Recensioni per
L'Ultimo Crociato
di alessandroago_94
Insomma, disfatta totale. |
Eccomi anche qui. |
Ciao Alessandro! |
Questo capitolo è stato ricco. Ricco di scene non solo esterne, soprattutto interne. Quelle che descrivono il progressivo consumarsi della spavalderia e della forza sono state efficati a descrivere la vanità dell'intento di un principe giovane e viziato che non ha saputo dare il giusto valore e alla vita e alla pace. Quelle della disfatta durante la battaglia hanno reso perfettamente la vanità della forza portata avanti e sostenuta dal ferro, la vanità di una supposta superiorità: mi sono piaciute perché hanno mostrato con molta concretezza la confusione e la disperazione degli scontri armati, dove gli uomini annegano nella paura senza appiglio, senza che ci sia chi li salvi. Infine, lo scenario intimo di Bruno che per la sua profonda fede arriva a piegarsi a una lotta che sfugge dal suo controllo, in virtù dell'obbedienza a quell'Ordine cui si è donato e qui, alla resa dei conti, il crollo. Davanti alla morte di tutti i suoi amici e confratelli, si trova miseramente solo, miseramente aggrappatto a quella vita terrena che aveva sempre dichiarato essere di importanza secondaria davanti alla chiamata della Fede. Qui, ecco che si scontra con la sconvolgente verità di non essere abbastanza all'altezza dei suoi ideali, si scontra tremando con una profonda umanità che lo precipita in fondo alla china in cui, sicuramente, prima si collocava ad un punto più alto: sicuramente si era sentito superiore all'amico Michele, pur amandolo, e agli altri confratelli che, dal suo punto di vista, non facevano che 'eccessivo chiacchiericcio' e che pure, nella prova della morte, lo hanno surclassato. Mi è piaciuta la descrizione di una caduta morale così vera e reale proprio perché inattesa da un simile personaggio... e nella realtà è proprio così: non ti conosci se non al momento della prova. Reale e ben reso il sentimento di miserevolezza e di immediato pentimento successivo al tradimento del suo Dio. Mi ha ricordato il pianto di Pietro dopo il tradimento di Cristo. Davvero bello. Io, da fedele cristiana, vedo una bellezza in tutto questo, la fiducia di un perdono di Dio che sorpassa ogni nostro peccato, ogni nostra debolezza, che, anzi, si serve dei nostri fallimenti per farci più umili e più buoni di quanto avremmo mai pensato.... ma non so cosa accadrà nell'epilogo: Bruno è pur sempre sotto il gioco medievale di una paura di Dio e di una sottolineatura dei peccati che spesso dimentica la Misericordia fino a renderla inefficace. |