Recensioni per
L'Ultimo Crociato
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/06/21, ore 17:30
Cap. 2:

Insomma, disfatta totale.
Il baldanzoso principe stecchito e tutti gli altri stecchiti con lui.
Non mi aspettavo questo come ' ultimo crociato '.
E' salvo, ma... ha dovuto vedere morire tutti gli altri, e adesso che ne sarà di lui?
Purtroppo tutto questo è stato troppo per il povero Bruno, che si ritrova costretto a vivere una simile situazione: se il simpatico principe si fosse fatto gli affari suoi, niente di tutto questo sarebbe successo.

Ma, ma... lo hai creato apposta per fargli fare questa fine, questo rampollo qua?

Beh, manca un capitolo, ma non sono un granché tranquilla per la fine.

Salta subito all'occhio la differenza che c'è tra questa storia e quella dei vichinghi: questa è ben più cruda e realistica, la battaglia non è rappresentata con grazia e anzi, il tutto fa paura e trasmette molto di più la sensazione di pericolo.

Alla prossima.

Recensore Master
05/08/19, ore 15:44
Cap. 2:

Eccomi anche qui.
Obbedire, o seguire la propria coscienza? Un dilemma di difficilissima risoluzione, che in questa storia si presenta a più riprese.
Prima, con la scellerata decisione di combattere quella crociata; poi, con Bruno che si trova costretto a rinnegare Dio pur di aver salva la vita.
Vedremo adesso cosa succederà, anche se non prevedo nulla di buono.
A tra poco per il capitolo successivo!^^

Recensore Master
12/07/19, ore 08:06
Cap. 2:

Ciao Alessandro!
Accipicchia, che capitolo! Terribile e realistica la descrizione di questa battaglia... altroché eroismi e gloria... sangue, mosche, paura e putrefazione, fino allo scempio finale... compiuto nella speranza folle di poter tornare a casa (!!). Molto verosimile questa ricostruzione di luoghi, insidie e avvenimenti. Là dove non arriva questo nemico selvaggio, sconosciuto e inquietante, arrivano i coccodrilli: una natura ostile che sembra non lasciare vie di scampo. Il nostro si lascia sopraffare lentamente dalla paura, letteralmente comincia a perdere pezzi (l'elmo, le armi) fino al crollo finale. E si dimostra umanissimo, nel suo cedere al terrore, nella sua disperata volontà di sopravvivenza, nel suo folle desiderio di poter tornare a casa, di scamparla in qualche maniera che non sia con la morte. È bello certamente morire per un ideale, ma in fondo è umano non riuscire a farcela. Vedremo cosa ne sarà del nostro protagonista: temo che sarà caduto dalla padella nella brace...
Terrificanti le descrizioni dell'eccidio compiuto dai saraceni: fortuna che ti sto leggendo di primo mattino e non ho terminato il capitolo ieri sera, altrimenti avrei corso il rischio di sognarmelo di notte. Alla prossima!

Recensore Master
30/06/19, ore 17:26
Cap. 2:

Questo capitolo è stato ricco. Ricco di scene non solo esterne, soprattutto interne. Quelle che descrivono il progressivo consumarsi della spavalderia e della forza sono state efficati a descrivere la vanità dell'intento di un principe giovane e viziato che non ha saputo dare il giusto valore e alla vita e alla pace. Quelle della disfatta durante la battaglia hanno reso perfettamente la vanità della forza portata avanti e sostenuta dal ferro, la vanità di una supposta superiorità: mi sono piaciute perché hanno mostrato con molta concretezza la confusione e la disperazione degli scontri armati, dove gli uomini annegano nella paura senza appiglio, senza che ci sia chi li salvi. Infine, lo scenario intimo di Bruno che per la sua profonda fede arriva a piegarsi a una lotta che sfugge dal suo controllo, in virtù dell'obbedienza a quell'Ordine cui si è donato e qui, alla resa dei conti, il crollo. Davanti alla morte di tutti i suoi amici e confratelli, si trova miseramente solo, miseramente aggrappatto a quella vita terrena che aveva sempre dichiarato essere di importanza secondaria davanti alla chiamata della Fede. Qui, ecco che si scontra con la sconvolgente verità di non essere abbastanza all'altezza dei suoi ideali, si scontra tremando con una profonda umanità che lo precipita in fondo alla china in cui, sicuramente, prima si collocava ad un punto più alto: sicuramente si era sentito superiore all'amico Michele, pur amandolo, e agli altri confratelli che, dal suo punto di vista, non facevano che 'eccessivo chiacchiericcio' e che pure, nella prova della morte, lo hanno surclassato. Mi è piaciuta la descrizione di una caduta morale così vera e reale proprio perché inattesa da un simile personaggio... e nella realtà è proprio così: non ti conosci se non al momento della prova. Reale e ben reso il sentimento di miserevolezza e di immediato pentimento successivo al tradimento del suo Dio. Mi ha ricordato il pianto di Pietro dopo il tradimento di Cristo. Davvero bello. Io, da fedele cristiana, vedo una bellezza in tutto questo, la fiducia di un perdono di Dio che sorpassa ogni nostro peccato, ogni nostra debolezza, che, anzi, si serve dei nostri fallimenti per farci più umili e più buoni di quanto avremmo mai pensato.... ma non so cosa accadrà nell'epilogo: Bruno è pur sempre sotto il gioco medievale di una paura di Dio e di una sottolineatura dei peccati che spesso dimentica la Misericordia fino a renderla inefficace.
Fino a qui e a un passo dalla fine, ti faccio i miei complimenti perché hai descritto tutto perfettamente.
A presto,
baci, Rita =)