Recensioni per
Lettere da Azkaban
di Pally93

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
20/06/19, ore 23:38
Cap. 1:

Buongiorno cara, lo so lo so dovrei continuare con “la vita secondo Al”, e nel caso pure con la vita oltre il diario, eppure quando ho visto su FB la presenza di questa nuova storia, non ho potuto fare a meno di dirmi che sarebbe stata la mia prossima lettura. Trovo terribilmente angosciante l’idea e già questo mi piace, mi fa venire la malinconia e salire quella sensazione di voler cambiare il mondo per portarlo ad un destino diverso. E pensa, non ho ancora cominciato a leggerla, direi che sono già presa bene fin dall’inizio.
Ho letto solo poche righe, con della musica colma di tristezza e già ho il magone. Mi è bastato concludere la prima missiva e mi sento il magone in gola, come se a ogni riga in più mi venisse sempre più voglia di poter dire o fare qualcosa (e sicuramente non servirebbe a nulla), ma il modo di esprimersi di Draco è così in linea con le sue scelte, i suoi errori e le sue imposizioni, pure con il suo carattere: me lo sto immaginando davanti agli occhi mentre tutto ciò si srotola giorno per giorno, sapendo che andrà comunque a finire male. È questo che crea la sensazione di avere le mani legate, e di sapere come purtroppo andrà a finire: mi metti già davanti a fatti compiuti e con una sentenza irrecuperabile, dunque so già che ogni parte in più sarà più dolorosa e difficile. Solo il primo giorno, e mi sento il cuore stringere.
E questo mi piace dannatamente.
I giorni proseguono e si alternano una certa rassegnazione animata da terrore puro di ciò che il protagonista non conosce: riesci a rendere perfettamente l’angoscia che sta attanagliando le viscere di Draco, la paura di sparire senza capire dove come e quando, sapendo solo il perché. Non è solo morire, anzi… e questo lui lo sa, ma non sa cosa ci sia dall’altra parte e questa consapevolezza lo sta schiacciando. Poi nel riprendere lucidità si accosta al ricordo del padre, e quel pezzo è in assoluto uno di quelli che preferisco di più: come parla di lui finalmente senza mezzi termini, senza filtri o deviazioni di parole e pensieri. È sincero nell’amore che nutre nei suoi confronti, e questo stesso sentimento gli permette di percepire il bene che gli vuole e la speranza di poterlo rivedere, senza neppure sapere se e quando, nel “dopo”. Una parte struggente e dolorosa davvero, che precede quella dedicata ai sentimenti di odio verso i Grifondoro, i Weasley (la sua ammissione sull’invidia è stata spettacolare) ed Hermione. Non solo, anche verso Harry stesso. Però un ricordo importante l’ho tenuto per la famiglia, e per tutto ciò che ha detto riguardo ad essa, perché lì sul serio si è compresa la nefasta figura del Signore Oscuro che aleggiava su di loro tenendoli in pugno in eterna minaccia. Lo sento addolcito mano a mano che va avanti, però arrivati al sesto giorno sta praticamente impazzendo ed il cambio di direzione accompagnato anche dal diverso utilizzo di termini, punteggiatura e gestione delle frasi fa capire che si trova in un limbo; disperazione, voglia di non scomparire, bisogno di essere ricordato, il tutto in un vortice di pensieri e immagini che si susseguono e si fondono incredibilmente, senza comprendere se tutto questo è nella sua testa o se stia diventando realmente pazzo e veda tutto sul serio. Si sente la tensione, il panico, la rassegnazione che se ne va a remengo, tutto mescolato che fa male a lui e mette tensione a me che leggo questo suo stato mentale angosciantissimo. Stupendo, davvero, il cambio che avviene è assolutamente una mossa azzeccata che crea un crescendo di sentimenti negativi e caos intimo, da destabilizzarmi. Però poi una risalita c’è stata, quella verso la rassegnazione per la propria espiazione tramite la morte.
Ho letto l’ultima lettera con gli occhi che mi pizzicavano: te lo dico, questa è stata in assoluto la dichiarazione d’amore più dolorosa che abbia mai letto in vita mia. Sul serio, qui mi hai letteralmente spezzato il cuore e smosso l’anima in maniera viva e dolorosa credimi. Sei stata meravigliosa in questa storia, e non ho bisogno certo dell’epilogo per dirti che è la tua migliore pubblicazione a mio parere. Come hai gestito la prima persona tramite epistola, il cambio di direzione dei sentimenti, il personaggio che si apre mano a mano con colui che doveva, non voleva, odiare… sensazioni contrastanti che si alternano a seconda delle notizie date, gli appellativi che cambiano, come cambia anche la struttura della storia all’occorrenza, hanno reso il tutto verosimile in una situazione tale, così da essere recepito non solo con la lettura ma anche a pelle proprio. Mi hai fatto venire i brividi, e attendo con impazienza la possibilità di leggere l’epilogo perché questa storia merita, merita tutto!
Alla prossima cara, felicissima di essere riuscita a passare, e ne approfitto anche per augurarti buon lavoro! :3

Recensore Master
20/06/19, ore 15:53
Cap. 2:

Ciao cara, eccomi finalmente, e perdona il ritardo.
Avevo bisogno della dovuta calma e attenzione per commentare questa storia, perché di certo un’opera del genere merita di essere trattata con il dovuto rispetto.
Quella che ci offri è senza dubbio un’interpretazione estrema, un what if? ardito, ma ricco di spunti di riflessione. La Seconda Guerra Magica è conclusa e, nel disperato tentativo di tornare ad una parvenza di normalità, si cerca di strappare il male alla radice, come si suol dire, imprigionando e condannando al Bacio del Dissennatore chiunque abbia avuto rapporti con Voldemort, adulto o ragazzo che fosse. In effetti, la giustizia nel mondo magico, almeno per come l’ha descritta la Rowling, è piuttosto farraginosa e, di sicuro, sembra non prendere in considerazione l’aspetto riabilitativo della prigionia, ma solo quello punitivo. In qualsiasi caso, anche per Draco la sentenza è stata emessa e non poteva essere più terribile. Gli è però concesso di intraprendere una corrispondenza con una persona a scelta per gli ultimi giorni che gli rimangono da vivere: che il suo pensiero corra immediatamente a Harry è inevitabile. E, d’altra parte, chi gli è rimasto? Di certo non la madre, che dopo aver perso sia il marito che il figlio non può accollarsi anche l’ultimo straziante addio di quest’ultimo. Oltre tutto, Draco ha un disperato bisogno di essere sincero in questo momento, e con Narcissa non potrebbe esserlo.
Ha inizio così un soffertissimo viaggio nella mente e nei ricordi di Draco, sviscerati fin nei minimi dettagli e con una lucidità a tratti dolorosa da sopportare. Il giovane Malfoy ripercorre gli anni che, ad Hogwarts, ha “condiviso” con Harry, chiedendosi cosa sarebbe potuto accadere, se si fossero dati la possibilità a vicenda (punto fondamentale) di essere amici. Racconta del suo rapporto col padre – sempre in bilico tra l’amore e la disperata ricerca del suo consenso –, dell’amicizia con gli altri Serpeverde, della costante attenzione che riservava proprio a lui, a Harry, e dell’invidia pungente che provava per il legame esclusivo che lui aveva costruito con Ron e Hermione. Draco ammette le sue piccolezze e le sue meschinità, ma non è privo di orgoglio, e, se non cerca di giustificare il suo comportamento, ne esplica le ragioni più profonde e radicate perché no, non esiste solo un tipo di coraggio a questo mondo, e ho apprezzato moltissimo che tu l’abbia sottolineato. Draco è certo responsabile delle sue azioni – io stessa non sono indulgente nei confronti di questo personaggio – ma, anche lui, come tutti (solo uno, e la Rowling è stata inequivocabilmente chiara su questo punto, è al di là dell’umana pietà, semplicemente perché in lui nulla è rimasto di umano) merita una seconda possibilità, considerando che sì, la sua famiglia era impelagata con Voldemort fino al collo, ma Draco non ha comunque ucciso nessuno, anzi: non sono mancati momenti in cui la sua coscienza si è fatta sentire ancora più forte della paura per l’Oscuro Signore.
Man mano che il racconto procede, aumenta la confidenza e la fiducia che Draco ripone in Potter, tanto da arrivare a confidargli il terrore che lo divora, sentendo la fine farsi sempre più vicina. Draco non è un guscio vuoto, ha sentimenti forti e, anche se forse non ne ha mai avuto prove rilevanti, sa che la vita è preziosa e, più che morire, la sua paura più grande è di essere svuotato di tutto, dimentico di se stesso, di ciò che è, è stato e ancora avrebbe potuto essere Draco Malfoy.
La resa finale è straziante ma necessaria e liberatoria: all’ultimo Draco riesce a dare un nome, l’unico veramente degno, a quello che per anni gli si è agitato e ha custodito nel cuore, ed è un sollievo e una consolazione per lui pronunciare quelle due piccole, meravigliose, terribili parole (pardon, scrivere, ma io me lo immagino mentre le ripete e le assapora, tra le labbra e il palato, in un istante di piena consapevolezza che è estasi e agonia allo stesso tempo).
E Harry, come può Harry restare indifferente ad un’invocazione di una tale potenza? Tramite le risposte di Draco veniamo sapere molto anche di lui (ma, d’altro canto, noi di lui sappiamo già tutto, e le sue reazioni sono in qualche modo prevedibili), ma in ultimo ci lasci in sospeso, non sappiamo se i sentimenti di Draco sono corrisposti. Tuttavia, è innegabile che ciò che lo smuove e lo porta a irrompere come una furia ad Azkaban, è qualcosa di altrettanto prorompente, inevitabile: se non può salvare Malfoy dalla condanna, può però fargli il dono di una morte dignitosa. E il fatto che l’unico Avada Kedavra pronunciato da Harry in tutta la sua vita sia riservato a Draco, e per questo motivo… mi vien la pelle d’oca a pensarci, veramente.
Non so più che dire. Anche i complimenti in questo caso mi sembrano riduttivi, perché ciò che hai scritto è tanto doloroso, crudele e stupefacente che l’unica cosa che mi rimane da fare è semplicemente dirti grazie. Grazie per aver scritto questa storia, e per averla condivisa con noi.
Un bacione e a presto :*

padme
(Recensione modificata il 20/06/2019 - 03:54 pm)

Recensore Master
19/06/19, ore 19:24
Cap. 2:

Mi avevi messo curiosità con la tua risposta alla mia recensione, così eccomi a leggere anche l'epilogo!
E devo dirti che non mi hai affatto delusa. Certo, il tuo non è stato il classico lieto fine, ma Draco ha avuto una morte dignitosa, piuttosto che trascinarsi come un ombra dopo aver ricevuto il Bacio del Dissennatore. E in questo caso Harry è stato veramente un eroe, ha sfidato l'intero Mondo Magico e questa sua "giustizia" che sembra soprattutto la legge della giungla pur di salvare nell'unico modo possibile quel ragazzo che, attraverso le sue lettere, ha imparato a conoscere, a comprendere fino in fondo e, chissà? Forse anche ad amare. Ammetto che mi sarebbe piaciuto che Harry avesse fatto lo stesso anche con gli altri disgraziati di Azkaban, quei poveretti che gridavano e si tormentavano, magari senza più un briciolo di ragione...
E mi piace molto il tuo modo di scrivere, diretto, profondo, che non fa sconti al lettore. Mi piace come hai saputo rappresentare Draco, aiutandomi a comprendere davvero questo personaggio così come ha fatto Harry, e anche questo tuo modo di descrivere un Mondo Magico forse più realistico di quello della Rowling. O meglio, la Rowling in realtà mette in scena un mondo molto simile a quello, solo che nel finale cade nel "e vissero felici e contenti", ma durante la saga ci sono molti momenti in cui capiamo che i Ministri della Magia non sono poi così ammirevoli e che il loro concetto di giustizia è alquanto discutibile. Proprio a proposito hai portato l'esempio di Hagrid. Se erano pronti a condannare lui ad Azkaban senza prove, davvero avrebbero perdonato Draco e la sua famiglia? Io credo di no.
Come te, anch'io penso che Draco non meritasse di morire e comunque come la penso sulla pena di morte te l'ho già detto nella scorsa recensione, però ritengo che il tuo finale, per quanto triste e doloroso, sarebbe stato più "in linea" con quello che ci aveva mostrato la Rowling per tutto il corso della storia. La giustizia magica (come quella umana, del resto) è tutto meno che giusta e io trovo la tua storia perfettamente verosimile.
Inoltre mi piace molto che nelle tue storie si colgano anche accenni a riflessioni più profonde, che trascendono la storia stessa (come appunto la condanna della pena di morte e il parallelismo con la Germania nazista).
Sono veramente felice di averti scoperta come autrice e leggerò sicuramente altre tue storie, non Yuri on Ice perché non seguo anime e manga, ma sono sicurissima che troverò moltissime altre ff da scoprire e da cui farmi coinvolgere come questa!
Bravissima, a presto!
Abby

Recensore Master
17/06/19, ore 18:39
Cap. 1:

Eccomi! Come ti ho scritto nel post, volevo da tempo iniziare a leggere qualcosa di tuo e questa storia mi ha attirata particolarmente (così immagino che sarà solo la prima di una lunga serie di tue storie che, pian piano, leggerò!).
Voglio dire subito che non sono una fan sfegatata di HP (per meglio dire, ho letto i libri, ho visto i film e mi sono piaciuti molto, ma non mi hanno mai affascinata così tanto da farmi venire voglia di scrivere qualcosa su questi personaggi), e in particolare non ho nessuna ship, il che equivale a dire che mi vanno bene tutte. Sono una "profana"! XD
Ma questa storia inizia davvero con il botto! Draco è ad Azkaban, condannato a ricevere il Bacio del Dissennatore, e decide di confidarsi per lettera con Harry come non ha mai fatto con nessuno, mettendo a nudo il suo cuore e la sua anima. Si capisce già che la cosa non finirà bene (purtroppo per me, che sono la maniaca dei lieti fine!), ma non si può fare a meno di leggere e di immergersi nei veri sentimenti di Draco, nel momento in cui finalmente butta via la maschera e rivela chi è veramente, senza più paura di sembrare debole. Mi piace innanzitutto il sistema che hai trovato, ossia queste lettere, di cui non conosciamo la risposta se non attraverso la lettera successiva di Draco. E mi affascina il fatto che tu non fai diventare "buono" questo personaggio, non lo snaturi, lui resta se stesso, ma, proprio come scrive in una delle primissime lettere, questo se stesso gli piace sempre meno e dovercisi confrontare a tu per tu, da solo nella cella, lo mette in crisi.
E questa "rilettura" della saga vista con gli occhi di Draco è veramente impressionante, mi ha aperto gli occhi su tante cose, mi ha portata davvero a vedere gli eventi in un altro modo. Draco si stupisce quando Harry gli racconta della sua famiglia Babbana, perché era convinto che lui fosse il "cocco" dei suoi parenti e da molti altri accenni (soprattutto quando rivela di capire benissimo l'astio di Piton per James...) si comprende molto bene che, in realtà, nonostante la nobiltà del suo sangue e il prestigio della sua famiglia, Draco si è sempre sentito inferiore a Harry, ha capito subito di essere "meno" di lui, meno potente, meno coraggioso... e lo odiava e lo trattava con disprezzo proprio per non mostrare la sua invidia. In effetti questo fa pensare molto, fa pensare a quanto Draco, che nei libri fa la parte del "cattivo", abbia in realtà sofferto, costretto a recitare una parte che non era la sua, consapevole di non essere il figlio che il padre avrebbe voluto. E questo rende ancora più triste e doloroso il suo destino, visto che in fin dei conti è solo un ragazzo, spaventato e nemmeno del tutto colpevole.
Si comprende benissimo il suo odio verso Harry, dicevo (oddio, sinceramente, leggendo quello che Draco scrive, mi sono sentita solidale con lui. Non era lui quello perfettino e sempre bravo, anche se avrebbe voluto esserlo, in realtà era proprio Harry quello coraggioso, altruista, il mago più potente, il predestinato... che antipatico, a ben pensarci!XD).
E' chiarissima invece l'invidia per Ron e i Weasley, una famiglia povera, sì, ma legatissima e libera di scherzare e divertirsi, cosa che a Draco è stata sempre proibita. Anche qui... ecco, in fondo ci si dimentica che Draco era solo un ragazzino, un ragazzino a cui erano proibite troppe cose, e chi può biasimarlo se era invidioso di chi poteva giocare liberamente, sporcarsi, litigare con i fratelli e la sorella? Crescere nella famiglia Malfoy dev'essere stato davvero duro e arido...
E sono rimasta colpita tantissimo anche da tutto quello che Draco ha scritto sul legame dei Malfoy con Voldemort, che in realtà lo temevano, che alcuni del loro clan avrebbero addirittura voluto la sua sconfitta, che nemmeno i ragazzi come Draco erano liberi di scegliere, perché la loro famiglia sarebbe stata torturata fino alla pazzia... è davvero terribile e mi ha fatto fare un inevitabile paragone con la Germania nazista. Le parole di Draco vanno oltre questa storia, oltre la saga di HP e mi provocano tante riflessioni... e questo è tutto merito tuo, della tua infinita bravura come scrittrice che mi ha veramente incatenato alla storia, ai pensieri di Draco, alla profondità di queste emozioni complesse e dolorose. Mi viene da pensare addirittura all'ingiustizia della pena di morte in generale, perché in questo caso è chiaro che Draco non è davvero colpevole, alla fine non ha ucciso personalmente nessuno, ma deve morire perché il mondo magico vuole "ripulire" tutto il male che c'è stato negli ultimi tempi, voltare pagina e ricominciare. Ed è vergognoso, a ben pensarci. Draco non ha affatto torto a dire che lui in un mondo così non ci vuole vivere, che non ci si riconosce, che non si sentirebbe al suo posto e lo farebbero sentire sempre a disagio.
Credo che questa storia mi abbia coinvolta particolarmente perché negli ultimi mesi mi sono presa molto a cuore i personaggi "cattivi" di una serie TV, e in Draco ho rivisto e rivissuto le loro contraddizioni, il loro essere, proprio come lui, profondamente umani... e per questo sbagliano, perché sono umani. Draco non è un mostro, è solo un ragazzo preso in qualcosa di molto più grande di lui. Ed è meraviglioso come tu sei riuscita a rendere evidente tutto questo.
Leggerò presto la seconda parte di questa bellissima storia... è vero, non è il mio genere, perché io amo le storie che finiscono bene (dopo tanto angst...), però tu sei riuscita veramente ad appassionarmi!
A presto e mille complimenti, sei davvero una scrittrice straordinaria!
Abby

Nuovo recensore
17/06/19, ore 02:12
Cap. 2:

Ho appena ricominciato a vedere lo schermo, quindi posso recensire questa storia. Non so davvero cosa dire se non che ho pianto tanto ed io di solito non lo faccio. Ho anche riflettuto molto su certe ingiustizie che però accadono, che forse non sono così palesi ma esistono e di quelle che invece lo sono state di più, che forse, accecati dall'odio, non le abbiamo mai considerate tali e, forse, è giusto così. Il bisogno di ricreare un equilibrio dopo il dolore è umano ma questo equilibrio quanto può basarsi su altro dolore e sangue? Harry doveva salvare Draco... non doveva ucciderlo, doveva salvarlo. Forse l'ha fatto ma non è la salvezza che si meritava. Forse però era l'unica che potevano regalargli, l'unica che poteva permettersi. Alla fine non è stato ignorato, fino all'ultimo il suo miglior nemico si è ricordato di lui. Ho davvero temuto che il settimo giorno fosse l'ultimo capitolo (l'ho letto dal wattpad ma ho preferito recensire da qui) e l'idea che tutto finisse così mi ha fatto tornare in mente il film che vidi da piccolissima e che non ho più avuto il coraggio di rivedere (tanto meno leggere il libro) 'il diario di Anna Frank', ricordo che quel film finì con loro che vengono portati via, forse c'era qualcos'altro dopo ma non lo ricordo, resta il fatto che mi distrusse quella cosa, ricordo di aver pensato che avrei preferito continuare e sapere, seguirla anche in quel posto orribile pur di sapere. Ora che ho letto la tua storia sono contenta di non averne visto la fine. Non l'avrei sopportata, così come non ho sopportato quella di Draco. Questa storia mi ha segnato troppo... credo... È stato strano, una strana disperazione consapevole ed inconsapevole... ok suona strano anche per a me quindi lascio stare. Finisco solo dicendo che scrivi benissimo e che Draco si sentiva in ogni parola. Complimenti. E scusa per il poema.

Recensore Master
15/06/19, ore 11:32
Cap. 1:

Buongiorno :)
Come al solito scriverò la recensione man mano che leggo, perciò se qualcosa non ti torna, ne conosci il motivo. 
L'idea che c'è dietro a questa storia mi è da subito piaciuta un sacco. Trovo davvero molto interessante la scelta di far scrivere delle lettere, a Draco, da indirizzare a Harry. Lettere che non sono parole buttate lì a caso. Su quelle lettere c'è tutto quello che ha passato, tutto il suo dolore, c'è la costrizione di dover rimanere lì a marcire per un tempo indefinito, a causa di errori che, forse, se avesse avuto la possibilità di evitare, Draco non avrebbe commesso. Lo dice anche lui, in una lettera, che Voldemort li teneva in pugno; per tanto dubito che si sarebbero potuti ribellare.
Nelle lettere ci ho visto davvero Draco e mi è sembrato davvero tanto IC. Ti giuro, mi sono sentita come se le lettere le avesse scritte davvero lui, è tutto perfettamente plausibile. 
Una delle cose che più mi ha rattristita, del capitolo, è l'accenno ai gemelli Weasley e a come l'unico dei due sopravvissuto non se la stia passando bene. Io li adoravo e ho versato una marea di lacrime, quando Fred è morto. 
Altra cosa che ho amato è come si siano aperti l'uno con l'altro, alla fine, anche se a noi è data solo la possibilità di leggere le lettere di Draco. Inutile dire che li ho shippati un sacco. Eh.
Bellissimo anche, nel giorno 5, il momento in cui Draco spiega a Harry come funziona il marchio nero e come viene impresso. Non so se viene detto nei libri e nei film e se sono io che non lo ricordavo - non faccio rewatch e riletture da anni, della saga -, ma mi è piaciuto un sacco quel pezzo perché è macabro, è una scena che ti si imprime nella testa e, davvero, l'ho adorata essendo pure una fissata con l'orrore. 
Al sesto giorno, invece, è proprio come guardare Draco impazzire, vedere i suoi pensieri confondersi e i ricordi aggrovigliarsi. Mi sono davvero piaciute un sacco anche quelle lettere.
Il settimo credo sia quello con le lettere più angst, le ho amate, e soprattutto ho amato quella che chiude il capitolo, dove la ship si concretizza (prima di leggere, non ho letto Harry/Draco, e per tanto non pensavo si potesse arrivare a ciò **) e, insomma, mi hai spezzato un sacco il cuore, con queste lettere e questi giorni che scorrono e che ho sentito pesare un sacco, in quest'ultima ora di lettura. 
Davvero bravissima. A livello di grammatica non mi pare di aver trovato alcun errore.
Mi hai fatto venire i brividi in più punti, giuro. **
Spero di rileggerti presto, credo di avere un bisogno viscerale di leggere l'epilogo!
A presto!
fumoemiele

Recensore Master
11/06/19, ore 21:18
Cap. 2:

Questo epilogo mi era piaciuto ancora prima di leggere il resto delle lettere e mi sono sentita veramente onorata nell'aver potuto sbirciare il "manoscritto".
Leggerlo in digitale lo fa sentire "reale" e non posso fare a meno di voler abbracciare Harry, perché è stato posto davanti all'ennesima difficoltà e ha dovuto affrontare anche quest'omicidio che ricorderà per sempre.
Storia fantastica, dovrebbero leggerla tutte le persone in questo fandom.

Fratella, stamattina ho riletto questa fanfiction. Non so che dire. Rimango senza parole. Di nuovo ho sperato che questa scena non esistesse, ho sperato che avessi cambiato il finale nel frattempo. Invece no. I brividi.
(Recensione modificata il 24/03/2020 - 12:20 pm)

Recensore Master
11/06/19, ore 21:00
Cap. 1:

Fratella, ho avuto modo di leggere queste lettere e parlartene in privato. Penso di averti già detto tutto quello che credo sia opportuno dirti, nel dubbio mi ripeto: questa storia è fantastica. Non solo per la Drarry (né per come è incastrata bene con la saga originale: questi personaggi sono così IC... soprattutto Draco, ovviamente, dato che di Harry leggiamo solo quello che Malfoy ci fa vedere), ma anche per il risvolto sociale che ne consegue.
Sono molto felice che "Nessuno tocchi Caino" sia entrata nella playlist di questa fan fiction (mi chiamavano Ennio Morricone, per quanto so' brava a trovare colonne sonore!) e ho davvero pianto nel leggere la scena sul marchio nero, almeno quanto ho apprezzato i riferimenti al non essere amici da piccoli.
Infine, la dichiarazione di Draco è così... non so come dirlo. Mi fa tenerezza. Uh, struggente, ecco. Struggente.
Sei bravissima <3

[Precedente] 1 2 [Prossimo]