(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) A storia conclusa, tengo vivamente a segnalare questa storia per l'inserimento tra le scelte.
In primis, perché reputo che sia una delle migliori - e più belle - Lawlight (LxLight) scritte negli ultimi anni, ma non solo: breve, lunga giusto cinque capitoli, l'autrice è stata capace di scrivere quello che potrebbe essere tranquillamente una parentesi taciuta dell'opera originale.
Una storia meravigliosa, dal primo capitolo all'ultimo punto fermo.
La storia parla di una breve gita in montagna, durante lo stallo con le indagini sul caso Kira. Light ha perso tutti i ricordi legati al quaderno della morte, e L si ritrova con un pugno di mosche in mano. La gita in montagna, sembrerebbe, l'ennesima prova del nove per Light - per dimostrare la propria innocenza - e per L - per confermare e alimentare ogni tipo di dubbio sul giovane Yagami.
Ma ciò che rende questa storia perfetta è il bellissimo approfondimento dei sentimenti e della psiche dei personaggi principali, ovvero L e Light.
Se all'inizio entrambi sono incerti sui propri sentimenti, ogni singolo capitolo serve da mattone; un passo dopo l'altro, sia L che Light capiranno cosa provano l'uno per l'altro e tenteranno di metabolizzare questa consapevolezza.
Una trama semplice, ma trattata divinamente. Una trama perfetta per l'intento ultimo dell'autrice: L e Light si amano, si completano, sono anime gemelle... Lo capiscono, lo accettano, ma sono costretti ad arrendersi al loro destino. Perché Light è Kira, e L è L. Perché si danno la caccia. Perché in quella realtà, in quell'universo, non esiste un lieto fine per loro.
Ed è bastato un gioco della bottiglia, un bacio e una piccola permanenza con gli eredi di L e Misa Amane per chiarire tutto. Per rendere lampante la risposta all'unico quesito che L vuole risolvere in questa storia, la ragione per cui si sono ritrovati in montagna come delle persone normali, in una banale gita fuori casa: Light prova veramente qualcosa per il più grande detective del secolo? O si tratta dell'ennesima farsa, dell'ennesima bugia?
Altro punto di forza della fanfiction, che la rende ancora più gradevole, è la caratterizzazione magistrale dei personaggi: mossi in un "What if" non così semplice da sviluppare - a dispetto delle apparenze -, i personaggi mantengono la loro personalità, le loro caratteristiche che tanto li contraddistinguono in "Death Note".
Ci vengono mostrati gli eredi di L - qui ancora piccoli, ancora che pendono dalle labbra del detective -, la voglia di impressionare "il maestro", la loro cieca fedeltà nel seguirlo in montagna con i possibili due Kira. Ma, soprattutto, l'autrice ci dà modo di osservare anche la reazione di L; il suo tenerci.
La psicologia dei personaggi, insomma, viene esplorata dalla A alla Z.
Ogni azione ha una sua spiegazione, e si arriva alla fine della storia constatando che non poteva finire in altro modo. Che le cose non potevano che andare così.
Tutto ciò, è accompagnato da dialoghi brillanti, mai messi a caso, mai aggiunti solo per riempire uno spazio bianco: ogni parola, ogni frase pronunciata dai personaggi ha un suo perché, ha un suo peso.
Non solo l'autrice ha eseguito un ottimo lavoro con la caratterizzazione, con i dialoghi e con l'approfondimento psicologico dei personaggi; il testo non presenta il minimo errore, la minima sbavatura.
Una grammatica immacolata, dunque.
Inoltre, l'impaginazione elegante offre quel tocco in più alla fanfiction, rendendola graficamente apprezzabile.
In più, lo stile dell'autrice, sobrio e mai artificioso, permette al lettore di immergersi totalmente nella storia. Prende per mano il lettore, e lo accompagna in un intreccio fatto di "presente" e "flashback", che donano un ritmo coinvolgente alla storia. Sicuramente, una scelta ingegnosa e intelligente. Una scelta che funziona e dà un sapore diverso all'intera ff.
C'è un equilibro perfetto tra dialoghi, descrizioni e introspezione. Non c'è una sfera che prevalga sull'altra.
Un viaggio bellissimo - doloroso, anche - per tutti i fan di Death Note, per tutti gli amanti del pair trattato. Chiunque deciderà di leggerla potrà ritrovare tutto ciò che ha amato, tutto ciò che sarebbe potuto capitare se la Lawlight fosse stata esplicitata nell'opera originale.
Una storia che merita di essere letta, e al tempo stesso una storia che si fa leggere. Una storia impossibile da non apprezzare. |