Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Veterano
11/11/20, ore 11:46
Cap. 107:

La canzone "Que no, que no" di Rozalen sarà spagnolo, ma trovo dia una risposta perfetta a questo tuo componimento. Scritto benissimo come sempre, tra l'altro. Riesci a far immedesimare molto bene il lettore a quello che scrivi, proprio grazie all'empatia ed alla delicatezza che ti sembrano proprie.
L'amicizia è voler spontaneamente il bene dell'altro, e fare del proprio meglio per comunicarglielo, cercare di esserci. Punto. Ed hai ragione, anche noi dobbiamo essere "l'altro", quella persona a cui viene desiderato tutto il bene del mondo, per quella che ci sta di fronte. 
Sennò non si chiama amicizia. Ma presa per il c.. oriandolo.
Cerca di non abbandonare mai la scrittura, scrivi davvero bene!

Recensore Master
21/09/20, ore 09:11
Cap. 107:

Non hai sbagliato e non sei affatto un disastro. Sei un ragazzo sensibile, altruista e gentile. Ecco tutto. A volte questo può portare le persone ad approffittarsi, ma non devi abbatterti. Tu sai che sei stato un buon amico, se loro non sono stati altrettanto dovranno farsi un esame di coscienza.
Uno sfogo ti aiuta a liberare il peso che senti, quindi se ti fa stare meglio, è giusto che butti nero su bianco ciò che senti :)

Recensore Master
04/09/19, ore 18:17
Cap. 107:

Poesia molto triste che si esprime su una sensazione che ogni tanto tutti un po' proviamo, quando perdiamo la speranza del valore dell'amicizia, e la vediamo solo una condanna che ci obbliga a dare ma ci fa sentire soli quando abbiamo bisogno di ricevere, penso ricevere non in senso materialista, anche solo attenzioni, briciole di affetto, di tempo.
Non hai affatto sbagliato con questa poesia, certo rimette in luce un lato del tuo carattere con cui ho sbattuto la testa più volte ahah, ma è una poesia scritta molto bene, molto emotiva, con quel connubio che solo tu sai creare.
Ottimo lavoro!
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
26/08/19, ore 16:18
Cap. 107:

Ma no che non hai sbagliato, amico mio, affatto. Hai detto esattamente quello che pensavi. E, per una volta tanto, è giusto anche fare felici se stessi e non sempre accontentare gli altri. E se agli altri non sta bene, che si arrangino, no?
Bacioni!

Recensore Master
26/08/19, ore 09:52
Cap. 107:

Se scrivere questi versi molto forti ti è stato utile per sfogarti, hai fatto benissimo. Molto spesso, forse troppo, anche io mi preoccupo di compiacere gli altri prima di me stessa con il risultato che mi sento dire di aver sbagliato, che devo pensare a me, ad essere felice. Se poi il rendere felice gli altri ti rende felice è un altro discorso e qui si aprirebbe un dibattito sconfinato. Se ci si adopera per chi ha veramente bisogno, la gratitudine che si riceve in cambio è sincera, ma in altri casi ciò che si fa per gli altri diventa una cosa scontata. Tu pensa ad esempio al mondo del lavoro: fai ciò che è di tua competenza (e a volte non solo) perché è tuo dovere, sei pagato per questo. Nessuno ti dirà mai bravo perché lo devi fare, ma se commetti un errore sono cavoli tuoi.
L'amicizia, e qui mi riallaccio al testo, sarebbe effettivamente un dare e un ricevere gratuitamente e lo è solo se ci troviamo di fronte ad un'amicizia vera e genuina, merce rara ai nostri giorni. Se devi sorridere o devi tenere un comportamento positivo nei confronti di chi ti sta accanto mentre lui può fare come gli pare, l'amicizia è falsa e opportunista. "Sorridi per gli altri": e come faccio a sorridere se dentro sto piangendo? È così difficile porsi qualche domanda sul perché nel volto di una persona ci sia sempre o quasi uno sguardo triste? È evidente che qualcosa non va, magari col dialogo si può ottenere un risultato apprezzabile. Se al contrario si aggredisce, accusando di fare sempre le scelte sbagliate si ottiene automaticamente l'effetto contrario, facendo sentire quella persona perennemente sbagliata. Tutti abbiamo il diritto di sorridere, di stare bene prima con noi stessi e poi con gli altri. Non è facile in una società basata sull'apparenza e vuota di valori, bisogna imparare ad esser forti, infischiarsene del pensiero altrui ed uscire di casa a testa alta. Facile? Assolutamente no, specie per chi è dotato di una profonda sensibilità come te. E come me, lasciamelo dire, che anch'io mi trovo perfettamente in ciò che hai scritto.

Bravissimo!

A presto!

🌚

Nuovo recensore
25/08/19, ore 07:41
Cap. 107:

Caro Alessandro ho letto e riletto cio' che hai scritto quasi con violenza.Un linguaggio diverso dal tenore della tua ultima recensione alla poesia " I Monti". Due anime che si confrontano sulla strada della poesia.Lascia che entrambe si diano una regolata e tu comincia ad entrare nella vita reale. Sara' il destino a darti una regolata.Un abbraccio.
Pasta 25/8/2019

Recensore Master
24/08/19, ore 20:37
Cap. 107:

Ciao!
Non è assolutamente sbagliato, anzi. Bisogna pensare anche a sé, soprattutto a sé. È importante dare, ma anche rendersi felici.
E tu lo meriti. Davvero.

Come sempre, sai far riflettere e emozionare.
Complimenti

-Bigin