Recensioni per
Protocollo Speranza
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 87 recensioni.
Positive : 87
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/10/19, ore 18:41
Cap. 2:

Eccomi qui! Mamma mia, sai che non mi ero davvero reso conto che tu avessi aggiornato questa storia? Me ne fossi accorto prima, sarei passato sicuramente qualche mese fa.
Innanzitutto ti devo fare i miei più sentiti ringraziamenti, perchè sto attualmente scrivendo un capitolo di So Wrong ambientato poco dopo la morte di Tony, e sto cercando di rendere al meglio i sentimenti di Peter sulla questione. Ero un po' in crisi, ma grazie a questa fic penso di aver finalmente trovato l'approccio giusto per rendere giustizia al profondo rapporto che vi era tra i due!
Sul serio, questo capitolo è stato un pugno allo stomaco sia in senso positivo che negativo. Positivo perchè mi ha davvero fatto commuovere ed era scritto magnificamente ( soprattutto le parti riguardanti le riflessioni mentali di Peter ), in negativo perchè mi ha anche fatto male ripensare al sacrificio di Tony e a tutto ciò che si è lasciato dietro, specialmente la piccola Morgan.
L'interazione tra lei e Peter è stata dolcissima, volevo entrare nello schermo e spremerli come dei peluche !
Ma poi, vogliamo parlare del colpo di scena finale? Peter crea un proprio Jarvis, interfacciandolo con le caratteristiche comportamentali di Tony, come ultimo dono alla famiglia Stark e come atto finale per onorare la memoria dell'uomo che ha salvato l'universo e che lo ha spinto a diventare un eroe migliore.
Complimenti davvero, ho adorato questa breve fiction !

Recensore Master
10/10/19, ore 16:36
Cap. 2:

Eccomi per il secondo capitolo! :)

Ritroviamo Peter nella sua sofferenza, ma c’è un piccolo cambiamento perché adesso sta iniziando ad elaborare il lutto. Non in fretta, non da solo, ma ce la sta facendo.
Ho apprezzato molto come hai sceneggiato la storia, alternando il giorno del funerale al presente, i momenti in cui Peter stava sprofondando nel dolore, con quelli in cui comincia a metabolizzarlo.

Ho adorato il fatto che Tony gli abbia lasciato questo messaggio che lo mostra esattamente com’è.
È Tony in tutto, nel modo di fare, nel togliersi gli occhiali e prendersi tra le dita la radice del naso, uno di quei gesti abituali che fanno da sempre parte della sua immagine, nel modo di parlare, ironico e un po’ arrogante, e assolutamente sincero. Gli dice che Pepper sa, gli dice quanto lo ami, e quanto è importante che lui vada avanti. Mettere personaggi in situazioni nelle quali non si sono mai visti non è mai facile, e troppe volte si vedono risultati nei quali vengono snaturati, tu invece sei riuscita a fare un lavoro bellissimo, il discorso di Tony è perfettamente IC.
E sembra quasi si vederlo Peter, seduto sul letto, mentre lo ascolta e nota il dettaglio della barba striata di grigio, che gli fa pensare ai cinque anni di lui che non ha vissuto; in un momento nel quale sta bene e sta male contemporaneamente, in quegli stati d’animo che sono così difficili da descrivere e che invece tu hai reso benissimo.
Ma Tony non si ferma qui, gli parla della coscienza, di qualcosa che può essere rimasto accanto a lui. E qui Peter vede una speranza.

Bellissimi i momenti del mercoledì pomeriggio, la cosa brutta e le due belle, i ricordi a tutto tondo che Morgan conserverà del padre, e che Peter non vuole dimenticare. È molto dolce vedere la complicità che sta nascendo con la bambina che ama dividere con lui quei momenti, e Pepper che li guarda e un po’ li sorveglia come volesse occuparsi di tutti e due.
Questi incontri fanno bene anche a Peter, lo aiutano a superare il dolore, adesso può guardare gli occhi di Morgan senza vedere soltanto quelli di Tony.

Il fatto che abbia lasciato a loro il Protocollo Coscienza è bellissimo e, oltre ad essere un gesto perfettamente in linea con il suo carattere altruista, sottolinea che bel rapporto stia instaurando con Pepper e Morgan, ormai è parte del nucleo familiare.
Ha tenuto per sé il Protocollo Speranza. La prima volta che ho letto il titolo non sapevo come interpretarlo, adesso ne ho capito il significato e mi ha colpito dritta al cuore. Il fatto che lo tenga solo per se stesso è bello e dolce, come una cosa speciale tra Tony e lui.

Ti faccio i miei complimenti, questa storia è bellissima, anche perché restituisce un po’ di sana speranza dopo quel cavolo di film e sai, mi sono accorta che ne avevo assolutamente bisogno. (Anche se avevo già trovato la mia personale soluzione rifiutando direttamente l’esistenza del film stesso. :D)
È un viaggio nel dolore di Peter ma anche nella sua metabolizzazione, nel suo tornare a vivere e cercare di andare avanti. Nella speranza. È bellissimo e a tratti commovente.
Mi è piaciuto tantissimo come hai gestito l’emotività di questa storia; la narrazione è intrisa di sentimenti che durante il racconto si evolvono piano piano, passando dalla cupa disperazione ad una sorta di positività. Non è un’evoluzione facile, tutto è sofferto e conquistato passo a passo, e secondo me assolutamente realistica. Complimenti davvero, mi hai rapita dall’inizio alla fine! ♥️

Bene, non mi resta che salutarti e augurarti buon lavoro per altre bellissime storie che leggerò sempre volentieri. Ciaoooo!

Recensore Veterano
04/10/19, ore 17:44
Cap. 2:

Ciao, Miryel carissima! 
Io ti devo chiedere scusa. Scusa se ti parrà che questa recensione finirà per essere incredibilmente sconclusionata perché, oltre al fatto che non so come potrò ricambiare la meravigliosa recensione che hai lasciato tu a me, al momento sto scrivendo in preda alle lacrime, mannaggia! 
E non è cosa affatto scontata: avevo capito che ottima scrittrice sei già dalla prima volta che ti ho letto, avevo già avuto modo di sperimentare quanto tu potessi amare questa coppia e quanta conoscenza avessi di entrambi i personaggi anche attraverso i fumetti. Mi capita spesso di commuovermi così tanto con opere originali o comunque di fandom a cui sono particolarmente legata, mentre con quelli sconosciuti o che ho abbandonato, per quanto né la qualità né le emozioni sono mai venute a mancare durante gli scambi, non mi è mai successo di avere gli occhi così lucidi. 
Sul serio, questa storia è davvero un piccolo capolavoro. Ogni riga è intrisa dal dolore di Peter, un lutto che però in questa seconda parte comincia ad essere elaborato, piano piano, cosa che per il bimbo-ragno era praticamente impossibile da pensare. Eppue, è umano: non si dimentica, non può accadere, quel male che ti attanaglia il petto quando perdi una persona così tanto amata non sparisce mai. Però il tempo passa e pian piano, si impara ad andare avanti e far tesoro di piccoli momenti che possano alleggerire quel peso. Come condividere un mercoledì pomeriggio con Morgan e Pepper, giornata dedita al ricordo e alla commemorazione perché, dopo un po’, parlare fa bene. Condividere fa bene. Mi piace com Pepper sia costantemente comprensiva, nonostant il senso di colpa che attanaglia Peter per tutto: per essersi intromesso nel matrimonio, per continuare a pensare di essere stato la causa della morte di Tony. Fa male vedere un Peter così distrutto quindi grazie, GRAZIE per quella piccola gioia che gli hai donato attraverso il Protocollo Speranza. Non è come avere il vero Tony, non lo sarà mai e non lo sostituirà mai ma è qualcosa. È qualcosa che può aiutarlo a elaborare, qualcosa che finalmente può dargli il coraggio di alzarsi e continuare a vivere e riaddormentarsi senza troppi incubi. 
È un finale dolcissimo, una lieve consolazione che in momenti in cui si prova un dolore così immenso aiuterà molto Peter (e Morgan e Pepper) a vedere una piccola luce attraverso quegli occhiali. 

Boh, ti giuro, non so cos’altro dire. Questa storia mi ha davvero trasmesso più di quanto mi sarei mai aspettata, non perché abbia mai dubitato della tua bravura da quando ho cominciato a leggerti, ma perché ti consacra ufficialmente nell’Olimpo dei miei autori preferiti. Meravigliosa, davvero. 

E adesso vado a recuperare qualche fazzoletto. 
Tanti baciones, 
Lion <3 

Recensore Master
20/09/19, ore 08:17
Cap. 2:


Buongiorno!
Come avrai notato, anche io, quanto a ritardo, non scherzo!

La prima parte, dove Peter riflette sulle responsabilità che gli hanno gettato addosso è commovente, quasi: sembra un ragazzo più che un eroe. Più che motivo di orgoglio e forza, per lui, è chiaramente un peso. Ritorna poi quello schiacciante senso di colpa: se lui non si fosse intromesso, Stark non sarebbe morto. Una consapevolezza che non gli da requie, per cui non ha neppure più le lacrime.
Pepper, qui, è sempre comprensiva ma più risoluta: lo obbliga ad accettare l’ultimo dono, quasi non sopportasse più il logorio a cui Peter obbliga se stesso.

Sull’andare avanti è incentrata poi la seconda parte col messaggio olografico di Stark, in effetti, caratterizzato benissimo. Perché oltre nelle parole, egli è tangibile nei gesti. Io onestamente ci ho provato, nei miei ultimi capitoli, a rendere indole, pensieri ed emozioni dei personaggi dai loro gesti, siano scatti ansiosi o il passare due dita alla base del naso. Non credo di esserci riuscita troppo, Qui, invece, ho avvertito tutta l’incertezza, il rimorso, la nostalgia forse di Stark, oltre, naturalmente, al significato lampante del suo messaggio. Non ora, ma confido che prima o poi SpiderMan trascinerà Peter nel suo andare avanti. Piange ancora Peter. Presto, sembra debba dover terminare tutte le lacrime.

Fa piacere poi, vedere la nascita di un nuovo equilibrio che, seppure fragile, buca il dolore avvertito fino a metà capitolo: SpiderMan e Peter stanno tornando, addirittura come presenza assidua e positiva dentro il nucleo familiare di Stark, una figura che ci sta magnificamente. Meraviglioso il dono che è stato riuscito a creare, i passi avanti fantascientifici dell’intelligenza artificiale. Protocollo Coscienza e Protocollo Speranza nascono per donare pace e conforto alle persone care.
Sono una voce, un gesto fisico che si immagina e non c’è. In un certo senso, sono davvero la dimostrazione fisica di quel legame che i vivi devono mantenere con coloro che hanno amato, quando non ci sono più. Che lo vuoi chiamare fede, coscienza, speranza, gira gira la sostanza è quella. I vivi hanno bisogno del conforto dei morti per andare avanti. Qui rendi chiarissimo questo aspetto.
Mi ha colpito il fatto che il Tony più “vero” sia quello rimasto a Peter. Sicuramente è un aspetto che riguarda la forza del sentimento che ha unito Tony a Peter, più profondo di quello che lo ha unito a Pepper. Forse, a posto di Stark avrei fatto il contrario, non per svilire il sentimento, ma perché con Pepper c’è di mezzo una figlia. Personalmente, ritengo che il legame di sangue, ad un certo punto, sia sempre superiore ai sentimenti. Ma io sono una rompiscatole, non conosco forse in maniera perfetta il fandom di appartenenza e non sono Stark, che sa meglio di me come far star bene i suoi affetti.
La prosa, naturalmente, è perfetta in ogni punto.
A rileggerci :)

Nuovo recensore
19/09/19, ore 14:41
Cap. 2:

Cara Miryel.
Che bella questa storia. È quasi un peccato che sia così corta. Avrei voluto vedere Peter nel tempo in compagnia degli occhiali di Tony e la guida della sua voce. Volevo vedere come poteva evolvere la sua vita, se davvero riesce ad andare avanti con quella sicurezza di avere almeno la voce dell'uomo che ama a fargli compania. Chissà se un giorno deciderai di scrivere ancora di Peter e gli occhiali perché è più canonico così che sui film, credimi.

Bellissimo il messaggio che Tony lascia a Peter. Un messaggio di speranza che è la parola che fa da cornice a questa storia e che ci dai pure a noi. Il regalo di Peter a Pepper e Morgan è la cosa più bella che potessi dargli e non hai provato a Peter IL suo Tony personale. Nel finale mi sono commossa, perché con le immagini di Peter al funerale che non accetta il dono e il Peter consapevole che invece decide di informarli, hai raggiunto alti picchi. Questa storia è triste, ma non è solo questo. È anche una risoluzione, che tu ci hai voluto regalare e che noi prendiamo per ufficiale se non ti dispiace.
Grazie per averla scritta, a prescindere dal rapporto che si puo vedere tra i due questa storia dà speranza. Insomma tu sei il nostro protocollo speranza.
A presto,
Anita.

Recensore Veterano
10/08/19, ore 10:51
Cap. 2:

Cara Miryel,
eccomi qui, finalmente. Perdona il ritardo!
Dunque, come mi aspettavo, quest'epilogo è stato straziante, perfettamente in linea con la narrazione che ha caratterizzato questa piccola storia fin dalle prime righe. Ciò che mi ha particolarmente destabilizzato ed insieme inondato di tenerezza è il modo in cui hai reso possibile, oltre che incredibilmente credibile, il rapporto complicatissimo tra Peter, Pepper e Morgan. Il fatto che Peter sia riusciuto a concedere a se stesso e alla famiglia Stark questi mercoledì dedicati in un certo senso al ricordo dimostra la profonda intelligenza di Peter, il quale riesce  finalmente a capire il valore di un rapporto con le due, a dispetto del dolore che prova. Intelligente e concreta, oltre che fortissima e matura, è poi Pepper. Non so quante donne sarebbero riuscite a sopportare l'idea del tradimento, superarla, ed accogliere poi, e per giunta, Peter sotto la propria ala, preoccupandosi del suo dolore e di come lenirlo. Pepper è straordinaria e non avrebbe potuto essere meno di quella che è: una donna che è riuscita a stare al fianco di Tony Stark deve per forza essere fuori dal comune.
Inutile dirti che mi ha commosso un po' tutto: l'idea del protocollo coscienza, gli occhiali dotati dell' AI, il dolcissimo compromesso de "una cosa brutta e due belle", il coraggio di Pepper, la forza di Peter, il suo senso di colpa. Hai tessuto una rete finissima e fitta di emozioni, relazioni, rinunce e conquiste con grande abilità e sensibilità, il tutto accompagnato da una prosa sempre impeccabile, dalle note intensamente malinconiche.
Non posso che farti tanti complimenti e augurarmi di leggerti ancora.

A presto,
Woodhouse

Recensore Master
28/07/19, ore 16:14
Cap. 2:

Finisco di piangere e passo a commentare.
Dunque... alla fine ho guardato davvero End Game e, già che c'ero, ho visto pure Spider-man: Far from home. La morte di Tony è stata un trauma pur essendo ormai ampiamente preparata; quello a cui non lo ero era il dopo: il messaggio registrato, i fiori sul lago (Steve che diventa vecchio perché ha scelto di vivere la sua vita restando negli anni '70)... alla luce di tutto questo, apprezzo ancora di più questa tua storia.
L'idea dell'AI mi piace tantissimo e mi ha fatta sciogliere in un fiume di lacrime. Magari fosse possibile. Magari potessimo tenere con noi una parvenza dei cari che perdiamo.
Ho invidiato un po' (beh, più di un po') Peter (e Pepper e Morgan) per questa possibilità che hai dato loro.
La storia è scritta benissimo, come tuo solito, ed è toccante. Mi è piaciuta davvero molto.
Ti segnalo solo:
"costantemente giudiziosi" -> penso intendessi "giudicanti"

"Peter si sente parte di quel nucleo familiare, alla quale" -> al quale

"non è l’unico alla quale Tony manca" -> al quale

A presto. ^^

 

Recensore Master
20/07/19, ore 11:22
Cap. 2:

Buonasera patata, eccomi qui pronta per poter leggere la seconda ed ultima parte di questa tua storia che mi ha lasciato addosso tanti di quei lacrimoni da dover sfogare che non hai idea. Avrò il magone? Sicuramente avrò il magone, lo so già. Perché come si potrebbe vivere serenamente la lettura delle ultime parole dedicate da Tony a Peter, nell’essersi tanto amati? E te pareva cazzarola, con quel momento sei riuscita proprio a farmi stringere il cuore: Tony è proprio lui fino all’ultimo, fino alle ultime parole che è in grado di pronunciare. Ironico, dalla battuta pronta e maledettamente e dolorosamente sincero. Ha fatto un gesto stupendo secondo me registrando il messaggio nella speranza che Peter possa averlo sentito: qui si nota quanto si sia incolpato nel corso del tempo e che non l’abbia mai dimenticato nonostante la decisione di proseguire con la propria vita.
Sai cosa mi ha davvero risollevato il morale? Vedere che alla fine Peter comincia davvero a frequentare spesso casa Stark, legando con Morgan, tenendo compagnia a Pep in un dolcissimo pomeriggio a settimana, ed entrando di fatto a far parte di quel mondo intimo che il ragazzo ha perso per cinque anni. Mi sono quasi commossa, sai quanto sono empatica con i bimbi nella realtà e nelle storie e so anche che non è facile inserirli e farli risultare verosimili: beh, lasciatelo dire hai fatto un ottimo lavoro con la piccola. È risultata verosimile, con una personalità spiccata e da bimba proprio. Anche i suoi dialoghi sono consoni all’età che ha, e questa è un’attenzione che ho apprezzato moltissimo. Sono così contenta di sapere l’enorme passo avanti che hanno fatto loro tre assieme, come l’AI nell’occhiale di Tony e quello consegnato alla famiglia… lì proprio mi si è stretto il cuore con una dolcezza quasi infinita. Hai trovato un modo canonico per poterli fare andare avanti e nello stesso tempo mantenere vivo il ricordo di Tony in tutti loro, e quando ho immaginato le reazioni della famiglia a quel dono meraviglioso, è stato stupendo: Peter ha fatto un regalo che vale più di ogni altra cosa, e con lui porterà sempre ora quegli occhiali con la voce che ama più al mondo.
Ragazza, wow: mi hai regalato una lettura che è andata oltre a ciò che potevo immaginarmi. È stata dolce, malinconica, ma il fluff ha permeato tutta l’ultima parte per poi dare una sorta di lieto fine che consiste nel procedere con la vita avendolo sempre nel proprio cuore e nei propri pensieri. Si sente che è tua questa coppia, si capisce da ogni riga, ogni parola, introspezione e dialogo di ogni cosa che scrivi sulla Starker. Non preoccuparti, le cose si metabolizzano ed arriverà per te il momento di riuscire a procedere con la scrittura, te lo auguro con il cuore. Buona ispirazione, buon lavoro e alla prossima patata! :3

Recensore Master
18/07/19, ore 19:09
Cap. 2:

Ciao carissima! Tu vuoi farmi piangere vero? Come se non bastasse il precedente capitolo...
Mamma mia che brividi e che emozione a leggere del sentimenti di Peter e a vedere come comunque si sforza di interagire, di andare avanti, senza Tony, e di essere presente per Pepper e per sua figlia così vivace, così intelligente, così tanto simile al suo papà...
Io non ho visto il film quindi mi perdo millesima dettagli lo so, però questa cosa del protocollo coscienza è meravigliosa nella sua malinconica forza e speranza... e quando ho capito mi sono emozionata anche io insieme a Pepper e Morgan... ma la chicca finale e la A.I. Negli occhiali, non è molto, ma è pur sempre qualcosa per Peter. Un piccolo frammento dell’amore perduto. Un balsamo per il cuore...
Brava brava myriel... è stato tutto meraviglioso da leggere e immagino la tua fatica nel scriverlo... ma da profana ti dico che hai restituito onore e giustizia a tutti i personaggi, specialmente al grande assente “Tony”.
Un abbraccio e ancora complimenti!
Tua
Ladyhawke83

Recensore Junior
18/07/19, ore 15:54
Cap. 2:

Ok, sono una babbea. In realtà dovrei dire di peggio… Il fatto è che in genere alle recensioni che ti ho lasciato hai sempre risposto, non che sia un obbligo assolutamente, ma a questa non mi risultava aver ricevuto nessuna risposta. Quindi sono venuta a controllare e taa-dan: non ti ho più lasciato nessun tipo di commento. Il bello è che ho trovato la bozza salvata sul pc (evidentemente era da ricontrollare prima di postarla), ed ero convintissima invece di averti già scritto. Quindi qui di seguito faccio un bel copia e incolla, scusa tanto per il ritardo!
 
Tu, con il messaggio registrato di Tony, avevi come scopo quello di farmi piangere, confessa! Sei riuscita a catturare con le parole ogni atteggiamento tipico del personaggio. I suoi gesti, le battute, tutto esattamente realistico. E non è solo una trasposizione fedele, oramai ho letto più di una cosa uscita dalla tua tastiera e mi permetto di dire che ho ritrovato anche la tua impronta personalissima in tutto questo. Per intenderci, la prima cosa che mi viene in mente è che “Ehi, bimbo-ragno” con te smette di essere un cliché. Hai fatto tua l’essenza dei personaggi (e in questo capitolo in particolare credo risalti in maniera evidente Stark) e l’hai rielaborata dando vita al tuo Peter e al tuo Tony.
 
Il messaggio che Stark lascia a Parker comunica tre cose fondamentali. L’uomo ci avverte che Pepper sa quello che i due protagonisti hanno condiviso e che lei l’ha accettato. Questa è anche un po’ la chiave di lettura a degli interrogativi che mi ero posta leggendo il capitolo precedente, e che comunque già mi avevi anticipato nella risposta all’altra recensione. Il fatto che non veda di buon occhio Potts ti assicuro che in ogni caso non ha pregiudicato la riuscita della storia ai miei occhi, anzi, appreso meglio il tuo punto di vista, concordo riguardo al fatto che per incastrare il tutto e renderlo in qualche modo canonico, hai compiuto le giuste scelte.
L’altra cosa fondamentale che dice Tony è che lui ha tenuto davvero al ragazzo, facendo svanire qualsiasi dubbio a riguardo. E infine poi c’è il discorso sulla coscienza. Ho dovuto rileggere più volte la parte per essere sicura di aver compreso bene quello che volevi comunicare. In sostanza Tony sta dicendo a Peter di andare avanti e che la propria coscienza/anima può vivere ancora in altro.
In realtà la cosa si evolve poi nel “Protocollo Coscienza”, quindi il discorso di cui sopra sembra voler indirizzare Peter a creare questa cosa; soprattutto perché lui ha già un pezzo di coscienza in quegli occhiali che mi sembra di intuire che Stark crea o comunque lascia di propria iniziativa a Peter (pensavo potesse essere quasi casuale, come se Pepper abbia scelto di dare a lui quell’oggetto senza un vero criterio). Io però leggendo, inizialmente, l’avevo interpretato in maniera differente, pensavo che Iron-man si potesse riferire a Morgan, che è a tutti gli effetti la sua eredità biologica. Credevo che appunto queste ultime parole potessero spingere Parker a frequentare quella casa e la bambina, come se così lui potesse “guarire”.
Continuo a non ritenere del tutto sbagliata la mia interpretazione, poi magari mi smentirai. Quello che non quadrava del mio ragionamento era che Morgan poteva essere certamente l’eredità biologica di Tony, ma non anche quella “morale”; ma anche questo passaggio è stato colmato in realtà con il gioco che Spiderman fa con la bambina, “una cosa brutta e due belle”, che è il trasferimento a lei dei ricordi di suo padre, la sua anima.
La scelta finale di far consegnare a Peter il Protocollo Coscienza e quindi di condividere Tony è una cosa bellissima. Ci deve essere voluto veramente tanto coraggio. Vedi, per lui dico che è stato coraggioso, quando invece Pepper ha dato le cose di Tony al funerale, con lei me la sono presa xD. In realtà pensandoci bene, a parte il mio odio immotivato, pensavo che liberarsi di quegli oggetti dopo così poco tempo e apparentemente a cuor leggero fosse disumano, mentre per Peter (agevolati dal suo POV) sappiamo essere una cosa faticosa e che matura dopo parecchi mesi.
Per quanto riguarda la parte dei ricordi, io già l’avevo letta, ma lo spoiler non mi ha infastidita. Dato che non avevo comunque avuto modo di commentarla, ti dico ora che tutto mi sarei aspettata fuorché gli occhiali con l’AI. Cioè si sono visti pure nel trailer di “far from home” e so che la gente sta ipotizzando che possano contenere la voce/coscienza sintetizzata di Iron-man, ma non mi aspettavo che il dono al funerale fossero proprio gli occhiali. Si può quasi considerare un missing moment del film. - La me del futuro non ha ancora visto il film al cinema, per cui non sa se nella pellicola fanno vedere come Spiderman ottiene gli occhiali. -
 
Per risponderti non ho nessun profilo AO3, né seguo nessuno, ma so che parecchie persone usano il sito per pubblicare roba che per regolamento su EFP magari non potrebbero mettere. Quindi per curiosità, ho visto che in descrizione hai il link alla tua pagina, e sono andata a visitare la pagina. Ho fatto decisamente bene!
Se fosse per me scriverei altre mille cose, ma non mi sembra il caso. Ho adorato davvero ogni dettaglio. E spero di leggere presto altre long su questa coppia.
Alla prossima,
K.

- La me del futuro aggiunge che è felicissima di averti trovato su wattpad (ho creato un profilo per dare sostegno ad un’autrice di EFP che seguo) e voleva assicurarti del fatto che non è una stalker, ma una starker si xD. -
(Recensione modificata il 18/07/2019 - 03:57 pm)

Recensore Master
15/07/19, ore 22:13
Cap. 2:

Eccomi qui per lo scambio del giardino.
Tu non puoi farmi questo. Mi ritrovo di nuovo a piangere, a immedesimarmi in Peter, in pepper. Non so come tu faccia a farli sembrare così reali e così vivi. Sta di fatto che mi sembra davvero di essere lì con loro, a ridere per i ricordi e a piangere per un vuoto che non si colmerà mai.
Sono anche Felice che Peter abbia voluto condividere con la famiglia stark il protocollo coscienza. Ci sarà mai davvero il modo di farlo tornare?
Niente credo di essere innamorata di questa coppia per come ne scrivi.
Ci vediamo al prossimo scambio del giardino.
A presto
Missredlights

Recensore Master
29/06/19, ore 18:44
Cap. 2:

MACHEBBELLAQUESTASTORIA.
Tanto angst, tanti accenni, tanto fluff e... come sei riuscita a infilare tanto fluff in tanto angst? I misteri di Miri... comunque! Adoro questi occhiali AI, dove si comprano? Perché io volevo un piccolo Jarvais tutto mio ma se posso avere un Tony... capirai che è molto meglio, no? Ahhahaha.

La bimba di Stark è tenerella, molto. Pepper la trovo un po' acidula ma, del resto, è proprio il suo personaggio ad essere così. Mi piace molto come hai lavorato sulle introspezioni di Peter, sembra che ormai siate la stessa persona. Non è che sei tu Spider Man?

Un abbraccio e tanti complimenti <3

Recensore Master
24/06/19, ore 01:05
Cap. 2:

Ciao mia adorata!!!! Cavoli dovevo ancora recensire l’epilogo??? No, ma sono davvero pessima!!! E nemmeno la scusa della demenza senile c’ho….

«Perché? Non mi ha dato già abbastanza?»
Quando le emozioni che ci vengono inconsapevolmente donate valgono più di qualsiasi tesoro! Si Ne so qualcosa!

“…Se solo avesse continuato a fingere che non erano stati niente…”
Le introspezioni di Peter sono bellissime in questa tua opera. Tutte le emozioni, il dolore che lo portano a delle meravigliose introspezioni.


I momenti Pepper/Morga/Peter sono meravigliosi ma davvero ho adorato ogni parole!
Davvero come hai scritto bene Pepper, che io, te lo confesso la adoro!
E Morgan e… io ne voglio ancora di tutto questo!!!!
C’è davvero tanta poesia nelle tue parole!

“…«Okay… vediamo. Ho tolto il GPS dalla tuta e lui si è arrabbiato. Direi più che arrabbiato! Insomma, se l’è presa abbastanza, siccome avevo già combinato un gran bel casino, su quella nave¹.»
Morgan lo guarda stringendo gli occhi; li riduce a due fessure. Lo studia come se potesse leggergli la mente e, arricciando il naso, gli punta un dito contro. «Quale nave?»
«Non te lo posso dire! L’accordo è raccontare una cosa brutta alla settimana…»
Questa idea del patto la trovo originale e fantastica. Mi piace un sacco. Rende questo rapporto di Morgan con Peter estremamente speciale, di cui ho voglia di sapere sempre di più.
Si è capito che mi piace moltissimo Morgan e come Peter si approccia a lei?

“…Non ha avuto il coraggio di infilarli per mesi, quegli occhiali da sole, troppo grandi per un viso come il suo…”
Gli occhiali, quanto ci ha colpito vederli nel trailer, quante aspettative quante fantasie… e nulla adoro.

“…Certe perdite si superano; altre no. Non Tony. Non Iron-Man. Non l’amore della sua vita…”
Alcuni vanno avanti… NOI NO!
E il finale… che omaggia il cartaceo in modo così meraviglioso… solo tu potevi omaggiare i fumetti bellissimi così bene!!! Ti adoro!!!!
Scusa per il ritardo… questo capitolo merita decisamente di più della mia misera recensione.
Meraviglia!
ADORO!
J

Recensore Master
20/06/19, ore 17:24
Cap. 2:

Tesoro, eccomi qui, di nuovo (in ginocchio?) da te, ad augurarti, prima di ogni altra cosa, BUON COMPLEANNO!
Credevi forse che mi fossi dimenticata di te? Come si può dimenticarsi di te, delle tue meravigliose storie, di quello che hanno significato per me nell’ultimo anno? Io continuo a leggerti, su qualsiasi sito, perché la verità, dolcissima ragazza, è che mi manchi da morire. In questi giorni di allontanamento forzato, in un momento che definire difficile è un eufemismo, tanto che nemmeno i miei due ragazzi riescono a darmi conforto (mi urlano continuamente nella testa e io non riesco/non posso dar loro voce), avere la possibilità di viaggiare tra le tue magnifiche storie è un sollievo che, davvero, non si può descrivere a parole.
Credo di averti già detto in più di un’occasione quanto siano stati importanti per me Tony e Peter, quanto mi hanno dato, quanto mi hanno fatta soffrire, piangere, ma anche gioire e ridere e fangirlare come una pazza. Ormai è quasi un anno che ci conosciamo, e io non potrei essere più felice di così per averti conosciuta.
Che dire di questo magnifico epilogo? Ho a fatica trattenuto i singhiozzi, hai descritto il dolore di Peter in modo talmente lucido e chirurgico che mi è sembrato di esserci io, al funerale di Tony, a piangere per il vuoto immenso che ha lasciato intorno a sé. Come sai, io non sono pratica di MCU, ma ormai Tony lo conosco e lo amo, tanto che non riesco nemmeno a ricordare un tempo in cui non fosse presente nella mia vita. E, pensa un po’, solo tu sei l’artefice di tutto questo. Hai dato vita ad un amore universale, ne hai indagato ogni più recondito aspetto, da quello più oscuro a quello più luminoso, lo hai creato assumendo sempre più consapevolezza con l’andare nel tempo fino ad arrivare ad una padronanza e a dei livelli – sia contenutistici che stilistici – che in pochissimi altri possono vantare, e non solo nell’ambito della scrittura amatoriale. Ti basti sapere che, quando leggo di Tony e Peter, dei tuoi Tony e Peter, io sono felice.
Ebbene, Tony se ne è andato, sacrificando se stesso per la salvezza di tutti, ma non sarebbe lui se non avesse per lo meno tentato di rimanere, in qualche modo, accanto a Peter e, sì, anche alla sua famiglia, a quella bambina che tanto gli somiglia e nel cui sguardo lui deve aver visto il riflesso dell’intero universo, e di quella donna che ha amato profondamente – mai mi sognerei di sminuire questo rapporto. E comunque, nella vita, non si ama una sola persona, non sarebbe nemmeno giusto. Ma Peter… Peter è un’altra cosa, Peter rappresenta il riscatto, la stella luminosa che ha catalizzato la parte migliore di Tony e che l’ha portata alla luce, il pungolo che ha risvegliato la sua coscienza e lo ha portato ad una nuova consapevolezza di sé e di quello che è, nella sua più intima essenza, Iron Man. Un Uomo, un semplice – grandissimo, inarrivabile, insostituibile – Uomo.
Hai intitolato questa storia “Protocollo Speranza”: mai parole furono più azzeccate. Con la voce di Tony che ancora mi risuona nella testa – esattamente come a Peter – posso tranquillamente affermare che è anche per storie come questa che riesco a guardare con un briciolo di speranza (appunto) al futuro.
Un bacione e un abbraccio fortissimi tesoro, ti auguro di trascorrere un felice compleanno. Che la vita possa sempre sorriderti, anima preziosa <3
Con immensa stima e sconfinato affetto,

padme

Recensore Master
17/06/19, ore 19:10
Cap. 2:

Un'interpretazione davvero sconvolgente quella che si legge nelle prime righe di questo capitolo finale: Peter si sente responsabile della morte di Tony e, chissà... forse, almeno in parte, lo è davvero. Non certo per colpa sua, povero angelo, ma è vero che Tony ha certamente accettato con maggiore facilità di sacrificare la sua vita pensando che così avrebbe salvato anche il suo prezioso ragazzino. Pepper, poi, cerca di consolare Peter e di convincerlo che Tony avrebbe fatto lo stesso per il mondo, per l'umanità... beh, non lo so, ci credi? Con questa storia hai messo il dubbio anche a me. Forse per me è più difficile capire visto che non ho guardato il film, e non voglio farti credere che ritengo Tony un insensibile e un egoista, ma in fondo si potrebbe anche dire che lui ha passato una vita di solitudine, che solo recentemente si era formato una famiglia e aveva trovato la serenità. Perché avrebbe dovuto sacrificarsi proprio lui? Perché non un altro che, magari, non aveva niente da perdere, nessuno che lo aspettasse a casa? Certo Tony è molto di più di ciò che vuole apparire e non si sarebbe messo a dire "No, sacrificati tu, perché io ho una famiglia e tu invece non hai nessuno". E non sarebbe nemmeno riuscito a tornare sereno dalla moglie e dalla figlia se avesse saputo di aver, così, lasciato nell'oblio o in quel cavolo che era mezza umanità. Però non si può negare che la tentazione lo avrà senza dubbio sfiorato. Cavolo, dopo anni e anni stava finalmente bene, perché doveva prenderla in tasca proprio lui, ancora una volta? Io credo che, almeno per qualche istante, Tony lo abbia pensato, è umano, lo avrebbe fatto chiunque. Però questo pensiero è stato cancellato immediatamente dalla consapevolezza che, così facendo, non avrebbe salvato Peter. E questo Tony non lo avrebbe mai permesso, non avrebbe potuto permettersi il lusso di aspettare che qualche altro eroe decidesse di sacrificarsi, Peter era in pericolo e lui aveva atteso anni per salvarlo...
Oddio, credo di aver fatto discorsi molto confusi, ma riesco a capire benissimo perché Peter si senta responsabile e non so proprio come possa vivere con questa consapevolezza. Per questo credo una volta di più che la morte di Tony abbia ucciso Peter, che così facendo siano morti entrambi.
Comunque, non voglio parlare solo di questo, altrimenti finisco come sempre per ritornare sull'idiozia della Marvel, su come ha rovinato qualcosa che poteva essere speciale (e non dico solo la coppia Tony/Peter, ma il fatto stesso che Tony facesse parte del MCU. Tony era unico e per me non c'è più niente senza di lui)...
Tu hai trovato un modo geniale e insieme commovente di elaborare questo dolore: il video di Tony che ha lasciato a Peter, il suo saluto, le sue parole affettuose e scherzose insieme, la speranza che Peter possa continuare la sua vita e il suo essere un supereroe anche senza di lui. E proprio questo video, sebbene all'inizio serva solo a spezzare ancora di più Peter, a fargli sentire ancora di più la perdita incolmabile che ha subito, lo aiuta a superare la fase più acuta del lutto, la negazione, la voglia di morire anche lui. Grazie a questo video, Peter riesce a sentire Tony accanto a sé e si sforza di fare ciò che Tony avrebbe voluto da lui, riesce addirittura a pensare agli altri, a coloro che condividono il suo dolore, e prepara un video analogo per consolare Pepper e Morgan, per aiutarle a superare il dolore così come è accaduto a lui. E qui vediamo la rinascita del Peter che conosciamo, del Peter generoso che supera la voglia più istintiva di tenersi il ricordo di Tony tutto per sé e decide di condividerlo con chi comprende e prova il suo stesso dolore. Perché questo è Peter.
Ma la cosa più bella che potevi immaginare è quel finale, quegli occhiali in cui Tony non è davvero morto, in cui resta la sua coscienza, la sua voce, non un semplice video, non un ologramma ma veramente un'AI che ricrea Tony ogni giorno, con il suo modo di fare, le sue battute, la sua essenza. Certo, per Peter non può essere come avere davvero Tony vicino, come potersi gettare tra le sue braccia, sentirsi protetto e perso in lui... ma è comunque Tony, è la sua vicinanza, è il non sentirsi più solo. Questa è la sola cosa che può aiutare Peter a superare la perdita, ossia la consapevolezza di non aver veramente perduto Tony. Anche se non c'è più il suo corpo, la sua voce e la sua coscienza sono lì con lui, lo accompagnano, lo incoraggiano, lo guidano. E sì, non credo che potrebbe esserci un altro modo in cui Peter potrebbe sopravvivere alla morte di Tony. Io non so cosa si inventeranno alla Marvel e non mi interessa, per me sono morti LORO e i loro film. Ma non potrei mai credere a nessun'altra versione che a questa: Peter non avrebbe mai superato la morte di Tony, sarebbe morto anche lui, ma questa idea dell'AI che gli farà restare Tony sempre accanto è la sola cosa che può aiutarlo ad andare avanti. Non altri amici, non un altro mentore, non un'altra vita o che altro inventeranno nei film successivi. Avere comunque Tony accanto a sé, con la coscienza, l'essenza, anche se non il corpo, è l'unica cosa che può salvare Peter anche nel canon.
E solo tu potevi comprenderlo e scriverlo, perciò ti ringrazio davvero di cuore, perché comunque sia hai risolto nell'unico modo possibile un canon che avrebbe dovuto solo essere cancellato e riscritto! Tu sei riuscita addirittura a esorcizzarlo.
Grazie davvero.
Abby