Visto che tu stesso parli di una sorta di strategia concordata con altre autrici faccio anche a te la stessa domanda: perché?
Quale percezione distorta ti ha portato a descrivere un Alain così mostruoso? Così gretto e crudele, da infliggere a quello che dovrebbe essere il suo migliore amico una simile mortificazione, così insensibile da non rispettare né la sua volontà né i suoi sentimenti?
Non solo lo trattiene per obbligarlo a ricevere fisicamente su di sé attenzioni femminili non desiderate, lo obbliga anche a venire meno a quello che è il desiderio del suo cuore, e cioè non avere piacere con altre che la donna che ama.
Mi domando quale messaggio tu intenda trasmettere con questi tuoi pensieri: forse che per voi uomini i sentimenti non contano? Che si possono tranquillamente calpestare di fronte a un seno abbondante e ad un corpo voluttuoso? Che di fronte all'esibire sfrontato degli attributi sessuali femminili ogni uomo dovrebbe perdere coscienza di sé e cedere ai più bassi istinti?
Se è questo il tuo pensiero sono enormemente lieta di aver incontrato uomini completamente differenti, in grado di dare valore e rispettare ciò che è contenuto nel loro cuore e in quello delle persone che sono loro vicino.
Non riconosco nulla di Alain in questo volgare figuro che descrivi, non ritrovo né il rispetto per il suo amico né la lealtà che gli ha dimostrato celando dentro di sé i sentimenti per Oscar, e in tutta sincerità nemmeno comprendo il perché di questo racconto. (Recensione modificata il 24/12/2019 - 07:26 pm)
Ciao Red Drago, dopo aver a lungo riflettuto ho deciso di rispondere qui al messaggio che mi hai inviato: credo infatti che la chiarezza e soprattutto la trasparenza siano alla base di qualsiasi rapporto, sia umano che virtuale.
Cercherò di essere più chiara circa il motivo che mi ha spinto ad essere così dura nei confronti del tuo scritto: di certo non l'ho fatto perché amo "flagellare" chi esperimenta o tenta nuove vie, anzi. Le innovazioni mi piacciono ma detesto le provocazioni e le esasperazioni. E io, credimi, ho letto questo tra le tue righe. Il desiderio di osare l'inosabile per stupire a qualsiasi costo, quasi una rielaborazione del detto "bene o male l'importante è che se ne parli". In quest'ottica credo comprenderai bene il mio stupore nel sentirti "flagellato": se si osa, se si va oltre il consentito, se si oltrepassano i limiti, il minimo da mettere in conto, secondo me, è incontrare sul proprio cammino dei detrattori.
E qui arriviamo al secondo punto da me preso in esame nel formulare il mio un giudizio: non avrei avuto nessun problema a sapere una storia di questo tipo in un altro fandom o con altri protagonisti: nella categoria Originali, ad esempio con nomi di fantasia per gli interpreti. Ma non sfruttando e infangando in questo modo tutto ciò che la storia di Oscar reca con sé. C'è così tanto dietro la loro storia d'amore (che tale resta, una storia di amore puro e assoluto, non di solo sesso) che non posso proprio accettare di vederla così deturpata e sminuita sia nelle azioni che nel lessico.
So che hai usato gli avvertimenti nel modo giusto: c'è un ricorrere abnorme sul fandom, in questi ultimi tempi, all'OOC, all'AU, e via discorrendo. Ma personalmente resto assolutamente convinta che se si stravolge così tanto un personaggio, quel personaggio non sarà più riconoscibile in quanto tale, e di conseguenza diverrà collocato nel posto sbagliato. Perché dunque non costruirne uno del tutto originale, con sue caratteristiche peculiari ed un suo vissuto alle spalle? Forse perché è troppo complicato? Forse perché prendere in prestito una serie di personaggi molto amati e con un solido pubblico alle spalle garantisce una ribalta certa? Il dubbio, ti assicuro, leggendo alcune cose mi coglie e per questo, in nome dell'affetto che mi lega a questa storia meravigliosa, davvero non posso tacere.
Chiudo rimarcando l'ultimo, fondamentale, fattore che è concorso a determinare il mio giudizio negativo: la violenza, fisica o psicologica che sia, non va mai né veicolata, né accettata, men che meno fatta in qualche modo passare come terapeutica, utile allo scopo. Non esiste alcun grado di coercizione che possa essere proposto come benefico, in nessun contesto, nemmeno il più banale. E su questo fatto non ci sono scusanti di genere, tempo e spazio. (Recensione modificata il 26/12/2019 - 02:25 pm) |