II Classificata:
J'écris ton nom di Ryo13
Grammatica, stile e sintassi: 9,8/10
Ho trovato solamente alcuni errori di distrazione, tutt’al più di battitura, per cui nulla di serio. Lo stile mi ha davvero conquistato, limpido nella trasposizione e decisamente scorrevole da leggere. Complimenti.
Titolo: 5/5
Davvero meraviglioso. Riepilogativo di una storia che mi ha subito conquistata fin dall’inizio, e che ben rappresenta questa sfrenata voglia di libertà, d’indipendenza verso un mondo che da sempre ha imposto delle regole sociali spietate e ingiuste. Sono rimasta davvero molto colpita.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Ho adorato ogni personaggio. Da Aurélie ad Etienne, dalle madri chiacchieranti e superficiali al padre austero e terribilmente ostile, alla docilità e alla pacatezza della balia. Tutti, sono contemporaneamente lo sfondo e la cornice di una storia d’amore nata nell’astio e divenuta la parte portante di due persone agli antipodi: Aurélie con la sua sfrenata voglia di libertà ed Etienne, impostato nello studio e nella sua squisito devozione all’apprendimento.
Mi è piaciuto moltissimo come hai sviluppato il rapporto tra i due, evitando di scadere nel banale come molti sono soliti fare: Etienne è come se s’avvicinasse in punta di piedi ad Aurélie, proprio come farebbe un essere umano nei confronti di un animale diffidente.
Aurélie, al contrario, ci appare subito come l’immagine del candore, della purezza e della vita stessa: una brocca di nettare ricolma d’amore verso il mondo e verso tutte le sue più variopinte sfaccettature.
E qui, il tema portante si fa subito sentire: la libertà a cui anela la giovane e forse l’ammirazione che Etienne prova per lei, per la sua spontaneità e il suo amore verso l’altro, che non può convergere verso quello più egoista e materiale che si è soliti riservare verso gli esseri umani.
L’amore incondizionato della giovane verso l’esterno sembra un po’ come ammansire la dura corazza del dottore votato al buonsenso e incapace di comprendere la realtà da una prospettiva più romanzesca, tinta dai sentimenti: ho apprezzato moltissimo la scena di quando Aurélie decide di portare il gabbiano sulla scogliera ed Etienne che decide di seguirla. Appariva davvero come un curioso spettatore ch’assista ad una scena per lui inconcepibile in natura.
Da questo punto di vista, credo che tu abbia fatto davvero un lavorone per quanto riguarda questi due splendidi protagonisti.
Complimenti.
Originalità: 9/10
Di per sé la storia tratta di un amore che all’inizio parte da una provocazione. Sebbene di storie così ce ne siano parecchie in giro, dove i due protagonisti prima si punzecchiano poi si innamorano, posso dire che questa storia è completamente diversa: è il rapporto di due entità completamente inconciliabili che tentano disperatamente di capirsi e di accettarsi nonostante il vincolo di non potersi comprendere a pieno. Oltre al fatto alienante di un mondo visto da due prospettive completamente dissonanti, ho apprezzato moltissimo come hai trattato la loro storia, fatta di parole più che di gesti audaci. Al giorno d’oggi, trovare una storia d’amore così bella, è davvero complicato, per cui sono davvero soddisfatta.
Utilizzo del pacchetto: 9/10
La storia rispetta perfettamente il pacchetto, se non fosse che mi sarebbe piaciuto leggere qualcosina in più sulla Belle Epoque, ma nonostante questo il tuo utilizzo del prompt macchina mi ha lasciata davvero senza fiato. Una macchina da scrivere che lega due persone diverse e inconciliabili, un semplice strumento che rappresenta la più bella dichiarazione d’amore mai vista: è come se Etienne, regalandogliela, avesse accettato ogni cosa di Aurélie, la sua natura un po’ eccentrica e stramba, le sue lunaticherie, la sua sfrenata voglia di non essere vincolata da catene. Tutto questo, attraverso un semplice regalo come una macchina da scrivere, come a dire: “Prendila, scrivi, parla di ciò che più ti piace”, in completa contrapposizione all’entità del matrimonio combinato.
Gradimento personale: 5/5
Bella, bella, bella. La rileggerei altre tremila volte, mi ha tolto davvero il fiato. È dolce, romantica e raccontata con dovizia di particolari all’apparenza superficiali, ma che celano il vero valore della storia. Davvero complimenti.
47,8/50 |