Recensioni per
Cà d'Anime è in vendita
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/04/20, ore 22:57

Sai che adoro il tuo stile? Sei riuscito a passare con assoluta disinvoltura al tono poetico di Dies Irae e La Signora della Montagna al gioiellino di comicità che è la prima parte del capitolo. Sarà che sono del Nord Italia anch'io, ma ho capito senza troppi problemi il dialetto (che pure capisco meno dell'inglese) e mi sembrava proprio, in certi punti, di stare ascoltando i vecchietti al bar dalle parti di casa mia.
Comunque ho adorato il piglio ironico con cui e descritto tutto, dall'esperienza dei tre ragazzini alla tragica fine del povero Punghèn.
E il tono si mantiene scanzonato nella seconda parte, con un Ninèn ormai adulto alle prese con due medium defecapudenda che non riescono a sentire fantasmi spernacchianti che commentano a gran voce la loro simpatia.
Un prologo davvero interessante e divertente, complimenti!

Recensore Master
05/11/19, ore 10:16

Di' so, Yonoi, addirittura "Di ban sό, fantèsma"? Mo me a't fagh la recensian in bulgnais…
Ehm… cazzate a parte, io ti chiamerò il Pupi Avati di EFP, per come riesci a evocare questo "orrore" padano misto a ninén e cinni, che poi alla fine non è neanche così orrore, a ben guardare, ma uno dei tanti aspetti di una realtà che ha in sé anche una forte componente fantastica ed esoterica.
Bellissima la spedizione dei cinni, quante ne ho fatte quando avevo quell'età, e quante "Ca' D'anime" ho esplorato, serenamente inconsapevole dei fantasmi (ho le capacità esoteriche di un turacciolo) che forse le abitavano…
Come sempre, sai tratteggiare personaggi iconici esattamente come Pupi Avati o il compianto Fellini, che però era più sul versante romagnolo (altra cosa rispetto a Bologna, checchè se ne dica). La comparsa della Wanna Marchi esoterica, dal nome bolognesissimo, mi ha fatto morire dal ridere.
Grandissimo primo capitolo, non vedo l'ora di leggere il prossimo!

Recensore Master
02/11/19, ore 19:23

Ave Y., alla fine approdo tra nebbie e fanali, complice il maltempo e un fastidioso raffreddore, leggo la tua nuova e frizzante storia… fantasmi e passi perduti, scrittura invero curata e coesa come sempre, inimitabili le note a piè di pagina per meglio comprendere il dialetto. Tre ragazzini, ognuno con la sua caratterizzazione, alle prese con l’incerta aleatorietà della caccia ai fantasmi.. nella casa stregata la cui malinconia contagia anche il lampione!
E dallo scherzo la tragedia, il tragico schianto e poi approdiamo nel nostro presente, un agente immobiliare alle prese con una cliente/sedicente Maga che brama gli ectoplasmi e cerca di tirare pro domo sua il prezzo.. Agente immobiliare che è uno scampato .. E i fantasmucci? Leggendo “E quelle là, invece? Simpatiche cόmm un gât tachè ai marόn.”m sono rotolata sulla sedia. Volo al prossimo capitolo!!

In bocca al lupo per il contest
A la prochaine Jane Queen Empress

Recensore Master
25/10/19, ore 11:13

Ciao,
finalmente sono riuscita a ritagliarmi un po' di tempo per leggere qualcosa di tuo.
Diciamo pure che era uno dei vari nodi al fazzoletto efp che mi ero fatta, nella speranza di riuscire a sbrogliarli in tempi decenti. Mi è capitato di leggere alcune tue recensioni trovandole sempre estremamente interessanti e da lì mi ero proprio ripromessa che, prima o poi, sarei dovuta passare a leggere i tuoi racconti.
In questi giorni ce l'ho fatta! ✌️

Questo primo capitolo mi è piaciuto molto, probabilmente più per l'impronta molto personale che gli hai dato, piuttosto che il genere fantasmi strettamente in sé. E se un autore riesce a rifilarmi un genere dal quale normalmente starei alla larga, beh, mi sembra ovvio che meriti davvero molto.
Dal punto di vista 'tecnico' non avevo dubbi - così, sensazione personale, a prescindere - e difatti ho trovato il capitolo estremamente curato, ricercato e dettagliato.
Mi interessava ovviamente capire che sensazioni avrei provato e qui sono rimasta piacevolmente colpita perché ho trovato una storia molto legata alla sua tradizione. Chissà, forse dovrei dire 'nostalgica', ma al tempo stesso con la soddisfazione di dire 'sì, so di cosa sta parlando'.
E non mi riferisco alla caccia ai fantasmi in sé, ma a come ci hai proposto l'avventura spericolata di questi tre amici (a quei tempi questa indole era tutt'altro che sporadica), ma anche al vissuto del resto della comunità locale.
E paradossalmente in netto contrasto con lo svolgersi delle vicende in senso stretto, il tutto è scritto con tono che io ho trovato molto amichevole, familiare, ironico, e frizzante.
In pratica a discapito dei fatti raccontati, io ho sorriso davvero molto, a volte per puro divertimento, altre per nostalgia.
E leggere con questo spirito per me è fondamentale. Se avessi trovato un racconto lugubre, gusti personali ovviamente, ammetto che probabilmente il nodo al fazzoletto non si sarebbe slegato appieno.

Mi ha colpito molto però, anzi ci sono rimasta notevolmente di sasso (per non dire altro), la piega finale che ha preso il capitolo. Io che mi stavo godendo questa piccola divertente avventura tra cinni, ad un certo punto mi tocca associare l'incidente dell'autista alle urla dei tre amichetti, e poi le successive voci che sente il venditore all'interno della fatiscente dimora, a quanto pare unico sopravvissuto.
Bella palata. Penso che il camioncino di orologi a cucù abbia centrato non solo i ragazzini ma anche i lettori stessi...

Ma persino in questa situazione hai saputo mantenere comunque il tono del capitolo con dialoghi a cui non sono riuscita a non sorridere.
Intendo soprattutto la familiarità, le frecciatine, il rapporto ironico che lega questi tre amici. Chissà che in qualche modo non possa proseguire anche oltre il destino avverso che li ha travolti, a prescindere che le voci siano 'reali' per effettiva presenza dei due o frutto della sua immaginazione. Magari con l'aiuto dei due spiritelli, riuscirà finalmente a vendere questo sgangherato rudere.
Per le due donne potenziali clienti, al momento mi associo al commento dei due fantasmini o presunti tali (“E quelle là, invece? Simpatiche cόmm un gât tachè ai marόn.”) 😅

La sigla riguarda un cartone non esattamente tra i miei preferiti, direi piuttosto tra i rimossi, ma poco importa, mi premeva leggere qualcosa di tuo e ho fatto bene.
In bocca al lupo a te e agli altri tuoi colleghi che conosco. Ora ti saluto.
Ciao 🙂

PS: Il Punghen come nomignolo mi ha fatto morire dal ridere... al personaggio in modo letterale anche.

Recensore Master
25/10/19, ore 02:20

heilà, ben ritrovato!
confesso, ero curiosissima di capire cosa avresti tirato fuori, tanto più vista la sigla (che ricordo molto poco a dire il vero 😅 solo le figure mi dicono qualcosa) ma tanto si sa che tiri fuori sempre capolavori eheheheheh....

Direi che qui abbiamo un altra storia in tipico stile tuo: fantasmi, nebbia luoghi abbandonati e mettiamoci anche un po' di dialetto locale che non guasta mai (e c'è da dire che sono riuscita a tradurre abbastanza bene senza ausilio di note, un po' assomiglia al mio (veneto))
la prima parte aveva un che di comico, anche se la narrazione voleva essere semi seria dal'ausilio di qualche termine e dei vari punti di vista è risultata abbastanza spassosa: poveri loro, combinano un bel guaio solo per passare i tempo e fingersi forti e fighi quando in realtà vorrebbero solo tornarsene a casa (e farebbero bene, dico io, un po' di buonsenso, con i nebbioni si resta tranquilli eh!)
ma confesso che il finale del primo pezzo mi ha lasciatobasita.
non mi aspettavo l'incidente, no davvero....
e invece.... 😱😱

salto temporale ma sempre lo stesso posto che è sempre in rovina perchè ancora non ha trovato padrone (e quello che ha attualmente ha altro cui pensare) le due acquirenti sembrano abbastanza tirchio spocchiose ma di questi tempi..... per vender un villone a ventimila euro comunque deve essere davvero messa a catapecchia 😅😅🤣 però ha ancora dei bei dipinti sui muri! crediamoci, prima bisogna solo trovarli, stanno solo giocando a nascondino tra una frase oscena e un pentacolo strano....
ma il dettaglio più interessante è che scopriamo come finì l'incidente: molto male. povero Ninen probabilmente aveva cercato da una vita di dimenticare l'episodio e andare avanti o lo ha rimosso e po si ritrova a dover piazzare quel rudere e denro ci trova gli spiriti dei suoi compari di marachelle....

inutile dire che è sempre scritto magistralmente e che sono curiosa per il seguito, alla prossima!
Nala

Recensore Master
24/10/19, ore 13:10

Ciao~! ^^
Eccomi qui spinta dalla curiosità.
Continuiamo sul filone delle storie spettrali, dopo l'ultima tua che ho letto.
Ed ecco i soliti ragazzini che non hanno nulla di meglio da fare, però a questo giro mi sono sentita davvero dispiaciuta per loro, perché non è bastato lo spauracchio, è proprio andata a finire in tragedia... :(

Però! Mi ha fatto sorridere che i loro fantasmi siano tornati proprio nella villa “del terrore”, e il Ninèn è davvero l'unico che può sentirli/vederli?
Un primo capitolo che fa nascere molte domande.
Al momento i fantasmini mi sono molto simpatici, mentre sarei curiosa di vedere se la signora indovina andrà fino in fondo nell'acquisto della proprietà... Ancora non so che pensare di lei, vedremo andando avanti.
Un saluto e a presto~♥

Recensore Master
23/10/19, ore 16:48

Oh che bellezza! Una storia di fantasmi, e ad appena una settimana da Halloween? Evvai!

L'inizio mi ricorda un pò una via di mezzo tra Stranger Things e It (e mi ha anche fatto tornare in mente un vecchio episodio della mia infanzia, quando con un mio cugino entrai in una casa di campagna diroccata proprio per vedere se c'erano i fantasmi. Purtroppo non c'erano). I tre amichetti, che per ingannare la noia dei giorni di fine estate, si addentrano in un palazzo disabitato su cui si raccontano storie a dir poco spettrali. Ognuno dei tre ha paura, questo è più che evidente, ma ovviamente non si azzardano certo a dirlo agli altri. Che figura ci farebbero, altrimenti? Il bello poi è che quando il fantasma compare davvero, schizzano tutti e tre via a gambe levate. E nel mentre, un povero camionista ci lascia le penne.

Trenta anni dopo, uno dei tre si ritrova a fare l'agente immobiliare. E guarda un pò, cerca proprio di vendere l'edificio che lui e i suoi amici avevano visitato tanti anni prima. E tra due potenziali clienti parecchio pittoresche, e voci che sente solo lui (chi sarà? Gli altri due che nel frattempo sono morti? Gli abitanti della casa? Mark Caltagirone e Padre Maronno?), si prende un altro bello spavento.

Mi sta già venendo l'acquolina in bocca all'idea dei prossimi capitoli. Non vedo l'ora di leggerli. Alla prossima!

Recensore Master
23/10/19, ore 16:43

😱😱😱😱😱
Carletto! Mio dio, ci credi che lo guardavo?
Ho letto questo primo capitolo e mi sono tornati alla mente film cult, tipo i Goonies, Casa dolce Casa e infine Casper. Quanti bei ricordi. Ora al cinema c'é Rambo, il ritorno (dall'oltretomba, direi), ma visto che si avvicina Halloween, forse ci sta.
L'agente immobiliare che tenta il colpaccio di vendere l'immobile invendibile é una figura che mi ha sempre incuriosito. Se ci pensi bene, in quali altri lavori devi avere una faccia come il culo così spudorata?
A parte gli scherzi, non posso fare a meno di congratularmi con te per la descrizione dei vari paesaggi: sembra davvero di essere lí presente, e di percepirlo quasi sulla pelle, il contatto con la nebbia...
Non posso che farti i miei complimenti e un grosso in bocca al lupo (mannaro) per i contest, anche se, oggettivamente, mi sembra che tu non ne abbia bisogno...
😅
Ora vado a revisionare la mia ultima Tatoo story, anche se, vista la partecipazione sia tua che di OF, mi chiedo cosa ancora ci sto a fare in quel contest...
Al prox cap!
Ssjd
(Recensione modificata il 23/10/2019 - 08:52 pm)