Recensioni per
Canone inverso - Behind enemy lines [PRIMA STESURA]
di Duncneyforever

Questa storia ha ottenuto 138 recensioni.
Positive : 134
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Nuovo recensore
06/09/19, ore 10:31

Ciao ~ !
Ed eccomi qui a recensire gli ultimi capitoli che mi rimanevano da recuperare, come promesso.
Sarà una recensione un po’ particolare, dato che prenderò in esame due capitoli e non uno come al solito, ma siccome i due sono strettamente correlati ho preferito prenderli in esame assieme. Spero di essere riuscita a gestirli in maniera appropriata analizzandoli in modo chiaro.
 
Parto dunque con “Gewalt – violenza” come la brutalità che Rüdiger trasmette nel breve dialogo di cui fa padrone questo capitolo. Si scoprono gli altarini e il rosso fa pulizia degli scheletri nell’armadio, anche se da alcuni non si vuole proprio separare: infatti una volta chiesto della madre si arrabbia e cambia discorso, «- Tua madre lo sa? Sa quello che ti sei fatto? – Vorrebbe reagire ma dopo aver colto la falla nel sistema, sono riuscita a zittirlo.». Immagino fosse troppa pulizia e qualche scheletro a fargli compagnia volesse tenerselo.
Comunque sia, tutte le cose rivelateci prima servono lo stesso ad avere un quadro un po’ più pulito della situazione: come prima cosa il cambiamento di considerazione verso Sara, non più oggetto del desiderio un po’ più prezioso delle altre, ma ormai ragazzina come tutte le altre solo per aver preferito qualcun altro a lui; e come secondo punto il felice mietitore che risulta essere vittima della società in cui viveva. Dopo innumerevoli capitoli passati a chiedersi perché il rosso fosse tanto malvagio finalmente arriva la risposta, peccato non corrisponda a nessuno degli scenari immaginati fino ad ora dalla sottoscritta. Purtroppo la verità risulta essere peggiore di un ipotetico passato difficile che abbia plasmato l'attuale carattere di Rüdiger, infatti il rosso risulta essere vittima di un’ideologia malata, la quale lo ha portato al suicidio della sua morale per un bene superiore inesistente, il tutto con il benestare del padre: «Si è trattato di un suicidio assistito, il suo primo omicidio.». 
«Scoprire che alla fonte della sua pazzia non ci sia nulla, mi lascia addosso un senso di paura e di amarezza, come se in tutto questo tempo avessi cercato la cura per una malattia immaginaria.» questo è esattamente quello che pensavo alla fine della “rivelazione”, perché in fondo ci speravo un po’ nella rivalutazione del suo personaggio, anche se questo non avrebbe portato ad apprezzarlo, almeno avremmo avuto un motivo a tale pazzia. Ora Rüdiger incarna più che mai il concetto di “male”.
 
Rivelazioni a parte, il rosso non si limita ad insultare Sara (come sempre) ma si presenta anche con un compito, - sempre molto umiliante, sia mai un giorno cambiasse idea - ovvero il tenere occupato lo zio dell'amico fraterno Peter, in modo da lasciargli campo libero con la moglie del suddetto zio, il tutto per cercare di smascherare gli sporchi affari dello zietto con gusti strani. Contorto sì, ma c'è una buona probabilità che funzioni, sempre che Reiner se ne stia buono senza protestare… alquanto impossibile come scenario. Infatti nel capitolo successivo "Sittenlosigkeit - immoralità", nemmeno dirlo apposta, appena venuto a conoscenza del piano, il biondo punta i piedi in segno di protesta, anche se il diniego dura relativamente poco, è segnale di evidente "calma prima della tempesta", presagio di come andranno poi le cose - o almeno così mi auguro -. 
 
Passando, dunque all'analisi del capitolo successivo, ci si ritrova a che fare con la festa per la promozione di Peter. In modo molto semplice si capisce a cosa il titolo si riferisca: la festa è un tripudio di immoralità, sebbene contenuta poiché aperta a pochi intimi, dal soldato birichino che sbircia, alle sceneggiate amichevoli tra Rüdiger e il suo amico, per culminare col l'immortalità più lampante e riprovevole del capitano Hoffman, il quale sembra avere una predilezione per le ragazzine, nonostante sia sposato. Menzione speciale: l'alcol, il quale circola indisturbato tra i tavoli e rende le azioni immorali possibili. 
In questo tripudio, però, si salva l'esibizione di Isaac, troppo pura per avere un pubblico del genere, impossibilitato ad apprezzare pienamente le sue capacità, tra l'altro non sapendo sia ebreo pendono tutti dalle sue labbra, con tanto di "gara d'appalto" per chi se lo sarebbe aggiudicato tra le signorine, se avessero saputo la sua origine probabilmente non avrebbero reagito così. 
Ma visto che di Isaac si parla, nel suo piccolo spazietto con Sara ha avuto modo di raccontargli un po' la sua vita prima del campo. Si viene appunto a conoscenza del suo passato, molto modesto in linea col suo carattere, e si delineano altri aspetti del suo personaggio che lanciano qualche indizio su cosa ne pensi di Sara, in particolare questa frase: «- Non ho mai visto né sentito di un angelo accoppiato con un demonio. -» lascia intendere come non approvi questo legame, ma per il bene di lei, la frase finisce lì, senza "se" e senza "ma", azione che gli porta sicuramente molto onore. 
 
Avvicinandoci dunque verso la fine del capitolo ci si avvicina anche al presagio accennato in precedenza: «- Siete qui, Fräulein! Vi ho cercata dappertutto... Oh, siete in compagnia! Poco male, non mi dispiace condividere... - 
Anche i mostri, a volte, hanno bisogno di una pausa. Altre volte, invece, hanno bisogno di saltar fuori dall’armadio e convincere gli uomini che loro non siano uno stramaledetto sogno. 
Loro esistono, ma ci si accorge della loro presenza solamente quand’è troppo tardi.», insomma, quando si termina con delle frasi simili ci si può aspettare di tutto, sperando nella buona stella che la cosa non degeneri in modo negativo. 
 
E con questo concludo il recupero dei capitoli persi.
Mi scuso nuovamente per il ritardo, io la prendo un po' come "la pausa estiva" che non fa mai male e serve sempre, l'importante poi è recuperare cosa si è lasciato indietro. Nonostante tutto spero che l'attesa ne sia valsa la pena. 
Alla prossima, 
 
★ ℓiʑ ゚・*:.。*:゚・♡