Oh, ma che bellezza!
Non devi assolutamente preoccuparti, A.: non volevo certo leggere (solamente) di alberi di Natale e pacchi regalo, ma anzi, sono contenta, davvero molto contenta che tu abbia deciso di prenderti qualche libertà e interpretare il tema a modo tuo, perché questa storia è deliziosa, è malinconica ma intrisa di così tanti spunti interessanti, originalissimi, capaci di creare un'atmosfera unica. E poi, insomma, challenge mia, decido io: avevo chiesto una storia con protagonista Tosca e ambientata durante le feste di Natale, e durante le feste di Natale tu hai ambientato la tua storia. Il caso è chiuso, sentenza emessa, tutti a casa a festeggiare XD.
A parte gli scherzi, comunque, come ti accennavo per me questa era solo l'occasione per offrire qualche spunto eventualmente a qualcuno per portare a termine una storia, per cui non posso che essere felice di aver ritrovato le bellissime atmosfere dei tuoi fondatori.
Ho assolutamente amato la descrizione della foresta: è tutto così intriso di magia ancestrale, in questo sottile equilibrio fra atmosfera leggendaria e i rimandi alla tradizione propria della saga... adoro come tu riesca a rendere chiaramente la differenza di epoca anche restando nell'universo della Rowling, dando connotati più ancestrali, quasi incarnati, alla magia. È davvero qualcosa di fantastico, che già avevo notato al matrimonio di Priscilla, ma che qui emerge ancor più chiaramente con la descrizione della Foresta come luogo incantato per eccellenza: incantato, sì, ma anche legato ai ritmi naturali di una figura come quella di Tosca. È davvero fantastico che siano in fondo la stessa cosa, e sei riuscita a mantenere vivo l'aspetto della Foresta Proibita come luogo pericoloso, cupo, intricato che conosciamo dai libri, aggiungendovi un tocco molto personale. La foresta oggi è forse particolarmente impenetrabile perché la figura di Tosca è assente... o forse mi sono solo fatta io un enorme viaggio XD.
Avendo tu dipinto questa Tosca legata ai ritmi della natura, trovo perfetto che il Natale, alla sua corte (a proposito, ora esigo un'apparizione del pro-pro-pro-prozio di Joey il Jarvey intento a riverire con coloriti complimenti il generoso corsetto di Madama Tassorosso XD) venga trascorso in tranquillo e caldo letargo nel cuore di Lady Oak (sei un genio, questo lo sai, sì?).
E poi, c'è il Signor Salazar... che sappiamo, ahimé, che destino sceglierà, in seguito ai suoi screzi con Messer Godric. Trovo davvero molto bello che, comunque, prima del suo inevitabile allontanamento ci siano stati questi momenti di ripensamento: ho sempre fatto molta fatica a digerire la storia di Serpeverde, perché comunque ho sempre pensato che quattro persone in grado di dar vita a una cosa così meravigliosa come Hogwarts dovessero avere più che un interesse comune a tenerli insieme, e dipingere Salazar come il brutto cattivone mi è sempre sembrata un po' una riduzione di un rapporto sicuramente molto più complesso. Qui emerge molto bene tutta la difficoltà di un carattere fosco, facile all'ira, ma sostanzialmente affezionato alla scuola, e, soprattutto, in grado di dare qualcosa di buono alla scuola: ti sono davvero grata per aver sottolineato questa cosa, perché, pur non essendo assolutamente una fiera Serpeverde, faccio comunque molta fatica ad accettare questo svilimento un po' "da fiaba", dove tutto è bianco o nero, di Salazar e dei suoi discendenti (ok, ok, c'è comunque quel dettaglio di un serpente assassino dimenticato nelle tubature per fare strage di ragazzini, ma a quello ci penseremo in un altro momento XD).
Ho amato molto anche il rapporto fra i due: c'è tanto, tanto affetto, che probabilmente non è amore, ma è forse qualcosa di più. E ho amato la loro sincerità, oltre a ogni cosa. È un rapporto limpido, il loro, dove non si nascondono dietro a bugie e sotterfugi, e si accettano nonostante tutto.
Insomma, è una storia che, nonostante la malinconia e il senso di perdita che si staglia all'orizzonte, scalda il cuore: e se non è Natale questo...
Ah, mi stavo quasi dimenticando di Pagù: che bellezza ritrovarlo, con la sua nostalgia del suo caldo tappeto dove sonnecchiare e la sua eterna devozione a Tosca (oltre al suo perfetto olfatto per quanto riguarda le serpi!).
Se non mi avessi già conquistata con tutto questo, mi avresti decisamente avuta con la rete a strascico per cuori, scaltri o sprovveduti (e sì, sono convinta che, nonostante tutto, Madama Tosca avrebbe provato una particolare simpatia per un certo allievo di Priscilla!).
Grazie davvero di cuore per avermi dato la possibilità di leggere questa bellissima storia.
Un abbraccio! |