Ciao,
non poteva durare ... la felicità non poteva durare.
Questa non è una storia alla "poiana" (anche perchè l'argomento non è certo quello), direi che è più una storia alla "corvi che aspettano di potersi avventare sui corpi dei personaggi una volta morti".
Ma è scritta molto bene e leggendo questo capitolo ci si rende conto di quanta strada abbiano fatto i personaggi nel crescere e quanta ancora debbano farla.
Kay, adesso, sembra la più matura delle due: a parte la bizza iniziale (ma è poi una bizza? Vuole sinceramente bene a Luigino) si comporta in maniera davvero matura, anche e soprattutto di fronte alla bugia della moglie.
Ecco, contrariamente a Kay, Sun ancora sembra irrisolta, titubante, insicura: insicura di sè, insicura dell'amore di Kay.
Il punto di vista narrativo torna (già dal capitolo scorso) da lei e, come già qualcun'altra ti ha scritto, sembra proprio che ti sia più congeniale scrivere dalla visuale di Sun. Riesci a cogliere meglio ogni aspetto della storia e dei personaggi, sembra davvero che tu abbia una visione più completa quando scrivi col pov Sun.
Tornano nuovamente quei piccoli particolari, che a me piacciono tanto, e rendono il tutto più vero. Uno in particolare mi è piaciuto molto, non lo rivelerò per non spoilerare, ma sei stata brava. Hai detto senza dire, i miei complimenti.
Bello il momento corale in ospedale, con tutti i personaggi di contorno che tornano a farla da protagonisti.
E poi ... la narrazione è nuovamente seria ma non stanca grazie alla sua linearità ed essenzialità.
Mi è piaciuto tutto.
Che dirti ... brava.
Un abbraccio e alla prossima tragedia ... volevo dire al prossimo capitolo.
NaM |