Ciao :)
Arriva sempre, nella vita, il momento del confronto. Solo che, in certi casi, arriva quando è ormai troppo tardi per tornare indietro, quando il limite invalicabile è stato largamente superato, così tanto che ormai non sembra esserci più alcuna vera possibilità per riuscire a rimediare.
Le emozioni di Jill, la sua sofferenza, la sua rabbia pronta a esplodere, tutto si percepisce con chiarezza; ma qui non si tratta di un semplice litigio di una ragazza adolescente con i suoi genitori. Qui è un confronto tra estranei, tra una ragazza colpevole solamente di non aver potuto scegliere il proprio destino gettata via come una cosa inutile, che non accetta di ricevere quelle scuse tardive e che sanno di falsità.
Mi dispiace davvero tanto per lei. La possessione del demone non è qualcosa che abbia scelto, e i suoi incubi e la sua sofferenza sono tutto ciò che le rimane. Ma nessuno dovrebbe vivere - o, meglio, non vivere, perché la sua non è più vita - in questa maniera.
È davvero un racconto duro, secco come una coltellata, e sono curioso di scoprire come proseguirà.
Ti saluto e a presto! |