Ciao.
Sinceramente credevo che ci fossimo chiariti, non era necessario inserire un disclaimer... e anche definirmi "Cerbero moralista" per aver fatto un commento sullo stile (e non sui contenuti!) non mi è sembrato molto appropriato, ma non fa niente.
In ogni caso in questa recensione vorrei parlare della storia, non di altro: senza dubbi la trama è molto coinvolgente, la stai convogliando in modo interessante e non scontato, a mio parere, alternando molto bene sia i punti di vista, sia le diverse sequenze. In questo capitolo ti sei concentrata molto di più sull'analisi psicologica dei due protagonisti e sull'introspezione rispetto all'azione, ed è stata una scelta giusta: non ci hai solo fornito le motivazioni dei due protagonisti, già abbastanza chiare dal loro modo di porsi (e questo è sicuramente un pregio) ma anche le loro esperienze precedenti e i loro timori, anche se, mi duole ammetterlo, ancora una volta le due caratterizzazioni sono proseguite parallelamente, senza differenziarsi nemmeno un minimo: i loro passati sono stati estremamente simili, le loro ideologie sono identiche, i loro dubbi e timore sono ancora gli stessi; Schwerin è un nobile ma la cosa non conta nella storia per come è costruita (dettaglio storico pertinente e corretto), ma anche questa cosa non pone differenze tra i due: forse lui ha un atteggiamento un po' più distaccato rispetto al mondo esterno, ma i due sembrano venuti fuori dallo stesso stampino, c'è poco da fare.
Credevo che il capitolo si stesse dilungando troppo, ma arrivato alla fine mi sono reso conto che quel dialogo è stato la conclusione migliore che potessi darvi. Spero di poter leggere al più presto il seguito, anche se credo che il finale sarà inevitabilmente drammatico. La ricostruzione della vita dei "soldati semplici" mi ha coinvolto molto, è stata ancora una volta breve ma corretta.
A presto,
Il moralista e bacchettone mystery_koopa (Recensione modificata il 11/02/2020 - 04:42 pm) |