Ok, ora ti racconto una cosa divertente: sono appena andata a recensire l'ultimo capitolo che hai postato (quello assassino, sì) e poi ho avuto un presentimento, tipo che avessi mancato di fare qualcosa.
Poi ho controllato. Hahah! Avevo scritto tutta la recensione a questo capitolo in una pagina di appunti, ma non l'avevo mai inviata. No vabbeh, sono scema XD
Comunque ora finalmente te la mando.
Prima di tutto, ho amato la riflessione di Sherlock sul Natale: è John che gli cambia il modo di guardare. E mi ha ricordato anche un pensiero che tendo a fare ogni Natale: di per sé è una bella festa, io stessa ci sono affezionata. Ma a Natale chi è solo si sente ancora più solo.
Ed ecco, traslando il pensiero su Sherlock, credo che questa sensazione debba aver dominato i suoi Natali passati. Se non hai nessuno con cui condividere la potenziale gioia che puoi trarre da un momento particolare, spesso ci stai male. O almeno, a me succede così.
Mi ha fatto fermare un attimo questo cliché dell'uomo che non prova sentimenti: come mai Sherlock pensa questo? Da dove gli deriva quella convinzione? La risposta che mi sono data è che gli anni di bullismo, di prese in giro, di allontanamenti subiti da Sherlock gli abbiano fatto sviluppare la convinzione che per essere all'altezza delle aspettative altrui serva apparire in tal modo.
Mi è piaciuto che con se stesso si dica che in fondo non c'è niente di male a indugiare su quei pensieri (finché non li fa uscire - ma è già qualcosa). Insomma, qui comincia a emergere anche lo Sherlock consapevole. E che forse si accetta un po' di più per quello che è.
E' molto sincero con se stesso, ma credo anche che sia perché ha John al suo fianco, ad aiutarlo a sentirsi così. Come hai scritto tu stessa, John gli ha dimostrato di apprezzarlo proprio perché Sherlock è come è.
John. Qui emerge più chiaramente nelle sue mille sfaccettature.
Non c'è bisogno che mi dilunghi troppo su questo aspetto... già sai. Ma qualche parola ce la spendo comunque perché John se lo merita sempre.
Quella malinconia di fondo che ha mi spezza sempre il cuore. Perché la tiene lì, nascosta in un posto segreto dentro di sè, lasciandola affiorare solo ogni tanto con una parola, uno sguardo, un cenno, un angolo della bocca che si incurva.
Non permette a nessuno di curarla, di lenire la ferita che ha dentro. Come se non si aspettasse che possa guarire davvero.
Poi ecco, l'azione. John capisce Sherlock e irrigidisce la postura: un gesto che vediamo fare spesso a John (Martin Martin...). Nella serie è un'azione che sembra richiamare il suo istinto di soldato. Qui non può essere la stessa cosa: ma forse perché anticipa quello stesso istinto, ancora non allenato. Cioè, non è un gesto che John acquisisce dopo il periodo nell'esercito. E' qualcosa che gli è connaturato e che, infatti, lo ha portato ad arruolarsi.
Finisce per mettere Sherlock in primo piano per la cattura del ladro (perché non mi stupisce? <3): esattamente come fa John con il suo blog, sminuendosi di continuo di proposito.
Qui si compie - per la prima volta ma non credo l'ultima - il voto che John ha fatto a se stesso: di esserci sempre per Sherlock, per far sì che gli altri capiscano quanto è speciale. E la reazione di Sherlock è meravigliosa: rendersi conto che non gliene importa nulla, perché l'unico "feature of interest" in tutta questa storia è sempre solo John.
E qui un plauso per la citazione "John you keep me right": all'inizio non ero sicura al 100% si riferisse a quello perché ammetto di non sapere come è stata resa la frase in italiano, ma la nota me l'ha confermato!
Cui segue la "regina del dramma": tante cit dall'episodio del matrimonio! Ci piace, ci piace assai.
Interessante la situazione creatasi a casa Holmes: Myc che fa le veci dei genitori nell'esaminare il nuovo arrivato, e John che subito paragona la scena a una proposta di matrimonio. *COFF COFF*
Myc ora assomiglia di più a quello che abbiamo imparato a conoscere nella serie, ma come hai detto anche tu, è dovuto soprattutto al fatto che Sherlock abbia rialzato le difese che in quella chiacchierata cuore-a-cuore aveva abbassato, perché sovrastato dai sentimenti e dalla confusione.
In ogni caso, sono sempre in grado di trasmettersi l'affetto reciproco pur fingendo non sia così. Basta un nomignolo, non serve altro.
La scena dell'apertura dei regali è tinta di dolcezza e l'ho adorata! (Anche se mi hai interrotto quel momento di tensione che... aaaaah!). E quanta tenerezza fa Sherlock, che un momento prima dice che non si alzerà mai più dal letto, ma appena John gli chiede di suonare.. tac! Scatta in piedi.
Sono andata ad ascoltami la Serenade. Non la conoscevo ed è bellissima, mi ha commosso. Me la sono anche riascoltata rileggendo la scena, immaginandomi quei due patati e in parallelo la scena di ASIB in cui Sherlock suona per John.
Sono tipo... travolta dai feelings. Mannaggia a te!! <3
[Inserisco qui, visto che ne ho la possibilità, una mini nota: non ricordavo leggendo il nuovo capitolo che avessero parlato di questo proprio in conclusione al capitolo precedente - ossia possibili ragazze che li avrebbero distratti l'uno dall'altro. Ed è proprio quello che accade, OUCH.]
Che dire, complimenti come sempre.
Un abbraccio!
Izu |