VIII Classificato:
Di sole al tramonto e di seta rossa di ladyhawke1983
Grammatica, stile e sintassi: 8/10
Ci sono alcuni errori di distrazione e molti di battitura, nulla di effettivamente serio, tuttavia s’interfacciano con una certa frequenza. In alcuni periodi, inoltre, a volte abusi dello spazio, che quasi sempre risulta doppio (ho dedotto che anche questo fosse un problema di distrazione.
Ti segnalo solo alcune cose:
[…] non mi piace quando mi ricordi che ero. L’ideale sarebbe “ciò che” oppure un più semplice “chi”. Ho dato per scontato che si trattasse di un errore di battitura.
E non era solo i comportamenti degli uomini […] Il soggetto è “i comportamenti degli uomini”, per cui il verbo dovrebbe essere coniugato al plurale, “erano”.
[…] attendere il marito, possibile senza godere né genere. Anche qui errore di battitura.
Il pensiero di lei lo attraverso […] Qui sarebbe “attraversò”, ma anche qui sono convinta si tratti di distrazione.
Ci sono una sfilza di “è” che indicano il verbo quando in realtà dovrebbero essere congiunzioni: […] fulmine rabbioso elettrico è distruttivo […], […] patetica è ingiusta di cui lui era stato protagonista è testimone […], […] dell’amata che cinicamente è quasi per gioco aveva calpestato il suo cuore […], […] sua vita da inutile è patetico rampollo borghese […].
[…] ma sembrava già molto più esperta per la sua eta. Errore di battitura, sarebbe “età”.
[…] soppesando la possibile di una generosa mancia non prevista. Anche qui, credo che volessi scrivere “possibilità”.
[…] sfiorando la oelle liscia […] “Pelle”.
[…] forse il più importa mate […] “Importante”.
[…] tanto gli ricorda le donne del Botticelli […] Hai scelto di coniugare il periodo – e in realtà tutta la storia – al passato, per cui l’ideale sarebbe mantenere la stessa consecutio temporum, “ricordava”.
Il suo nome di lei […] Esprime un’eccessiva ridondanza, “il suo nome” oppure “il nome di lei” risulterebbe più corretto.
[…] dopo un’ultimo sguardo attento […] “Un ultimo”, senza l’apostrofo.
Come se il cervello le suggeriva di fuggire […] Qui l’ideale sarebbe utilizzare il congiuntivo, “come se il cervello le suggerisse di fuggire”.
In generale hai fatto un buon uso della punteggiatura, anche se in alcuni periodi fai un lieve abuso della virgola – che tuttavia non toglie scorrevolezza alla storia. Lo stile è semplice e tuttavia molto efficace, perfettamente adatto anche al clima dai toni un po’ cupi con cui hai voluto narrare la vicenda, per cui posso ritenermi davvero soddisfatta della tua scelta stilistica.
Titolo: 3/5
Il titolo mi è piaciuto, è un chiaro rimembrare costantemente i biondi capelli di Cecily e Amber e i loro riflessi ramati, unito a quel nonsoché di proibito e passionale che viene ben evocato dalla seta rossa. Brava.
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
I personaggi sono tutti caratterizzati, ma in realtà l’introspezione vera e proprio è appannaggio completo di Spike (che va benissimo, perché dopotutto è il protagonista). Ho trovato tutti i personaggi abbastanza IC, e mi è molto piaciuta questa tua analisi accurata del personaggio principale, che come sempre ci appare come il dannato della situazione, in crisi tra ciò che è diventato e ciò che avrebbe dovuto essere.
Il contrasto tra natura umana e vampira è accentuato con accuratezza di dettagli, rendendo molto credibili gli shift temporali e il rancore di Spike, che sembra aumentare man mano che si scorre nella lettura. Questa ambivalenza lo rende molto particolare come personaggio, in eterna contrasto e perso in questo limbo di false certezze.
Ho molto apprezzato il rapporto che hai descritto tra lui e Drusilla, un rapporto basato quasi esclusivamente sulla loro natura ambivalente di amanti: non si amano, eppure è come se vi fosse un muto accordo tra i due che li “vincola” a rimanere assieme.
Questo sfacciato bipolarismo del protagonista si accentua in maniera decisa negli ultimi capoversi, con quel “un vero peccato” che fa da cornice alla personalità contorta ed enigmatica del protagonista.
L’unico “peccato” è stato il susseguirsi un po’ frenetico della storia, che non ha portato ad un’introspezione maggiore degli altri personaggi intorno a Spike, ma per il resto sono rimasta davvero molto soddisfatta.
Originalità: 8.5/10
Di storie su Spike ne ho lette davvero una marea, ma questa si trova sicuramente un gradino sopra. È la spiegazione di un’anima dannata e penosa, alla ricerca di una soddisfazione che non trova e che reca in sé la frustrazione di un amore perduto e mai cominciato. Devo dire che, nel complesso, ho trovato molto originale il continuo flashback che riporta il nostro protagonista indietro, per poi spingersi repentinamente nel presente. Sì, mi è piaciuta questa storia.
Utilizzo del pacchetto: 9/10
Il pacchetto da te scelto includeva l’Epoca Vittoriana e il prompt bordello. Sono rimasta davvero molto soddisfatta del secondo, l’hai utilizzato praticamente come location di tutta la parte portante della storia, perciò nulla da dire. L’Epoca Vittoriana invece è brevemente accennata, ma per il resto si lascia intravedere solo sullo sfondo, mi sarebbe piaciuto che ti fossi soffermata un po’ di più sulla descrizione di questo periodo (mi è molto piaciuta la parte circa la descrizione dei rapporti uomo-donna, avrei voluto vederti approfondire un po’ questi aspetti).
Per il resto devo dire che il pacchetto è stato comunque preso in considerazione in maniera alquanto certosina. Molto brava.
Gradimento personale: 3/5
La storia mi è piaciuta e anche molto. Lo stile ha rispecchiato perfettamente l’ambiente un po’ cupo e opprimente, sommergendomi in questo alone fatto di malizia, lussuria e proibito. Che dire, davvero soddisfatta, bravissima.
39,5/50 |