Recensioni per
Inktober 2019 - Faerie
di NPC_Stories

Questa storia ha ottenuto 117 recensioni.
Positive : 117
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/04/21, ore 20:52
Cap. 3:

Ciao, eccomi qui anche oggi.

Il titolo di questa one shot mi aveva sempre incuriosito, e mi chiedo perchè non abbia deciso di leggerla prima: l'ho apprezzata così tanto da rileggerla due volte!

Partendo dal presupposto che io ami qualsiasi paesaggio notturno sperduto e stellato (non posso farci nulla, verso le stelle ho un interesse e una passione come per poche altre cose), la descrizione del paesaggio, il modo in cui hai creato un climax crescente di suspense, il modo in cui hai tessuto con esso lo stato d'animo del bambino è stato incredibilmente coinvolgente.

Caratteristico questo Eremita, mi ha ricordato il ''Caron dimonio dagli occhi di bragia'' citato nell'inferno dantesco: se da una parte è al valico tra regno dei vivi e quello dei morti, dall'altro sembra avere un ruolo d'antitesi.

Bravissima anche nell'utilizzo del latino/volgare, non era per nulla facile ma sei stata bravissima!

See you next time ;)

Recensore Master
27/10/20, ore 11:08
Cap. 3:

Ho scelto questa qui perché purtroppo non conosco il tuo fandom, ma adoro il fantasy e soprattutto il dark fantasy ^^
L’immagina è bella, evocativa, che dà subito l’atmosfera di dark con quelle unghie e complimenti per la mano, non credo sia una posa facile, mi piacciono molto anche i colori.
Ok, questa frase qui mi ha preso molto: ‘la sua luce era visibile solo a chi si trovava vicino a lui… vicino all'altro mondo’.
Molto bello come hai reso il parlato antico dell’Eremita, complimenti, un tocco di caratterizzazione molto ben fatta!
Il finale mi è piaciuto un sacco. Quando il ragazzino dice che la luce è visibile solo a chi è vicino al regno delle fate, sono stata un attimo confusa, dalla tua frase pensavo fosse vicino al regno dei morti e infatti l’Eremita conferma. Preferivo il regno dei morti, perché appunto stavo leggendo qualcosa di dark. Per quanto riguarda il botta risposta finale è molto bello e interessante e originale. Il fatto che si nutra di vita e non di morte e quindi avendo salvato un’altra vita, ora ha cinque fuochi e non quattro, quindi immagino in totale abbia salvato cinque sventurati su quella montagna. È bello, perché in modo molto breve hai creato la figura dell’Eremita in modo completo. Il protagonista è una figura che rimane molto piatta e siccome leggevo dal suo punto di vista, pensavo avrei saputo qualcosa di più su di lui. Ma rimane solo abbozzato, è un mezzo per parlarci e descriverci l’Eremita, mi piace come cosa, mi piace come tu ti sia focalizzata su di lui e quindi sull’elemento fantasy, effettivamente ci sta molto bene.
Lo stile è molto scorrevole, asciutto, pulito, un buon lessico che descrive in modo appropriato quello che succede. E il lessico dell’Eremita è la cosa che più ho apprezzato, mi sembrava di leggere Dante con quella vecchia parlata un po’ fiorentina, complimenti, perché non è facile rendere parlati non vicini al nostro. L’unico appunto sullo stile, ma è una questione soggettiva di gusti, è il ritmo: frasi molto brevi, pochissime subordinate o coordinate, spezzano molto il ritmo della narrazione e per quanto siano ben scritte, con tutti questi punti per me il ritmo rimane troppo spezzato e quindi fatica a prendermi, a coinvolgermi. Per il resto complimenti, l’elemento fantasy è stato descritto molto bene e mi ha anche piacevolmente sorpreso. Complimenti anche per aver portato a termine questo progetto, è parecchio impegnativo!

Recensore Master
08/05/20, ore 17:31
Cap. 3:

Ciao! Credo che sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo, più che altro perché non conosco l’universo su cui ti muovi in genere e non sapevo neanche di questa raccolta originale.
Non sono una grande amante del fantasy, ma il dark fantasy è una sfumatura del genere che mi intriga dunque ho scelto subito questa seconda oneshot. La situazione iniziale è tipica di molte storie: il bambino si smarrisce in un territorio che non conosce, ha perso di vista la sua famiglia e non ha idea di come ritrovare la strada giusta. E’ a questo punto che compare la lanterna del titolo: la luce, inizialmente scambiata come una fiaccola e ancor di più come il richiamo del padre che era alla sua ricerca, si rivela essere la scintilla che segnala la presenza di una figura leggendaria. L’Eremita è il personaggio particolare attorno a cui ruota la storia e che è portatore di novità in questo quadro di percorso smarrito e ritrovato – infatti è proprio l’ Eremita a ricondurre il bambino a casa. Le cose interessanti che emergono di questo personaggio e che lo rendono particolare sono due: il linguaggio e la presenza di due mondi al confine.
Partendo dal linguaggio, mi è piaciuta molto la scelta di un registro aulico, desueto, arcaico. Conferisce infatti l’idea della lontananza della figura a livello temporale (perché esiste da tanto tempo) ma anche spaziale, in quanto appartiene appunto a un altro mondo. Il bambino con quei suoi frequenti “eh?” mostra di non capire ed è questa incomunicabilità che domina infatti il discorso, anche perché l’Eremita non riformula mai ma continua a parlare in quel modo, anche se viene da chiedersi leggendo: in fondo non potrebbe? Infatti, l'impressione non è che l'Eremita non sappia parlare come il bambino, ma che volutamente scelga di non farlo. Se il bambino non lo capisce, lui capisce bene invece il nuovo gergo parlato dal bambino: è un’incomunicabilità a unico senso che sembra sottolineare la posizione di forza della figura leggendaria e allo stesso tempo la sua eternità – proprio perché conosce i linguaggi di ogni tempo.
Il tema dei due mondi invece, è autenticamente ciò che fa configurare questa storia come dark fantasy:  la luce della lanterna è infatti visibile solo a chi si perde, a chi è vicino all’altro mondo. Ma questo mondo, man mano che il percorso prosegue e così anche la storia, non si rivela essere quello delle fate che immagina il bambino: è bensì il mondo dei morti. L’Eremita va ricompreso allora come figura a metà tra la vita e la morte e il viaggio del bambino come qualcosa di più di uno smarrimento in un bosco, ed ecco perchè il brivido lungo la schiena che il bambino prova alla fine a quella rivelazione non è paragonabile agli altri provati durante tutta la notte.
Ho trovato la storia interessante con belle simbologie e con un’introspezione che, sebbene non troppo accentuata, è ben precepibile. In sé è completa e l’immagine dell’Eremita è suggestiva. L’ho trovata anche scritta bene, con uno stile adatto e – torno a dirlo – lo scarto linguistico nel dialogo è un elemento che ha impreziosito il tutto.
Spero di riuscire a passare su altre storie della raccolta! Alla prossima!

Recensore Veterano
03/05/20, ore 17:22
Cap. 3:

Ciao, eccomi per lo scambio del giardino.
Visto che la prima storia di questa raccolta mi era piaciuta molto, ho deciso di continuare qui e devo dire che anche la seconda non mi ha delusa!
Fin dall'inizio sei riuscita a creare un'atmosfera misteriosa, angosciante quasi, attraverso i pensieri del piccolo protagonista smarrito ancora prima di far apparire l'eremita. Mi sono sentita persa in una montagna la notte, proprio come il bambino!
La figura dell'eremita poi è molto affascinante e oscura, affine a quella del tristo mietitore direi, con questo suo aspetto, ciencioso e scheletrico, e con quella mano affusolata che regge questa curiosa lanterna.
Inoltre, ho apprezzato molto che la "lingua antica" che l'eremita parla sia il volgare italiano, che giustamente il bambino non comprende appieno, risultando in una gag divertente quanto basta ma che assolutamente non spezza l'atmosfera precedentemente creata.
Questo misterioso finale mi ha lasciato un dubbio, quindi correggimi se sbaglio: l'eremita dice che si nutre della vita, quindi se non si è nutrito del bambino ma lo ha solo riaccompagnato a casa... significa che il bambino era già morto! Per questo si era perso nella montagna, vicino al regno dei defunti? Ma allora quella lucina in più nella lanterna...? Che il ruolo di questo misterioso eremita sia proprio quello di accompagnare le anime nell'aldilà e il bambino non sia esattamente "tornato a casa"? Mistero.
Concludo facendoti i complimenti, a te per questa storia così affascinante e alla tua amica per il disegno bellissimo!
Ciao e alla prossima
KOM

Recensore Veterano
02/05/20, ore 18:41
Cap. 3:

Ti chiedo scusa per essere passata direttamente al secondo capitolo della raccolta, ma confesso di essere stata attratta dalla dicitura "dark fantasy". Le cose dark mi hanno sempre un po' affascinato e quindi eccomi qui. Parto dal disegno: molto bello, molto ben fatto secondo il mio modesto parere, soprattutto i lineamenti della mano che io personalmente ho sempre trovato impossibili da fare, mentre qui sono realizzati davvero bene e rendono perfettamente l'idea di una mano scheletrica come poi viene descritto nel racconto. Altra cosa che ho molto apprezzato è il modo in cui è stato colorato, le sfumature e il velo di blu che ricopre un po' tutto il disegno, non solo la lanterna e la veste, e dà al tutto un senso spettrale che si adatta alla perfezione all'atmosfera della storia.
Passando alla storia, anche questa è realizzata molto bene. All'inizio, nel descrivere il susseguirsi veloce dei pensieri del bambino, le domande che si pone, le ipotesi che fa, rendi alla perfezione il sentirsi "perso" del protagonista, fino a quando poi tutti i pensieri si fermano di botto quando avvista l'Eremita e sembra quasi dimenticarsi per il momento che si trova nel bel mezzo del nulla senza la più pallida idea di come tornare a casa in favore di lasciarsi andare alla sua curiosità bambinesca. Ho fatto un po' fatica a capire le frasi dell'eremita, ma penso comunque di aver capito la frase più importante: "Della vita, dicoti! Non della di voi morte, stolto.". Il finale mi ha sorpreso, perchè da quello che ho capito l'Eremita di nutre appunto della vita di ogni persona che salva e non della loro morte e non nel senso cattivo tipo "Ti risucchio la linfa vitale, quindi morirai ma molto lentamente", ma più come se si nutrisse della buona azione fatta in sè, senza recare alcun danno alle persone che salva.
Da un punto di vista tecnico, non ho nulla da ridire. A parte un errore di distrazione (c'è una "è" di troppo nella frase "Nonostante fosse ormai è arrivato molto vicino"), non ne ho trovati altri. Lo stile è fluido e scorrevole e si legge senza problemi. E' stata una lettura davvero piacevole. Complimenti e alla prossima, Baci.

 

Recensore Veterano
26/04/20, ore 13:38
Cap. 3:

Ciao! Eccomi tornata dalla tua raccolta, che racchiude molte storie diversissime tra loro, sia come contesto che come atmosfere. Questa storia in particolare, pur nella sua semplicità, mi ha davvero rapita! Sei riuscita a trasmettere un senso di inquietudine, fascino e mistero sin dalle prime righe, nella descrizione del luogo in cui il giovane protagonista si è perso. Si percepisce subito tutta l'angoscia, la paura di questo bambino che non riesce più a trovare la strada di casa, per quanto cerchi di trovare punti si riferimento. E proprio quando ormai la disperazione lo assale, ecco arrivare in suo soccorso una misteriosa creatura. Ho adorato la descrizione che me hai fornito, sono riuscita a figurarmela perfettamente, nonostante si presenti come sfuggente (aggiungo inoltre, che il disegno della tua amica è bellissimo e rende alla perfezione! Complimenti!). Mi è venuto da sorridere ad immaginarmi questo povero bambino che giustamente ha difficoltà a comprendere un tipo di linguaggio cosi antiquato e lontano dal suo XD l'Eremita per sua fortuna non sembra intenzionato a fargli del male (per ora) e lo conduce sano e salvo a casa. Così, il nostro protagonista ha rischiato davvero di morire e si trovava al confine col mondo dei vivi, davvero inquietante e suggestiva come cosa! Molto bella anche la scena conclusiva, con l'Eremita che riprende il cammino, stavolta con una luce in più nella sua lanterna: perciò, se ho capito bene, quelle luci sono le vite dei viandanti che ha soccorso e che gli vengono offerte in cambio di aiuto? Beh, d'altronde, come spesso accade quando ci sono di mezzo creature soprannaturali e fatate, bisogna sempre stare molto attenti a non lasciarsi trarre in inganno! Complimenti, questo racconto mi è piaciuto moltissimo!! Alla prossima!

Recensore Master
10/04/20, ore 11:47
Cap. 3:

Ciao cara! Eccomi qui finalmente per lo scambio libero del Giardino!
Ho deciso di continuare questa raccolta perché la prima storia mi aveva colpito molto positivamente e letta questa seconda, posso dire di non essermi affatto pentita della scelta: mi sta piacendo sempre di più!
Questo secondo racconto, in particolare, mi ha davvero entusiasmata!
Mi ha lasciato addosso un alone di mistero, di magia e soprattutto di angoscia che ancora desso, mentre scrivo questa recensione, posso avvertire sulla pelle!
E se penso anche al fatto che stiamo parlando di un racconto breve alla fine, non posso che farti i miei complimenti, sul serio! *^*

Già dal principio, l'ansia e la paura del ragazzino sono ben delineati attraverso descrizioni accurate delle sue sensazioni e di questa montagna insidiosa, nonché attraverso un ritmo incalzante che sembra correre di pari passo con lui. All'improvviso, quando la vista del torrente e del precipizio lo getta definitivamente nel panico, ecco spuntare questa figura arcana, dai tratti nebulosi che decide di ricondurlo sulla via di casa.
Ho apprezzato tantissimo non soltanto la bellissima descrizione dell'Eremita ma anche la scelta di fornirgli un linguaggio diverso, che sottolinei la sua natura antichissima. L'ho trovato un dettaglio straordinario che fornisce quella chicca in più alla narrazione degli eventi!
Il finale poi mi ha spiazzata: l'Eremita si nutre della vita e nella sua lanterna compare una nuova sfera di luce. Dunque tutta questa "gentilezza" e quasi bonarietà che dimostra nel dialogo con il ragazzino nascondevano un'altra faccia della medaglia più oscura! Adoro!

In ultimo, non posso che fare i complimenti alla tua socia per il disegno ancora più bello che ha realizzato per la storia! La mano dell Eremita è meravigliosa, quanto vorrei anche io saper disegnare così! <3
Vi rinnovo i complimenti e spero di aver modo di continuare questa raccolta!
Un abbraccio virtuale, Violet :D

Recensore Master
05/04/20, ore 12:07
Cap. 3:

Ciao! Ricordavo benissimo che avevo letto il primo capitolo della tua racclta e mi scompisciata dalle risate, quindi ho voluto continuare!
E devo dire che il linguaggio dell'eremita mi faceva ridere ad ogni frase che pronunciava! Era perfetto!
La leggenda dell'eremita era molto interessante proprio perchè non approfondiva, era tutto un sussurro a cui si potrebbe anche non credere, invece il povero ragazzino se lo ritrova davanti.
"Puote lo favellar mio parerti un poco arcaico?"
Cioè, io non lo so, davvero, ogni volta che l'Eremita apriva bocca io... questa frase mi ha distrutta! Ero stesa! Geniale, divertentissimo.
Ma la cosa ancora più divertente riguarda le battute finali, perchè il ragazzino credeva di trovarsi di fronte al confine del regno delle fate (e lì ho pensato, wow, che posto magico, quasi quasi il ragazzino è stato fortunato). E invece l'Eremita, ancora una volta ha parlato e boom, sorpresa! Il regno dei defunti! Alla faccia della fortuna!
E poi il finale con quella lanterna... mamma mia! Lì mi sono ricordata che il sottogenere fosse diverso perchè qua c'era in effetti l'elemento più dark.
Comunque sia la tua raccolta mi trasporta in un altro mondo, mi fa vivere degli scenari magici e mi strappa sempre due risate (in un modo o nell'altro), è questo il bello. E la cosa più bella è che mi sorprende! C'è sempre qualcosa che non mi aspetto e mi lascia stupita!
Ti faccio tantissimi complimenti e li faccio anche alla tua amica, quel disegno è bellissimo!
Si capiva che stavolta il genere era dark e non più comico e leggero come il capitolo precedente, però... boh, io non facevo altro che immergermi nella storia e ridere con l'Eremita, sarò strana io, anche se il finale poi mi ha frenata perchè è stato più sottilmente dark. Ma il tuo eremita l'ho adorato, il succo è questo, punto!
Bellissime idee e bellissima raccolta!

Recensore Master
13/03/20, ore 00:40
Cap. 3:

Ed eccomi qui per lo scambio a catena del giardino.
Quando ho letto che scrivevi sul genere Fantasy ho deciso di dare un occhiata al tuo profilo e questa raccolta mi ha incuriosita immediatamente, adorando le fate non ho potevo di certo farmela sfuggire. Essendo questa una raccolta ho deciso di andare un po' a fiducia con il titolo e con il genere ed eccomi quindi incampata in Lantern.
Qui troviamo un bambino che si è perso nelle montagne, di notte per giunta, uno scenario che mi mette i brividi solo a immaginarlo, ma proprio quando tutto sembra perduto per il piccolo ecco che compare l'eremita che lo porta sulla retta via.
Mi è piaciuto davvero tanto questo capitolo e poi la figura di questo eremita mi ha davvero incuriosita, la leggenda è una leggenda esistente o te la sei inventata? curiosita'. La sua figura l'ho trovata interessante e curiosa al tempo stesso, anche perché non si capisce bene se è un personaggio positivo o no, positivo beh....ha aiutato il bambino a ritrovare la via ma per il resto? mistero assoluto, ma è questo che rende il personaggio e la storia ancora più affascinanti a mio avviso^^.
Il modo di scrivere tuo è fluido e scorrevole e complimenti alla tua amica Erika, questo disegno è davvero ben fatto, brave ragazze.
Che dire, vi faccio davvero i miei più sentiti complimenti, spero di scambiare un altra volta con te e a presto ragazze, continuate così ciaoo.

Recensore Master
18/01/20, ore 07:10
Cap. 3:

Rieccomi 😅
Beh... leggendo che era una figura un po' particolare... l ultimo della sua stirpe... il pensiero è andato diretto al Dottore 🤣🤣🤣 ma invece questo è l'Eremita 😁

Scherzi a parte, è un personaggio che ho adorato, amo quelle situazioni 'L'apparenza inganna' 😊
Lo so che per lo più è un dark fantasy, ma io mi.sono sbellicata ogni volta che lui parlava e il ragazzino non lo capiva🤣🤣
Bravissima/e, a presto😘

Recensore Master
05/10/19, ore 00:04
Cap. 3:

"Capo de mentula" best insulto ever!
Adoro il mito del Buon Vicino, anche perché il fatto che certi "mostri" che in realtà non lo sono è un trope che mi è sempre piaciuto un sacco.
L'Eremita ... ne voglio vedere di più! Anche perché voglio sapere esattamente cosa sono le sfere della lanterna.
Comunque "quieta la lagne" per ogni infante che rompe i coglioni, da oggi in poi!