Recensioni per
Dark Paradise
di reggina

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/10/19, ore 14:10
Cap. 11:

Hi dear, it's me at last.

I apologize for taking so long. I've been very busy but I really REALLY appreciate all the time that you took to write this chapter. :)

I read your story and I feel so touched, so full of emotions because of it. You really know how to capture the characters' traits and it's very easy for you to build a scene atmosphere. Way to go, Reggina!

In a metaphorical sense, you were successful in describing every human's greastest inner fear as a "black dog".

Every member of the Ross family is now facing their greatest fear - the fear of losing their precious Julian. I was a little intrigued by the mother-son encounter between Madam Andy & our little prince. Those simple gestures and caresses from the beginning told me that she loved him very much, if only Julian could feel that too instead of always biting her with his somewhat hurtful words whenever they had a chance to talk. Madam Andy, a proud and intelligent woman who knows what she wants and has never thought of building a family or becoming a mother since young. Btt then, raising Julian while having to cope with his temperament really brought out the maternal instinct within her. She was willing to put aside her pride and do everything she could to make sure he understand she cares for him, even though she fails in understanding him and his passion for football.

(Speaking of which, I wonder how and where Madam Andy met Sir Gregory Ross and fell in love with him, but then again, Love can happen when you least expect it, right? :D)

Heck, even I cannot understand our Julian sometimes. He is SICK and he is not supposed to play such a dangerous sport or risk his life for such a stupid soccer game. He ought to think more of his parents, his beloved, because he is their precious only son!

But still, that's just a common mindset because those who truly understand our Prince must know that Soccer is his life, which he simply cannot live on without.  And it is why the presence of Granny Fancy was strictly important to the little prince's wounded soul at this moment. Instead of reproaching him, she offered him understanding, comfort, and encouragement. No, she was certainly not pampering him to make him unable to realize the obvious danger he was facing while trying to pursue a far-fetched dream. She knows Julian may be stubborn, but he is not stupid, and so the wise old woman lent him strength, for that's all what he needed to face his 'black dog' head on and perhaps triumph over it one day.

I love the husband-wife exchange between Andy & Gregory. It seems smoking was the only way for them to calm themselves in front of an ultimate decision that may change their son's life and theirs, too, forever.  But one thing is certain: in this battle, Julian is not alone.

P/s: I need your help on this issue: is it true that Julian must undergo a special heart surgery to prolong his life? Or just to ensure he can play football again? The Manga has never clarified this but I'm sure the Anime 1983 already did. Your help is much appreciated! :)

Recensore Master
30/09/19, ore 19:52
Cap. 11:



Darling mia! ♥

Dopo un periodo di sbandamento nel quale ci siamo lasciate travolgere dalla passione per un altro sport torniamo anche alle origini – non dimenticando il nostro Julianino bello e le sue fantastiche e divertenti giornate nel miglior albergo di Tokyo. xD

Guarda, sulle porte di ogni camera d’ospedale dovrebbe esser inchiodato quel cartello, ma fidati, soprattutto su quella di Julian. ;P scherzi a parta, povero bimbo, ha paura – una paura più grande di lui – che gli cresce dentro e che non avrebbe mai voluto affrontare…

Ma è anche vero che qui non stai parlando esplicitamente di Julian, ma di Andy (anche se il discorso è perfetto anche per lui) che si nasconde e cerca di sfuggire a quella paura che però ad un certo punto è costretta ad affrontare per suo figlio. E, questa volta ti lascerò sorpresa, ma non me la sento affatto di additarla o andarle contro, perché è tenerissima mentre resta ferma ad osservare il suo bambino addormentato, col viso pallido, i naselli per l’ossigeno ed il battito del suo cuore che emette la macchina tramite il suono… prende coraggio e gli si avvicina  carezzandogli mano e viso – è evidente quanto ancora stenti a credere che quel ragazzo disteso su quel letto sia il suo bambino.

Mentre la mamma continua a coccolarlo – approfittando del fatto che dorma – lui apre gli occhi e da subito mostra tutta la sua felicità, di certo sua madre era l’ultima persona che voleva vedere… ma chissà perché poi. ;P il silenzio imbarazzate rotto solo da frasi fatte e di circostanza – con la sarcastica risposta di Julian – che ovviamente non poteva risparmiarle. xD 

E poi cala di nuovo il silenzio, Andy nota qualcosa di diverso nel viso pallido e nello sguardo malinconico di suo figlio e mentre lei non sa come uscirne, Julian probabilmente nemmeno ne ha voglia.

Lei non disegnava ragazze in abito bianco o donne con il pancione come facevano altre sue compagne.
Non c’era il matrimonio con l’uomo dei sogni o una sfilza di bambini sulla lista dei desideri che si raccontavano tra amiche.
Da bambina voleva fare l’avvocato. Aveva avuto quell’idea dacché ricordasse, quella decisione fissa in testa.
Non aveva mai desiderato di fare la madre. Se non ci fosse stato Julian, non sa se avrebbe avuto quell’istinto materno di cui tanta retorica parla.
La verità, però, è che la nascita di suo figlio ha influenzato i suoi passi più di quanto voglia ammettere .

Eh, ora si spiegano molte cose, mi sa che la nostra cara mammina avrebbe dovuto fare attenzione quella volta, quindici anni fa, invece di lasciarsi travolgere dalla passione insieme al suo caro maritino… in fondo le contraccezione esistevano, quindi nessuna scusa ed ora è un po’ tardi per fare il “mea culpa”

Come se Julian sapesse che sta pensando a qualcosa, come ormai sa fare benissimo, la riporta alla realtà e gli porge quella domanda scomoda che la madre avrebbe preferito non udire, quella stessa questione che l’ha fatta dare abbondantemente di matto nel corridoio dell’ospedale  tanto da cacciar via i compagni del figlio – che di certo erano preoccupati e spaventati e non avevano nemmeno colpa – ma ovviamente la cara mammina doveva incolpare qualcuno e chi meglio del povero marito? Povero Gregory, certo avrà sicuramente sbagliato, ma non lo si può certo incolpare se non se l’è sentita di togliere quel fuggente attimo di felicità a suo figlio – anche se era a rischio la sua vita – ma Andy un po’ esagera, ecco, di certo lei non ha meno colpe del marito. Ammonisce il figlio rimproverandogli di avere sempre per la testa quel pallone (io direi che deve ringraziare di non aver per figlio un certo Tontolo, che quello ha davvero solo il pallone in testa. xD) Julian – come farebbe suo compare – ma con modo e delicatezza la manda a quel paese, dicendole che vuole restare da solo. (A Philip Callaghan piace questo elemento e dà un’amichevole patta sulla spalla dell’amico)

Ed a questo punto dovrebbe esserci il fugone… ma quello mi sa che toccherà davvero a me scriverlo, quando deciderò seriamente di fare la “Mambo’s Children” però, beh… abbiamo anche qualcosa di meglio del fugone arriva una donna, l’unica donna che pur senza far nulla è capace di portare una ventata di aria pura: l’unica ed insostituibile nonnina! ♥

Ed anche capace di riaccendere il sorriso sul quel visetto pallido e malinconico, anche solo con il suo ingesso in camera. ^^ 

Fancy ha settant’anni ma è instancabile come una ragazzina.
Un po' casinista e un po' perfettina, quando si è ritrovata davanti a quella porta, come in un flash ha rivisto sé stessa nella medesima situazione.
Gli anni sono passati ma quella ferita è ancora vivida nei suoi pensieri.

Queste tre righe racchiudono nell’insieme tutto ciò che è Fancy Ross – la sua parte esuberante e la sua parte più intima, quella che non mostra spesso – quella triste e seria, quella profondamente ferita ed inevitabilmente osservando la porta nella sua mente riprende vita quella maledetta estate trascorsa al capezzale del marito – sempre per lo stessa problema del nipotino – quella che poi fu la fine di un grande amore… intervallato solo da quel condizionatore che ronzava giorno e notte nella camera. Forse! ;P

Julian dalla sua si lascia subito travolgere dalla vitalità – anche se in questo momento è solo una facciata – della sua adorata nonnina e con entusiasmo gli dice di aver segnato una tripletta e la nonna non può che rispondergli con quel “Il mio piccolo campione”, ma si sforza di nascondere quelle dolorose lacrime che le bruciano negli occhi nel ricordo del defunto marito e nel vedere adesso anche l’amato nipote nella medesima condizione.

“Mamma e papà hanno ragione, vero? Non lo pensi anche tu che sono stato uno stupido incosciente?”
Scivolare dalle retrovie in prima linea è questione di un attimo ma Fancy sa bene che i nonni non devono fare i genitori .
“Secondo me no. Non ci si può permettere di giudicare quando non si posseggono tutti i particolari di un problema.”
E, allo stesso tempo, è incapace di starsene in un angolo. Una tristezza atavica adombra la mente di Julian, rendendolo incapace di formulare qualsiasi risposta.
Allora tocca a lei, che lo ha sempre accudito come un figlio, trovare le parole giuste.
“Ti hanno piegato oggi, Julian. Ma non sono riusciti a spezzarti!”

Adoro con tutta me stessa questa parte, rende alla perfezione il profondo legame che c’è tra nonna e nipote e racchiude una verità immensa: i nonni non devono fare i genitori, i nonni sono lo specchio dell’animo dei nipoti e tocca a loro chiudere e sanare le “ferite” che lasciano i genitori – seppur a fin di bene.

Ma torniamo a mammina, secondo me non vedeva l’ora di scappare, quindi prende la suocera come scusa e che fa?! Se ne esce in balcone a prendersi una bella boccata d’aria fresca al sapore di nicotina e poi arriva l’ultima persona che vorrebbe vedere in quel momento: suo marito, lei gli lancia un’occhiata che fa gelare il sangue e lui (cucciolo) abbassa lo sguardo sapendo di esser colpevole – se così può esser definito – come se fosse colpa sua, come se lui stesso non avesse sofferto e provato paura a vedere loro figlio rischiare la vita su quel rettangolo verde, inseguendo quel pallone che gli dà attimi di vita e libertà… alla fine quello che aveva tutta l’aria di esser un litigio tra marito e moglie si scioglie in dolcezza – e ritrovata complicità – e decidono di fumarsela assieme quella sigaretta e, in comune accordo, decidono che quella dovrà essere l’ultima per il bene di quel figlio al quale il fumo nuoce gravemente alla saluta. Ma sarà davvero così o a quella “ultima” sigaretta ne seguiranno altre mille mila?! xD

Alla fine Andy non ha del tutto sepolto l’ascia di guerra, ma non trova le parole per esternare tutto il suo disappunto, perché in cuor suo sa che nemmeno suo marito ha colpa; a sorpresa è proprio Gregory a parlare e dar voce a tutta la paura che si è tenuto dentro fino a quel momento, dicendole pure che John vuole sottoporlo ad un intervento, non facendo trapelare nemmeno adesso la sua reale paura ed il fatto che preferirebbe trovarsi lui su quel tavolo operatorio al posto di Julian – ma non ha bisogno di dirlo a voce – perché sa che è lo stesso per sua moglie. Entrambi, come il figlio – e Gregory forse un po’ di più di Andy – hanno dentro quel cane nero, ma insieme sono più forti, insieme hanno il potere di tenerlo mansueto riscoprendo quella complicità coniugale che sul campo da gioco sembrava perduta.

E poi tornano in camera, dove ancora Fancy tiene compagnia al suo nipotino ed insieme – regalando una bellissima immagine di famiglia – restano al capezzale di Julian, come se il tempo si fosse fermato a quei bip delle macchine che ne controllano i parametri, specchiandosi in quel film in bianco e nero, che testimonia alla perfezione il loro stato d’animo: la tristezza.
Ovviamente, tesoro mio, anche questa volta ti meriti tutti i complimenti del mondo ed io non posso che esser orgogliosa di te ed ora aspetto con ansia il capitolo degli amici. ^^
Alla prossima, Darling! ♥
Amy
 
 
 

Recensore Master
15/09/19, ore 21:32
Cap. 11:

Come sempre.. Descrivi ogni momento un maniera magistrale.
mi piace mi piace.. Sei bravissima.
adesso hai descritto i sentimenti della mamma di Julian con una sobrietà... Brava.. Davvero aspetto prossimo capitolo con ansia