Ma che meraviglia!
Bentornata su questi lidi, cara A.: non sai quanto sia stata felice di ritrovare una tua storia. Questa storia, poi! Pensa che quando ho visto il tuo aggiornamento, l'ho aperto senza nemmeno leggere l'introduzione, quindi mi sono lasciata completamente spiazzare dalla tua storia, facendomi accompagnare e scoprendo paragrafo dopo paragrafo dove volessi andare a parare (o è Oliver quello che va a parare? *inserire musichetta triste da battute malriuscite*).
A parte gli scherzi, questo racconto mi è piaciuto tanto, ma proprio tanto, perché contiene tutto quello che mi piace delle tue storie: dei dettagli geniali e divertentissimi che vanno ad accompagnare una tematica seria e importante, che tu sai trattare con il sorriso pur senza mai sminuirla.
Ho subito amato la tua Astoria, così bella, elegantissima e con dei principi incrollabili, capace di far filare dritto (o quasi) anche quella viperetta di Draco. Ammetto che, per un attimo, dopo aver captato con la coda dell'occhio il nome di Oliver per un attimo mi ero immaginata Draco alla ricerca di un tatuatore celtico, ma ovviamente ero fuori strada (e meno male!).
Non sai quanto mi piaccia l'idea che quella donna meravigliosa di Astoria abbia convinto Draco a chiedere scusa per quanto fatto a Katie: insomma, Katie delle scuse se le merita, e apprezzo tanto anche il fatto che, nonostante tutto, Draco resti comunque un ragazzino viziato, snob (eh, sì, caro mio, lavorare un pochino potrebbe solo far bene a quella cannetta di vetro che hai al posto della spina dorsale) e un po' codardo (è perfettamente da lui lavarsi le mani da ogni situazione imbarazzante e dolorosa lasciando un mazzo di fiori su una soglia).
E poi, va be', ormai sai quanto io apprezzi di tuoi Oliver e Kitty: non riesco più a immaginarli separati, e la loro relazione è così dolce che ogni volta che leggo di loro mi viene voglia di abbracciarli.
Mi ha fatto morire dal ridere immaginare il loro cottage tutto dipinto con i colori del Puddlemore United, ma da uno come Oliver, non ci si potrebbe aspettare niente di meno. E sono stata felicissima di rivedere Graham e la sua Leanne: adoro che, nonostante tutto, lui e Oliver continuino a lanciarsi frecciatine e a bisticciare come ragazzini che vogliono sottrarsi la coppa di Quidditch.
E poi, Oliver geloso è fantastico: davvero, ho quasi provato tenerezza per Draco (e sono un po' spaventata all'idea di quel che potrebbe combinare se mai la sua Kitty si lasciasse sfuggire la verità...), ma, del resto, per quanto non sia proprio una sostenitrice dei ceffoni come metodo educativo, ammetto che nel caso di Malfoy qualche scapaccione tardivo può solo essere una benedizione!
Insomma, sei tornata davvero con una storia deliziosa.
E, lo noto solo ora, ma il nome che hai dato alla serie è semplicemente geniale. Geniale!
Ti abbraccio forte! |