Eccomi qui ** |
Rieccomi! |
Ciao, sono tornata ** |
Eccomi qua, inaspettatamente subito dopo il aver lasciato una recensione al capitolo precedente. La storia continua a piacermi un sacco e in questo capitolo ho avuto fondamentalmente due umore: da una parte mi dispiace troppo per il povero John, il cui cuore viene messo a dura prova da quella che è a tutti gli effetti una finzione. Hai reso davvero bene questa parte, con il dolore che ne deriva. Dall'altra parte però adoro i preparativi per il matrimonio!!! Io AMO il matrimonio Johnlock, con tutto quello che ne deriva, i preparativi, i dettagli. Sherlock ha già organizzato tutto perfettamente in cinque minuti nella sua testa, ma siamo davvero sicuri l'abbia fattoin cinque minuti? Chissà. Un mio headcanon è Sherlock che fantastica sul matrimonio con John e organizza tutti i dettagli, da perfetto wedding planner quale si è dimostrato nella serie. Non so se in questa storia è così, ma a me piace pensare che quei preparativi siano stati decisi da molto tempo nel suo palazzo mentale. Menzione d'onorea Greg e alla sua frase finale. Finalmente lo dice! E poi la battuta sulla torta e Mycroft mi ha fatto troppo ridere. La storia mi sta piacendo davvero molto, come al solito stai facendo un ottimo lavoro. È a questo che mi riferisco quando dico che sei una garanzia. Al prossimo capitolo! |
Ciao! Questo per me è un periodaccio e oggi ero alla ricerca di una storia per svagare un po' la mente, sebbene ho un delirio di cose da fare. Ho deciso finalmente di iniziare la tua, già conscia che sei una garanzia. E questo primo capitolo me lo conferma!! È davvero molto bello, mi piace come hai caratterizzato John, la sua psicologia e introspezione. Mi piace il fatto che abbia finalmente accettato ciò contro cui lottava fino a questo momento. Ne consegue una sorta di pace, ma transitoria, perché questa nuova consapevolezza apre tutto un nuovo capitolo di dubbi e dilemmi. Cosa deve fare con Sherlock? John è convinto che non lo ami il che porta a una domanda giustissima, a che è servito prendere consapevolezza se poi deve comunque tenersi tutto dentro, se sapere di amarlo nei fatti non cambia nulla? Non era meglio non realizzare nulla? Sono domande legittime secondo me, che chiunque nella posizione di John si porrebbe. |
Ciao ** |
Ciao Koa! |
Questa è la prima volta che recensisco una tua storia e se non l'ho mai fatto è perché non mi sono mai sentita in grado di scrivere una recensione lunga, bella e dettagliata come quelle che scrivi tu. Ed è vero: non ne sono capace e mi dispiace tanto. Però non potevo non scriverti quanto mi sia piaciuta questa storia e quanto mi dispiaccia di non avertelo detto per tutte le altre storie che hai scritto. Lo vedi? Non è una recensione. Non è neanche un tentativo di recensione. È solo un grazie. |
Finalmente sono riuscita a finire di leggere! Come ti dicevo su facebook, non sono brava come le altre a recensire riga per riga e non ho tanto tempo... Ci tengo solo a farti sapere che sei molto brava e sei riuscita ancora una volta a trovare una situazione originale per questi due testoni imbranati, ma come fai?!? E anche se mi piace il rating rosso, qui non era necessario, il bello stava nel percorso che li ha portati finalmente a dichiararsi, e dopo tanta fatica e tanto stress una sana dormita ci stava proprio bene! E a proposito anch'io sono stanca, vado a nanna, buonanotte e alla prossima! |
Eccomi di nuovo! |
Lestrade arriva a salvare in estremo John. Quando finalmente sono tutti in salvo arriva il momento di tirare le somme di questa brutta esperienza. Commentavamo proprio al secondo capitolo di quanto John abbia bisogno di gesti eclatanti, bene, ora ha avuto un “Si” urlato, e ahimè ancora non riesce a capacitarsi della realtà dei fatti. Tutte le alternative gli sembrano più valide, che Sherlock possa aver ingannato la macchina della verità, piuttosto che possa per davvero provare qualcosa nei suoi confronti. Certo è assurdo, e mi fa tanta rabbia, ma è proprio da John Watson. |
Un capitolone con i fiocchi! |
Buongiorno, Sweety |
Ciao Koa! |
Rieccomi^^ |