempre trovato l'ambiente montano molto affascinante. Il freddo che ti entra nelle ossa, la natura che regna sovrana. Se poi ci aggiungiamo l'elemento sovrannaturale, come in questo caso, allora qua andiamo proprio a nozze! Certo, magari non sarà predominante nella tua storia (che ho l'impressione sarà un'avventura parecchio drammatica), ma anche solo un accenno ci sta sempre bene. Intanto posso già dire di adorare Moroder e il Kaiser (tra l'altro, non so perchè, ma ho l'impressione che gli succederà qualcosa di brutto. Di solito, in storie così i tipi come loro o muoiono, o fanno da capri espiatori per qualcuno), e che il cosiddetto "Jumping Frog" mi sta sulle palle (quanto li odio, i tipi come lui! Ecco, in questo caso, spero vivamente che faccia una brutta fine). La storia promette davvero bene, e sono sicuro che i prossimi capitoli saranno una gioia da leggere. Alla prossima, yonoi!