Recensioni per
Inktober 2019 - Faerie
di NPC_Stories

Questa storia ha ottenuto 117 recensioni.
Positive : 117
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/01/21, ore 20:12
Cap. 12:

Ciao! 
Eccomi arrivata finalmente a leggere lo Strato 1! Come ti dicevo nella scorsa recensione, non vedevo l’ora di passare a questo strato successivo. Diciamo che ormai ho preso familiarità con questo mondo fantasy e le creature che lo popolano e mi fa sempre piacere leggere dei personaggi così diversi e particolari che lo popolano. Se ho capito bene, da adesso in poi i protagonisti delle storie dovrebbero apparire in differenti shot, giusto? 

Comunque, parliamo della storia! 
Boklop è senza dubbio una creatura molto particolare, molto originale anche nelle fattezze. L’hai descritto molto bene, in questo modo è facile immaginarlo e le sue fattezze rimangono ben impresse in mente, proprio per il loro essere così particolari. Però, a mio avviso, hai fatto bene a dare prima uno spaccato della sua psicologia. Comprendiamo dunque un Arcifey e che le faccende di palazzo lo annoiano. Al contrario trova interessanti i mortali, proprio grazie ai loro difetti, i loro vizi. Più volte nella storia vengono fatti accenni ad argomento filosofici, qual è il peggiore dei vizi, quanti essi siano e poi, più avanti, il rapporto con la divinità. Boklop in fondo mi è sembrato un po' un filosofo a sua volta, per lo meno, ne ha gli atteggiamenti. Gli piace osservare, agisce ogni tanto, ma certamente preferisce accumulare informazioni e sapere. Anche perché, come dice lui stesso, preferisce guardare gli umani piuttosto che aiutarli per ogni minima cosa sebbene all’inizio sia lui di sua volontà a dar loro una mano. 
Mi è piaciuto molto anche vedere l’evoluzione di Boklop. E non perché sia lui a cambiare, lui rimane sempre lo stesso, ma è la perfezione che gli altri hanno di lui che muta. Prima era una figura in carne ed ossa e più passa il tempo, più anche lui si perde nelle pagine della storia, diventa un vero e proprio dio. Ed è qui che sovviene il dubbio. Come dicevo prima, Boklop non cambia ma un giorno avverte qualcosa di diverso in lui. Ed è un cambiamento spontaneo o è "merito" degli uomini e della percezione che hanno di lui? 
Non lo sapremo mai. O almeno, non in questa shot. 

Devo dire che Boklop mi ha fatto tanta simpatia, anche per le sue sembianze, ma in generale, il suo modo di fare e di pensare, probabilmente perché non gli interessa il potere ma ha altre priorità. E a proposito, Boklop è davvero l’unico folletto con questo aspetto o ce ne sono anche degli altri? 

Un saluto e ci vediamo alla prossima, 

Rhurab

Recensore Master
02/09/20, ore 21:09
Cap. 12:

Una storia interessante da leggere che mi permette di conoscere la storia dietro al tuo avatar, di cui ti chiesi notizie tempo fa.
Boklop è sicuramente un personaggio molto ben delineato, niente di lui è banale e attira l'attenzione del lettore suscitandone la curiosità per le sue contraddizioni. Ha grandi doti, eppure non le sfrutta in nessuno dei modi che ci si aspetterebbe.
Non cerca potere, ma vuole solo vivere sereno. Tuttavia è un manipolatore per divertimento, entra in contatto con gli umani gli aiuta o insegna in qualcosa e scompare stando a vedere come si evolvono nei secoli dopo la sua interferenza. Per certi versi possiamo dire che compi un'esperimento sociale. Lui non li aiuta dopo, lasciando pure che qualcuno di loro venga divorato quando capita. Questa contraddizione si manifesta poi nei titoli che le vengono date, dio dell'abbondanza e dell'inganno. Che poi a pensarci non vedo perchè le due cose non dovrebbero essere collegate: niente come l'abbondanza di un regno porta i sudditi a complottare gli uni contro gli altri. Non che succeda nella povertà, ma dove c'è ricchezza è molto più facile.
Molto bello il finale con lui che forse diventa un dio ma solo forse, sente solo il suo potere aumentare e sa che questo potrebbe anche essere dovuto agli umani. In ogni caso ancora una volta, guidato dalla propria natura pigra, non fa niente e perchè dovrebbe? E' felice dove si trova, quindi non ha motivo per cambiare.
Un personaggi proprio interessante.

Recensore Veterano
18/08/20, ore 10:31
Cap. 12:

Ciao! Eccomi di ritorno su questi lidi, mi era mancata questa raccolta!
Ho trovato questo racconto molto interessante, e in un certo senso apre anche parecchi spunti di riflessione. Sarà che ho una passione per lo studio delle religioni, e trovo interessante vedere come attraverso i secoli il rapporto tra gli uomini e il concetto di divino sia cambiato adattandosi anche ai cambiamenti della società e alle sue nuove esigenze.
In questo caso, assistiamo alla nascita di una nuova divinità. Boklop è un personaggio molto diverso dal concetto di dio padre a cui solitamente siamo abituati. È un personaggio grigio, né completamente buono ma nemmeno cattivo, un personaggio che si affaccia al mondo degli umani spinto da curiosità e non dal desiderino di imporre dogmi e di sottomettere o di seminare caos. Lui si limita in un primo luogo ad osservare queste creature così semplici e fragili ( visto che effettivamente qualunque cosa potrebbe farli fuori eheh) e ad intervenire quando lo ritiene opportuno. Il suo è un comportamento molto simile a quello di un bambino curioso più che ad un'entità antica come il mondo. D'altronde, per un essere magico e antico effettivamente gli uomini sono dei neonati. Interessante anche la considerazione che fa sui vizi, visti dagli umani come qualcosa di sbagliato ma allo stesso tempo qualcosa di cui non possono fare a meno. È il paradosso su cui si fonda la nostra società, che condanna quella che fondamentale è la natura umana, che proprio perché umana è imperfetta. Boklop ha capito che il vizio è parte integrante dell'essere umano e perciò non lo condanna, anzi, ne è affascinato, sebbene il vizio della lussuria per lui sia impossibile da applicare visto il suo aspetto non proprio gradevole. Eppure, riesce a farsi apprezzare e poi addirittura idolatrare dagli uomini, che nella loro semplicità hanno visto qualcosa di straordinario in un essere che rispetto magari a molte altre creature magiche di straordinario ha poco. Ma è proprio la fede e forse l'amore incondizionato di queste creature ad accrescerne i poteri, forse perché ne aumentano l'autostima, chissà! Bokrop non si sente tagliato per fare il dio, sa bene che esistono esseri molto più potenti e forse competenti di lui per svolgere questo incarico, ma dato che il popolo su cui veglia ha a quanto pare esigenze molto semplici da soddisfare, decide comunque di prestarsi a questo compito. In fondo, l'importante è che abbia cibo a sufficienza e possa sonnecchiare in santa pace nella sua foresta!
Sarebbe interessante vedere come si potrebbe evolvere il rapporto tra Bokrop e i suoi fedeli con il progredire della tecnologia e della scienza degli uomini e il conseguente allontanamento di questi dal divino, che è poi quello che storicamente è successo per la maggior parte dei popoli nel nostro mondo.
Un saluto cara, complimenti e alla prossima!

Zob

Recensore Master
22/04/20, ore 19:00
Cap. 12:

Ciao Npc!
Sono arrivata qui partendo dall’inizio – perché bisogna sempre partire dall’inizio – e devo dire che questa shot mi è piaciuta. C’è un’interessante variante della nascita e consapevolezza del divino: Boklop è un vizioso e molto poco affascinante folletto mezzo rana e mezzo uomo, d’accordo, ma ha alcune caratteristiche ambigue: in un primo tempo ho pensato che fosse una creatura magica come un’altra, elevato al ruolo di idolo perché fa quel passaggio che va dal personaggio storico al dio. Secondo questa interpretazione, Boklop è una creatura magica qualunque che, assurta al ruolo di guida da una popolazione inferiore come quella umana, si diverte a guardare questa perenne soap opera che è l’esistenza terrena degli uomini. L’altra interpretazione è che Boklop sia effettivamente qualcosa di più perché non ha una femmina della sua specie con cui procreare ed è solo, come la divinità. E non sa da dove viene, pur essendo un nobile (quindi sono le sue capacità a renderlo tale nella gerarchia delle fate, se non il sangue). Eppure lui ha, a sua volta, un pantheon di riferimento. Mi incuriosisce anche un altro fatto, cioè che i suoi poteri aumentino, quasi come se l’attribuzione da parte dei suoi sudditi/fedeli rendesse vera la finzione. È intrigante questo concetto e questa recensione diventerebbe assai più lunga se mi concentrassi su questi aspetti, ma vorrei rimanere nel focus.

All’inizio del capitolo c’è una lunga considerazione del folletto circa i vizi, grazie a cui comprendiamo immediatamente qual è il punto di visto di Boklop circa gli umani, i mortali. È un essere antichissimo e immortale per i nostri canoni che si diverte nel cogliere la necessità di un ordinamento morale di questi ultimi e credo di aver colto – però, ti prego, correggimi se sbaglio, spesso tendiamo a cercare ciò che ci piace nei testi che leggiamo – un discorso di età di questi mortali, di ere lunghissime che passano: Boklop ascolta ciò che gli uomini hanno da dire sui vizi, si fa la sua idea, si rintana nella sua foresta, educa gli uomini serpente e poi, solo poi diventa il dio-re di quest’altra società in erba che deve prosperare e che prospererà, non sappiamo ancora come, grazie a lui. Il tono stesso di questa shot è pacato come quei racconti di tempi perduti – mi piace, sì ^^.
Un caro saluto e complimenti,
Shilyss

Recensore Junior
21/04/20, ore 18:32
Cap. 12:

Ciao, sono qui per lo scambio recensioni! Davvero interessante questa raccolta, ho apprezzato il racconto di Boklop, e se non sbaglio le corti Seelie o Unseelie fanno parte dei miti e delle leggende che ruotano attorno alle fate. Se non erro, una possibile traduzione è quella di "la Corte dei contenti" per Seelie, e "la corte degli scontenti" per Unseelie. Da lettrice è sempre bello scoprire quante informazioni siano state raccolte prima della stesura di una storia. Curioso come alla fine questo folletto rana diventi un Dio. Un modo come un altro per indicare quanto poco basti agli umani per creare idoli e dei. Ottimo lavoro, in conclusione!^^ A presto!

Recensore Master
30/03/20, ore 15:56
Cap. 12:

Ed eccomi qui per lo scambio del giardino.
Come potevo non scegliere sempre una di queste favolose raccolte? infatti eccomi qui.
Una storia davvero particolare e oserei anche dire strana, dove vediamo un uomo che decide di sfidare tutti e di avventurarsi nella foresta dei corvi che si dice essere maledetta e di cui difficilmente qualcuno faccia ritorno ma...ecco il colpo di scena: la regina dei corvi che ogni trent'anni aspetta un uomo sacrificato per figliare, proprio dal capovillaggio, chi se lo sarebbe mai aspettato, io non di certo. L'uomo l'avrà raggiunta? chi lo sa, il mistero c'è e a me non dispiace affatto.
Come al solito ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaoo.

Recensore Master
19/10/19, ore 10:19
Cap. 12:

E voglio bene anche a Boklop.
PErché NON HA LA CUPIDIGIA. Forse è l'unico difetto che non ha, perché sostanzialmente ...
STICAZZI REGA.
Come direbbero i romani: apprezzo la sua simpatia per gli umani - amore quello no, si vede che STICAZZI - e il fatto che si sia trovato dio e mò, vabbeh, andiamo a mangiare, che palle sta corona.
Le sfumature dei tuoi pg mi fan venir voglia di incontrarli tutti. Son seria.