Quando ho visto questa storia mi sono incuriosita subito. Ho sempre trovato Neville un personaggio davvero importante a cui non è stato dato il giusto peso o comunque a cui non sono stati riconosciuti i giusti meriti. I suoi genitori erano due eroi veri, hanno ceduto la loro sanità mentale pur di difendere la causa in cui credevano, pur di garantire al loro unico figlio un futuro roseo e felice.
Mi è piaciuto moltissimo lo spezzone iniziale. La nonna di Neville sembra non credere mai davvero in lui ed è crudele che lo accusi di vergognarsi dei suoi genitori davanti ai suoi amici. Però è bello che Neville rimanga fermo nelle proprie scelte, che conservi la carta di Bolle Bollenti anche se la nonna gli ha intimato di buttarla, e soprattutto mi piace la parentesi su Harry. Il fatto che lui, più di chiunque altro, potrebbe capirlo mi ha fatto pensare che il legame tra Harry e Neville sia molto più forte di ciò che sembra. Sono legati da un'infanzia distrutta dalla stessa persona, avrebbero potuto andare incontro uno al destino dell'altro e l'unica persona che è stata in grado di decidere per loro è stata Voldemort stesso. Mi piace la crescita di Neville, il coraggio che tira fuori man mano che cresce e poi la parte finale, in cui affronta Bellatrix pur sapendo di non poterle tenere testa. Neville è un personaggio di una complessità enorme e questa storia gli rende enormemente giustizia, la trovo bellissima.
A prestissimo tesoro ♥️

Recensione per il 1° posto all'Erotic Drama Contest - 2/3
Non appena mi sono accorta che tra le tue storie ne figurava una su Neville, proprio non ho potuto fare a meno di leggerla. E sai?, ho fatto proprio bene perché questa sì che è un'introspezione come si deve (genere che amo da morire), un viaggio nei sentimenti di uno dei personaggi più belli (secondo il mio personale parere) dell'intera saga.
Ho sempre nutrito simpatia per Neville, da acor prima che si scoprisse la sua storia; non so, sono sempre stata attratta dalle persone goffe (probabilmente perché condivido in parte la loro goffaggine!) eppure, al tempo stesso, ho sempre avuto il presentimento che Neville fosse molto più di ciò che appariva... di fatti avevo ragione.
Personalmente credo che lui sia uno dei personaggi principali ad aver subito una trasformazione notevole; se dovessi paragonarlo a una fiaba, lo paragonerei a "Il brutto anatroccolo": esattamente come l'anatroccolo, da piccino veniva preso in giro per il suo essere maldestro, un po' sfigatello e del tutto imbranato; eppure, pian piano, si è trasformato, divenendo un valoroso Grifondoro, scoprendo se stesso e il proprio coraggio, i propri valori e ideali che aveva lasciato assopiti dentro sé.
Neville mi piace da morire! Credo sia d'esempio per molti, non solo all'interno della saga, ma nella vita in generale e tu sei riuscita a rendergli pienamente giustizia. Hai raccontato fondamentalmente del suo periodo di transizione, quello in cui ha lasciato che la riservatezza cedesse il posto alla voglia di giusta vendetta nei confronti dei genitori, dei quali comunque è sempre andato molto fiero. 
Sei stata bravissima a descrivere i suoi stati d'animo, portando il lettore all'interno della sua testa e dei suoi sentimenti, facendo trapelare ogni singola emozione nel migliore dei modi. Tenerissima la scena in cui la madre gli dà la carte delle gomme Bolle Bollenti, ma ancor più tenero il suo stringere quell'involucro come il più prezioso fra i tesori.
Sono veramente contena di aver trovato questa OneShot su Neville e sono altrettanto felice che tu l'abbia scritta! Complimenti ^.^

Leggi la risposta dell'autore

RECENSIONE PREMIO PER IL SECONDO CLASSIFICATO DEL CONTEST "ISTANTI DI UNA VITA"

Quando leggo "Neville Paciok" nel titolo di una storia, io corro a leggerla. E' praticamente inevitabile :P Adoro questo personaggio, e vederlo nobilitato al rango di protagonisti, seppur in una fanfiction, per me è sempre fonte di soddisfazione.

Inizio invitandoti a rileggere questa storia: ci sono alcuni erro di chiaramente di digitazione che "rovinano" il risultato finale, ed è un peccato.
La storia, anche se presenta qualche ingenuità, è ben costruita. Ci mostra dei brevi istanti della vita di Neville che, nella comprensione del personaggio, sono molto significativi e rendono molto bene il percorso di crescita e maturazione attraverso la sofferenza del personaggio. La mia sensazione è che nello scrivere sia stato privilegiato il "cuore" sulla cura della scrittura e dei dettagli, per cui al lettore arrivano molto bene i sentimenti e la voglia di esprimerli al massimo, ma si sente (o, almeno, io sento) la necessità di di una revisione per rendere la storia un po' meno "istintiva" e più descrittiva non tanto delle vicende, quanto dell'introspezione.
La parte migliore della storia è, a mio avviso, il finale, in cui, senza essere stucchevole, riesci a rendere al meglio delle emozioni forti e di grande impatto.

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
Cercare una storia su Neville e incrociare un titolo ispirato alla commedia di Wilde è stato quanto mai inaspettato, ma a fine lettura direi che mai titolo fu più coerente al contenuto del racconto, perché si ha proprio voglia di esclamare L'importanza di essere Neville Paciock, con tutte le sue insicurezze e goffaggini, maschera e preludio di un animo puro, nobile, coraggioso.
Rivivere momenti noti attraverso il punto di vista di Neville mi è piaciuto molto, sarà che è tra i miei personaggi preferiti, ma non mi sarebbe dispiaciuto avere di tanto in tanto anche accesso alle sue sensazioni e ai suoi pensieri. Trovo che tu abbia ricreato il suo mondo emotivo e riflessivo in maniera molto coerente, il protagonista è assolutamente IC, è proprio il Neville che siamo stati abituati a conoscere!
La parte che ho adorato di più è stata la prima, perché quell'incontro al San Mungo resterà sempre una delle scene che preferisco dell'intera saga, una di quelle più impattanti a livello emotivo e più vere nel loro essere così schiette. E rivedere Neville che sfida gli altri a ridere se ne hanno coraggio, che custodisce come fosse il tesoro più prezioso del mondo la carta di caramella datagli dalla mamma, che lotta con la vergogna e il disagio causati da una situazione non voluta è stato bello, un tuffo nei libri e (grazie alla tua storia!) nelle sue sensazioni così ben descritte.
L'unico consiglio che mi permetto di darti (spero non ti dispiaccia!) è relativo alle citazioni inserite: siccome citi alcune battute dei libri, ti consiglierei di segnalare la cosa in delle note a fine storia.
Una storia davvero molto carina, complimenti!

Rosmary

Leggi la risposta dell'autore

Recensione con la valitazione per la partecipazione al contest "31 giorni per..." indetto sul forum di EFP

Quinto classificato 


Titolo: 2/2 
Bellissimo titolo! Ah, "The importance of being Ernest" mi è sempre piaciuto e il tuo titolo, oltre a farmi sorridere, è perfetto per il testo. 
Originalità: 12/15 
Hai scelto di trattare di due episodi presenti nei libri della saga e questo avvantaggia il lettore (e lo scrittore) perché sappiamo già indicativamente cosa succede. Quello che deve fare lo scrittore è dagli profondità e magari cambiare punto di vista, rendendolo il più reale possibile e aggiungere dettagli che magari, dal punto di vista di Harry Potter, non si potevano vedere. Questo in parte l’hai fatto, mostrandoci Neville alle prese con il suo umore nero e la sua voglia di vendetta nei confronti di Bellarix ma non l’ho trovato dettagliato e con delle “novità” da farmi dire “questo sì che è originale!”. 
Lessico & Stile: 8/10 
Il testo è molto scorrevole ma il linguaggio che hai scelto a volte mi sembra molto colloquiale, troppo secondo me. 
IC (caraterizzazione del personaggio): 8,5/10 
Neville l’ho trovato ben caratterizzato, fedele a quanto descritto ha J.K.Rowling ma un’introspezione maggiore avrebbe reso il protagonista più realistico e a tutto tondo. 
Uso del pacchetto: 12/15 
Buono l’uso della citazione ma il fatto che il nero c’è sì ma non ha un ruolo così importante della storia come avrei voluto non ti ha fatto ottenere il punteggio pieno. 
Gradimento personale: 10/15 
La storia non mi ha fatto impazzire. Forse sarà stato il lessico un po’ colloquiale, forse sarà stato altro che non ti so dire ma non mi sono trovata coinvolta, non avevo l’ansia di finire di leggere per vedere cosa sarebbe successo dopo. 
Impaginazione: 8,5/10 
Il titolo è centrato e di dimensioni maggiori rispetto al corpo del testo, come piace a me ma hai usato l'allineamento a sinistra (sono un po' fissata con il giustificato e mi piace solo quello) e non mi ha entusiasmato il fatto che hai scritto tutto in maiuscolo il luogo dove si svolge la vicenda narrata. 
Punto bonus: 1/1 
TOTALE: 62/78

Ciao Chris_88. Piacere di conoscerti, e auguri per il contest.
Ho sempre amato il personaggio di Neville, e il suo rivalutamento nella serie, mi ha fatto piacere, e il tuo cambio di POV è stato davvero una bella trovata.
Hai descritto davvero molto bene i sentimenti di Neville.
Quest'ultimo e la sua formidabile nonna, sono perfettamente IC.
Capisco benissimo perchè Neville si sia tenuto quel che è accaduto ai genitori per sè.
Bellissimo il finale.
A presto, complimenti e auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu dal lupo Farkas!

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
Non so se sia un caso della sorte o che la mia mente è fissata su di lui, ma è già la seconda fan fiction che mi becco davanti agli occhi in cui Neville è presente e, in questo particolare caso, sono felice che sia il protagonista.
Mi piace come tu l'hai descritto, dal primo momento, fino alla fine, mostrandoci il suo cambiamento coraggioso, facendoci notare come sia stato in grado di rivoluzionare la sua vita, nel giro di così pochi anni. Partiamo con un ragazzo all'apparenza imbranato, ma che nasconde dietro di sé un oblio di lacrime, di speranze e, probabilmente, anche di colpe, che non ha mai commesso. Magari si è chiesto se, se si fosse comportato meglio, i suoi genitori prima o poi sarebbero venuti via con lui o l'avrebbero anche solo riconosciuto.
E invece no, di quelle visite tristi all'ospedale rimaneva solamente la busta della caramella, che Alice gli metteva in mano, senza pensarci, solo come abitudine. Ma Neville a quella carta ci si aggrappa, ogni volta, con disperazione, ignorando le parole della nonna, imponendo al cuore di rimanere stabile nel petto, per impedirgli di far scendere nuove lacrime sulle guance.
Ma la stessa forza che sente nelle vene quando la madre gli sfiora la mano e gli lascia la caramella nelle mani, la prova poi qualche anno più tardi, sentendosi invincibili davanti a colei che gli ha lacerato la vita, che gli ha portato via la cosa più importante. E combatte, si mostra forte, per rendere orgoglioso qualcuno che mai si accorgerà di lui.
Bella, potente, emozionante, questa storia mi ha ricordato che Neville è sottovalutato, dimenticato fin troppo.
Complimenti, davvero,
Sia ❤

Leggi la risposta dell'autore