Recensioni per
Lost and found
di leila91

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
09/03/20, ore 17:24

E rieccomi nuovamente!
Credo che qui ci sia un tema ben definito: tu hai il potere di farmi apprezzare personaggi che normalmente non considererei neanche di striscio.
In verità, essendo la mia OTP del fandom la Sheriarty, non sono completamente contro la John/Mary (hanno un nome, btw?) quindi, sebbene quest'ultima non rientri esattamente tra i miei personaggi perferiti, riconosco l'aspetto misterioso e intrigante che costituisce la sua vita.
Mi è piaciuto vedere un suo lato più amorevole di quanto non sia mai stato mostrato nel canon, dolce e quasi referenziale nei confronti della figlia e del marito; la situazione del primo contest è stata centrata alla perfezione!
In bocca al lupo anche per il secondo – bazzicando sul forum, ho notato che è scaduto da davvero pochissimo – e noi ci risentiremo sicuramente molto presto in uno dei vari fandom che abbiamo in comune.
Alla prossima,
Federica ♛

Recensore Master
22/11/19, ore 09:50

Ciao, questa storia non fa parte delle mie consuete letture, ma dopo aver dato un'occhiata non ho potuto non fermarmi a lasciare una recensione. D'altronde, trovare una storia che parli principalmente, come in questo caso, di quel lato di Mary più dolce e luminoso (quello non oscuro, per intenderci) è davvero una rarità. Mary l'ho vista descritta nelle più svariate interpretazioni in questo fandom più o meno negative, ma è rarissimo che la si veda come una madre. Forse perché lo è stata per poco tempo o perché da queste parti si tende ad accentuare i lati negativi di qualcuno, più che quelli positivi, ma come dicevo è raro vederla come madre. Tu hai parlato proprio di questo, ma non solo. Hai parlato del suo rapporto con John, di come lui l'abbia salvata e di come Rosie sia arrivata nel momento giusto e sbagliato al tempo stesso. Mi è molto piaciuta questa idea, non la cercavano e Mary stessa io ho avuto la sensazione che per un istante abbia pensato che quella gravidanza sarebbe stata un bel problema in previsione del futuro, Magnussen ma non soltanto parlo soprattutto di "agra". Pensiero comprensibile per una persona come lei che sa avere una pistola puntata alla schiena, oltre di vivere in un costante pericolo mortale. Pericolo di cui Sherlock e John non sanno nulla, ma che si rivelerà fatale per lei. Personalmente ho un'idea di Mary come una donna estremamente individualista, però questo non toglie che abbia amato sua figlia. A questo credo tantissimo ecco. Anche se a un certo punto l'ha abbandonata, ma questo rientra nel suo non avere un senso forte della famiglia, derivato dalla vita che ha avuto. Vita di cui sappiamo poco, ma che possiamo dedurre dal tipo di descrizione che Mary fa del proprio passato. Di sicuro però in questa storia i tratti sono esclusivamente positivi, ci sono ombre ma appartengono al passato. I suoi demoni interiori pare che Mary li abbia superati e che sia passata oltre, a un livello in cui c'è solo amore per John, Rosie e anche per Sherlock, in un certo senso è così. Da fuori, io ho sempre pensato che quei quattro fossero una famiglia, leggermente allargata e un po' strana, ma una famiglia. Questa è anzi una delle interpretazioni che preferisco, una delle molte. Per questo il modo in cui si è evoluto il tutto mi ha spezzato il cuore, ma questo è un altro discorso.

Altro tratto interessante è il fatto che Mary metta sullo stesso piano se stessa e Sherlock. Sullo stesso piano nel senso di due persone che sono state salvate da John Watson, amate da lui e fatte in un certo senso rinascere. Mary ha questa sensazione molto forte, di rinascita. Come se fosse diventata una persona del tutto diversa, lei ci crede tantissimo. Io un po' meno, ma perché le sue azioni parlano da sole. Mi sono piaciuti insomma gli accenni a Sherlock, siamo in quei frangenti di The Six Thatcher in cui ci viene mostrato il battesimo di Rosie, passaggi anche divertenti. Specie per via di Sherlock e della sua allergia ai riti sociali.

Insomma, è stata una lettura piacevole. Come dicevo non è tra le mie solite letture, però ricordavo di aver già letto qualcosa di tuo in passato e ho voluto replicare.
Spero di ritrovarti ancora in futuro.
Koa

Nuovo recensore
08/11/19, ore 16:35

Non sono mai stato attratto granchè da questo universo (sono molto più legato allo Sherlock "vittoriano"...), ma anche ad un discreto ignorante come me appaiono chiare la quantità di luci ed ombre della protagonista, così come il "pastone emotivo" che si portano appresso. Oltre a ciò appare in egual modo chiaro l'affetto tra i vari personaggi. Infine 10+ per la natura introspettiva del racconto in terza persona. bel lavoro!!!!! <3

Recensore Master
08/11/19, ore 11:37

Secondo me, hai sviluppato la proposta del “pacchetto” che hai scelto in un modo che risulta originale e di sicuro impatto emotivo.
Infatti sei riuscita a creare un’atmosfera di rassicurante emotività legandola d un personaggio variegato da ombre minacciose come Mary.
Una figura difficile, almeno per me, cui guardare con positività non tanto per il suo passato, certamente importante, quanto per il legame inusuale che Sh stabilisce con lei, anche dopo essere sfuggito ad un tentativo di omicidio da parte sua. Questo aspetto delle vicende, che i Mofftiss hanno intessuto intorno al personaggio della moglie di John, mi ha lasciato molto perplessa, mi ha disturbato parecchio ma, d’altra parte rivela la sconfinata umanità che è nascosta nel cuore del consulting: tutto sommato, Mary è stata scelta da John, perciò Sh sente che, come è legato a lui, così deve rispettare la donna come compagna del suo “conduttore di luce”.
Dicevo sopra del clima positivo con cui hai saputo caratterizzare la tua storia. Si trovano, infatti, nel testo, delle parole che esprimono positività, sicurezza, speranza nel futuro (“…miracolo…vita…perdono…compimento di una promessa…ecc…”).
Il tuo è un pezzo, insomma, che trasmette una sensazione di calore umano, di serenità, nonostante la protagonista, il cui POV ci accompagna in un mondo di dolci emozioni, sia tutto fuorchè una figura rassicurante.
Ma si sa che i bambini, con la loro innocenza, sanno, inconsapevolmente, parlare al cuore degli adulti, o almeno dovrebbe essere così.
Rosie infatti costituisce il riscatto per Mary, la speranza di un futuro migliore lontano dalla violenza e dall’oscurità.
Ripeto che il personaggio in questione non è certo tra i miei preferiti ma hai saputo usarlo in un modo efficace, caratterizzando la tua storia con una chiara credibilità.
Infatti mi è piaciuto leggerla e gustarne i vari passaggi che coinvolgono anche Sh ed un John segnato dalla vita.

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