Recensioni per
Did you really think that you could fix me?
di Lost In Donbass
Leggerti mi fa venire tantissima nostalgia, non so, le tue parole mi fanno pensare a qualcosa che non ricordo con precisione e che mi sfugge come sabbia tra le dita, sono così belle da pungerti le ossa, così sublimi da toccarti le corde del cuore, scacciano ogni pensiero eppure ti fanno sprofondare nel malessere, nel nichilismo, nel baratro dei protagonisti e io amo, amo, amo troppo tutto questo marcio, tutta questa putrefazione così dannatamente irresistibile e languida, mi sembra di essere inghiottita io stessa dal vortice delle tenebre, dal nero e dal gelo della Siberia - mi complimento a proposito anche per la scelta del contesto e per i riferimenti a Dostoevskij, in quanto è un autore che mi piace tanto -, travolta dalla rabbia, dalle urla disperate dell'animo di Denis, da tutto quel silenzio logorante e lancinante che si porta dentro e che vorrebbe solo gridare come fa quando esplode durante i concerti prima che la depressione - o forse la salvezza ipotetica dalla depressione - lo consumi. Mi piace questo suo rimettersi in piedi e distruggersi da cima a fondo, questo suo affogare eternamente e faticare a respirare, questo suo bisogno compulsivo di ricercare sé stesso e di dimenticare sé stesso e di risorgere da sé stesso. |