Recensioni per
Più scuro del sangue
di Lupoide

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/03/20, ore 21:43

Eccomi qui.
Spesso si spendono troppe parole inadeguate per un virus (sì, per me la depressione è proprio un virus, che infetta anima e cuore). Tu hai analizzato e personalizzato le caratteristiche che questa assume, diverse per ognuno di noi, e per questo insondabili da chi non riesce ad osservare, a sentire oltre.
Ho amato tutto.
"Più scura del mio umore, più scura del mio domani, più scura del sangue."
La depressione come estratto distillato di noi stessi.
Per i più "fortunati" arriva sempre il momento in cui si cerca di analizzare la cosa con razionalità e freddezza, per prenderne quasi le distanze. Può essere una cosa buona, perché si butti fuori la melma, lo schifo che ci si porta dentro. Ci parliamo, lo guardiamo. Sembra così piccolo, ma così grande allo stesso tempo. Fa paura ed impressione, come farebbe un bambino di quattro anni che fuma (questa immagine devo dire che mi ha davvero colpita). Tuttavia ci conforta, perché è tutto lì, nessuno ci conosce meglio di noi stessi, e anche se non ci piace, prendiamo confidenza con la nostra parte oscura. Peccato che c'è un confine da non superare: quello dell'overthinking, che fa crescere sempre di più il virus, e ci fa soffocare nella nostra stessa melma, nelle nostre stesse sabbie mobili. Ed è così che al posto di purificarci, e ad imparare ad amare le nostre imperfezioni, ingigantiamo i problemi, fino a permettere loro di sommergerci.

La perfezione dell'uso del Silenzio. Io personalmente, da musicista, quando sto male, quando credo di non meritare la Musica, quando sono satura della cosa che mi fa alzare dal letto al mattino... mi punisco con il Silenzio. Il Silenzio che invece è un amico, un alleato perché permette di pulire le frequenze proprio da quel caos che noi stessi creiamo nel nostro ambiente.
Il Silenzio è una bolla di rifugio, bisogna saperlo usare bene.
L'unica cosa che migliorerei sono i paragoni a inizio storia, forse un pò sempliciotti (NON banali).
Per il resto, GRAZIE.
Già ti ho detto in separata sede.
Un abbraccio.
(Recensione modificata il 03/03/2020 - 10:30 pm)
(Recensione modificata il 03/03/2020 - 10:33 pm)

Recensore Master
17/02/20, ore 14:07

Ciao caro!
Intanto, complimentissimi per il contest u.u
Ma sopratutto complimenti per questa storia, dura e affilata, ti colpisce in faccia e non ti chiede scusa, ma ti guarda ghignante dall'alto e ti lascia a morire.
Il tuo modo di scrivere, così diverso dal mio (ormai lo sai, non è la prima volta che te lo dico), a me piace tantissimo: non fai sconti a niente e a nessuno, cinico come pochi, prendi e vai, dritto per la tua strada, trattando argomenti delicati e non nello stesso identico modo. Per me, è una cosa da apprezzare.
Poi, che tu mi porti nei posti e nelle situazioni che delinei con pochi tratti (a volte immagino le tue parole disegnate e lo stile che mi viene in mente, non so se lo conosci, è quello di Corrado Roi, uno dei disegnatori di Dylan Dog), è solo un valore aggiunto alla marea di emozioni che provo quando leggo le tue storie.
Mi è piaciuto moltissimo come hai trattato la depressione del protagonista, rendendola realistica (è davvero qualcosa che cresce piano piano, avvolgendoti, facendoti sentire come al sicuro, rendendosi indispensabile e al tempo stesso isolandoti dal resto del mondo), e il suicidio, perchè al tempo stesso sei delicato e implacabile, ne parli con durezza e al tempo stesso si sente che quello di cui parli in qualche modo ti ha toccato.
La ripresa del nome e della vicenda di Chester è qualcosa che tocca soprattutto chi, come te o come me, con la sua voce e le sue canzoni ci è cresciuto e questo ha contribuito a farmi emozionare (non che non ci fossi già riuscito).
Infine, come ultimamente faccio nelle recensioni, ti lascio la frase che mi è piaciuta di più, quella più toccante, emozionante, insomma, quella che tra tutte più mi ha colpita: "Nessuno potrà darti del codardo. Ci vuole coraggio a fare una cosa del genere."
Tanto dolorosa quanto vera, questa frase colpisce chi legge e raccoglie il senso dell'intera storia: coraggioso fino alla fine, un eroe, qualcuno da apprezzare.
Molto molto bella, di nuovo complimentissimi.
A presto (magari in un altro contest),
Baci L.

Recensore Master
10/02/20, ore 16:36

SECONDA CLASSIFICATA

“Più scuro del sangue” di Lupo Bianco Del Nord




Grammatica e stile: 7/10


Dal punto di vista non ho trovato grossi problemi, non ci sono errori gravi e la storia scorre piuttosto bene, hai fatto in linea di massima un buon lavoro! Ciò che mi ha portato ad abbassare un pochino il voto è tutta una serie di piccoli difetti che si sono andati a sommare tutti insieme e che si sono quindi sentiti, anche se non sono gravi o comunque qualcosa di cui preoccuparsi ^^
Partiamo parlando della punteggiatura!
In alcuni punti, soprattutto nei dialoghi, ho trovato delle virgole fuori posto, o meglio, delle virgole mancanti, che invece avrebber contribuito a dare una migliore intonazione alla frase. Ti faccio degli esempio:
“Sei stanco vero, Benny?”  qui per esempio darebbe un senso diverso con la virgola tra ‘stanco’ e ‘vero’: “Sei stanco, vero Benny?”, altrimenti ‘stanco vero’ sembra far parte della stessa frase.
“Dio santissimo che pesantezza alle braccia”  anche qui la frase suonerebbe meglio con una virgola in più: “Dio mio, che pesantezza alle braccia”.
Ti suggerisco, per darti una mano d’aiuto in questi casi, di pensare le frasi come se le dovessi pronunciare a voce alta e cercare di capire dove prenderesti fiato e con quale intonazione suonerebbe meglio ^^
Sempre a riguardo della punteggiatura, ho notato che utilizzi spesso i puntini di sospensione nei dialoghi, a volte forse in maniera un po’ eccessiva, anche laddove non c’è una frase in sospeso o comunqueb si potrebbe optare per un segno di punteggiatura diverso. Questo te lo dico perché una frase con troppi puntini di sospensione tende ad appesantirti – e te lo dico per esperienza perché io nei puntini di sospensione ci casco SEMPRE, anzi, sto ancora cercando di capire i mille misteri della punteggiatura, che è sempre stata la mia più grande piaga e penso in generale quella di tutti gli scrittori XD
Ora che siamo in argomento puntini (XD), ne approfitto per sottolineare una cosa a livello formale: ho notato che li attacchi sia alla parola che li precede e sia a quella che li segue, mentre invece si dovrebbero trattare come gli altri simboli di punteggiatura (i punti, le virgole) e scriverli attaccati solo alla parola di prima.
Così una frase come questa:
“Mmm...sì...non è male come idea Mister D.”
Diventerebbe:
“Mmh… sì… non è male come idea, Mister D.”
(Come noti, tornando al discorso di prima, ho aggiunto una virgola anche tra ‘idea’ e ‘Mister D’ perché anche in questo caso ci stava bene ^^)
Infine – e tu starai pensando “finalmente questa qui mi lascia in pace” XD – ti faccio presente un difettuccio che, per quanto sia una piccolezza, non riesco proprio a trascurare, e ti cito un esempio:
“E’ una storia lunga”
La ‘e’ maiuscola dovrebbe essere accentata e non apostrofata ^^ so che ogni volta è palloso doverla copiare/fare, ma in realtà esiste una combinazione sulla tastiera di ALT+0200 (la cifra sul tastierino numerico) che ti risparmierebbe un sacco di tempo, cosa che in tanti non sanno :)
Qualunque sia il metodo che preferisci utilizzare, comunque, ti consiglio di non inserire la “E’” perché è proprio grammaticalmente sbagliato.
Per il resto, mi piace molto il tuo stile scorrevole, conciso, semplice al punto giusto ma mai banale e soprattutto molto coinvolgente! Alcune frasi avevano un che di profondo che veramente mi hanno lasciato tanto e sono state in grado di creare immagini molto forti, inoltre l’ho trovato anche molto equilibrato, hai inserito dialoghi, descrizioni e introspezione senza mai eccedere in una di queste cose, insomma, mi piace il tuo modo di raccontare le scene in generale, hai uno stile davvero apprezzabile!


Trama e personaggi: 9,5/10

La trama è chiara e piuttosto elaborata nonostante la brevità della storia, ma veramente ben gestita, senza buchi o punti poco chiari. Mi piacciono anche i salti temporali che hai utilizzato, che hanno reso la shot molto dinamica e viva!
Ho trovato però un’incongruenza qui:
“Quando mi trovarono erano passate già diverse ore […] Il cappio alla fine si era bagnato di sangue ma erano già passati un paio di giorni”
Quando lo trovarono erano passate ore o giorni? Può essere che sia scema io e non l’ho capito, ma mi è parso che queste due frasi stonassero l’una con l’altra.
Per quanto riguarda i personaggi, li ho trovati ben caratterizzati, anche se penso che il più forte tra i due sia Mister D, la depressione, che hai gestito davvero in maniera magistrale! Prima si è fatto amico Benny, invitandolo a fidarsi di lui come fosse il migliore amico che potesse avere, poi gli ha fatto pian piano il lavaggio del cervello e l’ha portato al suicidio. Il tutto essendo semplicemente una parte del protagonista, la personificazione del suo lato più oscuro con cui si è confrontato in maniera diretta.
Forse il personaggio che avrei voluto vedere più “vivido” è Benny, ma sai una cosa? Penso sia giusto così, come l’hai dipinto tu, come una persona quasi sbiadita, assorbita dalla sua stessa sofferenza e privato di qualsiasi personalità. Forse, ecco, mi sarebbe piaciuto scoprire di più del suo passato e quindi cosa l’ha portato a ridursi così, oltre alla situazione con Annie, ma dubito sia stato solo quello la causa della sua depressione, suppongo sia una serie di motivi tutti sommati insieme.
Ma oltre questo penso che tu abbia gestito egregiamente i due lati di Benny, perché in fondo non sono altro che questo… veramente, una caratterizzazione di una complessità incredibile, che mi ha completamente catturato!


Utilizzo del titolo: 10/10

Hai utilizzato benissimo il prompt da te scelto, non solo citandolo più volte all’interno della storia, ma anche usandolo per strutturare l’intera storia, per creare Mister D e come filo conduttore di tutta la storia. Inoltre sono davvero strabiliata dal modo originalissimo in cui l’hai sviluppato, complimenti davvero!
Non posso che metterti il massimo del punteggio, sono rimasta davvero colpita, sei entrato dentro il significato della frase!


Originalità: 5/5

In genere ho sempre difficoltà a valutare l’originalità di una storia, ma stavolta non ho nessun dubbio: massimo del punteggio, perché hai avuto davvero un’idea sorprendente e originalissima!
Insomma, come ti è venuto in mente che una semplice macchia di sangue potesse trasformarsi in una sorta di persona che poi portava questo ragazzo al suicidio, e che fosse in realtà tutta una metafora per rappresentare la depressione? Sono rimasta talmente tanto colpita che ancora non me ne capacito, è un’idea geniale ed emotivamente forte, devastante direi!
Davvero, non posso che spendermi in complimenti, questa storia mi ha particolarmente colpito!


Gradimento personale: 5/5

E niente, praticamente questo parametro è una sorta di continuo del precedente, in cui ti riempio di complimenti XD
Quando ho letto le NdA e ho capito che era una sorta di tributo a Chester, è stato un colpo al cuore… grazie, grazie davvero, perché è un tributo triste e forse un po’ insolito, ma uno dei più belli e profondi che ho trovato. Veramente, sono rimasta molto colpita, e poi l’assonanza del nome del protagonista con il suo… non so, mi è piaciuto da morire, veramente, mi dispiace solo che il gradimento personale preveda solo cinque punti :D
E poi il modo in cui questo Mister D sia riuscito a entrare nel cuore di Benny e abbindolarlo, e poi l’ultima scena in cui lui stesso si ritrova a preparare il suo suicidio mentre prega i suoi stessi demoni di lasciarlo perdere… mi ha lasciato tantissimo, davvero, questa storia mi rimarrà nel cuore! Grazie per la lettura, grazie davvero :3


Totale: 36,5/40

Recensore Master
13/12/19, ore 13:30

Ciao!
Partecipo anch'io al contest ed ero curiosa di leggere le altre storie partecipanti ^^
Premetto che ho apprezzato molto le tue note, soprattutto la trovata di Mister D. che simboleggia la depressione, l'ho trovata assolutamente geniale!
Non seguivo molto i Linkin Park, pero' mi dispiace molto ugualmente per la morte di un cantante cosi' talentuoso, e' sempre una cosa triste... e mi fa un immenso piacere leggere questo tuo "tributo" in suo onore, lui sarebbe sicuramente contento di sapere che ci sono fan che lo apprezzano tanto anche nella tomba! Ovviamente i grandi della musica (e non solo) non si dimenticheranno mai, a prescindere da come le loro vite siano terminate ^^
Ammetto di essermi confusa quando Mister D., che non avevo collegato alla depressione, fuoriesce da quella goccia di sangue, non capisco se mi sono persa io qualcosa o non viene spiegato particolarmente nel testo; per questo inizialmente mi pareva piu' una storia appartenente al genere sovrannaturale, piuttosto che all'horror.
Forse sono io ad avere una diversa concezione dell'horror, e forse sbaglio, dato che di certo il suicidio di chiunque non e' qualcosa di felice.
L'horror pero' per me e' qualcosa che fa paura, che terrorizza, che incute ansia e agitazione... e devo essere onesta, per quanto questa tematica sia assolutamente ben narrata e grandiosa, non appartiene al genere horror per me.
Ovviamente non e' un'offesa, anzi, vorrei solo ragionare con te su alcuni punti in modo da fornirti anche degli spunti validi per i prossimi testi! E non dimenticare che anch'io sto ancora imparando a scrivere, ci tengo solo a darti un riscontro sincero, perche' se ti dicessi che mi e' piaciuta e basta, come effettivamente e', la cosa non ti aiuterebbe piu' di tanto a crescere.
Almeno, questa e' la mia opinione ^^'
C'e' un altro aspetto che non mi e' chiaro, ossia quando racconti del peso di Mister D. sulla spalla di Benny e successivamente dici che si e' irrobustito e ha messo su peso, e che cio' impedisce al protagonista di stare eretto.
Dal momento che la prima volta che sale sulle spalle di Benny, Mister D. pesa quanto un bambino di quattro anni, ho trovato un po' di confusione nella parte successiva, perche' un bambino di quattro anni non pesa comunque come una piuma XD
Magari sono io che non ho capito, eh! Non prendere le mie parole per oro colato, voglio solo condividere con te le mie impressioni XD
Adoro le immagini che evochi durante tutto il racconto, ho trovato particolarmente poetica soprattutto quella del tronco d'albero che rotola giu', l'ho davvero apprezzata e pur avendo letto solo questo tuo racconto in tutto il tuo repertorio, credo che questo sia uno dei tuoi punti di forza!
Poi, un'altra cosa che mi e' venuta in mente scorrendo nuovamente all'inizio della storia, e' il modo in cui sviluppi "l'introduzione", ossia quel paragrafo da cui poi parte la narrazione vera e propria.
Ho apprezzato molto questo tipo di scelta, pero' il protagonista muore alla fine, per cui dove si colloca esattamente quel paragrafo nel racconto?
A mio parere, forse se avessi iniziato a raccontare a morte avvenuta, il tutto avrebbe avuto piu' senso e ci sarebbe stato un filo logico.
Sono dettagli piccolissimi e davvero non pensare che la tua storia non mi sia piaciuta per questo, anzi! Credo pero' sia giusto farteli notare, anche se nessun altro li notera' o magari sono preoccupazioni solo mie, perche' credo vadano a incidere poi nella trama generale, che, essendo sviluppata bene, sarebbe un peccato se venisse "rovinata" da disattenzioni cosi' banali.
Te lo dico onestamente: io qui vedo del talento e ho apprezzato moltissimo questa storia; ti consiglierei pero' di lavorare un po' di piu' sulla forma, anche estetica: ad esempio, personalmente non userei mai il grassetto o il maiuscolo, perche' mi sembra vadano ad appesantire moltissimo il testo.
Sicuramente lo hai fatto per enfatizzare le parole di Mister D., il che ha senso, ma avrei preferito comunque un'esposizione piu' "pacata".
Scusami davvero se ho scritto un poema e se ho puntualizzato anche fin troppo, ovviamente, ripeto, non e' mia intenzione credermi migliore o "correggerti"; il mio voleva essere un semplice confronto, dato che alla fine le recensioni servono a questo.
Spero di non averti infastidito in alcun modo e soprattutto di non averti demotivato, perche' sarebbe un grandissimo peccato, dal momento che da questa storia si evince anche tanto talento e passione! ^^

Recensore Master
07/12/19, ore 16:11

Quando ho saputo della morte di Chester Bennington non ci riuscivo a credere, non riuscivo nemmeno a socializzare con la mia famiglia a cena. 
"Ma siamo tutti insieme fuori"
"Ma mamma, è morto Chester Bennington!"
Sapere che era morto suicida, poi, è stato ancora più devastante. Mi sembra che tu abbia mostrato per bene il dolore della sua depressione, l'abisso in cui trascina chi ne è colpito. Il rifiuto di vivere, di parlare col prossimo, il modo con cui i giorni si ammucchiano uno sull'altro in una palla senza alcun senso né fascino. 
Finché non arriva il trip, che senza dubbio sorprende sulle prime, e purtroppo ha anche psicologicamente senso, nonostante sminuisca molto la levatura morale del protagonista. Tuttavia lo mantiene simpatizzante, per via dell'introspezione che gli hai dato in precedenza, e soprattutto la dolorosissima reazione alla proposta suicida. Che infatti, quando si verifica, fa ancora più male. Nonostante le colplicazioni, ci si sente incredibilmente coinvolti e il collegamento con Bennington brucia. 
Infine, ancora complimenti per i riferimenti culturali e le marche, che avevo amato ai tempi di Cuor di Canaglia e continuo ad amare qui. 
Complimenti, ancora.
Lady R

Recensore Veterano
04/12/19, ore 10:43

Ciao Lupoide!
Ho deciso di passare da questa storia perchè anche io partecipo al concorso, e tra l'altro parliamo pure di argomenti abbastanza simili, quindi ero molto curiosa di leggere questa tua one shot.
E'stato interessante vedere il modo in cui hai impersonato la depressione, un'amica che non ti abbandona, un'amica che resta al tuo fianco sino alla fine... Credo che mister D sia un personaggio davvero ben riuscito e d'impatto.
La storia è sicuramente ben scritta, la trama e chiara e fa rabbrividire al punto giusto.
C'è solo un piccolo appunto che vorrei farti, magari sono stata io a cogliere questa frase nel modo sbagliato, ma devo ammettere che non mi è piaciuto quando hai chiamato Annie carnefice. Io non credo che per la depressione sia possibile trovare un carnefice, sicuramente non è un solo avvenimento a portarti a diventare depresso... A parte questo (e se ho sbagliato a interpretare fammi sapere) la tua storia mi è piaciuta davvero molto.
Ci sono riuscito alla fine, ho superato la mia paura per il dolore.
Credo che questa frase sia molto significativa. La depressione alla fine ha vinto, la depressione che ti spoglia di tutte le paure... Il finale è davvero dolceamaro e anche se sappiamo tutti quello che è successo, è davvero triste vedere Chester essere sconfitto così.
Trovo anche che tu sia riuscito ad utilizzare il titolo dato in modo davvero originale, quindi ti faccio i miei complimenti.
Buona fortuna per il contest!

Martina


 

Recensore Master
03/12/19, ore 23:03

Ciao Lupoide, appena ho visto che avevi scritto la storia per il contest non ho proprio potuto fare a meno di passare a dare un'occhiata. Nuovamente ci sfidiamo puntando ognuno sul campo proprio (io storico, tu horror). Devo dire, con onestà intellettuale, che ti temo ahah La tua storia è molto bella, ha un guizzo di genialità e secondo me è originalissima. Come sempre, apprezzo il tuo stile diretto e il modo in cui presenti le vicende, coinvolgendo con retoriche per nulla forzate il lettore portandolo a essere parte degli eventi. Il titolo scelto è stato poi elaborato in maniera inaspettata e tale da essere il fulcro degli avvenimenti. Mi è piaciuta davvero tanto. Insomma, la vedo molto dura questa sfida ahahah complimenti e alla prossima!