Recensioni per
La fine del viaggio
di Elgul1

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/12/20, ore 17:56

Ciao Elgul,
premetto che ogni qual volta che leggo qualcosa su Teutoburgo, ci soffro terribilmente e non riesco ad impedire al mio cervello di ripetere ininterrottamente: "Varo minchione, rendimi le mie truppe!"
Per quanto breve - dopotutto è una flashfic- ho trovato questa storia molto ben fatta ed emotivamente coinvolgente. Il punto di vista del soldato romano l'ho apprezzato molto. Si è potuto percepire tutto, la sua fatica per la lunga marcia, la sua sfiducia nell'aiuto Asprenante, la sua immensa forza di voler combattare nonostante il soverchiante numero dei nemici, la sua frustrazione e la sua rabbia verso i suoi commilitoni ed infine la sua presa di coscienza verso una finale inevitabile.
Hai saputo rendere perfettamente ogni emozione, ti faccio i miei complimenti più sincere.
Ci vediamo presto.
Mask.

Recensore Master
16/11/20, ore 12:29

Ciao! Eccomi qui come promesso per lo Scambio Libero del Giardino di EFP!
Allora, devo dire che io avevo già avuto modo di leggere almeno due delle tue one-shot storiche, ma qui devo davvero farti i miei complimenti, perché il tuo stile, si nota, si è evoluto parecchio, non solo lo hai impostato bene ed hai evitato gli errori grammaticali che continuavi anche troppo spesso a fare, sei riuscito a descrivere gli eventi in contemporanea e in maniera fluida, perché si comprendessero, e soprattutto li hai resi credibili, reali e diretti, quindi comprensibili e capaci di trascinare il lettore all'interno della guerra, facendoti empatizzare con l'avvenimento militare e con i sentimenti del legionario, uno qualsiasi ma con famiglia, e quindi alla fine non può che dispiacerti molto per lui e per quello che ha lasciato e in cosa ha combattuto, insomma, la tragicità non è eccessiva, funziona quel tanto che basta, dunque un buon lavoro davvero.
Ci vediamo al prossimo scambio!
Rory

Recensore Junior
19/10/20, ore 09:26

Dopo Budicca, non potevo non scegliere un'altra tua storia storia :D

Cornuti e mazziati dopo Teutoburgo, i legionari stanno cercando di raggiungere un altro accampamento, ma vengono sorpresi da un'imboscata nemica. Alcuni combattono valorosamente fino alla fine, altri cedono al panico e cercano di raggiungere la salvezza nella palude (dove sicuramente non sopravviveranno, visto il peso che si portano addosso).
La scena però rimane sul solito legionario e si cala nel pieno della battaglia fino alla sua preghiera finale per la moglie ed il figlio.

La scelta di un'altra storica è stata ben ricompensata. È una storia coinvolgente che trasmette la stanchezza dei legionari dopo la fuga senza fine. Ho potuto rivedermi nel soldato che a fatica rialza lo scudo e lotta, che impreca contro quelli che fuggono perché per tentare di salvare le loro vite indeboliscono le aree.
Come scelta stilistica, inoltre, mi è piaciuto l'utilizzo delle frasi lunghe. In uno scontro mi aspetterei frasi più brevi, che diano il senso del movimento, ma qui sembra che persino la morte sia stanca di accoglierli.

Alla prossima ^_-

PS: ovviamente anche questa volta ho fatto delle ricerche: su Asprenante e mi ha tirato fuori gli annales di Tacito :P
(Recensione modificata il 19/10/2020 - 09:31 am)

Nuovo recensore
24/04/20, ore 18:57

Ciao, sono il ragazzo dello scambio.
Finalmente sono riuscito a dedicarmi alla lettura di alcune delle tue storie. Mi fa sempre piacere trovare autori che raccontano di eventi storici, soprattutto dal punto di vista dei protagonisti di tali eventi. A scuola studiamo spesso cosa successe durante le guerre e le battaglie, ma raramente ci fermiamo a riflettere sulle meccaniche dei fatti.
Leggere questa flash è tutta un'altra cosa rispetto ad aprire un libro di storia alla pagina in cui sta scritto: "I legionari si trovarono in difficoltà e vennero massacrati durante una ritirata disperata e massacrante."
Carini anche alcuni dettagli come "quei barbari COLOSSALI" oppure "la schiena ingobbita dei suoi commilitoni, stanchi e stremati per quel viaggio che, da glorioso quale doveva essere, si era trasformato in una fuga disperata".
Insomma, si vede che hai fatto i compiti prima di scrivere.
Bellissime le ultime due righe, in cui il nostro anonimo protagonista rimprovera i suoi compagni quando questi tentano di scappare, per poi perdere a sua volta ogni speranza di uscire vittorioso da quella battaglia e raggiungere Asprenante quando il generale viene dichiarato morto.
Penso che il periodo che funziona meglio sia "A un certo punto un potente grido di battaglia, in una lingua che ormai conoscevano e temevano fin troppo bene, scosse l'intera colonna italica."
Mai parole furono più adatte per descrivere il terrore che un gruppo di soldati in terra straniera possono provare.

Dal punto di vista lessicale e ortografico non ho certo aspre critiche, ma non penso neanche di poter tessere le tue lodi. Hai uno stile che, in generale, ho trovato piacevole da leggere in questa flash più che in altre.

Recensore Master
31/03/20, ore 11:45

Buongiorno caro, dopo l’avventura conclusa di Uberworld ho deciso di leggere questa fic storica prima di lanciarmi su una delle nuove long che già mi avevano incuriosita in passato. Cazzarola, innanzitutto mi complimento per una cosa che ho notato con molto piacere: il miglioramento graduale che il tuo processo di scrittura ha portato avanti da quando ci siamo conosciuti alle ultime pubblicazioni. Il testo è pulito, ordinato e corretto, oltre a presentare una storia fatta e finita raccontata in meno di 500 parole. Non è da tutti, non smetterò mai di dirlo, e tu hai sempre avuto il dono della sintesi muovendoti a tuo agio nei capitoli brevi e coincisi. È passato tanto tra queste parole: adrenalina, eccitazione, terrore, per poi arrivare alla rassegnazione finale che ha sapore di sentenza ultima sulla propria vita e quella dei compagni. Essere lì e sapere di morire, ma nonostante tutto continuare… mi ha messo tristezza, sappilo.
Hai inserito elementi specifici che mi hanno permesso di riconoscere il periodo storico di riferimento, come il vestiario, il tipo di armi utilizzate ed il nemico affrontato. Ottimo, ci hai preso in pieno. Alla prossima caro, è stata una bella lettura che si è discostata completamente da ciò che ero abituata a leggere, ma non per questo che ho apprezzato meno, anzi! Buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
26/03/20, ore 13:45

Ciao!
Come accennato nella scorsa recensione che ti ho lasciato per lo scambio del Giardino, avevo visto qualcos’altro di tuo nella sezione Storico, quindi, come anticipato, eccomi qui a leggerti e recensirti.
Questa piccola flash, rispetto a quella della rivolta di Boudicca, è molto più lineare e “studiata”. Il testo scorre più piacevole e non ho notato errori di sorta.
Mi è piaciuta la descrizione dell’ambientazione e delle sensazioni del soldato.
L’unica cosa che avrei fatto in più sarebbe stato forse aggiungere il nome del generale che viene ucciso, ovvero Quintilio Varo – ma questo per amor di storia, come sai il mio essere archeologa influisce su questi dettagli.
Per il resto complimenti, questo tuo lavoro mi è piaciuto assai, spero alla prossima!
 
Saeko
 
P.s. quando vuoi, ti aspetto per lo scambio libero del Giardino!

Recensore Master
19/02/20, ore 14:32

Ciao Elgu!
Mi sa che non ti ho mai letto, ma non potevo proprio lasciarmi scappare l’occasione di recensire una storia di genere storico. Teutoburgo è stata una disfatta tremenda e affascinante e secondo me hai gestito bene la cosa nello spazio di una flash. Hai scelto di raccontare gli ultimi minuti di un legionario, di un uomo che, abituato a combattere e a difendere la res publica (che già era impero, ma vabbé), vede la propria legione soccombere, il generale morire e rivolge l’ultimo pensiero alla famiglia. L’iconografia recente mi ha fatto pensare a Ridley Scott con il Gladiatore (che non è più tanto recente, ma vabbé) e mi è piaciuto che la storia si chiuda così. Il tema della diversità dei germani rispetto all’esercito imperiale romano è sottolineato con un solo riferimento: la lingua aspra che il soldato, come altri, ha imparato a riconoscere e a temere. Proprio perché c’è tanta letteratura circa questa epocale disfatta ho apprezzato che tu abbia evitato retoriche o toni altisonanti. La flash nella sua compostezza risulta tragica il giusto, lasciando che la fine dell’esistenza del singolo parli a nome di tutti.

Sei stato bravo anche nello scegliere una terminologia giusta per indicare le armi e nella scena dell’attacco del germano, con la testa volante. E qui mi sei proprio piaciuto, sì, sul dettaglio raccapricciante. Sebbene sia scenico, che un fendente solo riesca a recidere il collo e la colonna mi è sempre sembrato eccessivo, ma vedendo solo la testa volare è plausibile che il barbaro abbia decapitato con uno/due colpi d’accetta un romano per gettarne la testa mozzata tra gli altri soldati, per terrorizzarli e dimostrare la propria forza. Mi sono soffermata su questo dettaglio per farti capire ancora meglio che la storia mi è piaciuta molto e che l’ho trovata anche molto interessante e ben curata.

Un saluto,
Shilyss :)

Nuovo recensore
11/02/20, ore 15:18

Buon compleanno!
Ci tenevo a lasciarti un pensierino in questo giorno speciale ^^
Questa Flashfic mi è piaciuta molto, hai descritto perfettamente il senso di tensione che si avverte quando si rischia di essere attaccati da un momento all'altro da parte dei nemici e anche il momento della battaglia ti è riuscito benissimo, ma di quello non sono affatto stupita, dato che scene del genere secondo me ti riescono sempre molto bene.
La frase finale è stata un colpo al cuore perché ho provato molta empatia nei confronti del protagonista, il quale è conscio che sta per morire e il suo ultimo pensiero è rivolto alla moglie e al figlio che non potrà più riabbracciare.
Complimenti, sei anche migliorato molto dal punto di vista grammaticale e stilistico ^^

Harriet;

Recensore Master
09/02/20, ore 19:56

Ciao! Eccomi per lo scambio di recensioni. Che dire: breve ma intenso! Emozionante questo breve scorcio di una battaglia terribile e sfortunata. Sei stato bravo a descrivere in poche pennellate i sentimenti del legionario. Mi è piaciuta!

Recensore Veterano
03/02/20, ore 18:25

Ciao! Devo dire che questa flash mi è piaciuta molto, forse più della precedente, quella sulla battaglia contro Budicca. In entrambi i casi sei stato in grado di descrivere in maniera accurata lo scontro con le popolazioni nemiche, hai usato una terminologia appropriata, senza risultare pedante e apprezzo molto il tuo stile semplice e scorrevole. In questo racconto in particolare ho apprezzato il punto di vista del legionario, che anche in questo caso è anonimo, ma il fatto che descriva la battaglia che LUI sta combattendo (il modo in cui si pone di fronte all'avversario, i suoi sentimenti, la percezione che ha dello spazio e della situazione) contribuisce ad immergersi totalmente nella vicenda. Mi è piaciuto che, ancora una volta, i romani si sentano soli, smarriti e che quella che avrebbe dovuto essere una guerra vittoriosa in grado di portare loro gloria si sia trasformata in una sortita umiliante e pericolosa. Molto ad effetto la scena della testa mozzata del suo compagno che gli vola davanti e che lo lascia interdetto, ma che gli fa rendere conto della gravità della situazione: sono stati colti impreparati, sono stanchi, provati dalle battaglie e in svantaggio e la disfatta è inevitabile. Molto bello anche il momento in cui si rende conto che non tornerà più dalla sua famiglia. Ottimo lavoro, continua così!

Recensore Master
27/01/20, ore 22:43

Ciao!
Innanzitutto… scusami, scusami veramente per questo indegno ritardo. Questo in corso non è un periodo molto semplice, ma spero comunque di essere riuscita a farti piacere con questa recensione,
Il genere storico è proprio il tuo pane! Questa storia trasporta veramente in un’altra epoca, e raccoglie in sé tutta l’intensità di una battaglia nonostante la brevità. I termini tecnici, il linguaggio che utilizzi, indicano che ti intendi del soggetto e tratti la tematica con cognizione e competenza.
Il narratore non ha un nome ed è difficile capire di che grado sia, ma non importa. Il vero protagonista è infatti la battaglia, caotica e senza uscita, che riempie l’ambiente di morte dovunque ci si giri e lo fa sentire ristretto, soffocante.
Agghiacciante è anche l’immagine della testa mozzata che gli vola davanti, che lo riempie di sangue. Non si sa chi sia nemmeno lui, e la sua morte è stata terrificante. Ma ormai la battaglia è persa, i soldati scappano, e un’altra famiglia resterà senza padre. Un ritratto come tanti, una storia come migliaia.
Che hai saputo raccontare in maniera che non posso che definire ottima. Quindi un abbraccio, e i miei complimenti. Come ho fatto ad aspettare una settimana non ne ho idea.
Ciao
Lady R

Recensore Master
21/01/20, ore 18:59

Ciao!
Eccomi per lo scambio del Giardino, ho deciso di passare su questa, dal momento che le altre sono long e questa non l'avevo ancora letta ^^
Come avevo accennato nella recensione alla precedente storia, non sono un'appassionata di Storia tanto da conoscere ogni evento verificatosi nel corso degli anni.
Leggo con piacere, pero', che questa storia e' ambientata nel periodo romano, che apprezzo moltissimo e di cui, forse, so meno: grazie quindi, di nuovo, per avermi insegnato qualcosa che non sapevo.
Come nell'altra storia, il tuo stile mi piace perche' e' chiaro e scorrevole, decisamente ben calibrato; a tratti, pero', trovo ti soffermi un po' troppo sulle descrizioni, che forse e' necessario "alleggerire" un po' con qualche introspezione o dialogo.
Eccessive descrizioni degli eventi potrebbero appesantire troppo la lettura e, di conseguenza, anche la scorrevolezza del testo e la memoria del lettore, che si trova davanti un ammasso di informazioni che potrebbe faticare a gestire.
Tuttavia, credo che questa sia anche una caratteristica tipica del genere storico, dopotutto, oltre che di una storia corta come questa.
Non essendo ancora passata dalle long, non saprei dire se cio' accade in una storia piu' lunga.
Inoltre, ti volevo fare notare una frase, situata all'inizio, che modificherei, a causa di una ripetizione: "[...] si era trasformato in una fuga disperata dagli attacchi dei barbari che da oltre un giorno continuavano ad attaccarli."
"Attacchi" e "attaccarli" non mi suona bene: sono termini troppo simili per accostarli in una stessa frase, a mio parere, anche se al momento non saprei suggerirti termini diversi e migliori.
Spero che questo appunto non ti dia fastidio ^^
Comunque, e' stata una lettura piacevole, scorrevole e come ho scritto, mi ha insegnato qualcosa, come anche la storia precedente; ti ringrazio per questo! :)

Recensore Master
05/01/20, ore 22:25

Ed eccomi qui a commentare questa tua flashfic che mi è piaciuta assai. Sono laureata in Storia, ma di rado leggo le originali, sono stata quindi contenta di avere l'occasione di leggere la tua. Dunque, la battaglia di Teutoburgo dal punto di vista di un legionario romano. Devo dire che hai reso davvero bene il senso di attesa, l'avvio della battaglia e il suo svolgimento, pur nella sua brevità. Non è il Generale a parlare, ma il piccolo soldato che, letteralmente sparisce nella mischia, il soggetto che nelle relazioni è anonimo, ma che tu hai reso molto bene nella sua umanità, nel suo rendersi protagonista di una disfatta che gli costerà cara... mi è piaciuto molto, spero di rileggerti in qualche altra occasione! :)

Recensore Veterano
23/12/19, ore 16:05

Allora, bella bella bella.
Adoro la Storia, ne sono una grande appassionata e trovare questa Flash è stato come trovare l'oro.
La battaglia di Teoutoburgo, conflitto tra romani e germani, che vede la vittoria di questi ultimi. In poche righe sei riuscito a far emergere la paura e l'adrenalina che scorrevano nelle vene dei soldati romani.
La stanchezza che provavano e la rassegnazione che si insinuava in loro ogni giorno di più. Il pensiero del soldato rivolto alla moglie e al figlio è stato toccante, perché è vero, molti partivano in guerra sapendo che non sarebbero più tornati dai cari probabilmente e questa cosa mi mette tristezza.
Tuttavia lui no, lui combatte finché può, fino alla fine, nonostante abbia capito che con la morte del comandante lo scontro sia segnato. Ammirevole davvero.
Questa storia l'ho trovata veramente molto bella e la situazione anche ben descritta, quindi complimenti.
L'unico, piccolissimo appunto che mi viene da fare è nella frase "una testa di un legionario...". In questo caso, forse sarebbe stato meglio con "la testa di un legionario". Ma nulla di grave!
Bravo bravo!
Alla prossima

Nanami

Recensore Master
08/12/19, ore 12:57

Ciao :)
Wow, questa flash mi è piaciuta molto. Ho notato che anche il tuo stile è diverso rispetto alle altre storie che ho letto (non so se sia un cambiamento involontario o un "adattamento" visto il contesto della storia, ma in entrambi casi sappi che mi è molto piaciuto), e poi è di genere storico, una battaglia, che oramai ho capito da tempo essere il tuo forte. E infatti il momento è descritto molto bene, hai dato il giusto pathos, un po' come stesse tutto avvenendo a rallentatore. Uno scritto molto malinconico, specie sul finale, ma in fondo è guerra (basata tra l'altro su un evento storico VERO), e la sensazione di tristezza e anche disperazione è normale. Mi ha fatto molto piacere leggerla, a presto :)

Nao

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