Ciao, come va?
Ehm.
Sì, lo so che questa fanfic l’hai scritta secoli fa, ma. E io l’avevo anche letta ai tempi, ma.
E, niente, non ho vere scuse. Mi dispiace di non aver commentato tempestivamente, ma un paio di giorni fa m’è venuta voglia di leggermi una Barone/Helena e mi sei tornata in mente e.
Eccomi :D
Salve-salvino, spero che vada tutto bene (nei limiti del possibile e del ragionevole – anzi, dell’irragionevole, visto il periodo).
Qui di seguito, ecco un buon esempio di “sbrodolata di complimenti e felicità senza capo né coda”. Enjoy!
Mi sono piaciuti moltissimo, nell’ordine: questo racconto per immagini – la cupidigia che si infrange, il veleno liberatore in ogni caso (e poi l’immagine invertita, niente e veleno e solo liberazione), il sentiero di vetri rotti come metafora del doloroso percorso di studio, diciamo, la candela che gocciola cera sui piedi scalzi, la malattia che parla per Priscilla (o forse il dis-incanto, l’abbandono del diadema, trovarsi a vedere la la prima volta dopo anni senza il suo occhiale) le mani che si spellano a forza di strappare erbe per decotti magici (non so, m’ha ricordato, specchiato come in una pellicola negativa, la scena della principessa che deve raccogliere le ortiche a mani nude per filare le camice che salveranno i suoi fratelli) – e la contrapposizione fra ciò che vede/immagina il Barone nella sua follia – gli occhi folli di Helena, il suo vestito macchiato di cervella, i furetti e i fiori morti in dono, il trono di ossa, ed il lato schifoso, passami il termine, macabro della conoscenza – e ciò che realmente Helena in realtà è – quando trova il cuore di maiale e urla e piange e lo seppellisce, quando si scopre scovata e lo guarda con occhi da cerbiatto, e dopo, quando è in qualche modo cedevole a Tom, e gli indica il Diadema non tanto per ingenuità (come ho sempre immaginato io), ma per sfinimento, come, non bene mettere in parole la sensazione che m’è parsa provare – quel Tutto è stato per me è BELLISSIMO; ed infine la verità che immagino stare nel mezzo.
A++++++, poi, per tutto il concetto dei fiori che sbocciano nel buio e possono prosperare solo nell’oscurità, non conosco il fandom di provenienza della citazione, ma sembra proprio un pensiero cucito per il Barone !
(Ho particolare apprezzato anche quel singolo momento in cui rendi definitivamente chiaro che il Barone NON CI STA DI TESTA, quando pensa eh, il bigliettino non l’avrà visto – certo, ovvio, come no, #benemanonbenissimo)
E, niente (parte 2). Fine direi. Vado a ricompormi, ehm.
Alla prossima, e buona serata!
Delì :)
P.S: ho visto che hai scritto una fanfiction su The100 e piango un po’, perché non sono in pari per niente (sono tipo ferma alla terza… quarta stagione? Non mi ricordo neanche, argh. Ma prima o poi potrò venire a leggermela e godermela come si deve). |
