Recensioni per
Un sentimento chiamato amore
di Darlene_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/01/23, ore 01:49
Cap. 2:

Ciao! Ti avevo detto che sarei passata a leggere qualcosa di tuo nel fandom di Sherlock, ma tra le varie feste ho avuto soltanto ora il tempo di recensire.
Devo dire che non leggevo qualcosa sui Johnlock da un bel po', e questa raccolta di flashfic mi ha portata indietro a dei bei ricordi. Entrambi i capitoli sono incentrati in momenti specifici che nella serie ho amato molto, con un pizzico di romanticismo in più, che nella storia canonica tanto ho desiderato, invano (ogni momento è buono per maledire il queerbating dei Moftiss).
Del primo capitolo mi è rimasta una sensazione di leggerezza, di speranza, nonostante la situazione difficile in cui obiettivamente si trovassero. La sola certezza di poter contare l'uno sull'altro era abbastanza. Mi ha colpito una certa vulnerabilità che non ho mai associato a questi personaggi, ma che è una piacevole ed interessante interpretazione da leggere: traspare bene l'amore leale ed incondizionato tra i due.
Il secondo capitolo contrasta con il primo per sensazioni. Non c'è più traccia della spensieratezza, ma invece un'ambientazione cupa che rispecchia bene il dolore di John. Eppure, anche se sono flashfic separate, mi sembra di cogliere degli elementi ricorrenti: Londra come posto sicuro, quasi un grembo materno per Sherlock, che tuttavia lo tradisce, diventando sua nemica; come anche le righe finali che fanno riferimento ad un "ultimo" bacio dal detective... Insomma, c'è un senso di continuità con il primo capitolo, pur essendo molto diversi, ma magari non era intenzionale, non saprei. In ogni caso, è una cosa che mi piace.
Mi è piaciuto anche il momento quasi di leggerezza delle riflessioni dolciamare di John, quando immagina le deduzioni che Sherlock avrebbe fatto riguardo alle orme davanti alla sua tomba. Tutto nel capitolo sembra accordarsi perfettamente nel descrivere il dolore di John. Molto bella la personificazione del vento gelido come Sherlock, che prende un'ultima volta il viso di John tra le mani, baciandolo.
Leggendo mi è dispiaciuto il triplo del normale solo nel pensare che tutta la sofferenza che ha attraversato John sia stata inutile.

Insomma, bellissime flashfic, complimenti!

Un saluto,
-xthestorygoeson

Recensore Master
31/03/20, ore 00:06
Cap. 2:

In questo secondo capitolo, mi ritrovo nell’atmosfera sospesa e fuori dal caos della città, del cimitero in cui, tra le altre, svetta, come scrivi tu efficacemente, la lucida, nera lapide che indica il luogo di sepoltura di Sh.
Richiami alla mente le indimenticabili immagini che posero fine alla S2 e, purtroppo, a tutta un’epoca. Quello che è successo poi, raccontato dai Mofftiss, deve ancora, dopo anni, trovare una sistemazione definitiva nella mia testa.
Sono rimasta lì, a scoprire, con un improvviso sollievo, che Sh si nascondeva tra gli alberi, a guardare da lontano il dolore composto di John. Allora, arrivo a questo secondo capitolo. C’è indubbiamente un filo conduttore, almeno per ora, che segue, temporalmente, ciò che succede, immagino. Infatti dalla folle corsa nelle strade di Londra, ora siamo al post Reichenbach. Però abbiamo un elemento in più, un meraviglioso “What if?” con cui hai arricchito la trama, cioè quel momento indimenticabile, che hai descritto nel capitolo scorso, in cui i due del 221b
Ora, l’atmosfera è cambiata, Sh è “volato” giù dal tetto del Barts, come uno splendido angelo nero, e John si ritrova solo, senza più colui che gli aveva restituito il senso della vita.
Ad una seconda lettura, ho pensato che la storia, anche se breve, si possa considerare articolata in due parti. La prima si sviluppa raccontando il lutto di John che, nel suo mesto pellegrinaggio al cimitero, ovviamente immagino non uno ma frequenti, cerca un’impossibile consolazione al suo essere solo e disperato. Ecco quindi il succedersi di parole dense di negatività come “...membra rigide...terra brulla...città maligna...ecc...”.
Poi, l’atmosfera sembra distendersi, abbandonare per un momento il significato pesante di quel luogo. E questo succede quando John, per un attimo, ha l’impressione, o forse, meglio, il desiderio, di scorgere la sagoma familiare intenta a studiare le impronte lasciate sul fango vicino alla sua tomba. È un brevissimo momento di pace, in cui ci incuriosiscono le sagome di quelle scarpe che hanno calpestato il suolo. Quelle delle calzature femminili potrebbero essere o della signora Hudson o, addirittura, di Mary. Ma, riguardo a quest’ultima, penso che tu probabilmente ti sia riferito al primissimo periodo dopo il finto suicidio di Sh. Quelle maschili, evidentemente, sono di John, cui è ritornata la zoppia psicosomatica per il grave lutto che l’ha travolto.
Intensa e coinvolgente la scena finale: una visione fugace di Sh, un bacio che sembra portato dal vento. Però intorno a John c’è freddo e vuoto. Dovrà passare molto tempo prima che succeda qualcosa...
Brava, due bei pezzi ben scritti, privi di banalità.

Recensore Master
13/02/20, ore 16:20
Cap. 2:

Ciao di nuovo, allora... avevo intuito che si trattasse di una raccolta di one shot, o almeno così mi era parso di capire, ma mi sto rendendo conto che invece è una storia continuativa. Che i capitoli saranno tutti legati fra di loro, in una sorta di continuità temporale. Non propriamente una long nel senso stretto del termine, ma nemmeno qualcosa di slegato. Sono contenta che tu abbia preso questa decisione, sempre se ho capito bene.

Posso dire comunque di aver male interpretato gli indizi. Ero convinta che nelle parole di Sherlock fosse nascosta l'idea di tenere John al corrente della decisione di fingere la propria morte. Ma qua siamo già dopo il tuffo e Sherlock è morto, ma John lo piange sulla sua tomba. A meno che tu non abbia deciso di prendere una via traversa, dopo questo capitolo. Nel frattempo commento questa flash, mi è piaciuta molto anche questo. Hai trasmesso le atmosfere un po' gelide e decadenti del cimitero e della lapide di Sherlock. Di questo John che si ritrova davanti alla tomba dell'uomo che ha amato e che amerà ancora, almeno in questa storia lo interpretiamo in questo modo dato che l'ha detto lui stesso, e nessuna speranza per il futuro. Soltanto dolore e solitudine. Non sappiamo come affronterà il lutto questo tuo John, un piccolo dettaglio in realtà cambia tutto. E l'amore di John per Sherlock è un qualcosa che potrebbe farlo, in futuro, avvicinare a Mary? Non so, lei non è segnata nemmeno come personaggio e hai anche aggiunto la nota "What if?" quindi al momento credo di non saper dire cosa ne farai dei prossimi capitoli. Posso dire che mi interessa moltissimo scoprire come andrà avanti, quindi aspetto gli aggiornamenti.

Intanto complimenti, come sempre.
Koa