Che gioiellino.
Sono lieta di averla scovata nel caos di storie contenute in questa sezione, perché vale davvero la pena leggerla.
Non so come tu sia stata capace di selezionare così poche parole e, al contempo, così evocative.
Tre figure femminili, tre vite eppure un unico filo rosso - e, in questo caso, tale colore non è solo metaforico, ma una presenza costante e concreta - che lega queste esistenze, passando attraverso Harry.
Ho amato ognuno dei tre brani, così adeguatamente realizzati "su misura" su ogni figura descritta: da Lily, con tutte le sue immagini pervase di una sorta di struggente impossibilità, di una bellezza appassita e sbiadita, autunnale e crepuscolare, su cui la mano impietosa del tempo e della morte hanno fatto il loro corso.
Poi Ginny, vista da Harry in un momento della sua vita in cui ne ha già conosciuto il sapore eppure in cui le ha già detto addio. E lei è ancora lì, in un rigoglio di gioventù e bellezza - fresca, primaverile, vivace -. Ma preclusa, da ammirare da lontano e già con nostalgia. Quella frase
quella confessione che si lascia sfuggire ad Hermione, è stupenda e rinsalda il legame tra due delle donne della sua vita che più ama.
Infine, Lily Luna - così giovane -costituisce un nuovo inizio che però - nella struttura circolare di un eterno ritorno - è anche la degna conclusione di un circolo.
Con Lily Luna c'è quel senso rassicurante, ma anche doloroso, dolceamaro, di un bambino perduto che ritrova la strada di casa. È Harry che finalmente è a casa.
《 L'ha aspettata per quarant'anni. 》
Che chiusura perfetta. Qui mi sono commossa.
Le donne della vita Harry sono tra i miei personaggi preferiti e tu le hai delineate con grazia, ma senza lesinare al lettore piccole, continue stilettate al cuore.
Quando penso ad uno stile immediato, rapido e incisivo, ma allo stesso tempo in grado di suscitare emozioni e di evocare immagini poetiche, è proprio a questo che penso.
Che brava che sei stata, davvero.
Grazie per questa perla! |