Immaginavo, verso mezza storia, che fosse ispirata al nostro mondo ma non avevo ben chiara una collocazione spaziale. In realtà avrebbe potuto essere in moltissime zone del mondo, tristemente, ma mi ha fermata il riferimento a "un uomo"; doveva essere un posto con un unico dittatore... nord Corea mi dici, a fine storia. Molto straziante. In realtà è peggio che drammatica, perché una storia drammatica si può sopportare, ma la descrizione di una realtà drammatica è davvero terribile. Per il resto, che dire, è scritta molto bene e si vede che è un tema sentito.

Sabriel, finalmente eccomi a recensire!
Ammetto che non sono molto informata sull'argomento, però dalle tue parole ho percepito la sofferenza di questo figlio, che non ha avuto scampo e vede il destino segnato della madre.
Le immagini da te evocate mi hanno fatto pensare ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ed è impensabile che delle cose del genere esistono ancora ai giorni d'oggi, come hai voluto evidenziato tu. Solo che a volte è veramente difficile capire la mentalità e la cultura di popoli molto distanti da noi, dal nostro modo di pensare. Magari per loro, che sono cresciuti in questo modo, questa è la normalità.
Uno scritto ricco di sentimento, che mi ha fatto riflettere, anche se non ho tutte le conoscenze che servono per capirlo a fondo.
Complimenti e alla prossima, ho visto che hai pubblicato una nuova storia che mi incuriosisce molto, ma ora sto morendo di sonno e non riuscirò a passare XD
Buonanotte e a presto *-*

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Sabriel!
So che è tardissimo, ma ho letto questa storia e volevo lasciarti un commento.
Una lettera molto toccante, che ha il sapore amaro della disperazione.
Il fatto che lui parlasse come fosse già morto e il suo destino fosse già segnato mi ha stretto il cuore.
E questa madre che ha imparato a fare qualsiasi lavoro, ma per questo non sarà mai libera.
Un'esistenza misera che non lascia alcuno spazio alla speranza.
E non c'è nulla di più duro della realtà che può insegnarci quanto la speranza a volte non esista e che l'ultimo a morire è solo il primo di una lunga serie.
Complimenti per aver coraggiosamente trattato quest'argomento attuale e molto spinoso.
Alla prossima! :3

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