Recensioni per
Sorrisi sfumati
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/04/20, ore 08:56

Ciao :-)
Questa flash è molto bella. Adoro Fred e George e la morte del primo è uno dei momenti terribili della saga. La storia mi ha commossa (complice il caso di aver rivisto proprio ieri sera l'ultimo film per quanto non sia nemmeno lontanamente toccante quanto il libro): immaginare due giovani i cui sogni sono stati stroncati da una guerra. Sono contenta che alla fine George abbia trovato Angelina, che non potrà mai sostituire Fred, ma ridargli un po' di calore quello sì. Dopo la guerra, si possono avere nuove speranze e progetti.
Sarebbe bello leggere di Arthur accompagnato dal figlio e dalla nuora sulla ruota!
Il titolo è molto dolce, come del resto l'intera storia.
Complimenti per il risultato ottenuto!
A presto,
Carme93

Recensore Master
18/03/20, ore 16:54

Ciao, cara!
Sapevo di avere questa tua storia in sospeso, e speravo proprio di riuscire a recuperarla al più presto (soprattutto dopo averla visra arrivare sul gradino più alto del podio del contest!) e sono molto contenta di averne finalmente avuto l'occasione!
Al solito, tu hai la straordinaria capacità di costruire le atmosfere (tutte, quelle più romantiche, quelle intrinsecamente dolorose, quelle ammantate di rimorso e di ricordi) con tocchi rapidissimi, creando una storia talmente vivida e vibrante da travolgere completamente il lettore e trasportarlo all'interno delle vicende.
Sei poi stata straordinaria nell'utilizzare il prompt: già la ruota panoramica è sempre un elemento molto suggestivo, ma scegliere proprio il London Eye, un London Eye appena aperto e costruito, che quindi diventa immediatamente questo simbolo del futuro che avanza, dei nuovi inizi, delle albe e dello sguardo che, per quanto non possa dimenticare il passato, sa che deve proseguire verso il futuro.
Tu ormai sei una maestra nel tratteggiare l'assenza di Fred: la sua essenza è concreta, è tangibile, plasma ogni movimento dei personaggi, ogni loro parola, e sporca ogni loro sorriso. Però c'è comunque quel senso di rinascita, di vita che continua, e impara a farlo senza dimenticare chi non c'è più. È così bello vedere George e Angelina uniti e innamorati, e vedere che ormai hanno imparato a pensare a Fred, e anche a parlare di Fred, e a farlo continuando a sorridere, proprio come lui avrebbe sempre voluto.
Questa storia è di una delicatezza davvero struggente, e in cinquecento parole sei riuscita prima a commuovermi, e poi a srapparmi un sorriso sincero. Bravissima, davvero: un primo posto assolutamente meritato!

Recensore Master
15/03/20, ore 13:27

PRIMA CLASSIFICATA – "Sorrisi sfumati" di Inzaghina.EFP

Vincritrice del premio Caramella all'arancia per la miglior storia romantica


Titolo: 2/2

Mi piace molto: sostantivo-aggettivo, personalmente mi colpisce la scelta del termine “sfumato” per accompagnare “sorriso”. Rende benissimo l’idea: la morte di Fred è stata un duro colpo, un colpo da cui è possibile riprendersi e da cui sì, George si è ripreso, ma il suo sorriso non brillerà mai più come faceva prima.

Grammatica e stile: 8,9/10

“il sorriso della ragazza è la risposta silenziosa alla domanda che s’era appena posto” (-1)
Vista la narrazione al presente, trovo che un passato prossimo (si è appena posto) sia preferibile al trapassato. Soprattutto per via di “appena”: più avanti utilizzi di nuovo il trapassato, “aveva insistito”, ma ti riferisci a un evento molto anteriore e perciò va bene.
“il sole è una palla infuocata nel cielo, le cui sfumature pervinca, lavanda e amaranto sono attraversate da nuvole che paiono le pennellate d’un artista impressionista e il Tamigi riflette le luci della metropoli che attraversa.”
Non è un errore, non tolgo nulla, ma trovo la frase un po’ difficile da seguire così. Trovo che già solo rimuovere la virgola tra “cielo” e “le cui” renda il tutto più scorrevole, ma naturalmente è solo una preferenza personale.
“George rimette via la macchina, ringraziando l’uomo tornando poi a concentrarsi su Angelina.” (-0,1)
Non so se sia voluto o meno, ma direi che ci vuole una congiunzione (anche una semplicissima “e”) tra “l’uomo” e “tornando”.
Per il resto, lo stile che hai adoperato mi è piaciuto molto: si adatta alla storia, ma in certi tratti – la descrizione del panorama visto dalla ruota, principalmente – si eleva a disegnare un’’immagine molto bella.
Un altro aspetto che ho apprezzato è come hai diviso la flash tra parti al presente, con Angelina e George alla ruota, e al passato, quando George discute la costruzione dell’attrazione con Fred e i due pianificano di andarci.
Anche la frase finale, che immagino una sorta di affermazione/pensiero di George al termine della visita con Angelina, conclude perfettamente con quella nota di malinconia che, per quanto la storia racconti un attimo molto dolce tra i due, accompagna tutta la flash.

IC/Trama: 10/10

George e Angelina non hanno caratterizzazioni super approfondite, nei romanzi, soprattutto non in seguito alla morte di Fred: possiamo naturalmente immaginare noi qualcosa. Apprezzo molto il modo in cui hai reso George, l’idea della ripresa cui segue un sorriso sfumato. È lui il protagonista assoluto della flash, di lui intravediamo i rapporti con Fred – nel passato e con la sua assenza ancora incredibilmente presente –, con Arthur – menzionato sia nel passato, proprio da Fred, sia nel presente per via del suo interesse per il mondo babbano – e naturalmente con Angelina, colei che più gli è stata accanto nel difficile periodo seguito alla morte del gemello.
È molto bello come per il loro rapporto più delle parole contino i gesti – dita intrecciate, sorrisi (sfumati), il bacio. Si percepisce una dimensione molto intima, costruita su ricordi – e dolori – condivisi e supporto reciproco.
Ho trovato la trama molto ben costruita, con l’alternanza tra passato – dove getti le basi per quel che avverrà dopo – e presente. Un attimo che non avrei difficoltà a immaginare inserito nel canon di Harry Potter, di una dolcezza intrisa di malinconia a cui è difficile resistere.

Prompt: 1/1

La ruota è al centro della storia, dall’inizio alla fine: le dà forma.
È l’oggetto del dialogo tra i gemelli, una sorta di speranza per il dopo-guerra, ed è la destinazione di George e Angelina, lo sfondo al dolce momento che racconti. Ne hai fatto un ottimo uso.

21,9/22+1

Recensore Master
11/03/20, ore 12:33

Ciao!
 
Eccomi qui per lo scambio! Ho letto (a adorato^^) la flash su Ron e Hermione ieri sera, ma dato che contavo già di passare di lì a lasciarti una recensione, sperando di farcela già in giornata, per questo scambio sono approdata su altre coppie. Spero che non ti dispiaccia!
 
Parto subito col dire che ho davvero adorato questa breve storia: è delicata, dolcissima e un filo malinconica al tempo stesso. Una piccola meraviglia, davvero!
Sarò forse un tantino ripetitiva (e tu non ne potrai più di sentirtelo ripetere), ma riesci sempre a scrivere scene romantiche davvero perfette, che paiono proprio cucite addosso ai personaggi che scegli di trattare di volta in volta (spensiertissima quella su Lily e James, frizzante quella su Rose e Scorpius, dolce amara questa ambientata dopo la morte di Fred), e io non posso proprio non sciogliermi durante la lettura. Mi capita con giusto un paio di autrici, in genere, di adorare tanto scene così romantiche, e tu sei sicuramente una di queste (se i personaggi e la trama non mi coinvolgono fino in fondo ho un po’ il cuore di ghiaccio, ma qui davvero non potevo proprio!).
 
Venendo alla storia, credo non riuscirò davvero a rendere onore a quanto hai scritto con questa mia recensione, spero tu possa perdonarmi. Ad ogni modo, prima che mi perda in inutili divagazioni come mio solito, ci tengo a dirti che trovo la scelta della scena da mostrare perfettamente azzeccata. La ruota panoramica, soprattutto, credo che incarni benissimo lo spirito della flash: ovviamente il primo istinto è quello di legarla a ricordi felici, di fiere e parchi giochi, persone che festeggiano, tuttavia mi trasmette sempre anche una sorta di malinconia di fondo, per quell’ aria abbandonata che il parco ha quando tutti se ne sono andati (ora, lo so che la London Eye che immagino volessi richiamare qui è sempre aperta, in mezzo alla città e quant’altro, però questa è un’associazione che non riesco a non fare ogni volta). Lo stesso avviene nella tua storia, dove vediamo uno scorcio del fidanzamento di Angelina e George, la forza che i due si son saputi fare dopo le macerie della Guerra e soprattutto dopo la morte di Fred (*lacrimucce*), il loro amore che li ha aiutati a superare tutto questo e ricominciare, però… però la perdita di Fred resta sempre sullo sfondo, è un dolore che resta sempre addosso.
Ritornando alla ruota (perdona questi salti), è proprio una scena da Fred e George, quella che descrivi: ce li vedo proprio a voler provare una simile attrazione, e mi è piaciuto come questa sia divenuta una sorta di “appiglio” nella disperazione della Guerra, con quella promessa.
Passando invece alla coppia, ho trovato che tu li abbia saputi costruire davvero bene, nonché lasciato trasparire tutta la forza del loro legame: temo non sia per nulla facile trattare di loro come coppia, soprattutto nel contesto dell’immediato dopo guerra, si rischia sempre di scivolare in relazioni nate per ricordare Fred e superarlo insieme, o peggio, che lei veda in George una sorta di “copia interscambiabile” di Fred (solo io ho sempre visto George più subdolo di Fred, non certo la sua copia identica, e inoltre perfetto con una come Angelina, che non gli risparmierebbe nulla e saprebbe ben rispondere a ogni scherzo?). Nei tuoi Angelina e George, invece, ho percepito come l’amore già presente sia stato la cura alle perdite e, sì, magari l’abbiano scoperto standosi vicini in quei mesi, ma non è stato una conseguenza nata dal consolarsi a vicenda o dal cercare di colmare vuoti.
Sono certa che Fred sia più che contento di sapere che il fratello abbia recuperato il sorriso (per quanto sfumato) e abbia ripreso a vivere, non credo potrebbe sopportare di vederlo chiuso in se stesso. Allo stesso modo so che gli è sicuramente piaciuta la ruota panoramica, lui c’è salito, in fondo, insieme a George che lo porta sempre con sé.
 
Concludo prima di annoiarti troppo, ma vorrei ringraziarti per aver scritto questa storia bellissima e farti ancora tanti complimenti (e in bocca al lupo per il contest!).
 
A presto,
Maqry
(Recensione modificata il 11/03/2020 - 12:34 pm)

Recensore Veterano
07/03/20, ore 16:26

Ciao! Eccomi passare per lo Scambio del Giardino!

Non ho ancora finito di leggere i libiri (sono all'inizio de "Il Calice di Fuoco"), ma ho visto tutti i film e la morte di Fred è ancora un colpo al cuore T_T

Anche se non sono arrivata ancora a conoscere la coppia Geroge/Angelina - benché ci siano già stati degli acenni - questa storia si ama al completo.

Prima di tutto mi è piaciuta molto l'impaginazione del testo, il tuo suddividere i ricordi di George con quello che sta vivendo nel presente, e il filo conduttore che lega i due. 

Ho apprezzato molto anche il tuo stile, è ricercato ma scorrevole, e assolutamente piacevole da leggere.

L'IC di George e Fred (soprattutto di Fred nei flashbacks) sono commoventi, è difficilissimo muovere e gestire i personaggi di zia Jo e tu ci sei riuscita adorabilmente bene. 

Complimenti e alla prossima!

Ale

Recensore Veterano
02/03/20, ore 13:06

Ciao, eccomi qui finalmente! 
Contavo di passare da questa storia molto prima ma purtroppo tra una cosa e l'altra non ho avuto il tempo, e solo ieri sono riuscita finalmente a leggerla.
Come ben sai ero molto curiosa di leggere qualcosa su questa coppia... E, che dire? Sei riuscita davvero a farmi emozionare!
La storia è strutturata davvero bene, e mi è piaciuto davvero tanto il modo in cui sei riuscita a far diventare il fulcro della storia un evento reale, cioè la costruzione della ruota panoramica di Londra. Prima c'è la speranza di sopravvivere, durante la guerra, racchiusa in quel “Quando sarà terminata dovremmo salirci.” (che, fammelo dire, è davvero triste da leggere, soprattutto sapendo come andranno a finire le cose...), poi la guerra finisce, e purtroppo non tutti sono sopravvissuti, e allora, quando finalmente Angelina e George salgono sulla ruota, non può che esserci un senso di mancanza, che tu sei riuscita a esprimere davvero bene.
Inoltre, il titolo e il suo significato mi sono piaciuti davvero molto, quindi complimenti anche per questo piccolo, ma importante, particolare.
Probabilmente questa recensione non rende affatto giustizia alla tua storia, ma spero che si sia capito che l'ho davvero apprezzata, proprio perché così struggente.
(Recensione modificata il 02/03/2020 - 01:09 pm)

Recensore Master
28/02/20, ore 16:26

Ciao, vado dritta al punto: questa storia è meravigliosa! Toccante, originale, diretta, ricca di emozioni.
E' scritta in modo fantastico, deciso, lascia trapelare note di malinconia che invadono sempre di più, come in un ritmo crescente, sino alla fine.
E niente, mi sono commossa.
Vale la pena di fare altri giretti su Efp, di tanto in tanto, per scoprire bellezze come questa. Ancora complimenti!

Recensore Master
28/02/20, ore 08:11

Ciao Francy,
Questa storia mi ha catturata immediatamente nell'introduzione per due motivi: è una George/Angelina (coppia canon che mi interessa tantissimo) e partecipa al contest delle fluff flash - contest che io ho escluso proprio perchè il fluff di per sè non mi entusiasma molto. Ho adorato, allora, come qui tu l'abbia sapientemente unito al genere malinconico: i due vivono infatti il loro primo anniversario, ma l'ombra di Fred è sempre presente (sia nei pensieri sia nell'idea stessa di recarsi alla ruota panoramica), come è giusto che sia perchè trovo quasi impossibile fare riferimento a George dopo la guerra senza parlare anche di Fred. Un fluff venato di malinconia  è, oso dire, l'unico fluff possiile per George.
Mi è piaciuto l'accento posto sul sorriso (che inizia già dal titolo ma che rifluisce anche nel brano), che tu hai descritto come qualcosa che per George è stato riconquistato a poco a poco. 
Ho adorato poi l'impostazione della narrazione: l'alternanza tra il passato e il presente è gestita molto bene, specialmente perchè hai creato degli elementi continui di collegamento - non solo la ruota, ma anche l'idea stessa della promessa di vederla e il dettaglio (pronunciato sia da Fred nel passato che da Angelina nel presente) di mostrarla anche ai genitori. 
I dialoghi sono ben strutturati e ho apprezzato il messaggio da cui ha inizio tutta la storia: "la costruzione della ruota procede", a dispetto della guerra!
Insomma, sono davvero contenta di aver letto questa flash, che inserisco subito tra le ricordate.
Alla prossima, cara!

Recensore Master
24/02/20, ore 20:22

Mia cara,

oggi finirò davvero per piangere, non ce la posso fare, sto scegliendo sul tuo profilo le storie più emotivamente coinvolgenti ^^’.

Sono riapprodata al fandom di Harry Potter dopo il piccolo intermezzo delle tue flashfics originali e non avrei potuto farlo nel modo migliore.
Sai bene quale sia la mia coppia preferita e quali siano i miei personaggi del cuore, ma non posso proprio non apprezzare e commuovermi davanti ad uno spaccato di vita che racchiude così tanto per noi fans. Ho interpretato l’appuntamento di George e Angelina come un bellissimo pretesto per ricordare in modo originale il fratello prematuramente scomparso.
Bello anche l’accenno ai sentimenti di George e al periodo travagliato che ha dovuto vivere al termine della guerra (per me che seguo la tua long sull’argomento credo provochi un sussulto in più), ora però si percepisce tutta la stabilità emotiva che grazie alla sua compagna è riuscito a raggiungere.

Ti faccio ancora tantissimi complimenti e spero di tornare presto sul tuo profilo!
Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Master
19/02/20, ore 17:17

Ciao, è un vero piacere tornare da te ^^
Ma che storia meravigliosa! Mi è piaciuta veramente tantissimo, è avvolta da un senso di malinconia struggente, eppure la presenza di una luce di speranza è forte, e scalda e illumina ogni cosa, esattamente come il sorriso di George, che mai potrà tornare a splendere come quando al suo fianco c’era Fred, ma la vita va avanti, e anche per il gemello sopravvissuto è arrivato il momento di guardare con coraggio e fiducia al futuro.
Anche se è dura, durissima, perché l’assenza (che si fa presenza) di colui che, probabilmente, era davvero la metà dell’anima di George è sempre , nascosta (protetta) fra le pieghe più intime del cuore, non se ne va mai e se da una parte il dolore che porta con sé è lacerante, dall’altra lo stesso George impazzirebbe senza il conforto dei ricordi preziosissimi che Fred gli ha lasciato, e a cui si aggrappa disperatamente. In fondo, sono l’unica cosa che gli resta dell’amatissimo fratello. Tutto è collegato, naturalmente, e la promessa fatta prima della tragica Battaglia di Hogwarts per George è ancora valida, ma immagino che ci sia voluto molto tempo prima che anche solo il pensiero di visitare la ruota panoramica gli sia sembrato almeno tollerabile, e che in questo fondamentali siano stati la vicinanza e l’amore di Angelina. Posso a stento immaginare l’enormità di ciò che George ha dovuto combattere dopo la morte del gemello, e in particolare quando ha scoperto questo sentimento dentro di sé, perché il senso di colpa dei sopravvissuti è pervasivo e chissà quante volte si sarà detestato per aver anche solo pensato di ricostruirsi una vita accanto ad Angelina. Una vita senza Fred, che senso ha? Le difficoltà affrontate devono essere state enormi, però tu ci mostri un istante di pace, un momento in cui George è venuto a patti col passato e con il senso di perdita è ha scelto di avere una possibilità. Sa benissimo che qualcosa si è spezzato dentro di lui, ma c’è ancora spazio per una quieta felicità nella sua vita, anche se non potrà mai essere sfolgorante come quella che un tempo i gemelli immaginavano l’uno per l’altro. Penso, però, che Fred stesso non avrebbe mai voluto vedere il fratello chiudersi e morire lentamente di solitudine. Il bacio finale in fondo è una nuova promessa, un giuramento che George e Angelina fanno a Fred, alla sua memoria: provare a costruire qualcosa, qualcosa di bello dalle macerie della guerra, e ci vuole un grandissimo coraggio anche per questo.
Confesso che alla fine mi sono un po’ commossa :’)
È stata veramente una bella lettura, emozionante e ben scritta, e a me non resta che farti tanti complimenti ^^
Un bacione e a presto!
:*

padme

Recensore Master
15/02/20, ore 13:16

Ciao, Francy!
So già che non riuscirò a scrivere la recensione che meriterebbe questa storia, ma ci provo.
Non mi è semplicemente piaciuta tantissimo, è proprio riuscita a emozionarmi e, se posso dirlo, a intristirmi un po'. Il sottotesto che richiama la morte di Fred e quindi la separazione dei gemelli per me è stato un vero e proprio colpo, anche perché la maniera in cui hai trattato l'assenza e la mancanza mi è piaciuta tantissimo, l'ho trovata matura e per nulla esasperata. Non dici che George soffre la perdita del fratello, lo mostri, e lo mostri attraverso un momento quotidiano, dei ricordi che sono impietosi, una giostra che per sua natura richiama immagini allegre e spensierate – tutto ciò che i gemelli sono stati.
In questo sottotesto così forte, così invasivo, si colloca poi la trama principale, che vede un presente e una giovane coppia. Angelina che sa e gli è accanto senza chiedere nulla, che con la sua sola presenza riesce non a lenire il dolore, ma a convincere George di avere ancora un futuro dinanzi a sé – dove forse i sorrisi saranno sfumati (titolo meraviglioso, l'ho trovato veramente adatto al contenuto e all'atmosfera della storia!), ma ci saranno e avranno comunque un buon sapore.
Grazie di aver scritto una storia così bella su George, non è mai facile scrivere della perdita di Fred e della relazione sviluppatasi con Angelina, la banalità è sempre dietro l'angolo, ma tu hai saputo scriverne in punta di piedi, con poche parole, sì, ma dense.
Complimenti e un grande abbraccio!
A presto! **