Ciao, premetto che questo capitolo mi è molto piaciuto. La prima e la seconda parte sono un perfetto contrappeso tra speranza e ansietà.
Più qualche piccola sorpresa e giochi di parole e di immagini. Innanzitutto, mi ha sorpreso venire a conoscenza, dai ricordi di Haruka, che c'è stato un tempo in cui lei e Mamoru erano amici. E se non amici comunque due ragazzini abbastanza d'età che passavano il tempo giocando e sfidandosi insieme. Un'altra piccola sorpresa è stata vedere che anche Mamoru è invischiato nelle corse! :-o Sembrava essere così serio e assennato, ma poi te lo ritrovi lì a tenere il tempo per Giano (sulla cui identità ho delle ipotesi, ma so che saranno sbagliate XD)
Mi è piaciuto come hai ripreso le figure di Sailor Moon a cui ti sei ispirata. Haruka vede il mare e i suoi pensieri la portano subito a pensare a Michiru. Più avanti quando dà il via alla sua folle corsa si paragona al vento. Molto bello questo sottile filo che ricollega le due protagoniste della tua storia alle Sailor della Takeuchi ;-)
La corsa è stata descritta molto bene. Seguita nei minimi dettagli, in tutte le curve e i panorami esplorati da Haruka all'interno dell'abitacolo, ma pure le sensazioni provate dalla donna sono state descritte molto bene. C'è stato un momento in cui mi ero talmente immedesimata che anche io ho iniziato ad avere quasi l'adrenalina a mille! Bellissima gara che però ti dà l'ansia di non saperne l'esito. C'è la speranza che per Haruka tutto vada bene e forse io ci ho creduto troppo leggendo come si sarebbero sistemate tutte le cose se avesse vinto. Forse anche perchè sembrava l'unica soluzione possibile. Invece... Quando finalmente sei felice con lei perchè sembra che tutto stia andando per il meglio... ecco che ritorna l'ansia. Mi avevi spoilerato che non sarebbe morto nessuno, ma per un po' ho avuto paura di trovare Haruka in un temporaneo stato di incoscienza o addirittura in coma!
Che bello il ricordo nato ad Haruka dopo aver paragonato la sua auto ad una pira celtica. A quale re fa riferimento?
E Michiru è la prima che si lancia alla ricerca di Haruka. Ma non solo: è anche lei a darle prima assistenza. E che assistenza! Ahahah, non penso che in circa 30 anni di vita le sia capitato spesso di mettere a posto un gomito lussato! Visto che Haruka finalmente rivela di sapere la sua identità mi sembra di capire che le due avranno di che parlarsi nel prossimo capitolo e Michiru dovrà spiegare molte cose ad Haruka, anche se non so se basteranno per mettere in pace il cuore della bionda. Nonostante ciò non vedo perchè la violinista dovrebbe sentirsi in colpa. Va bene le omissioni, ma alla fine non è che sia stata una colpa essersi innamorata di un uomo (anche se poi si è rivelato essere un amore sbagliato). E poi comunque ad Haruka stava pure bene ospitare una sconosciuta in casa senza sapere nulla al di fuori del suo nome.
C'è anche della tenerezza comunque in questo capitolo che traspare nel legame tra le due sorelle segnate dal marchio di fabbrica Tenoh: l'orgoglio. Alla fine era vero che Haruka ha del buono in sè e conscia di non aver saldato tutte le crepe dell'auto, ha lasciato a piedi la sorella per non correre il rischio di far fare una brutta fine anche a lei in caso di un incidente mortale. Si vede nel suo gesto all'apparenza stronzo, un grande amore per tutta la famiglia: salvare almeno Giovanna per lasciare una guida alle sorelle minori. Vi è molta nobiltà d'animo nella sua logica. Che Haruka è un carattere fiero ed orgoglioso lo avevamo capito, ma anche Giovanna, che è la sua controparte più matura, è molto orgogliosa. Le vicende nella giornata si sono susseguite talmente in fretta che non ha nemmeno avuto tempo per pensare cosa sarebbe potuto capitare se Haruka non fosse uscita per tempo dall'abitacolo o se non avesse avuto quel senso premonitore (o davvero uno "spirito guida") che le ha fatto frenare in tempo per riparare ai danni meno peggiori. Solo a fine giornata, con la mente libera dalle preocccupazioni finalmente Giovanna si rende conto di quello che sarebbe potuto accadere e la consapevolezza che ha rischiato di perdere la sorella minore. Però vuole un attimo per se' per ricomporsi e non farsi vedere in quello stato dalle altre sorelle. Penso che il pianto trattenuto da Giovanna sia sì dovuto ad un senso di orgoglio, ma anche perchè in quanto sorella maggiore deve infondere coraggio alle altre.
E' un capitolo in se' carico di emozioni (anche qualche battutina simpatica) e completo. Ai fini della storia però lasci ancora molti punti in sospeso. Come si svilupperà da qui in avanti la relazione fra Haruka e Michiru? Quest'ultima le farà da infermiera e finalmente avrà occasione per chiarire la sua posizione oppure nemmeno vedere Haruka in quello stato la smuoverà dai precendenti freddi rapporti con la bionda? Poi restano da scoprire le garanzie offerte da Haruka. Quali sono e dovrà davvero pagare un prezzo tanto alto (perchè che è alto lo sappiamo) o ci sarà un personaggio che interverrà a favore delle sorelle Tenoh? Infine chi è Giano? Haruka sembrava non vedere l'ora di vincere anche per poterlo sputtanare davanti a tutta la città (scusa il termine, ma credo che renda l'idea), ma viste come sono andate le corse pare avere le mani legate (e francamente questo non lo capisco perchè io avrei fatto un ragionamento inverso).
Bene. Ho finito di scrivere l'appendice del capitolo vero e proprio XD Ora non mi resta che stare in attesa... Non dirmi che dovrò davvero attendere il prossimo anno per sapere cosa accadrà! T_T |
