Recensioni per
Plaisir D'Amour
di Ellie_x3

Questa storia ha ottenuto 76 recensioni.
Positive : 76
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/11/19, ore 20:34
Cap. 5:

Cara la mia Ellie!

Ho appena concluso la lettura di questo bel capitolo su cui torno con grandissima gioia. Oggi vorrei parlare del differente tono che la caratterizza rispetto a Novel e seguiti. Sono entrambe scritte benissimo, ma la tua penna, pur mantenendo il medesimo stile scorrevolissimo e piacevole, si adatta alla Parigi di Antico Regime come si adatta a contesti più pop. Poiché il modo in cui scriviamo le frasi è, a parere mio, esso stesso narrazione, questa tua duttilità permette di far immergere il lettore anche nel genere epistolare. Rossignol è combattuto e il soggiorno in campagna non mitiga affatto la sua natura maliziosa e scevra da considerazioni e moralismi. Ho amato molto che abbia scelto di trascorrere un periodo in totale isolamento e che ci si trovi bene perché una cosa che appare evidente fin dal primo capitolo è come questo ragazzo stia bene con se stesso, col proprio corpo, con la propria natura dissoluta. Chi sta bene con se stesso sa stare bene da solo e con gli altri ed è per questo che l’isolamento, pur retto da un normale flusso di corrispondenza, sia per un buon periodo propedeutico.

Una menzione voglio fartela sul lato storico, ché come ti avevo rivelato questo particolare periodo mi è particolarmente caro (e no, non per il fandom di Lady Oscar): c’è un riferimento alle problematiche sociali e politiche e c’è un riferimento anche alla condizione dei neonati Stati Uniti, ma non c’è un fastidioso e anacronistico effetto Cassandra. Rossignol, pur vivendo all’alba di un momento storico rivoluzionario, non comprende e non coglie la portata di ciò che gli accade attorno perché disinteressato a certe vicende e concentrato prevalentemente su se stesso. C’è chi lo fa al posto suo (i ben più seri fratelli), ma a lui non tange ciò e questo è comprensibile. Non è detto che tutti debbano avere coscienza sociale o rendersi conto del momento storico; sarebbe troppo facile far nascere in lui una netta presa di coscienza, mentre è molto più interessante e storicamente corretto fargli considerare le lamentele della povera gente circa la scarsità di pane come una lagna dei poveri fannulloni. Ciò richiama la frase celebre, ma falsa, di Maria Antonietta stessa sulle brioches. A livello di rapporti umani, mi piace come gestisci lo slash. Rossignol forse non amerà nessuno dei due, forse non si concederà mai. Rifugge e non comprende qualsiasi cosa ci sia, non gli dà nome, si chiede come mai il principe T. e D’Ovigny lo amino. Spicca anche il marionettista, D’Artois. Amo la sua caratterizzazione e ho amato il dialogo con Rossignol, che lo caccia con una certa cortese durezza. Di nuovo, anche se il nostro fascinoso protagonista è tanto bello da poter passare per un’incantevole ragazza, non è effeminato o debole e questa è una scintilla di perfetta caratterizzazione che si discosta nettamente da un mondo dove, al contrario, regnano sovrani stereotipi che anziché traghettarci verso un mondo di uguaglianza e tolleranza giocano inconsapevolmente a fare tutt’altro gioco. Adoro questa storia – adoro tutto ciò che scrivi – e sono felicissima di essere potuta andare avanti anche qui **. Un abbraccio e buon pre-weekend,

Shilyss, che si riprende da una giornata e da una settimana meh con una bella lettura grazie proprio a te :*

Recensore Master
28/07/19, ore 18:26
Cap. 5:

Ciao mia cara! Che bello tornare a leggerti, ormai la domenica pomeriggio è da dedicare a te e alle tue storie, trovo anche un bel po’ di conforto e tranquillità, come ti avevo già accennato nella scorsa recensione. Certo, la situazione di R e del Principe T si complicano, io patteggio tantissimo per loro due, e le emozioni si accavallano l’una dietro l’altra in un climax stupendo. R è fuggito, non per pochi giorni, non è semplicemente un colpo di testa: ha bisogno di riflettere, di uscire dal cerchio opprimente della Corte, deve tornare a respirare, a scegliere da solo. Eppure è proprio l’arrivo sia di lettere che di alcuni amici che cambia e schiarisce la situazione posta sul tavolo: a parer mio il nostro protagonista prova ben più di un’infatuazione per il principe T. Sono da cellulare e quindi non riesco a riportarti il paragrafo esatto, ma le sue riflessioni sul modo in cui vede T, come è curioso e spaventato, ma anche intrigato dal modo in cui T prova un sentimento dirompente per lui: non lo fa dormire, tutto ciò è sempre nella sua testa. Una delle mie considerazioni sull’amore è che l’amore è già racchiuso nel pensiero. È qualcosa di un po’ arzigogolato, ma leggendo di R era come leggere le prove del suo interesse profondo per T, anche se lui non può comprenderlo perché innamorato non lo è stato mai, e lui è costretto a giocare ad un gioco di cui non conosce realmente tutte le carte, tutte le regole. Si pesta i piedi da solo, scopre i suoi piani, forse anche per  l’irruenza della sua giovane età. Il non amare D’Ovigny, il modo in cui lo dice, è affermare di amare un’altra persona. Persona che sembra mostrarsi fedele, che non ha ceduto neppure alle avances di Madame. E allora? Cosa lo frena? Il pensiero di non sentirsi al sicuro, di poter “perdere” qualcosa di se stesso in una relazione dove ai suoi piedi c’è in gioco anche il suo cuore? Mi sono lasciata un po’ troppo prendere la mano con le considerazioni personali, ma tutte le lettere presenti in questo capitolo sono sublimi e mi hanno fatto volare con la fantasia. La storia è superba e io non vedo l’ora di continuarla, ne ho davvero bisogno. 
Complimenti, sei sempre immensamente fantastica :)
A presto! 

Nuovo recensore
06/07/19, ore 22:25
Cap. 5:

Avrebbe dato qualsiasi cosa per vivere sempre così, senza fiocchi e in maniche di camicia, perché tutto il resto lo stancava più di quanto riuscisse ad esprimere a parole. → ho AMATO questo piccolo pezzo, descrive appieno la sensazione di oppressione che prova Rossignol e diamine, lo capisco fin troppo bene, in un certo senso. Questa voglia di evadere, di sentirsi finalmente liberi, di volare lontano… di essere se stessi al cento percento, se così possiamo dire, senza nessuno pronto a puntare il dito contro o a guardarti male. Bello, bello, BELLO. Mi è piaciuto da morire.

“Mi ferite," dichiarò.
“Una vecchia matrona di bordello, ecco cosa siete.”
“Addirittura?” replicò d’Artois, con una risata.
“Siete fortunato che non vi dica di peggio.[…] → qui ho letteralmente perso i polmoni, HELP.

“Ma non sono in alcun modo innamorato di D’Ovigny.” → lo senti? Questo scricchiolio in sottofondo… ecco, è il mio cuore che si frantuma.


DEAR!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino, arrivo proprio all'ultimo (ultimamente io e le tempistiche non andiamo proprio d'accordo, RIP), but finally eccomi qui a recensire *^*
Questo capitolo è stato… WOW, non so nemmeno come definirlo dal gran che l'ho amato.
E no, non fa affatto skiff, ma come ti viene in mente???
Le lettere. Io ho gli occhi a cuoricino quando leggo le lettere che Rossignol spedisce e riceve, perché sono scritte divinamente e mi danno la sensazione di vivere veramente quell'epoca, di respirare la carta profumata e di ammirare la grafia elegante.
Poi, in questo capitolo mi è quasi sembrato che D'Artois abbia calcato ancora di più la mano e ci abbia messo il doppio dello zampino, tanto da mettere Rossignol praticamente alle strette.
Tutto ciò si ricollega al mio cuore che si frantuma in mille pezzi perché già la mia OTP suprema non sarà mai canon, ora pure qui sento che ormai non si realizzerà più nulla, RIPPISSIMO.
Secondo me è un compl8 (complotto... mamma mia, quanto sono pessima) contro di me, sono destinata a non vedere realizzate le coppie che amo.
E pensare che inizialmente credevo (quasi) fermamente che il principe T. fosse solo una comparsa nel primo capitolo (semplicemente colui che subisce la beffa di Rossignol) e che tutto ruotasse invece sulla travagliata e passionale storia tra Rossignol e D'Ovigny.
Mamma mia, quanto ci ho visto male, LOL.
Ma questo non toglie nulla alla storia, ANZI, tutto si sta rivelando ancora più interessante.
Ti giuro che una risposta del genere da parte del principe T. proprio non me l'aspettavo, ha colto di sorpresa pure me - e intanto Rossignol sclera e va nel panico, giustamente.
Il suo piano è andato proprio a farsi benedire e quello che doveva essere un modo per esortare T. a dimenticarlo è diventato nientepopodimeno la prova definitiva che per Rossignol è proprio perso.
Così, mentre Rossignol inizia a pensare a mille cose in una volta, tra i sentimenti che prova per T. e per quelli che non prova nei confronti di Alain, ecco che deve tornare a Versailles per cause di forza maggiore.
E l'ultima parte mi ha messo ansia, davvero, senza contare che mi sono sentita Rossignol per tutto il tempo anche nei confronti di monsieur Du Lac.
Io davvero, non vedo l'ora del nuovo aggiornamento perché voglio assolutamente sapere cosa accadrà una volta che Rossignol tornerà a corte.
Tantissimi complimenti e alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
04/06/19, ore 20:01
Cap. 5:

Skiff??? Ma stiamo scherzando? Io amo questa storia, lo sai vero?? Bene, perché vorrei aggiungere che aspetto i tuoi aggiornamenti un po' come Rossignol aspetta le lettere di T., in particolare quando questo smette di scrivergli. ;)
Ma partiamo dall'inizio.
Ciao tesoro!
Finalmente sei tornata!
Il giovane francese in ritiro nella tenuta di campagna della sua famiglia, a far nulla se non passatempi oziosi, in maniche di camicia e capelli al vento. Immagine bellissima, quella che descrivi. Dopotutto ce lo vedo, questo ragazzo annoiato dall'etichetta e dalle costrizioni della vita di corte, che improvvisamente scopre Il piacere della semplice vita all'aperto, lontano da intrighi e pettegolezzi. Peccato che l'ambito D'Artois sia comparso a cavallo col solo risultato di irritarlo e prendersi una bella sfuriata. Del resto Rossignol aveva tutte le ragioni per avercela con lui, dopo un po' qualsiasi gioco smette di essere divertente e il duca ha veramente esagerato.
Nelle note dici che il giovane è confuso, eppure secondo me i suoi sentimento sono fin troppo chiari...T. è senza dubbio al centro dei suoi pensieri, soprattutto ora che, dopo l'esperienza con Madame Dorianne e l'ennesimo suo rifiuto, ha smesso di corrispondere con lui.
A questo punto non posso far altro che aspettare e vedere cosa succederà, adesso che è stato costretto a tornare a Versailles. E, ancor di più, sono curiosissima di conoscere il ruolo di D'Ovigny in tutto ciò. Del resto, ci sarà una threesome, giusto? *__*
Oddio, non vedo l'ora di arrivare al momento in cui accadrà! XD
Che dire? Adoro tutto. TUTTO, davvero!
Il tuo stile, la trama, i personaggi. Ogni cosa è così meravigliosamente concepita da darmi l'impressione di avere la scena davanti agli occhi, anzi, di esserci proprio immersa!
Mi hai fatto entrare da subito nel vivo della storia, mi hai conquistata con l'atmosfera rococò, i personaggi storici (qui nomini anche Hans Haxel Von Fersen, cioè, non so se è chiaro ma io sono saltata sulla sedia) e quelli che sono mero frutto della tua immaginazione, così reali, così tridimensionali!
E niente, io sono in brodo di giuggiole per tutto ciò. Ho bisogno di altro slash settecentesco. Al più presto *_*
Grazie per avermi allietato questa giornata, ho letto con estremo piacere e non vedo l'ora di leggere il seguito!
TU. SEI. FANTASTICA.
A prestissimo
Bacioni
MissAdler

Recensore Veterano
03/06/19, ore 18:12
Cap. 5:

Ciao Ellie, eccomi qui con una tempistica più o meno decente!
Sono davvero contenta di non aver dovuto aspettare tanto tempo tra questo capitolo e il precedente -nessuna fretta da importi, cara, semplicemente sono davvero troppo presa e innamorata da questa storia da avere sempre una gran voglia di leggerla. E non pensare minimamente che questo capitolo possa fare SKIFF! Perché, per l'ennesima volta, mi sono innamorata del tuo stile, delle parole ricercate dell'aristocrazia francese, del modo in cui riesci sempre a trasportarmi nel Settecento. Non solo attraverso lo stile e la tua accurata conoscenza del periodo storico, ma anche attraverso i fatti realmente accaduti che riporti all'interno dei capitoli. Qui, in particolare, ho apprezzato moltissimo come hai accennato -brevemente ma efficacemente- al discontento del popolo ridotto alla fame, un piccolo preludio alla Rivoluzione. E la risposta di Rossignol a queste notizie mostrano perfettamente come, in effetti, ai nobili tale disperazione non tangesse minimamente. E dal "Lanciategli mangime" al "Che mangino brioche" è un attimo!
Fammi dare un piccolo kudos alle citazioni sul conte Fersen (i miei Lady Oscar feels mi fanno battere il cuore <3) e alla battaglia di Yorktown che mi ha fatto salire l'Hamilton pesante.
Come al solito, devo donare tutto il mio amore agli scambi epistolari. Mi fa sempre sorridere il pensiero che le lettere erano considerate all'epoca praticamente quello che per noi ora è WhatsApp -in questo caso, direi che T. ha visualizzato senza rispondere e giustamente Rossignol dà di matto, muahahah. Scherzi a parte, adoro come in esse inserisci non solo scambi di informazioni e notizie che giungono da Parigi e dalla frenesia di corte, ma anche semplici intermezzi in cui Rossignol parla della propria vita quotidiana. A volte penso che solo aprirsi con qualcuno a proposito di quello che si fa in giornata dice molto di una persona. Anche se certamente non si può dire lo stesso del nostro usignolo preferito: giustamente, come dici anche tu nelle note, ha le idee decisamente confuse! Mi ha fatto sbellicare come sembra prendere piano piano coscienza sul fatto che T. non gli è indifferente. Decisamente il principe ha giocato una pedina molto efficace: lo ha fatto ingelosire e imbarazzare con la sua ultima missiva e poi lo ha lasciato completamente sulle spine. Bravo T., fatti desiderare!
I pensieri di Rossignol dedicati ad Alain, invece, mi hanno fatta sciogliere come sempre succede quando si mette di mezzo il caro D'Ovigny. Anche se devo dire che qui un po' mi è mancato, menomale che D'Artois ha fatto la sua piccola apparizione <3
Non vedo l'ora di scoprire come tutti si rivolgeranno a Rossignol non appena lo vedranno tornare a Parigi e -suppongo- a Versailles. Adoro come chiunque sembri aver assimilato la notizia dell'inciucio amoroso, ma al tempo stesso un po' mi preoccupa per ovvi motivi. Ma tra tutto il "camp" che aleggiava alla corte di Maria Antonietta, chissà! Di sicuro il triangolo amoroso farà scalpore, in particolare m'aspetto su Alain.
Ora  mi toccherà aspettare e, come sempre, I can't wait perché sono sempre più felice di aver scoperto il gruppo del Giardino e, ancora di di più, aver iniziato questa storia che mi ha preso come non mai. Come sempre, tantissimi complimenti per tutto <3

Baciones
Lion.

Recensore Master
02/06/19, ore 18:28
Cap. 5:

Ma ciao <3
Rossignol è un adorabile caso umano, come diamine faccio a non amarlo?
Ho adorato questo capitolo e ho adorato gli scambi epistolari tra Rossignol e il Principe T. E' una cosa che proprio mi fa spuntare gli occhi a cuoricino. In questo caso poi è ancora peggio, perché Rossignol si è allontanato convinto che in questo modo avrebbe smesso di pensare al suo principe, invece ha ottenuto l'effetto contrario. Tra l'altro amo il fatto che con lui sia tutto caloroso e contento nelle lettere, mentre invece con Madame Dorianne anche no xD
E D'Artrois, anche lui, come si fa a non amarlo? Quando "litiga" con Rossignol io me lo immagino proprio bene, con un sorrisetto compiaciuto e l'altro che lo insulta malissimo facendo la figura dello tsundere isterico xD
Infatti: Rossignol era arrivato a credere che per d'Artois fosse uno spasso tormentarli tutti...
MAI PAROLE FURONO PIÙ SAGGE.
Un plauso anche al personaggio di Remis, che mi ha fatto una tenerezza assurda, me lo sono immaginata come il bff sfigato e occhialuto del protagonista negli anime <3
E poi beh, il principe smette di rispondere ed è tipo PANICO per Rossignol. per l'amor di Dio che torni e che si rincontri con la sua fiamma, noi qui ne abbiamo bisogno. E pure lui mi sa.
E' stato bello leggere questo capitolo, atteno trepidante il prossimo <3
A presto,

Nao

Recensore Master
02/06/19, ore 15:21
Cap. 5:

Buongiorno.
I personaggi si muovono in modo chiaro come non mai.
Ti sei veramente adagiata e ambientata in quest'epoca storica e nella tua storia, che ormai prosegue con decisione, con cura e senza perdere un sol dettaglio.
A livello di trama, mi sembra un testo scritto tempo fa, antico. Non ha particolare azione, ma è attenta ai dettagli, alle descrizioni e alle varie scene.
Buona domenica :)