Recensioni per
Cara Samina
di Persej Combe

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
16/03/20, ore 21:32

Boom, baby!

Avevo letto il capitolo qualcosa tipo una vita fa, ma eccomi qui soltanyo stasera, in piena quarantena, per passare finalmente a darti il mio fondamentale parere. Perciò direi che, avendo aspettato già a sufficienza, possiamo passare subito al sodo!

Anzitutto, anche se non è la prima scena del capitolo, ci tengo a dirti che ho adorato la descrizione della sala del trono di Guzman perché è... beh, perfetta, esattamente come me la immaginavo giocando a Sole. Ah, e mi fa impazzire quel bevetene tutti che più che a una sala del trono medievale mi rimanda, di sicuro involontariamente quasi a un contesto sacrale, che penso sia l'ultimo pensiero al mondo che si potrebbe associare al personaggio di Guzman!
 Ma in generale mi piace vedere finalmente questo boss di un Team da commediola, che non si prende sul serio, seduto come un re in mezzo alla sua corte, a dominare sull'unico regno che potrà mai avere - perché nelle altre scene, quando lo vediamo all'AEther Paradise a confrontarsi con Samina, pare del tutto soggiogato dall'influenza di questa donna misteriosa.
Vediamo poi come la conoscenza tra questi due esseri umani così diversi si approfondisce nello smussarsi delle rispettive asperità. Sembra il dolore di Samina a unirli, il dolore delle sue assenze, dei suoi continui abbandoni - di Paver, di Lylia, di Iridio. E poi, beh, la scena dell'abbraccio - cosa si può dire? Mi piace il modo in cui hai mescolato intimità e pudore, sensualità e tenerezza, senza però mostrarci quasi nulla. Prima o poi, ma credo di avertelo già detto, tu mi farai morire.
La scena finale smorza bruscamente la tensione creata dalla precedente, fa riprendere il respiro trattenuto fino ad allora: e ti ringrazio per aver dato da bere a Guzman della Ciocco Skitty anziché una tisanuccia o un tè, perché sai come la penso in merito. Ma soprattutto questo suo impaccio nell'esprimere i suoi sentimenti, nel dare voce all'universo di emozioni che ha provato in quella stanza, è di una tenerezza che mi scioglie. Guzman è il dono che la settima generazione ci ha fatto, e dobbiamo essergliene grati.
(Ah, e la battuta di Plumeria avrei potuto farla io. Ti giuro, mi sento come se me l'avesse rubata di bocca).
Non vedo l'ora di proseguire, tesoro. Nell'attesa, ti mando un colossale abbraccio!

Mille e mille baci

Afaneia