Recensioni per
The last drop
di ireland3
Complimenti. Innanzitutto per la scelta del tema: non è facile decidere di parlare della morte, ma tu qui hai trattato l'argomento in modo delicato, lieve, affiancando morte e amore. Giustamente non è il momento per esultare di un amore appagante quando si è appena assistito alla fine di un amore tradito. Hai reso molto bene i sentimenti di André ed Oscar, vicini, ancora una volta, e per sempre. |
Ed ancora una volta devo farti i miei complimenti! |
Un racconto che tocca per l'ennesima volta le corde del cuore, Ale, vuoi perché dai la tua versione di uno dei momenti più dolorosi dell'anime, vuoi per le tue capacità narrative, che anche qui non possono che venire fuori. Il tuo linguaggio è infatti curato ma non pedante, ricco di metafore immaginifiche e incisive (penso all'immagine del Cristo accostato al devastato Alain), e soprattutto capace di trasportare il lettore nelle ambientazioni e nelle scene che tanto magistralmente sai descrivere. |
Ciao Ireland3. Una missing moment davvero molto intenso,in un contesto dove realtà storica e fantasia si intrecciano in modo drammatico. La tragedia della morte di Diane insieme a quello che sta accadendo,alla rivoluzione imminente. Ho ben immaginato Oscar ed André al loro ritorno,uscendo da quella casa. La frase che mi ha colpita di più è stata "erano le lacrime a renderlo cieco",davvero suggestiva. Molto interessante il titolo e l'abbinamento che hai considerato. Un saluto. :) |
Che bello trovare un tuo scritto! La tua scrittura perfetta dipinge bene l'angoscia e la sofferenza di Alain e di sua madre, il baratro della disperazione in cui sono caduti dopo il gesto di Diane e ci racconta ancora meglio lo sgomento di Oscar ed André, spettatori muti ed impotenti di una sofferenza tanto immensa da lasciare annichiliti. Ed è bello il loro sentirsi ed il loro attendere, proprio per rispetto alla marea dolente che li ha investiti in cima a quelle scale, nulla poteva essere più giusto. Spero davvero di ritrovarti presto, insieme alla tua magia. Un bacio. Monica |
Conosco Edimburgo e quel pub, e immagino che in quei momenti Oscar e André di lacrime da inghiottire ne avessero più di una, grosse e pesanti. Tutto nel turbinio della Rivoluzione imminente. |
Sei così brava a parlarci di loro, ad inserirli in uno spin off non tuo ma che tu inglobi nella tua storia in maniera naturale e con tempi perfetti, che non posso che farti i miei più sentiti complimenti e sperare che non ci metterai tempi biblici per scrivere ancora. Brava, buona giornata. |
Oscar y Andre fueron testigo de esa desgarradora escena de Alain al perder de esa manera a su hermana. Oscar propuso no regresar al cuartel quería estar a solas con André su cercanía era vital para ella consolarse mutuamente. La historia nos conduce a un tiempo en que esta consciente de ese amor único para André. |
Ciao, non sono molto brava a recensire, fatico a speigare cosa ho trovato di bello e toccante in una storia, ma ci tenevo a lasciarti un commento. |
Cara Ireland, sei tornata con un brano scritto con disarmante semplicità ma infinitamente potente come la realtà che non solo ci conduci con le tue parole a leggere ma che riesci a farci percepire, ce la fai sentire in tutta la sua gravità con i rumori assenti della casa e con l’odore della morte che aleggia. L’impatto con quella realtà ha travolto Oscar e Andrè che muti osservano una scena che mai si sarebbero aspettati di vedere. Una madre orfana della figlia,un concetto che va al di là dell’umana comprensione, perché sono i genitori che devono andarsene per prima e non viceversa, poiché per chi resta il dolore si perpetuerà ogni giorno nell’assenza. E Alain il fratello che ora non è più, rimane un involucro vuoto della vita che la sorella gli trasmetteva con la sua solarità. Oscar è talmente colpita da ciò che vede che riesce a rammentare in tutta quell’oscurità solo il suo fazzoletto bianco caduto per terra, quel pezzo di stoffa che le aveva dato la forza di non indietreggiare e al quale si era aggrappata perché rivestiva un significato preciso ora, era il fazzoletto di André che le aveva donato in un frangente per lei cruciale e che teneva gelosamente custodito sempre con lei per sentirselo vicino in ogni momento. Per riuscire a superare questo momento tragico occorreva per lei ancorarsi a qualcosa di solido, di tangibile che le restituisse il senso della realtà. Poi entrambi fuggono via da tutta quella disperazione, a tutti e due manca l’aria, tutti e due hanno bisogno della reciproca vicinanza per sentire che esistono ancora, per poter lasciare scivolare i pensieri proprio come l’acqua della Senna che scorre sperando che si porti via il malessere che stanno provando. E nel frattempo apprezzano la vicinanza l’una dell’altro come non mai, il bisogno di sfiorarsi, di toccarsi per sapere di esistere nonostante le brutture che li stanno circondando e che li fa pensare che ancora non è il momento per vivere il loro amore, il quale per entrambi è ora una presenza viva e costante del loro rapporto anche se ancora non palesata a parole che a loro non sono mai servite. Comprendono che dovranno essere in grado di ritagliarsi un attimo solo per loro, un attimo di eternità per vivere quel sentimento nella maniera più completa possibile, per riuscire a continuare a dare un senso alla loro vita, ma non ora, non con le immagini che si ripropongono ai loro occhi dove le lacrime sono lo specchio del dolore provato. Un’altra tua prova di scrittura semplicemente superba. Un caro saluto e auguri di Buon anno. |
Grazie per averci raccontato in questo missing monent cosa sarebbe potuto succedere dopo che Oscar e André sono usciti da quella casa,dove regna la morte e la disperazione. |
Carissima Alessandra grazie per questa perla. Un racconto fatto di dolore, tristezza ed infinito amore. Solo due anime vicine potevano condividere lo smarrimento e il dolore davanti un gesto così estremo. La necessità di stare vicini, di consolazione è come l'aria per respirare in questo momento, l'amore fisico non può bastare, sarebbe fuori luogo, sarebbe poca cosa di fronte a tenersi stretti l'uno all'altra. |
Stesura potente, preziosa e ricca. Immagini suggestive e drammatiche, espresse con notevole padronanza letteraria. Non avendo letto la storia " Cuore di burro " mi mancano alcuni riferimenti importanti, al di là di questo leggerti è sempre bellissimo. Ciao e auguri |
Una scrittura perfetta e coinvolgente, emozionante davvero. |
Ave carissima, MG ha dato il via ad una serie di punti di vista, sequel e quanto altro interessanti .. chapeau, mi piace come scrivi e quello che scrivi, il post facto di O ed A. dopo la macabra scoperta del corpo di Diane e la disperazione di Alain, le tue parole non hanno peso o misura, ben illustrano la sofferenza, lo scoramento .. il fazzoletto abbandonato, monito e simbolo, davvero toccante .. il buio, metaforico e non, quindi ecco, delicata come un cammeo, Marie Blanche.. I passi e l’arringa, che chiede l’apertura degli Stati Generali, la vita che continua in netta antitesi con la morte, scorre come la Senna che guardano dal ponte, citandoti “…quella scia di polvere da sparo che li percorreva da giorni e che rischiava di incendiarli nel fuoco inestinguibile del loro amore di lì a poco. Ma ora no, non così. Provavano il disperato bisogno di toccarsi, di abbracciarsi e donarsi senza remora alcuna, nell’attesa di un momento ideale, che fosse perfetto, che fosse il loro…” Intanto un abbraccio, l’amore ferma il tempo.. Interessanti le note a piè di pagina, spiegazione pertinente e incisiva.. A la prochaine e buon 2020, Jane Queen Empress PS attendo Tue nuove, quando e se vorrai.. |