Recensioni per
Crimson Peak
di mioneperdraco

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
16/12/19, ore 17:48
Cap. 2:

Ciao!
Ho letto questo prologo e devo dire che ho dei pareri un po’ discordanti.

Premetto che non leggo molte storie Het sui BTS e non ne scrivo nemmeno di questo tipo, non amo personaggi inventati posti come protagonisti in questi contesti, naturalmente è un mio gusto personale, comunque ne ho lette alcune e sono dell’idea che se una storia è bella questi dettagli non abbiano particolare importanza.
Come già detto in precedenza, non amo nemmeno il genere che hai scelto, ma la tua storia e soprattutto il modo in cui l’hai presentata mi ha incuriosito.

La trama, come ho detto, anche se non è molto affine a me come lettrice, funziona parecchio bene. E’ solo il primo capitolo, quindi è presto per dirlo, ma per il momento tutto quello che accade ha un filo logico che funziona abbastanza bene e non ci sono incongruenze o particolari problemi nell'intreccio della trama. Ci è stata presentata la situazione iniziale e tutti i personaggi protagonisti, quindi funziona bene sotto questo punto di vita.

L’idea di base non mi dispiace, non è particolarmente originale e non credo fosse la tua 'intenzione o comunque preoccupazione principale, visto che tu stessa hai detto che la malattia di Seokjin è ispirata a “The Others” e si ritrovano nel corso della storia elementi che mi ricordano un po’ il film. Ma è sicuramente interessante la tua scelta dei personaggi e dell’ambiente.

La struttura grammaticale non è male ma ci sono spesso degli errori di distrazione e certe volte rendono il testo poco scorrevole. Approfondirò nel dettaglio questo problema in un secondo momento, analizzando passo a passo il capitolo.
Oltretutto capitano ripetizioni che disturbano la lettura.

La narrazione funziona abbastanza bene, insieme alle descrizioni che sono piuttosto esaurienti e permettono di visualizzare bene l’ambiente.

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, seppur non sia male, a volte è un po’ forzata, secondo me avendo già creato una bozza delle loro caratteristiche nel capitolo precedente, quasi ti sforzi di restare fedele a quel personaggio. Il chè è un bene ma rischi di stereotiparli in certe situazioni.
Secondo me puoi renderli più naturali e liberi dal personaggio che avevi pensato. La personalità delle persone ha tante sfaccettature, è giusto restare fedeli ai caratteri che hai pensato, ma non fare l’errore di legartici troppo, anche perchè il tuo racconto prende una piega molto realistica, quindi ci si aspetta delle personalità un po’ intricate, realistiche insomma.

I dialoghi, insieme ai personaggi, risultano un pochino forzati, non sempre, certe volte infatti sono ben fatti e funzionano bene, altre sono un po’ esagerati o poco realistici.
I dialoghi sono molto complicati in una storia, non si deve né rendere il dialogo artificiale ma non si può nemmeno pensare di far parlare un personaggio come faremmo noi, quindi bisogna trovare una buona via di mezzo.

Le descrizioni invece devo dire che sono ben fatte, ti escono parecchio bene e permettono di visualizzare l’ambiente in cui ci si trova.

Per spiegarti un po’ più nel dettaglio il mio parere e argomentare anche un po’ di più le critiche, dividerò la recensione in tre parti, come hai fatto tu nel tuo capitolo, in modo da analizzare pian piano ogni cosa.

La prima parte inizia abbastanza bene, c’è una buona spiegazione di cosa sta accadendo nella vita della protagonista e ci dai una breve introduzione delle origini sue e della sua famiglia.
Qui però abbiamo immediatamente un esempio di dialogo forzato, e cito:
«Jihye, tesoro mio, sono due minuti buoni che ti chiamo. A cosa stai pensando? Eri così assorta»
Per Carità, non è terribile e si fa leggere in maniera scorrevole, questo è un po’ un appunto che ti faccio, però spesso si trovano frasi un po’ troppo articolate inutilmente. Soprattutto quel “eri così assorta” non lo userei, non mi suona per nulla naturale.

Poi abbiamo il dialogo con l’autista e la rivelazione che riguarda la casa. Non si capisce bene quale sia il problema ma i vicini temono l’abitazione e il padre accenna al fatto che ci siano stati parecchi omicidi.
FIn qui tutto ok ma è la reazione di Jihye a stupirmi, il fratellino giustamente sembra spaventato, lei invece letteralmente si batte una mano in fronte e pensa al fatto che la casa costa poco per quel motivo. Insomma, è un po’ strano, anche perchè questo potrebbe essere spiegato dal fatto che il padre le dice che gli omicidi sono accaduti parecchi anni fa, ma è lei stessa a dire che il padre sembra solo volerla rassicurare e che appare falso e pure l’autista la mette in guardia.
Quindi dal punto di vista del lettore, il pericolo è reale, per questo la sua reazione è veramente fuori luogo.

Legato a questo, c’è la rassicurazione del padre, in cui troviamo una ripetizione che suona piuttosto male e la cito:
“fece allegro il padre, fin troppo allegro e il falso sorriso era anche fin troppo falso”
Può andar bene in questo caso magari ripetere “allegro”, per dare un certo peso alla frase, ma anche la ripetizione di “falso” è esagerata..

Poi sempre qui c'è una frase che suona un po’ male:
”Noi abitanti del vicinato non temiamo quella casa per nulla» controbatté, inconsapevolmente, l’autista
Prima di tutto sembra che lui stia dicendo che loro non temono la casa. Sarebbe meglio dire, “Non per nulla noi abitanti del vicinato temiamo la casa” altrimenti la frase perde di significato e si capisce solo dal contesto. Poi quel “inconsapevolmente” non lo trovo adatto, in che senso? non era consapevole di quel che diceva? dell’effetto delle sue parole?
Come potrebbe non esserne consapevole?

Subito dopo invece mi piace molto l’interazione con il fratellino, la trovo naturale e ha un buon ritmo.

Per finire, questa parte conclude con una parte narrata in cui la protagonista sembra giustamente turbata, ciò che mi rende perplessa è che lei sostiene di non capirne il motivo, di non capire perché prova una spiacevole sensazione e non sente più di voler entrare in quella casa.
Il punto è che lei sa il motivo, lo hai spiegato ai lettori e lei dovrebbe saperlo, quello che le hanno detto il padre e l’autista sulla casa sono delle buonissime motivazioni per provare sentimenti simili e non voler entrare in quella casa, quindi perchè non dovrebbe capirne il motivo, è ovvio no? Dovrebbe esserlo anche per lei, non solo per il lettore.

La seconda parte inizia in maniera un po’ strana, le descrizioni sono belle, ma c’è il solito problema di frasi articolate inutilmente, come e cito:
“Taeyang cominciò a trascinare la sua valigia di malavoglia, dandole di tanto in tanto qualche calcetto per spostarla”
Qui non si capisce bene, cioè la sta tirando e poi le da dei calci, è una valigia con le rotelle? un borsone?
Oppure:
gli raccomandò Baeyang, intento a combattere contro l’aggancio della borsa alla valigia
Qui non capisco a cosa ti riferisci, cos’è il gancio della borsa alla valigia?

Oltretutto lei lascia andare il fratellino da solo dopo che ha saputo certe cose sulla casa, questo potrebbe essere spiegato dal fatto che il padre ha assicurato che accadde tutto molti anni fa, ma lei stessa ha detto che era falso nel dirlo, non dovrebbe preoccuparsi per lui?

La descrizione della casa invece mi piace, nelle descrizioni sei brava, rendono molto bene e permettono immersione nella storia. Infatti tutta la parte in cui parlano della polvere che viene depositata sul pavimento dalla tormenta funziona bene.
E’ anche simpatica la parte in cui jihye scopre di avere un coinquilino, qui il padre risulta finalmente infantile e divertente come mi sarei aspettata, viste le descrizioni iniziali.

Mentre camminano verso la casa le distanze non si capiscono bene, il fratellino sembra guardare lontano tanto che lei deve sforzarsi per vedere bene gli alberi ricurvi, o comunque sta lì un po’ a guardare, ma poi fa pochi passi ed è già lì, quindi riguarderei un po’ quella parte, non si capisce neanche dove è il padre rispetto a loro e quanto sia andato avanti il fratellino.
La descrizione del quadro invece è molto bella e descrivi bene le sensazioni che lei prova a riguardo.
Anche quando entrano in casa e parlano della porta da non oltrepassare, funziona tutto abbastanza bene, c’è suspance e il messaggio arriva.
Credo che la parte centrale sia quella che ho preferito.

Per finire, l’ultima parte, che ci presenta finalmente Seokjin, funziona piuttosto bene, tralasciando i problemi già citati, ce lo presenta e ci ribadisce la sua malattia e ci spiega un po’ il personaggio.
Attenzione alla sua descrizione, ti sei dimenticata di inserire il suo nome e sembra che tu ti stia ancora riferendo al vecchio.
Naturalmente si vede che è un errore di distrazione e poi dal contesto si capisce, ma ti conviene correggere perchè nel leggerlo ti lascia un attimo perplesso prima che tu riesca a capire a cosa ti riferivi veramente.

Di questa parte non ho molto da dire, critiche e pregi del testo li ho già citati prima ed è inutile ribadirli, come al solito, buone descrizioni e alcuni discorsi un po’ troppo forzati.
La frase finale è molto bella, un po’ cinematografica quasi haha ma ci sta mi è piaciuta

Per finire non amo il modo in cui hai strutturato il testo, ci sono spazi enormi ogni tre frasi, non credo sia un metodo funzionale che permetta una lettura scorrevole.

Come noterai, non posso dirmi completamente soddisfatta di questa lettura, più volte sono tornata indietro a leggere delle frasi e tante altre la lettura è stata disturbata da diverse cose, ma non posso di certo dire che questa sia una brutta storia, anzi, in sè non mi è affatto dispiaciuta, c’è una buona idea dietro e hai dei bei pregi, come le descrizioni e certe parti particolarmente riuscite, come la conversazione con il padre sui coinquilini, che sicuramente mostrano il tuo impegno e le tue capacità di scrittrice.

Per questi motivi la mia recensione sarà neutra, perché per il momento non so ancora dirti se la ritengo positiva o critica, ho avuto appunto pensieri discordanti per l’intera lettura, quindi mi sembra semplicemente giusto lasciarmi il beneficio del dubbio, sia nel bene che nel male.
Continuerò a leggere questa storia per capire cosa ne penso in maniera un po’ più concreta e spero che i miei consigli ti possano essere utili. Naturalmente nessuno di noi è un esperto, quindi prendi pure i consigli che ti sembrano utili e costruttivi e ignora quelli che non ti paiono utili e affini a te.
Sarò curiosa di leggere il prossimo capitolo, alla prossima!
PS: scusa per la lunghezza della recensione, ma soprattutto quando ho da fare delle critiche mi sembra giusto nei confronti dell’autore spiegarle al meglio.