Recensioni per
Dalla tua parte
di hikaru83

Questa storia ha ottenuto 127 recensioni.
Positive : 127
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Eccomi qua, alla fine di questa storia. Arrivo con molto ritardo rispetto alle tempistiche reali, ma l’emozione di arrivare alla fine è stata comunque tanta… soprattutto quando è un finale bello come piace a me. Il finale penso sia importantissimo in una storia, e sono contenta quando ne leggo uno così. Ma cerco di non correre e ripercorro prima qualche tappa, con le cose che mi hanno colpito di più dei capitoli precedenti (te l’avevo detto che non sarei riuscita a fermarmi fino alla fine).
La prima cosa è l’excursus sul palazzo mentale, la spiegazione che ne dà Mycroft a Harry, perché non è affatto scontato, in effetti, che qualcuno come lei conosca il funzionamento. Che ormai noi ci siamo abituati e, anche se dubito che qualcuno lo abbia cercato su internet, abbiamo più o meno intuito di cosa si tratti. Quindi non so, ho trovato molto realistico che Harry chiedesse spiegazioni!
Per quanto riguarda la storia di Barbarossa, sappi che ho sudato freddo. Ma d’altronde avrei dovuto sapere che non ce n’era affatto bisogno. Solo che sai, mi inizi con “C’era questo suo amico Victor Trevor…” e io “OMMIODDIO NON DIRLO”. Per fortuna il cane esiste davvero xD
L’incontro tra John e Harry mi incuriosiva molto. Perché sinceramente non sapevo in che modo avresti fatto reagire John. Dopo tutto, quando Sherlock è ricomparso dopo due anni non ha fatto altro che prenderlo a pugni. Ma in fondo Sherlock è Sherlock, no? E poi probabilmente è segno della maturazione di John, anche in seguito al tradimento di Mary. Credo che da quando ha scoperto chi fosse realmente la moglie, abbia anche imparato a distinguere le cose realmente importanti e quelle per cui vale la pena di arrabbiarsi. Sicuramente non è il John della quarta stagione e tu hai provveduto a rendere ben chiara la distinzione tra quella stagione e la tua storia, anche tramite un bel meta-commento di Sherlock. Ecco, a proposito di Sherlock, è stato molto strano vederlo finire comunque in secondo piano quando i due fratelli si sono rincontrati. Certo, lui era presente e scalpitante come suo solito, ma il focus era chiaramente su John e Harriet. E per aver messo Sherlock in secondo piano, significa che il personaggio da te sviluppato era abbastanza complesso e forte da poterlo fare. Ecco, questo ovviamente rimane ciò che mi stupisce positivamente di più di questa storia, che in fondo è incentrata su un personaggio quasi inesistente che tu reinventi da capo, inserendolo in un mondo a noi ben conosciuto e già “completo”. Rendendola, inoltre, la protetta di niente meno che Mycroft Holmes! Quindi, complimentissimi per questo.
In questo capitolo di incontro troviamo anche le incursioni maggiori della quarta stagione, che passa per lo più come frammenti di sogni (o meglio, incubi) per entrambi. La scena del pestaggio per Sherlock e il resto per John. Riguardo a Sherlock, ho apprezzato molto che tu abbia sottolineato (tramite le stesse parole di John) come questo sia un’assurdità. E lo sarebbe (è) anche se Mary non fosse stata scoperta come la bestiaccia che è. Cioè, non era IC nemmeno nella serie: di questo siamo convinti in tanti e sono contenta che l’abbia sottolineato anche tu. Riguardo invece alla storia della sorella segreta, che invece ha sognato John, ho pensato che all’interno della tua storia potrebbe quasi essere un tentativo inconscio da parte di John di riflettere sulla propria di sorella. Una sorella non segreta, nel senso che sa di averla, ma segreta perché di lei in fondo non sa nulla.
Poi arriviamo a una delle mie parti preferite: il parallelismo che hai creato nei rapporti tra i due Holmes e i due Watson. Spettacolo! Un Holmes che non sa dire di no a un Watson – sarà il DNA? – bellissimo davvero!! E questo senza snaturare il personaggio di Harriet, senza che ci sia nulla di romantico tra lei e Mycroft: perché un’amicizia può essere altrettanto forte. E io sono assolutamente convinta di questo.
Mi hai fatto un po’ penare con Anthea e Harriet: le ho shippate fin dal primo momento e non mi hai dato nemmeno un bacio XD Però sai, chi può dirlo… una volta lo shopping, una volta il teatro, un’altra la cena al ristorante… chissà *.*
In ogni caso, arriviamo al momento conclusivo di questa storia. Devo dirti che ero davvero commossa. Benché abbia letto tanti capitoli insieme e non abbia avuto tutta l’attesa che gli altri lettori hanno avuto, ho comunque sentito il viaggio che c’è stato nel mezzo e il finale mi sembra arrivato dopo una vera avventura. Forse perché nel mentre hai ripercorso ben 3 stagioni della serie, per poi dare un corso tutto tuo. Ancora una volta voglio farti i complimenti per come hai gestito il tutto; per il personaggio che hai saputo creare, per i rapporti che hai fatto nascere e gestito benissimo, in ogni loro sfumatura. La Johnlock c’è ma passa quasi in secondo piano, a favore di un amore fraterno – bellissimo. E mi piace anche che il finale non scriva veramente la parola “fine”: anzi, passa chiaramente il fatto che la storia sia ancora tutta da scrivere, le loro avventure (Sherlock e John, Mycroft e Harry) ancora tutte da vivere.
Un abbraccio gigantissimo,
Izu

Recensore Junior

Non riesco a credere che siamo alla fine di questa avventura.
Dovrebbero leggerla i Mofftiss questa storia! Hai rielaborato l’originale in maniera stupefacente, non mi sono annoiata mai, neppure quando all’inizio i fatti coincidevano con quelli che conosciamo. Poi, se devo essere sincera, credo che sia molto più plausibile la tua versione dei fatti, e in effetti capisco e appoggio in pieno la volontà di “aggiustare” certi eventi.
 
I dialoghi che hai costruito in questo capitolo non è che mi sono piaciuti, di più. Sembra di assistere a una partita di tennis, soprattutto nel momento del confronto sul tetto del Barts. Pensavo di non potermi più stupire, invece sei riuscita comunque a sorprendermi: mi riferisco in particolare alla rivelazione che fa John: non ha ucciso Mary per fornire a Sherlock un motivo per andare avanti nel caso lui fosse morto. Non si tratta solo di genialità e inventiva, tu hai capito a fondo i personaggi e hai ragionato con la loro testa creando soluzioni perfette per ogni minimo scenario.
 
Sul tetto dell’ospedale, con la morte di Moriarty, aveva preso il via il gioco di Mary e sempre lì si è concluso. Harry ha svelato alla nemica chi è davvero e da che parta è sempre stata, da quel momento Mary non ha capito più niente, si è percepito in maniera vivida il suo panico, l’ansia e la smania. Era un animale braccato e mi aspettavo che da un momento all’altro potesse aprire il fuoco verso uno dei tre bersagli. Pensavo sinceramente che puntasse a Sherlock, perché Moriarty è morto a causa sua, e perché in quel modo avrebbe colpito al cuore di John e Harriet ci sarebbe stata male di rimando, per non parlare di Mycroft.
 
Invece, alla fine, quella in pericolo è Harriet. Avrei pianto, te lo dico. Soprattutto perché questi giorni sono molto pesanti, e le paratie nei miei dotti lacrimali non avrebbero retto. Eppure, stranamente, l’avrei accettato, un poco come dice la protagonista stessa nel brano. Bisogna considerare il fatto che tutti i nodi sono venuti al pettine e l’arco narrativo per Harry si è concluso in effetti. Certo, sarebbe stata una scelta del tipo “mai un gioia”, perché proprio nel momento in cui si risolve tutto poi muore, però sarebbe stato… sensato. Per fortuna comunque hai deciso di far finire tutto per il meglio e ci teniamo sani e salvi tutti i nostri beniamini.
 
A tal proposito, vogliamo parlare seriamente di super Mycroft che si sporca le mani e ci mette la faccia in prima persona?! Mito! La sua caratterizzazione potrebbe sembrare diversa rispetto a quella della serie tv, ma non lo è per me. Anche io credo che dietro la facciata da uomo di ghiaccio in realtà ci sia un cuore di cioccolato fuso, dolce e tenero. Non per nulla ha una casa con tante camere da letto per gli ospiti. Mi ripeterò, ma hai fatto un lavoro egregio con tutti, il gatto, Oscar, la signora Hudson, Rosie, Lestrade, Anthea, Sherlock, John, Mycroft e Harriet. Alcuni sono comparsi per il tempo di una battuta, eppure mi sono rimasti in mente.
 
Il finale è la ciliegina sulla torta. La famiglia al completo riunita al 221B, sono tutti sereni, al contrario di come li abbiamo visti in apertura del capitolo. E poi mi hai regalato la canonizzazione della Johnlock e quell’accenno alla Mystrade che sono stata felicissima di leggere. Raccontare una storia da un unico punto di vista è complicato, ma tu ha saputo dosare e inserire al momento giusto anche i cambi di prospettiva. Li ho apprezzati, hanno fornito quei tasselli necessari a completare il quadro.
 
Nelle note finali mi hai ringraziata, ma sono io che ringrazio te per aver scritto questa meraviglia, e per aver allietato le mie giornate! Tanti tanti complimenti. Alla prossima storia,
K.

Recensore Master

Il capitolo si apre con l’immagine rassicurante di Hariett che si sveglia nella camera che le ha riservato Mycroft a Pall Mall. Il senso positivo di tranquillità e sicurezza è dato proprio da ciò che rappresenta il maggiore dei fratelli Holmes: sicuramente a casa sua il sentirsi protetti ha dei validi fondamenti. Chi si sentirebbe esposto a pericoli a Pall Mall...

Interessante la veloce riflessione che fa Hariett, su cui mi sono soffermata, riguardo alla manifesta predisposizione alla solitudine che caratterizza Mycroft e che, invece, contrasta con il concreto spazio per altri a disposizione nella sua casa. Sembrerebbe un’osservazione banale che tu fai esprimere alla protagonista ma, secondo me, rientra perfettamente nella caratterizzazione con cui tu hai ritratto l’ “iceman” arricchendola con ulteriori sfumature di un’insospettata voglia di vivere con gli altri, di avere relazioni appaganti, di non sentirsi solo, di una sorprendente capacità di dare affetto. A questo proposito inserisci il dato tenerissimo per cui lo fai premurosamente mettere a letto Hariett, come farebbe un padre. Bello, davvero.
Descrivi poi una scena piacevolmente “familiare” in cui riunisci i due fratelli Holmes, John e la sorella ed è positivo vedere che, i problemi tra i due Watson, sono scomparsi in quel travolgente abbraccio liberatorio tra che hai descritto nel precedente capitolo. Quindi lo scenario affettivo tra i protagonisti è connotato da una soddisfacente svolta verso un equilibrio tra loro.

Ritorniamo poi nella parte “crime” della storia e, purtroppo, riprendiamo consapevolezza che Moran è ancora in libera circolazione, con la sua folle propensione all’omicidio, la sua diabolica sete di potere e la sua viscida falsità.

Più ci addentriamo nel capitolo, più perdiamo il calore e la sicurezza emanati dall’atmosfera di Pall Mall, in cui hai concentrato, anche concretamente, tutte le persone che sono importanti e sicuramente gradite per il loro ruolo e le loro caratteristiche: Mycroft, Sh, Hariett, John...
Moran è fuori, posso dire, come io ho sempre auspicato fin dal primo momento che l’ho vista nella S3, in TEH.
Ad accrescere il senso di tensione, per quanto mi riguarda, almeno, ecco che ritorna una “location” estremamente significativa per noi sherlocked e cioè il Barts, che evoca ricordi tristi, come l’ormai mitico “volo” di Sh dal tetto.
“…Sono davvero giunti alla fine…”: da questo punto, secondo me, comincia una corsa verso l’ignoto che Moran, con le sue reazioni potrebbe trasformare in un inferno con vittime importanti. All’angoscia ed all’attesa di noi che leggiamo contribuisce anche il ritmo che hai saputo efficacemente imprimere al succedersi delle frasi. Infatti esse diventano più brevi, più rapide, in modo da trasmettere esattamente la concitazione di quello che sta succedendo. Il pericolo rappresentato da Mary è davvero grande ed i nostri ne sono consapevoli.
Harriett ha rimesso la sua “maschera” da killer professionista e si muove con freddezza e determinazione ma qualche sfumatura di incertezza la coglie nel vedere la scena in cui Moran tiene sotto tiro Sh, in ginocchio davanti a lei e John, con il suo istintivo autocontrollo da soldato, che la minaccia a sua volta.
Quello che segue a questi primi momenti è un punto di forza davvero stupendo, e lo è non solo del presente capitolo ma, secondo me, di tutta la storia. Lo scambio di battute che avviene tra i due Watson e Mary, di fronte ad un insolito, attonito Sh, è veramente scritto con un colpo d’ala che mi ha quasi tolto il fiato, per l’effetto di credibilità con cui hai saputo caratterizzarlo. Mi spiego meglio: magari i Mofftiss avessero trattato John con la stessa determinazione con cui l’hai fatto agire tu, in quanto, così, ne esce chiaramente la sua intelligenza che non è certo risibile. Inoltre il fatto o, meglio, il punto di vista secondo me lasciato in sospeso nella Serie, che Mary non aveva intenzione di uccidere Sh è davvero fragile da condividere, sfiora il ridicolo e tu, invece, ne hai fatto uscire allo scoperto un significato molto più realistico, considerando il carattere dei personaggi in questione.
Dunque, hai davvero dato una svolta al canone BBC che mi ha provocato emozioni molto positive a riguardo.
Il momento, poi, quando Hariett ha svelato la sua vera identità, l’ho riletto un paio di volte perché l’hai gestito con un’agilità narrativa veramente efficace.
Emozione dopo emozione, e che dire della risposta di Mycroft: “…Sono un Holmes. Nessuno…”.
La fine della storia riallaccia dei “fili” lasciati a penzolare in attesa di un intervento: Mycroft e Hariett e la loro splendida amicizia, Sh e John, sappiamo di che cosa stiamo parlando, Anthea ed un suo inedito, piacevolissimo ritratto. E Greg, perché la Mystrade è sempre efficace.
Ti meriti dei complimenti sinceri perché, ripeto, hai “riscritto” una sceneggiatura in un modo originale ed estremamente valido, senza banalità o appesantito dal “già letto”.
Sinceramente sono arrivata alla conclusione con la chiara sensazione di aver letto una storia di quelle “speciali”, particolarmente adeguate ad arricchire questo fandom di spunti di qualità. Non brava, di più.

Recensore Junior

Ok. Confesso. Ho atteso tanto a leggere l'ultimo capitolo perché non volevo che la tua storia finisse. Infantile, lo so, ma Sherlock non è l'unico autorizzato a comportarsi da bambino.
Bella conclusione. Mary o Rosamund o come si chiama ha avuto ciò che si meritava.
Molto bello il confronto sul tetto del Bart's.
Greg è stato un personaggio veramente di contorno, ma non può mai passare inosservato.
Malgrado facessi il tifo per un coinvolgimento sentimentale fra Mycroft e Harry, ti dirò che mi è piaciuto molto che tu li abbia fatti rimanere solo amici, perché la loro è la stessa amicizia profonda e speciale che lega (legava) Sherlock e John.
Alla fine, ognuno di loro è come rimasto se stesso e con la persona con cui lo vorremmo sempre vedere. John con Sherlock e Mycroft con Greg. Immagino una meravigliosa storia fra Harriet e Anthea! Sarebbero fantastiche insieme.
Inoltre, sono una grande famiglia, dove ognuno è disposto a tutto per proteggere gli altri.

Hai creato veramente una bella storia, con un punto di vista particolare e unico.
Veramente brava.
Ti aspetto per un'altra avventura.
Ciao.

Recensore Master

Ciao tesoro, come promesso, finalmente passo a recensire, anche se un po' in ritardo.
Come sai, ieri dovevo assolutamente pubblicare l'aggiornamento della mia long e non volevo infrangere la promessa di puntualità gia dopo una sola settimana. XD
Per prima cosa lasciami dire che questa conclusione è assolutamente perfetta, questa long non poteva finire meglio di così, dico davvero.
Mi mancherà, ne sono sicura, ma spero che tornerai presto con un altra meravigliosa fanfiction.
Intanto ti dico che questa è stata davvero originale, che non si avvicina a nulla che abbia già letto in questo fandom e che hai avuto davvero un'idea geniale. Okay, mi pare di avertelo già detto e penso non soltanto io, ma aggiungo che anche il modo in cui l'hai sviluppata è stato davvero perfetto e intelligente.
È vero che ti sei attenuta al canone per molti capitoli, ma è anche vero che mostrandoci tutto da un'ottica diversa è come se avessi creato una versione tutta tua delle vicende, dandogli un senso che nella serie non c'è.
Ti dico anche che, quando ti sei distaccata dalla versione originale, se possibile, ho adorato tutto ancora di più, perché non hai calcato la mano, hai mantenuto i personaggi IC e creato delle situazioni davvero plausibili e realistiche.
Il tuo OC è fantastico, hai inserito Harriet nel contesto in modo magistrale, delineandola benissimo, in un modo che, se posso dirlo, mi ricorda te, soprattutto negli scambi di battute con Mycroft.
Il momento più bello? Quando svela a Mary chi è in realtà! Bam! Fomentatissima!
Mi è piaciuto molto il momento clou, Myc che alla fine spara a Moran e salva tutti quanti... fantastico! Adoro, adoro! *_*
E ho adorato quel minuscolo accenno Mystrade. Cioè, volevi farmi fangirlare, ammettilo. ;)
Mi è piaciuto anche il momento finale tra Sherlock e John, in cui cambi pov e da quello di Harry ci ritroviamo a guardare la scena dall'alto, forse dal pov di un narratore onniscente, e ho apprezzato molto questa scelta, perché con Harriet non avremmo potuto assistere ad una scena tanto intima, quindi bravissima!
Non ci sarebbe bisogno di dirlo ma la parte tecnica merita un complimento a parte, perché la grammatica e la sintassi sono perfette ed è qualcosa che non do mai per scontata, anzi, ma con te so di andare sul sicuro.
Insomma, si è capito che ho apprezzato tantissimo questa storia? Bene, perché ho esaurito le parole per esprimere la mia ammirazione.
Complimenti di cuore e grazie per averla condivisa con noi.
A presto.
Un abbraccio
S.

Recensore Master

Ciao, ed eccoci alla fine di questa storia. Un po' mi mancherà, devo ammetterlo ma sono felice che tu l'abbia portata a termine. In un sito in cui purtroppo spesso le fanfiction restano non concluse, fa sempre piacere vedere qualcuno che porta a termine un progetto. Questo nello specifico è stato anche molto particolare, come trama, svolgimento e personaggi utilizzati, quindi mi fa doppiamente piacere.

Un mio timore era, quando mi sono resa conto che avresti concentrato il confronto con Mary nell'ultimo capitolo, che le scene sarebbero risultate un po' stiracchiate. E invece non è stato così. Certo, non è un lungo finale. Però ci sono tutti i passaggi necessari, alla tua maniera la prendi con calma. Anche se, come ho detto, il confronto con Mary è relativamente breve. Quello che si intuisce da quel passaggio è che Mary è rimasta sola, in un certo senso ho avuto come la sensazione che Jim li stesse guardando dal basso, perché è finito senz'altro all'inferno, ridendosela. Senz'altro Mary è stata presa in contropiede, in questo senso il gioco di Harriet è stato perfetto. L'ha ingannata alla grande, non facendogli capire che in realtà faceva il doppiogioco. Credo che la chiave di tutto sia Moriarty e il fatto che si fidasse di Harry, che la tenesse in gran considerazione. A lui, come già si è detto nei capitoli passati, non credo importasse granché del fatto che Harry fosse la sorella di Watson e che fosse lì per fare il doppiogioco, penso che per lui la cosa più importante fosse portare a compimento il proprio piano e ci è riuscito. Fidandosi di Jim, Mary ha creduto che la sua opinione riguardo Harry fosse veritiera e quindi si è fidato di questo. Il momento in cui lei ha svelato la sua vera faccia è stato epico, davvero. Non se lo aspettava minimamente ed è senz'altro stato a quel punto che ha capito d'aver perso su tutta la linea. Non sapevo a chi avresti fatto premere il grilletto, ero quasi sicura che l'avresti fatto fare a John, ma alla fine è stato Mycroft e forse è meglio così. Detto questo faccio una menzione speciale per Lestrade, mi è piaciuto tantissimo e mi ha fatto anche uno strano effetto vederlo fare cose non propriamente legali o comunque che vanno contro la sua etica da poliziotto. Mi è piaciuto, anche qui si vede come tiene a tutti loro. A questo proposito, mi è sembrato di notare un accenno Mystrade nel finale o sbaglio? Harry fa tipo un accenno, ma è talmente sottile che non sembra quasi. Io però ci ho fatto caso e mi è piaciuto tanto.

Infine vorrei soffermarmi a parlare di Sherlock e John. In questa storia, pur essendo tra i personaggi principali, li si è visti dal di fuori. Non siamo entrati dentro le loro teste, se non in qualche piccolo passaggio. Questo finale Johnlock lo avevi un po' fatto capire e sono contenta che sia successo, che le cose per loro siano andate bene. Mi è piaciuto molto come hai tirato fuori l'argomento della bugia di Sherlock, quella del "ha sparato per difendermi, ha mirato alla perfezione, eccetera". Mi è piaciuto perché ha dato risalto all'intelligenza di John, spesso sottovalutata anche dai Moffits stessi. In realtà John ha capito tutto, Mary ha sparato per uccidere e questo non gliel'ha mai perdonato.

Insomma, è stata una bella storia. Molto originale, questo va detto. Ti sei concentrata su relazioni diverse da quanto si vede di solito, specie la Harry/Mycroft che alla fine si rivela una bellissima e sincera amicizia. Ma anche lo stesso rapporto di Harry con John, di cui tra l'altro sappiamo pochissimo. Ti faccio di nuovo i miei complimenti.
Koa

Recensore Junior

Non si poteva concludere meglio di così! Ho seguito la storia dall’inizio alla fine, anche se non ho commentato tutti i capitoli.
Hai creato una bellissima famiglia: mi piace molto il rapporto che hanno Harriet e Mycroft; ed a proposito, Mycroft non si smentisce: non potrà mai resistere alla prospettiva di una torta al cioccolato! Hahahahahahahahahaha
Hai proprio ragione: tra John e Sherlock questo ê solo l’inizio.