4 - “E visse per sempre” di Appassiflora.
Totale: 55/60.
1) Grammatica e ortografia: 10/10.
Perfetta.
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 9/10.
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai scelto di scrivere questa storia: l’ho trovato incisivo, ricco e, devo dire la verità, a tratti persino commovente. Lo stile è un po’ troppo da fiaba, ma gradevole e riuscito nel contesto, si vede che l’effetto è voluto e che c’è una ricerca dietro il lessico e la costruzione delle frasi.
Se devo trovare un difetto è che forse hai un po’ ecceduto nel voler rendere il testo un racconto delle favole: espressioni come “prode principe dalla fronte di tuono”, “giovane donna dai capelli di fiamma”, “il suo principe con vento nella chioma” sono un po’ troppo, avresti anche potuto limitarti per non essere ridondante e per mantenere una certa incisività. Non che lo consideri un gran difetto, io preferisco uno stile pieno e ricco di belle immagini che uno stile povero.
3) Titolo: 5/5.
Il tuo è forse il titolo che ho preferito, lo trovo davvero bello: poetico, intrigante, musicale e, al tempo stesso, incisivo. Trovo inoltre che sia particolarmente adatto allo stile della storia, a quest’impostazione un po’ da “fiaba dell’orrore” che hai scelto per il testo.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 14/15.
Sicuramente la grande protagonista di questa storia è Gabrielle. Gabrielle bellissima e consapevole del proprio “fantastico potere” – per citare le ninfette di Nabokov -, ma anche completamente rovinata dalle sue ossessioni. Gabrielle così innamorata di Harry da non rendersi conto di come stanno le cose, Gabrielle così sedotta dall’idea stessa dell’amore da soffrire di un distacco dalla realtà progressivo e inesorabile che la indurrà al suicidio. Sei stata davvero brava a rendere questi aspetti del suo carattere, che non erano per niente semplici da rappresentare: come ragioni in maniera infantile, come non accetti il peso del rifiuto, come sia convinta di poter ottenere ciò che vuole. Anche il fatto che decida di restare come fantasma mi è parso completamente in linea col personaggio.
Harry si intravede solo attraverso lo sguardo distorto di Gabrielle, ma è IC al 100%: altruista, un eroe, sempre pronto a fare la cosa giusta, innamorato di Ginny e incapace di vedere qualunque altra cosa. Hai descritto bene anche quel lato di Harry che lo rende quasi “tonto” davanti ai sentimenti altrui – infatti era sempre Hermione a dovergli spiegare certe ovvietà - , per cui non stupisce che non si sia accorto di niente.
Non ti ho dato il punteggio massimo perché la coppia non si sente appieno. Erano chiaramente permessi amori non corrisposti, ma mi sarebbe piaciuto che Harry fosse presente anche solo in parte con qualche dettaglio in più, magari una consapevolezza sui sentimenti di lei e una sua reazione a riguardo. Comunque è solo un dettaglio che non rovina in alcun modo la storia.
5) Utilizzo del prompt: 8/10.
Il prompt che hai scelto era: “Si sorprese a ridere, perché la morte non aveva scalfito il suo ricordo. E nemmeno il desiderio.”
Devo dire che mi è piaciuto come hai sviluppato l’indicazione, anche perché io avevo scritto questa frase apposta per un’altra coppia – la Grindeldore – e quindi mi aspettavo un certo tipo di storia. Tu però non mi hai delusa.
Se devo trovare un difetto alla storia, direi che ne hai dato un’interpretazione forse eccessivamente letterale: Gabrielle muore e torna come fantasma, e il desiderio resta, niente lo può far sbiadire, nemmeno la morte. È un concetto interessante e, anche se avevo pensato il prompt in maniera che andasse in un’altra direzione, devo dire che l’ho apprezzato.
6) Gradimento personale: 9/10.
Una storia che mi è davvero piaciuta molto. Questa coppia è – tra le secondarie – una di quelle che mi incuriosisce di più, ma trovo anche che sia una delle più difficili da gestire, e in questo tu sei stata molto brava: mi è piaciuto molto come hai fatto in modo che tutto giostrasse attorno a Gabrielle e alla sua ossessione che la porta addirittura ad avere un distacco dalla realtà. Un altro aspetto che ho apprezzato molto è anche lo stile da favola: sebbene non mi abbia convinta proprio del tutto, ho trovato l’abbinamento godibile e originale. |