Recensioni per
L'odore del sesso
di Red Drago

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 5 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
09/01/20, ore 20:20

Hmmmmm, allora...
Non sono una puritana, tutt'altro: quello che fanno due persone tra le lenzuola (o altrove) è per me sempre cosa buona e giusta. A PATTO che entrambi siano consenzienti e che la vivano come espressione naturale di amore o anche solo di piacere carnale, senza coinvolgimenti emotivi.
E non è quello che accade in questo racconto. Sorvolando sulla totale spersonalizzazione di Alain e André, quello che a me non è piaciuto è l'atto imposto, in quel modo men che meno. Forse l'addossare ad Alain la colpa del troppo alcol prima, e di tutto quel che accade dopo, è stato come un tentativo da parte tua di non sporcare troppo l'immagine di André, quasi di assolverlo in qualche modo... invece il punto centrale della questione è proprio l'obbligata passività, che il lettore come me percepisce con una sensazione di malessere, aumentata dalla totale assenza di empatia di Alain e da quel nome mormorato alla fine. Ti sarebbe bastato rendere André partecipe, consapevole e padrone della scelta, per salvare moralmente il tuo racconto.
Questo si riflette anche, a mio parere, sull'intento di trasmettere erotismo. Non aiuta nemmeno l'uso di certi termini e l'immagine davvero desolante e pessima dei personaggi.
Questa è la mia prima bandierina rossa, mi permetto di essere sincera ad esprimere il mio personale parere perché mi sei sembrato una persona con la quale poter dialogare e confrontarsi, e spero che tu non ti senta offeso.
Buona serata

Recensore Master
24/12/19, ore 19:24

Visto che tu stesso parli di una sorta di strategia concordata con altre autrici faccio anche a te la stessa domanda: perché?
Quale percezione distorta ti ha portato a descrivere un Alain così mostruoso? Così gretto e crudele, da infliggere a quello che dovrebbe essere il suo migliore amico una simile mortificazione, così insensibile da non rispettare né la sua volontà né i suoi sentimenti?
Non solo lo trattiene per obbligarlo a ricevere fisicamente su di sé attenzioni femminili non desiderate, lo obbliga anche a venire meno a quello che è il desiderio del suo cuore, e cioè non avere piacere con altre che la donna che ama.
Mi domando quale messaggio tu intenda trasmettere con questi tuoi pensieri: forse che per voi uomini i sentimenti non contano? Che si possono tranquillamente calpestare di fronte a un seno abbondante e ad un corpo voluttuoso? Che di fronte all'esibire sfrontato degli attributi sessuali femminili ogni uomo dovrebbe perdere coscienza di sé e cedere ai più bassi istinti?
Se è questo il tuo pensiero sono enormemente lieta di aver incontrato uomini completamente differenti, in grado di dare valore e rispettare ciò che è contenuto nel loro cuore e in quello delle persone che sono loro vicino.
Non riconosco nulla di Alain in questo volgare figuro che descrivi, non ritrovo né il rispetto per il suo amico né la lealtà che gli ha dimostrato celando dentro di sé i sentimenti per Oscar, e in tutta sincerità nemmeno comprendo il perché di questo racconto.
(Recensione modificata il 24/12/2019 - 07:26 pm)




Ciao Red Drago, dopo aver a lungo riflettuto ho deciso di rispondere qui al messaggio che mi hai inviato: credo infatti che la chiarezza e soprattutto la trasparenza siano alla base di qualsiasi rapporto, sia umano che virtuale.
Cercherò di essere più chiara circa il motivo che mi ha spinto ad essere così dura nei confronti del tuo scritto: di certo non l'ho fatto perché amo "flagellare" chi esperimenta o tenta nuove vie, anzi. Le innovazioni mi piacciono ma detesto le provocazioni e le esasperazioni. E io, credimi, ho letto questo tra le tue righe. Il desiderio di osare l'inosabile per stupire a qualsiasi costo, quasi una rielaborazione del detto "bene o male l'importante è che se ne parli". In quest'ottica credo comprenderai bene il mio stupore nel sentirti "flagellato": se si osa, se si va oltre il consentito, se si oltrepassano i limiti, il minimo da mettere in conto, secondo me, è incontrare sul proprio cammino dei detrattori.
E qui arriviamo al secondo punto da me preso in esame nel formulare il mio un giudizio: non avrei avuto nessun problema a sapere una storia di questo tipo in un altro fandom o con altri protagonisti: nella categoria Originali, ad esempio con nomi di fantasia per gli interpreti. Ma non sfruttando e infangando in questo modo tutto ciò che la storia di Oscar reca con sé. C'è così tanto dietro la loro storia d'amore (che tale resta, una storia di amore puro e assoluto, non di solo sesso) che non posso proprio accettare di vederla così deturpata e sminuita sia nelle azioni che nel lessico.
So che hai usato gli avvertimenti nel modo giusto: c'è un ricorrere abnorme sul fandom, in questi ultimi tempi, all'OOC, all'AU, e via discorrendo. Ma personalmente resto assolutamente convinta che se si stravolge così tanto un personaggio, quel personaggio non sarà più riconoscibile in quanto tale, e di conseguenza diverrà collocato nel posto sbagliato. Perché dunque non costruirne uno del tutto originale, con sue caratteristiche peculiari ed un suo vissuto alle spalle? Forse perché è troppo complicato? Forse perché prendere in prestito una serie di personaggi molto amati e con un solido pubblico alle spalle garantisce una ribalta certa? Il dubbio, ti assicuro, leggendo alcune cose mi coglie e per questo, in nome dell'affetto che mi lega a questa storia meravigliosa, davvero non posso tacere.
Chiudo rimarcando l'ultimo, fondamentale, fattore che è concorso a determinare il mio giudizio negativo: la violenza, fisica o psicologica che sia, non va mai né veicolata, né accettata, men che meno fatta in qualche modo passare come terapeutica, utile allo scopo. Non esiste alcun grado di coercizione che possa essere proposto come benefico, in nessun contesto, nemmeno il più banale. E su questo fatto non ci sono scusanti di genere, tempo e spazio.
(Recensione modificata il 26/12/2019 - 02:25 pm)

Nuovo recensore
23/12/19, ore 20:44

Ciao, l'unica cosa che ho gradito è l'aver cercato di addolcire un minimo il racconto con qualche richiamo alle caratteristiche del personaggio.
Riguardo al resto… il contenuto è violento, certi termini volgari, André fa la parte dell'idiota e Alain dello stronzo pervertito.
Se una donna venisse trattenuta sarebbe giudicato uno stupro, la stessa cosa vale per un uomo.
Alto indice di NON gradimento anche per te, mi spiace.

Recensore Junior
23/12/19, ore 17:23

Ciao Drago, questo racconto non mi convince sotto diversi punti di vista e a cominciare da quella confusione ripetuta  tra accento e apostrofo. Le abitudini errate, direi da tastiera pigra, diventano vizi, la lingua italiana non è un optional e dunque ha le sue regole che chiunque si appresti a scrivere e pubblicare dovrebbe tener in considerazione.

Il lessico a tratti scurrile e ginecologico non aggiunge, a mio parere, nulla alla scena che dovrebbe essere erotica e allo stesso tempo sensuale e che invece risulta volgare. Il rating rosso può certo  spingersi quasi fino a toccare limiti non esplicitamente demarcati ma è bello solo se non si scade in espressioni di dubbio gusto.

Non mi è piaciuto neanche un po’ il contenuto della storia, è vero che molti altri autori hanno già in passato immaginato di far cadere André in tentazione con una prostituta ma nessuno prima d’ora (chiedo venia se invece qualcuno lo ha fatto e mi è sfuggito visto non ho letto tutte le storie di questo sito) ha forzato ed imposto l’atto ad André. 
Se “quando una donna dice no è no” è espressione e principio valido, allora deve esserlo anche    per un uomo.
André non vuole. Ha avuto una reazione umana d’accordo, non lo biasimo per la mancanza di autocontrollo, è umano anche lui, ma attenzione perché ci sono stati casi in cui si è asserito che se il corpo di una donna reagisce, uso un eufemismo, allora non è violenza.

Mi spiegheresti queste parole? 

“Alain con tutte le proprie forze gli blocco' le braccia.
André cercò di divincolarsi ma il soldato era veramente forte, e usava tutta la sua forza per immobilizzarlo.
-"Lasciami Alain!"- sibilo' stizzito.
Alain sorrise in maniera inquietante.
-"Col cazzo! Vai bella è tutto tuo!"

E Alain non lo lascia e lo trattiene fino alla fine dell’atto!

A me sembra una violenza fine a se stessa, un gesto che nessuno dei personaggi o una ipotetica voce narrante si prende la briga di stigmatizzare,  quel nome tanto amato sulla labbra di André non redime il gesto di Alain, risuona piuttosto come un grido d’aiuto.
Se Oscar fosse stata al posto di André cosa avemmo detto? 
Scene estemporanee e fuori contesto sono a doppio taglio, nel senso che prestano il fianco ad ogni tipo di interpretazione.

E poi ancora non mi spiego che bisogno c’è di paragonare il sentore di una prostituta, il suo profumo aspro, a quello dolce di Oscar, comprendo che la figura dell’amata è idealizzata ed elevata a quella di una dea ma insomma Madison, a prescindere dal mestiere più antico del mondo, rimane una persona a cui un briciolo di dignità dovrebbe essere riconosciuta.

Alquanto inquietante.

Fiammetta1372
 

Recensore Master
23/12/19, ore 07:29

No vabbè mi rifiuto di leggere
Scusa non me ne volere povero il mio André.. Il mio moro dolce 😭😭😭😭