Recensioni per
Sugar and spice, and all that's nice
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/03/20, ore 17:41

Valutazione per il contest "Il mio Babbo Natale segreto"
Quinto posto
Setsy: Sugar and spice, and all that's nice
Grammatica&stile: 18/20
"Oh, bè…" "Be" con l'accento è scorretto. Si scrive o con l'h finale o con l'apostrofo. -0,5
"“Io… io credo…” Aziraphale inghiottì a fatica “" Se il dialogo continua dopo una frase fuori, ci va la virgola. -0,5
Suggerimenti (non tolgono punti)
"era che fossero rubate; però Aziraphale era convinto" Ci sono poche volte in cui penso si debba usare il punti e virgola, e non penso che questa sia una di quelle, sia per il contesto (non troppo elevato) sia per chi racconta la storia (un bambino, sebbene colto). Tuttavia, riconosco che si tratti di preferenza personale e lascio a te decidere. Qualcosa di simile in "non erano degli assassini in erba;" più avanti.
"probabilmente, avrebbe riscosso un gran successo." Avrei tolto la virgola dopo potrebbe, secondo me scorre meglio senza. Al contrario, ne avrei aggiunto una in "E a proposito non sei stato furbo," dopo "proposito"
"per quello ti ho preso quel libro”. Il pronome quello viene ripetuto, secondo me inutilmente. Avrei tolto il secondo quale al posto tuo.
Scrivere dal punto di vista di un bambino non è un un'impresa facile. Scrivere dal punto di vista di un bambino che risulti colto per la sua età lo è ancora meno, ma la tua prova mi ha convinto. Le connessioni che fa sono semplici, ma tenute molto ben connesse e non così semplici da risultare ridicole. Il modo in cui viene trasmesso funziona anche, inteponendo ai dialoghi con i bulli i pensieri e le divagazioni di Aziraphale, è anche risultato molto funzionale, permettendo di conoscere quel mondo da te rimmaginato senza alcun problema. Ho trovato anche il lessico particolarmente azzeccato: hai usato parole meno comuni ogni tanto, ma ho trovato che questo facesse più parlare il protagonista che altro, e in ogni caso devo farti i complimenti per la costruzione del testo stesso.
Sfortunatamente, se il resto della storia è più che perfetto, ho trovato la parte finale in giardino un po' meno curata, stilisticamente parlando. Ci sono alcune frasi, come quella di Crowley prima dell'acqua santa, che ho dovuto rileggere un po' per capire, e ho trovato che il sottile equilibrio fra "linguaggio colto" e "linguaggio parlato" si sia piegato un po' troppo verso quest'ultimo. Non che quest'ultima parte sia brutta, è comunque un buon lavoro di cui dovresti essere fiera, ma l'ho trovata meno rivista rispetto all'inizio. E forse, mi ha lasciato un gusto un po' amaro in bocca proprio perché hai creato qualcosa di così soddisfacente prima, sempre stilisticamente parlando!
Trama&IC (per fandom) o Trama&personaggi (per originali):8/8. Mi è piaciuta molto come si è svolta la vicenda, l’ho trovata semplice e adorabile. Ce lo vedo molto un Aziraphale bambino che timido e impacciato è vittima dei bulli della scuola. L’IC, che è una cosa a cui tengo particolarmente, è perfetto: Aziraphale, come dicevo prima, è timido, goffo, sempre amante dei suoi adorati libri, ma anche coraggioso. Stessa cosa Crowley: quello che pare un bullo infernale poi si rivela essere davvero una “brava persona” che ha cercato di aiutare Aziraphale, pur mantenendo la “facciata” da duro. Mi è piaciuta l’idea di renderlo il bullo più temibile della scuola, nonché il ragazzo di cui Aziraphale è innamorato. E poi ho adorato anche il ruolo che hanno avuto qui i cavalieri dell’apocalisse, ammetto che di mio non li calcolo molto (poveri) e qui hanno funzionato alla grande. In generale mi è piaciuta tutta la vicenda, quei ragazzini sono stati davvero terribili e cattivi con Aziraphale e quando è arrivato Crowley sono stata così contenta perché lo sappiamo che – anche se non vuole ammetterlo – è tenero dentro. Quando è saltato fuori il dettaglio del libro con su disegnato il cuore con dentro la “A” ho sclerato forte, perché questo genere di vicende mi piace sempre. Il finale poi, che dire del finale? Crowley torna da Aziraphale e fra i due finalmente c’è un dialogo civile e qui il nostro demone (che non è proprio un demone in questa storia, ma dettagli) tira fuori il suo lato più dolce e anche timido. E il bacio è stato dolcissimo, un avvicinamento del genere era ciò che speravo. Ho amato come i personaggi fossero così loro nonostante un contesto così diverso. E per me questo vale tutto. Per questo sia per IC che anche per trama non posso che darti il massimo, ovviamente.
Gradimento personale:12/12 Ho sempre sognato di leggere/scrivere qualcosa con Aziraphale e Crowley in versione bambini/ragazzini e con questa storia un mio piccolo desiderio è stato avverato. Come ho già ripetuto, mi è piaciuta tanto e mi ha regalato una dose di fluff di cui ho sempre bisogno. Tra l’altro è stata anche originale, perché non mi pare di aver mai letto qualcosa del genere. Insomma, l’ho trovata dolce, leggera ma anche terribilmente intensa che mi ha scaldato il cuore. Sono stata molto felice di averla letta e di averla ricevuta come regalo.

Totale: 38/40

Recensore Master
03/01/20, ore 17:05

Recensione premio del contest "Tante navi per una palma" 1/3

Carissima, sono proprio contenta di aver letto questa storia. E' triste e allo stesso tempo molto dolce. Hai trattato un tema come il bullismo calandolo perfettamente sui due personaggi: Aziraphale sarebbe il classico ragazzino preso di mira, per via della sua gentilezza e della sua leggera pinguetudine, mentre Crowley sarebbe proprio uno dei bulli, pronto però a redimersi in maniera velata. Credo che trasportati in un ambiente del tutto umano e in particolare quello scolastico, i loro caratteri sarebbero esattamente questi, così come il loro rapporto, che in questa breve storia ha modo di svilupparsi: da rivali all'inizio, si avvicinano pian piano, con tanto del dolce Aziraphale che vorrebbe ringraziarlo con un dolcetto e con il più sfacciato Crowley che chiede invece un bacio. Ho adorato soprattutto come hai reso il nostro angelo, specialmente nel suo attaccamento per i libri - che è, in realtà, anche un attaccamento al suo segreto delle due A intrecciate e della sua segreta cotta. “Ci vengo da solo in bagno, ma poi mi lasciate andare con i miei libri” : ho adorato questa frase, mi ha fatto letteralmente sciogliere. Credo che ai miei tempi andati di giovane liceale anche io avrei potuto fare un'affermazione simile ahahah 
Lo stile è sempre scorrevole e piacevolissimo. Ho anche apprezzato i riferimenti sottili nel testo agli angeli e ai demoni che rimandano alla situazione canonica.
Menzione speciale per il titolo: mi è piaciuto molto la scelta ripresa dalla filastrocca (zuccherro e cannella è sicuramente la descrizione di Aziraphale) e, forse ancor di più, la particolarissima forma grafica in cui lo hai reso.
Storia bellissima che non posso che inserire tra le ricordate. Alla prossima!
 

Recensore Master
21/12/19, ore 22:54

Questa storia è TENERISSIMA.
In effetti Aziraphale, se mai fosse stato bambino, sarebbe stato esattamente come lo descrivi. Piccolo, dolce, remissivo su tutto tranne se qualcuno avesse osato toccare i suoi libri: impensabile.
Così come Crowley lo vedo ad essere un po' bullo. Ma non il peggiore no. Perchè il Crowley che conosciamo noi è tutta apparenza, e sicuramente il peggiore dei demoni dell'inferno, così poco crudele. Alla fine è solo un dispettoso, e così si rivela poi Anthony che tu descrivi. Quello che poi si intenerisce di fronte ad una scritta infantile, una piccola dichiarazione d'amore di un ragazzino molto meno popolare e più timido di lui.
Qui c'è un lieto fine così dolce, che ti fa pensare che ci sia del bene un po' ovunque. Un bacio a fior di labbra. E un pensiero bellissimo, così adatto a dei ragazzini: quello di avere un'eternità di fronte. I bambini non hanno un vero e proprio concetto della morte, non la concepiscono, e in questo modo tu traduci la vera eternità di un angelo e un demone in un pensiero infantile e delicato, di immortalità figurata.

Bravissima <3

Recensore Master
01/12/19, ore 23:10

Ciao, cara Setsy. Ma che carina questa storia! Per Aziraphale le cose si mettono male (in un certo senso, fa pure rima), quando ecco che accade ciò che né il lettore né il malcapitato protagonista potrebbero mai aspettarsi. Il nemico number one, nonché amato più o meno di nascosto, mangia la foglia ma invece di ritorcerla contro al povero Aziraphale, oserei dire che ne rimane stupito. O forse no. Forse in realtà sapeva, dentro di sé, cosa potevano significare quelle due "A" ancor prima di vederle. Alla fine, il temuto capoccione dei bulli si rivela essere una tigre di carta (come spesso succede) ma soprattutto l'incubo che sta vivendo Aziraphale sfocia in una sorta di sogno. Già è difficile, nella vita, essere ricambiati, ma qui il vecchio detto "chi disprezza vuol comprare" la fa davvero da padrone. Alla fine l'intuito di Aziraphale ci aveva visto giusto: in fondo in fondo, Crowley provava nei suoi confronti una sorta di rispetto. Ovviamente, il povero Aziraphale non poteva certo spingersi ad immaginare qualcosa di più...
Bella storia, gradevole, piena di speranza... comunica veramente un senso di positività di cui ci sarebbe tanto, ma tanto bisogno.

Recensore Master
01/12/19, ore 11:28

Ma... come fai a non avere recensioni??
Questa cosina è meravigliosa e geniale!!
Io adoro le au kids e introdurre i 4 dell apocalisse come bulletti capeggiati da Crowley (l incidente della caduta...l ho già detto che sei un genio??) Apparentemente ma solo apparentemente così perfido e invece sotto sotto il cuore batte già per quell'angioletto...che si è innamorato a prima vista ❤❤❤
E il bacio finale? Ma aaawww
Ho adorato tutti ma proprio tutti i riferimenti ai cavalieri...immaginarli ragazzini e già così fissati coi tratti principali dei loro caratteri adulti...applausone proprio!👏👏
E il preside Pulsifer lol lol
Complimentissimi, nelle ricordate