Carissima Npc!
I giorni e le settimane volano e io credevo che ad agosto avrei avuto tempo e modo di leggere e scrivere – e invece, macché, un casino dietro l’altro. Sperando che settembre riservi cose più positive che agosto, mi accingo a recensire un capitolo che ha degli interessanti risvolti sociali che, insieme a quelli politici, sono i miei preferiti e dimostrano la profondità della tua scrittura, che trae dal quotidiano, dalla semplicità di incontri e momenti che avvengono presso la locanda di Amyl e nei dintorni, ma che, a ben pensarci, racchiudono un’universalità incredibile. E forse il motivo per cui ci si affeziona a Daren, Johel e ad Amyl è proprio questo: sono personaggi sfaccettati che vivono e combattono e lottano e spesso lo fanno usando magie e incanti e armi, ma hanno anche problemi come li abbiamo noi.
La locandiera, per esempio, ha due cugini, uno spaccone vanitoso e un artista più empatico e l’amico dei due fratelli ci prova con lei anche se non se ne accorge. A quanti di noi non è capitato qualcosa di simile? Quanti di noi, anche, parlano in un modo e pensano in un altro – o quante volte ci capita di interloquire con persone che nascondono abilmente i loro segreti – celati a chi gli è più vicino, come una cugina o un fratello, ma lampanti per uno straniero che riesce ad analizzare una scena con l’occhio critico neutro e oggettivo di chi non ci conosce e, per questo, riesce a giudicarci con maggiore perizia.
Daren e Amyl sono il fulcro del capitolo in questa relazione. Lei è sempre ben gestita: vorrebbe essere risentita per la lunga assenza, invece è sollevata. Si comporta in maniera tale da compiacerlo, da farlo sentire un cliente abituale e ben accetto, ma prevede di scaldarlo in altra maniera poi e Daren, che conosce la sua amante, intuisce che c’è qualcosa di diverso in lei – la presenza dei cugini – e pur non intervenendo in maniera plateale, interviene nei confronti del cugino quello antipatico – ma in realtà mi sono piaciuti entrambi, sia Vialer sia Saeron, anzi, trovo che quest’ultimo, con la sua tracotanza e il suo aspetto fin troppo impomatato, rappresenti un ottimo esempio di personaggio sfaccettato; nel momento in cui lo vediamo abbassare la cresta di fronte al sempre magnifico Daren <3 e capiamo che ha un certo segreto da nascondere, l’idea che ci eravamo fatti di lui, che fosse razzista e borioso, viene bilanciata dalla considerazione di una sua debolezza evidente a un estraneo che potrebbe infierire, ma sceglie di non farlo perché non ne ha bisogno. Un bellissimo rapporto di forza. A questo punto, non mi resta che ringraziarti di cuore per l’immensa pazienza avuta e per il bellissimo capitolo <3!
Un abbraccio e a presto,
Shilyss |