Recensioni per
I still find pieces of you in the back of my mind
di Duchessa712
Ciao :) |
Ciao!^^ Accidenti, è da tantissimo che non vengo a gettare un'occhiata qui, in questa sezione (per i miei gusti troppo poco popolata, purtroppo). Eppure, oggi sono tornata qui, mi sono imbattuta in questa tua storia e ... niente, ho voluto lasciarti la mia opinione. Innanzitutto, perché - terminata la lettura - mi sono sentita assalire dalla nostalgia e dal desiderio di rivedere questa fantastica serie (ergo, sei stata capace di farmi ripensare al perché io l' abbia adorata tanto, il che gioca assolutamente a tuo favore). Poi, hai scelto di focalizzarti su Athos, un personaggio che adoro (anche se, onestamente, si può forse non amare qualcuno di loro?), negli ultimi istanti di vita e mi ha colpito molto il modo in cui nei hai delineato i pensieri. Attimi in cui una presenza ingombrante risulta essere sempre la "sua" Anne. Io adoro, letteralmente, la coppia Athos/Milady. Per quanto Sylvie sia un personaggio che ricordo vagamente di non aver trovato spiacevole, in quanto ad "incisività' " non ha assolutamente nulla a che vedere con quello di Milady. Milady è destinata a lasciare un segno indelebile del suo passaggio, sempre, in qualsiasi forma (che sia un rimpianto o un profumo di fiori, il suo ricordo resta). Ecco, l'amore fra Athos e Milady è complesso, profondamente complesso, eppure - secondo me - tu sei riuscita benissimo a rendere quella sorta di dipendenza che li lega, una dipendenza che, talvolta, è una "prigione" (un "fantasma dai capelli scuri" giunto dal passato a perseguitarti) e altre, come in questo caso, un'evasione (il ricordo dolce di una risata tanto amata). Più di tutto, ho amato questa frase: 《Capisce di amarla ma di essere riuscito a sopravvivere anche senza di lei.》 (È a questo che mi riferisco, quando parlo di una dipendenza davvero singolare). Infine, l'idea di un'Anne ignara che non sa di essere stata l'ultimo pensiero dell'uomo a cui lei, la vera lei, è appartenuta e che le è appartenuto fino all'ultimo respiro è veramente straziante, ma costituisce anche la degna conclusione di una storia che mi è tanto piaciuto leggere. Brava! |