Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 503 recensioni.
Positive : 502
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
30/09/22, ore 22:57

Agrifoglio....mi incantano i tuoi pensieri e le tue poesie....mi piace il modo ed il linguaggio in cui ti esprimi

Recensore Junior
11/09/22, ore 11:24

Questa è una Jeanne disillusa, ha perso tutto. È stata marchiata e umiliata. Lei che aveva sempre disprezzato la rassegnazione della madre ora, nel momento più buio, ne sente la mancanza. Bella.

Recensore Master
17/10/21, ore 10:26

Ciao Agrifoglio. Eccomi iniziare a commentare, come mi hai suggerito, questa tua storia. Come scritto nelle note ci sono molti personaggi con tanti punti di vista diversi e sarò curiosa ogni volta di scoprire chi sarà il protagonista. In questo capitolo abbiamo Jeanne. Mi ha colpita l'espressione "stare ferma mi esaspera, ogni mossa è un tormento." Commovente il finale dove Jeanne, in disgrazia, si rivolge alla madre sentendo la sua mancanza. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 17/10/2021 - 10:28 am)

Recensore Master
14/10/21, ore 11:52

Grazie per questo affondo nella psicologia di Jeanne, la "femme fatale" per eccellenza, la malvagia dell'anime, la "rosa nera". Sin da piccola ero attratta dalla bellezza di Jeanne, dalla sua chioma corvina, dallo sguardo di smeraldo seducente, dal fatto che fosse la sola donna dell'anime ad avere le unghie dipinte di rosso (anacronismo, lo so, ma che fa molto "fiamma del peccato"). Poi, con il tempo, la classificazione semplicistica Jeanne "sorella cattiva" / Rosalie "sorella buona e ingenua" diventa più labile: quanta ostinazione e quanto carattere deve avere avuto Rosalie, e quanta ansia di rivalsa, quanto dolore per la sua miseria e quanta volontà di tirarsene fuori, a ogni costo, deve avere avuto Jeanne? In fondo, persino Oscar, nel corso del processo, arriva ad ammettere con Rosalie che ammira la sua forza d'animo, il suo non darsi mai per vinta, e quella tempra che B. Craveri, nel personaggio storico però, definisce come una tendenza inarrestabile alla mitomania (quando parla delle spese folli intraprese dalla Jeanne storica illusa di poter rimettere le mani sulla proprietà avita a St. Rémy). E anche durante il processo, nell'anime, indossa eccome l'anello che Rosalie le ha fatto avere, e ricorda, eccome, sua madre....Insomma, ci hai ricordato che "anche i cattivi hanno un'anima", e anche le loro ragioni,
Grazie e a presto,
D.

Recensore Master
08/01/20, ore 11:52

Ed eccola qui, Jeanne, che dopo il suo percorso torna esattamente al punto di partenza, e si rende conto che, forse, ci è sempre rimasta.
Vana illusione, la sua, di essere diversa, di meritare di più.
La vita, a volte, è giusta.

Recensore Master
20/11/19, ore 06:23

Ho cominciato a leggere questa nuova raccolta.
Janne è un personaggio molto particolare nella storia di " Lady Oscar
" Rpresenta la brutta realtà di una scelta sbagliata che, una ragazza ha fatto per arrivare al successo ma che in realtà la portata verso l'auto distrazione. Jane come tutti gli altri personaggi dell'anime è veramente esistita, passò alla storia x lo scandalo della collana!

Recensore Master
26/09/19, ore 00:00

Spero che con il ritorno alle vicende della Leonessa, tu non abbandoni questa raccolta! Trovo che nelle frasi incisive e pulite tipiche di questo genere, infatti, ( che, seppur in maniera diversa ricorda un po' un'altra tua raccolta del passato, ben più corposa e famosa), tu dia il meglio di te. Tra l'altro, rispetto ai personaggi di ''Scorre la Senna, scorre lenta'', qui usi il presente, che conferisce maggior pathos alle parole del personaggio ritratto.
In questo primo schizzo, in particolare, troviamo Jeanne: personaggio a me francamente antipatico, ma allo stesso tempo indubbiamente tragico. È proprio nel momento della sua caduta in disgrazia, che il suo pensiero torna a quella madre vituperata, rinnegata, abbandonata... che però, per l'appunto, resta sua madre. A questo proposito, immagino che tu abbia preso spunto dal personaggio storico e non dalla brava Nicole La Moliere dell'anime, per fare il parallelo madre-figlia... oppire ti riferisci semplicemente alla povertà che Jeanne rifuggì tutta la vita e che Nicole per lei rappresenta?
In ogni caso, è uno scritto intenso e accattivante. Alla prossima!
(Recensione modificata il 26/09/2019 - 12:05 am)
(Recensione modificata il 26/09/2019 - 05:48 am)

Recensore Master
22/09/19, ore 15:55

Carica di rimpianti e rabbia la tua Jeanne Valois. Scritto molto bene,ne evidenzi l'anima in bilico tra la cattiveria e la tenerezza. Mi sembra di aver capito che è una raccolta, curioso di conoscere il prossimo protagonista. Brava.

Recensore Master
19/09/19, ore 23:54

Jeanne ha capito a sue spese che la cattiva strada non porta mai ai risultati agognati.

Recensore Junior
19/09/19, ore 15:47

Ma ciao! È bastato il titolo per riconoscere la mia amata Jeanne! Nata sotto una cattiva stella, è lei stessa a dirlo, eppure credo che avrebbe fatto una gran brutta fine in ogni caso... qualcosa la tormentava e la consumava dall'interno, e aveva davvero poco a che fare col contesto intorno.
La scena in cui viene marchiata è uno dei traumi della mia infanzia, forse la prima volta in assoluto che ho pianto davanti alla Tv. L'ho sognata più di qualche notte, ero terrorizzata e profondamente angosciata.
Soltanto crescendo ho capito che c'è molto più dolore nella scena successiva, quando lei seduta nella sua cella si rammarica e piange perché il suo sogno era un altro.
Con sua madre il rapporto è controverso, all'inizio sembra odiarla, poi la ignora completamente tanto che neppure la sua morte pare scalfirla - Rosalie glielo comunica e lei pensa al vestito, si domanda come abbia fatto La Lagnosa a indossare tanto sfarzo - sulle prime non vuole nemmeno accettare l'anello da Oscar. Eppure, al processo lo indossa e invoca l'aiuto materno. Sarà che nell'ora più cupa si cerca la mamma, è qualcosa di istintivo.
E alla fine le somiglia, lei che sentiva di meritare di più e che invece è finita rinchiusa tra quattro mura e vestita di stracci.
Bella davvero questa drabble, la raccolta sarà dedicata tutta alla Rosa Nera? Il titolo un po' me lo fa pensare, quei sassi tirati nello stagno mi ricordano la scena in notturna nel Bosco di Venere, magari però mi illudo soltanto!
In ogni caso, aspetto i prossimi capitoli!! :)

Elly
(Recensione modificata il 19/09/2019 - 03:48 pm)

Recensore Master
19/09/19, ore 11:40

Ciao cara Agrifoglio e ben ritrovata, cominciavo a sentire la mancanza della tua penna e delle magie che sai creare con le parole, come in questa drabble dove con pochi semplici tratti descrivi Jeanne, la sorella di Rosalie, senza mai nominarla ma rendendola riconoscibilissima per quel malessere che si è sempre portata dentro facendole odiare ciò che era e scavando un solco profondo con la sua famiglia soprattutto nella persona di sua madre che solo quando ha perduto si è resa conto di amare profondamente , ora che non c’è più tempo per dirglielo e per cercare di rimediare. Spero di ritrovarti presto anche con la tua long che tante persone appassiona. Un caro saluto e a presto!

Recensore Master
19/09/19, ore 09:50

Ciao!
Che bello! Una nuova storia!
Promette bene.
Naturalmente ho riconosciuto subito Jeanne che e' sempre stata un'anima in pena. Con la marchiatura a fuoco poi, è diventata come una belva chiusa in una gabbia
Verso sua madre ha un rapporto di amore e odio .
La madre " reale" certamente non era la donna malata e afflitta che abbiamo conosciuto nell' anime ma una prostituta anche lei che però, a differenza della figlia non ha tentato la scalata al successo né si è macchiata di reati.
Una donna scomoda per Jeanne , la figlia non dimenticava mai di essere un' erede illegittima dei Valois, la sua avidità sconfinata e bramosia di potere la spinse fino Versailles.
Lei non perdonava quella madre di esser nata " sotto una cattiva stella" ma nello stesso tempo conservò e indossò il suo anello e , negli ultimi giorni della sua breve vita, i pensieri e le invocazioni sono per lei.
Molto bello, attendo il seguito, mi fa piacere che sei tornata, forse anche grazie alle nostre sollecitazioni .
Bravissima, continua a scrivere!
P.S. nonostante sia ripartita in gran spolvero la tua leonessa, mi auspico che questa raccolta continui, mi ricorda " Scorre la Senna lenta " un' analisi approfondita dei personaggi di Versailles no bara che mi è rimasta nel cuore.
Ciao buon weekend
(Recensione modificata il 27/09/2019 - 04:10 pm)

Recensore Master
19/09/19, ore 04:06

Jeanne!
Anzitutto ti volevo dire che sono molto contenta di vedere che stai trovando un altro / ulteriore sbocco per la tua creatività :)
Le long sono molto impegnative, ma le drabble, che sono un gioco a togliere e a lasciare che sia il lettore a riempire, non sono per forza semplici da gestire.

Credo che il personaggio sai una contaminazione tra quello dell'anime e quello storie - e un po' questo fa parte della tua cifra . non ricordo se nell'anime Jeanne venga marchiata, ma qui lo è, in accordo con la Storia, mentre la madre rassegnata sembra più quella dell'anime. Anche se questa somiglianza è più legata alla madre storica, donna pure lei di pochi scrupoli, probabilmente meno abile nel costruirsi situazioni vantaggiose.

Recensore Master
19/09/19, ore 00:37

Ciao,bentornata!
Credo si tratti di jeanne la protagonista di queste brevi righe.
Nei suo monologo interiore sembra detestare la madre e il suo modo di essere,ma all'altro fine ,quando vive la sua prigionia, amette quanto siano simili lei e la genitrice e si trova ad ammettere nella sua solitudine quanto in fondo l'amasse e quanto le manchi.
Felice di averti ritrovata, buonanotte.

Recensore Veterano
18/09/19, ore 23:53

Ciao, il personaggio non è specificato ma questa donna che soffre, che rimpiange, mi sembra Jeanne Valois dopo l'arresto e la marchiatura a fuoco, mentre ricorda la madre e maledice il suo triste destino. Bello.

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