Recensioni per
Frammenti
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/01/21, ore 21:35

Ciao inzaghina!
Avevo adocchiato questa raccolta da un po’ e quando ho letto Grifondoro, leale io sono corsa veloce quasi come quando leggo “Sirius Black”.
Vorrei dirti senza indugi che ho adorato ogni frase che hai scritto. Siamo nel post guerra, quando Harry senza alcun dubbio sta provando a mettere dentro gli ultimi rimasti fedeli a Voldemort; ciò che mi ha scossa è la sovrapposizione tra il passato e il futuro. Adoro queste stravedi narrative e adoro il tuo stile, quindi complimenti ❤️

Recensore Master
21/01/20, ore 13:31

Ciao :-)
Ed eccomi a leggere anche l'altro volto di questa medaglia! Teddy è adorabile e sensibile, ma soprattutto ha un rapporto meraviglioso con Harry, il che è fantastico.
Effettivamente hanno vissuto una bruttissima esperienza, ma l'importante è che siano di nuovo insieme e stiano tutti bene.
Apprezzo molto che tu abbia creato questo filo invisibile ma resistente che lega Teddy alla madre e al padre.
Alla prossima,
Carme93

Recensore Master
07/01/20, ore 12:28

Se la prima parte mi aveva colpita, questa seconda è stata il perfetto completamento. Hai ripreso, spiegando attraverso una pluralità di voci tutte riconoscibili dal contenuto (Harry, Ginny, Hermione, Molly e Andromeda), cosa è successo esattamente ai ragazzi che, come aveva intuito, sono stati presi come ostaggio per vendicarsi del Prescelto. Ho amato come tu abbia inserito la domanda esplicita che molti fan si sono sempre chiesti: "perchè tra i nomi dei figli di Harry con compare nessun omaggio a Remus?" e la risposta è semplice e scalda davvero il cuore, oltre che mettere d'accordo tutti: Teddy porta il nome di Remus e lui fa parte della famiglia Potter a tutti gli effetti. Mi è anche piaciuto il legame sottile con Victoire che mostra già con piccoli dettagli la sua forza. La chiusura, che riprende a specchio quella dell'altra flash fic, è semplicemente perfetta: Teddy, degno figlio di sua madre, è anche il degno figlio di suo padre. Ho adorato come tu abbia invertito le associazioni tra case e qualità, che sono certamente azzeccate. Entrambi i titolo mi sono sembrati davvero adeguati pur nella loro semplicità.
Anche qui hai fatto un lavoro splendido, rinnovo i miei complimenti!

Recensore Veterano
12/08/19, ore 15:07

Recensione premio 2/3 per il piazzamento al contest "C come Canon, F come Fanon e D come Drabble" sul forum di EFP

Ciao, eccomi qui di nuovo.
Dato che la drabble precedente mi è piaciuta parecchio, ho deciso di leggere anche la seconda e, ancora una volta, non sono rimasta delusa. Mi è piaciuto il modo in cui hai usato anche qui il ricordo, il fatto che tutto sia partito da un'odore durante una lezione di Pozioni ad Hogwarts e tu ci abbia portati a rivivere una scena che ha segnato profondamente Teddy (che poi è il ricordo seguente, o comunque temporalmente vicino a quello che hai mostrato nella flashfic precedente). Una cosa che ho notato solo leggendo questa drabble è stata l'inversione delle qualità caratteristiche delle case (come poi hai fatto notare anche tu nelle note) e non posso che essere d'accordo con quanto hai scritto: anche io ho sempre ritenuto che Ninfadora fosse più coraggiosa di quanto ci si aspetti sia un Tassorosso e della lealtà di Lupin verso James, Sirius e poi Harry. Bel lavoro, davvero, complimenti.
A presto
Alyssa

Recensore Master
22/06/19, ore 15:54

VALUTAZIONE DAL CONTEST "EXPECTO PATRONUM"

Stile e lessico: 9/10

Come sempre, leggere le tue storie con il fine di stilare una valutazione per me è un’esperienza molto strana, considerando da quanto tempo ti leggo per diletto.
Credo di conoscere abbastanza bene il tuo modo di scrivere, e, ovviamente, lo apprezzo sempre molto.
In questo caso, ho ritrovato tanti degli elementi che di te apprezzo sempre molto: il tuo stile è semplice e pulito, pur non essendo mai superficiale, e hai sempre la capacità di bilanciare molto bene scene più d’azione a elementi riflessivi.
Hai, secondo me, la capacità di costruire molto bene una scena, trovando il perfetto equilibrio fra gli elementi descrittivi, che servono a inquadrare e far riconoscere magari degli elementi noti, e la parte più d’azione: in questo caso, in entrambe le storie hai utilizzato un espediente un po’ azzardato, che avrebbe potuto rivelarsi la scelta più incisiva, ma secondo me lo hai gestito meglio. In una storia tanto breve, inserire una cornice narrativa al presente per poi raccontare un evento piuttosto complesso e rilevante in flashback potrebbe essere un passo falso, perché si rischia un po’ di togliere spazio e importanza agli elementi più rilevanti della storia (soprattutto in questo caso, visto che stiamo parlando di elementi estranei al canon - per quanto secondo me del tutto plausibili). Invece, tu sei riuscita ad amalgamare bene il tutto, dando la giusta rilevanza a ogni cosa e, anzi, rendendo questa cornice narrativa l’elemento di continuità fra le due flash (oltre che un richiamo al tema del contest, trattandosi, letteralmente, di ricordi).
Il tuo è un modo di narrare molto fluido, che permette subito di avvicinarsi alle vicende narrate e alla psicologia dei personaggi: pur mantenendo una terza persona piuttosto neutrale, riesci benissimo a farci seguire il flusso di pensieri di Teddy, e lo stile semplice, le scelte lessicali equilibrate sono, a mio parere, perfettamente calate sul ragionare di un quattordicenne.
Mi è piaciuta molto la naturalezza con cui hai saputo rendere le scene di vita quotidiana all’interno di Hogwarts: lezioni, passeggiate, scorciatoie… pur trattandosi di un elemento secondario, hai secondo me costruito molto bene il terreno di base della tua storia. Nella prima flash, poi, pur non avendo mai utilizzato espedienti narrativi complessi o elementi stilistici di grandissimo impatto, si avverte bene il leggero cambio di registro nei pensieri di Teddy, quando una semplice svolta sbagliata lo riporta ai momenti più difficili della sua vita.
Mi piace, poi, come tu abbia saputo differenziare, pur mantenendo secondo me molta armonia e coerenza narrativa, i due elementi delle due storie: entrambe hanno un inizio molto narrativo, quasi distaccato, che introduce una scena quasi distante. I ricordi veri e propri, invece, che hanno una potenza emotiva tutta diversa, diventano improvvisamente più vicini: per dirla all’americana, hai secondo me rispettato perfettamente la regola dello “show, don’t tell”, per quanto riguarda gli elementi fondamentali della trama. I ricordi di Teddy non ci sono raccontati, ma sono mostrati in maniera molto vivida, attraverso le sensazioni e i dialoghi. La prima storia, in particolare, poteva essere complessa: parli di un evento che non è presente nella saga, un evento drammatico ed estremamente importante, che da solo, probabilmente, potrebbe reggere due o tre capitoli di una long molto corposa. Il rischio che il tutto apparisse confuso e un po’ superficiale era alto, e invece tu, mettendo il lettore allo stesso livello di Teddy e dei ragazzi, sei riuscita a farci percepire gli eventi a mano a mano che accadevano, costruendo molto bene tutta la dinamica.
L’unico appunto che mi sento di farti è che, ogni tanto, il ritmo, soprattutto nei dialoghi, salta un pochino: purtroppo credo sia soprattutto un problema di numero di parole, perché, con più spazio a disposizione, probabilmente saresti riuscita ad impostare la scena in modo tale che non fosse necessario ripetere continuamente “disse Tizio”, “affermò Caio”, ma in effetti, avendo per forza di cose tanti personaggi in ballo sarebbe stato difficile dare loro la giusta attenzione senza doversi un po’ ripetere in questo senso. È una cosa che ho notato soprattutto nella prima storia, perché in realtà, nella seconda, sei comunque riuscita spesso a trovare dei sotterfugi per evitare di dover dichiarare sempre esplicitamente il personaggio parlante (come quando non nomini Andromeda, ma è chiaro che solo lei potrebbe parlare di Teddy chiamandolo “mio nipote”).
Ti è poi sfuggito, all’inizio della seconda storia, un “ala Tana”, ma è chiaramente soltanto un errore di distrazione, te lo dico più che altro per poterlo correggere appena possibile.
In ogni caso, sono davvero soddisfatta: trovo il tuo stile estremamente efficace, è scorrevole, ma sa perfettamente esaltare le sfumature emotive della tua narrazione, ed è una cosa che apprezzo molto.


Sviluppo del tema del bando: 9,5/10

In questo parametro, devo dire di essere perfettamente soddisfatta: hai secondo me fatto un lavorone, soprattutto perché, in alcuni punti, per un secondo ho temuto che tu scivolassi un pochino in alcuni cliché, e invece non lo hai fatto.
Mi è piaciuto moltissimo che le due storie avessero, tutto sommato, una struttura speculare: si vede che c’è dietro molta riflessione anche a livello di “architettura del testo”, e la cosa mi piace.
Inoltre, mi piace come hai gestito la questione del ricordo: non era necessario che parlassi effettivamente di due ricordi, ma in questo caso credo che la tua scelta fosse molto naturale, e molto riuscita. Inoltre, è bello che entrambi i ricordi riaffiorino nella quotidianità di Teddy tramite l’ausilio di alcuni odori: è risaputo che gli odori sono un grande “puntello” per la memoria, e poi un sottile richiamo alle madeleine di Proust, per me, è sempre molto gradito.
Nella prima storia, come ti dicevo, hai fatto una scelta molto ardita: non era facile, in una flash, riuscire a incastrare in questo modo un evento complesso e di certo degno di nota come un rapimento del genere, ma credo tu ci sia riuscita molto bene. Peraltro, credo sia anche qualcosa di estremamente plausibile: sono sempre stata convinta che, fra i Mangiamorte, qualcuno dovesse essere sfuggito alle maglie del controllo del Ministero, e trovo estremamente realistico che ci siano stati dei tentativi di vendetta e di rappresaglia. L’unica cosa che qui risulta un po’ strana è che questo avvenga a distanza di tanto tempo: dici che Teddy, al momento del rapimento, è un adolescente, quindi devono essere passati circa dodici o tredici anni dalla caduta di Voldemort… senza avere altri dettagli e altri elementi, è un po’ strano pensare che qualcuno abbia organizzato una vendetta del genere dopo tanti anni. Non è del tutto impossibile, le spiegazioni potrebbero essere diverse (la prima che mi viene in mente è che, ad esempio, i rapitori fossero da poco stati scarcerati, o cose del genere), però non sapendolo la cosa potrebbe risultare un po’ macchinosa. Chiaramente, mi rendo conto che questo è soltanto un problema di formato della storia, perché sono sicura che, con più parole a disposizione, tutto sarebbe risultato chiaro.
In ogni caso, la tua scelta mi è piaciuta: parlando di Teddy, forse sarebbe stato facile pensare che i suoi peggiori ricordi fossero legati alla perdita dei suoi genitori, ma credo che questa sarebbe stata una scelta un po’ più scontata e debole. Certamente, per un ragazzino un evento del genere dev’essere traumatico, e mi piace come tu, con molta semplicità ma in maniera estremamente efficace, abbia sottolineato questo trauma senza mai però scendere in dettagli troppo cupi: Teddy, al solo sentire un odore di chiuso e di rancido simile a quello della sua prigione, si paralizza ed è letteralmente sommerso dai suoi brutti ricordi. Nella sua semplicità, credo che tu abbia trovato il modo più efficace per esprimere questo concetto. Inoltre, ho amato moltissimo il fatto che, nonostante tutto, Teddy abbia trovato la forza di scagliare quel “Lumos”: è un segno chiarissimo che il terrore c’è, ma che può essere tenuto a bada e sconfitto. È un piccolo gesto, ma ha una forza narrativa grandissima, che nessuna spiegazione avrebbe avuto.
La seconda storia, poi, mi è piaciuta moltissimo: inizialmente, quando hai cominciato a parlare di Amortentia e dell’odore simile a quello che si avverte alla Tana, ho “temuto” che tu volessi parlare del suo prendere coscienza dei suoi sentimenti per Victoire. La cosa non sarebbe stata sbagliata in sé, ma il cliché dell’Amortentia come rivelatrice di un sentimento amoroso è un po’ abusato, e per quanto carino, sarebbe stato un po’ un peccato “sprecare” così l’occasione. Invece, tu hai saputo fare una mossa geniale: hai lanciato un seme anche di quest’elemento (tra l’altro, adoro che Teddy, come Harry, senta nell’Amortentia lo stesso odore di fiori e che, come il suo padrino, probabilmente non colga appieno cosa significa…), e poi sei andata oltre. Victoire c’è, e il suo legame con Teddy (non importa quanto sia evidente anche a loro) è evidente, ma ciò che conta è qualche altra cosa. Ciò che conta è il suo legame con Harry, il suo sentirsi parte della famiglia Potter. In generale, credo che Teddy l’amore incondizionato di Harry lo abbia sempre sentito, e non abbia mai dubitato di fare davvero parte della sua famiglia, a dispetto di ogni cosa, ma chiaramente sentirlo affermare in maniera così esplicita, così significativa, ha tutt’altro impatto emotivo.
Brava, davvero!


IC (o caratterizzazione, nel caso di personaggi secondari): 9,25/10

Di nuovo, mi trovo a farti i miei complimenti: anche qui hai fatto un ottimo lavoro.
Di Teddy, in realtà, non sappiamo nulla riguardo il suo carattere, ma mi è piaciuto molto il modo in cui lo hai costruito. Sappiamo solo che si tratta di un Tassorosso, e questo ovviamente ci dice qualcosa, ma per il resto dobbiamo affidarci all’immaginazione. Sei partita dalle caratteristiche dei suoi genitori, e hai costruito un ragazzo buono, altruista e coraggioso, estremamente coraggioso. Tra l’altro, mi piace molto questo richiamo a Remus e Tonks: per lo stesso Teddy, cercare di capire chi fossero i suoi genitori, e quanto lui potesse somigliare loro, dev’essere stato un elemento importantissimo. È un po’ la stessa situazione in cui si trova a vivere Harry, assetato di qualsiasi brandello di conoscenza sui suoi genitori, e elettrizzato nello scoprire anche le più piccole somiglianze con loro (con il carattere di James, ovviamente, ma una delle cose che più mi commuove nella saga è ciò che Harry prova leggendo la lettera di Lily, e riconoscendo in lei il suo stesso modo di tracciare alcune lettere… è una cosa straziante). Chiaramente, Teddy da questo punto di vista è più fortunato, perché ha al fianco persone che, sono certa, devono aver fatto di tutto per mantenere vivo in lui il ricordo e la conoscenza dei suoi genitori, ma sono comunque convinta che, per un orfano, il riconoscersi atteggiamenti simili al carattere dei propri genitori sia qualcosa di fondamentale. Inoltre, in generale, la scoperta di sé, della propria vera indole, dell’appartenenza a un gruppo ideologico credo sia l’elemento fondante dell’adolescenza, e ti sono grata per aver dato a Teddy, in questa storia, gli strumenti per comprendere di essere il degno erede di Remus e Tonks.
Inoltre, mi è piaciuto molto il modo in cui tu ci hai mostrato i vari aspetti del suo carattere: non c’è bisogno di dirci che Teddy si è comportato in modo leale, altruista e coraggioso, perché questo lo vediamo dalle sue azioni: da come cerca di rassicurare i piccoli Potter, da come vuole proteggerli prendendosi cura di loro (tra l’altro, mi ha commossa vedere James fare lo stesso suo gesto di offrire la sua felpa a Lily: è proprio un atteggiamento da fratello maggiore in una situazione di pericolo, ed è bello che già così, nella prima storia, tu ci anticipi quanto Teddy, fondamentalmente, sia un fratello per i figli di Harry). Soprattutto, mi sono commossa nel vederlo scattare a difendere i ragazzi, per poi vederlo abbassare le difese solo fra le braccia di Harry: è un gesto che mostra in maniera molto eloquente quale sia la natura del loro rapporto.
Anche gli altri personaggi, per quanto secondari, sono secondo me caratterizzati molto bene: Harry che, anche a distanza di anni, non è capace di darsi pace e di accettare che qualcuno possa soffrire solo per essere legato a lui (anche se, da genitore, direi che il suo atteggiamento è più che plausibile), la pacata saggezza di Arthur, le parole rassicuranti di Molly… brava, davvero.
Ho trovato anche perfettamente coerente il rapporto tra Andromeda e Harry. L’unica cosa che forse mi ha convinta meno (ma, di nuovo, credo che sia tutto imputabile alla mancanza di spazio di una flash) è la reazione di Andromeda al pericolo corso da Teddy: è vero che probabilmente durante quel dialogo era passato del tempo, e la donna era certa che ormai il nipote fosse fuori pericolo, ma una donna che ha perso marito, figlia e genero in guerra, e che ora ha rischiato di vedersi uccidere anche il nipote per colpa degli stessi uomini, me la sarei immaginata un po’ più fuori di sé, ecco.
In generale, però, credo tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro.
Titolo (della raccolta e delle singole flash): 4/5
I titoli, a prima vista, non mi sono dispiaciuti, ma non mi hanno nemmeno fatto impazzire: dopo aver letto la storia, però, li ho trovati estremamente coerenti con quello che hai narrato, oltre che molto significativi. Queste storie parlano in un certo senso della scoperta di sé di Teddy, e mi piace moltissimo l’idea che lui racchiuda in sé le caratteristiche dei suoi genitori, mescolate: è proprio l’emblema della famiglia, di due elementi affini ma diversi che si mescolano dando vita a qualcosa di nuovo, che ha caratteristiche comuni con entrambi i genitori, ma è unico. Inoltre, credo che con questo sottolineare le caratteristiche comuni e in un certo senso incrociate di Grifondoro e Tassorosso tu abbia descritto perfettamente anche Remus e Tonks: entrambi appartenenti con ogni diritto alla propria casa, ma entrambi dotati di caratteristiche comuni. Questi titoli dalle caratteristiche “scambiate” rendono molto bene il senso di appartenenza di Teddy, ma anche quanto Remus e Tonks avessero in comune: elementi in comune che si sono cristallizzati in Teddy, il frutto del loro amore.


Gradimento Personale: 4.75/5

In effetti, negli altri parametri mi rendo conto di essere spesso andata un po’ fuori tema, finendo per aggiungere anche dettagli che in realtà concernono questo parametro, quindi ho paura di ripetermi un po’: perdonami se qui ti sembrerò stringata.
Le tue storie mi sono piaciute moltissimo. Mi è piaciuto come hai saputo rendere Teddy, e come tu abbia in un certo senso ripreso alcuni cliché che ormai sono diventati quasi un topos letterario nelle fanfiction su Harry Potter, usandoli come punto di partenza per parlare d’altro. Mi è piaciuto come hai interpretato l’appartenenza ad una Casa (come, cioè, qualcosa di fluido e complesso: non mi piace quando i personaggi vengono appiattiti sulle caratteristiche della loro casa, e tu hai reso molto bene la “complessità umana” di chiunque, che non può essere incasellato e ricordato solo per un tratto della sua personalità). Mi è piaciuta l’atmosfera di grande amore e affetto che si respira in entrambe le flash, anche la prima, pur non tradendo lo spirto del contest.
Infine, mi ha fatto molto piacere rivedere qui uno sprazzo del tuo Rosier che, mannaggia a lui, non si smentisce proprio mai. Brava davvero!


Totale: 36,5/40

Recensore Master
11/06/19, ore 19:27

Ciao tesoro!! Ho letto adesso i capitoli di questa ff 😍
Non posso fare altro che complimentarmi con te. Come sempre scrivi delle meraviglie, anche questa volta sei riuscita a colpirmi con queste tue meravigliose ff. Trovo che siano molto originali e poi sono scritte benissimo!!
Spero di leggere presto il prossimo capitolo❤️
-Sofia 😘