Recensioni per
Les Fleurs du Mal
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/03/20, ore 21:49
Cap. 2:

Eccomi qua **
Come ti ho scritto poco fa su FB, questa è una delle coppie che avevo preso in considerazione per la mia raccolta, anche se poi ho optato per altro. E che dire, è veramente bellissima. Io non amo il personaggio di Irene, ma non nego che sia affascinante e inoltre le hai dato una caratterizzazione che mi piace tantissimo. Tutti vedono una donna forte, ma in verità è estremamente fragile, è come se fosse una bambola di porcellana, bellissima, ma vuota. E mi ha molto sorpresa questo suo desiderio di non voler essere più "lei", il suo desiderio di innamorarsi. Il rapporto che consuma con Moriarty è frenetico e vuoto, come lei stessa racconta, e sente di odiarlo perché attraverso lui si vede per com'è davvero. E la cosa non le piace, eppure sente anche che non può cambiare, prigioniera di se stessa e di quel gioco da cui non ha via d'uscita. E' incredibilmente tragica come cosa, oltre che affascinante e penso tu abbia fatto un lavoro egregio. (Tra l'altro, piccola cosa: ma davvero Irene è gay???? Lo dicono nella serie e l'ho rimosso o viene detto da qualche altra parte? O.O), ma comunque io ho trovato questa storia molto realistica, è un po' come se fosse una sorta di missing moment, o meglio, io ce le vedrei bene.
Assolutamente bellissima, aspetto con ansia le prossime **

Nao

Recensore Junior
09/03/20, ore 21:29
Cap. 2:

Ciao Koa, che piacere vedere il tuo aggiornamento!
Lo stile che hai scelto per questa one shot è in prima persona, il che personalmente credo essere uno dei modi più difficile di scrivere. Perché quando si narra qualcosa in prima persona bisogna completamente immergersi nella psiche del personaggio: paure, aspettative, sentimenti, sensazioni, pensieri, ciò che lo diverte e cosa lo disgusta. E non è per niente semplice, dato che al più piccolo margine di errore il lettore potrebbe dirsi: no, questo non è credibile, non per questo personaggio. E leggendo tutto questo, io non l’ho mai pensato.
Irene è un personaggio difficile, più di quanto si potrebbe dire di lei, ed io penso che tu l’abbia caratterizzata alla perfezione. Certo, lei è sicura di sé, sa cosa vuole e cosa no, è una donna forte, intelligente ed intraprendente. Motivo per cui, nel momento in cui realizza ciò che riguarda la sua vita nella sua interezza, con dolori e vuoti incolmabili, ne rimane distrutta: sa che questo male, questo vuoto asettico potrebbe durare per tutta la vita, ma sa anche bene che è un male che ha imposto a se stessa.
E ovvio, Jim Moriarty, che qui è visto solo attraverso gli occhi di Irene, non ama: lui possiede. Con i suoi tempi, i suoi comodi. Odia e prova passione, ma Irene gli appartiene, non ha attrattiva ai suoi occhi, è solo un gioco che ha già la certezza di vincere.
Davvero credibile. Ben scritta, coinvolgente, spezza il cuore e ci permette di vedere la sua debolezza e la sua paura e di sentirla vicina.
Tanti complimenti.
A presto,
Aaanatema

Recensore Master
09/03/20, ore 20:42

Oh, bè, questa - anche se non lo è, purtroppo - la prendo per un regalo personale! Credo di essere l'unica Johnlocker che ha tanta simpatia per questa ship e così mi hai aperto il cuore
è bellissima, credibile, un omaggio a Molly che la vede protagonista tanto che Sherlock - con la sua ingombrantissima personalità - resta assolutamente in secondo piano. Certo, è pov Molly, ma intendo anche come idea, presenza virtuale
Molly ha sofferto tantissimo per Sherlock, e in questo what if? post fine serie, le cose si sono ribaltate.
Quel "ti amo" vero non è una cosa assurda, insomma, in questa storia ci credo completamente. C'è uno Sherlock che ha scoperto i suoi sentimenti e sono fragili e bisognosi di conferma come quelli di un ragazzino, naturalmente. Non so se Molly resisterebbe tanto nel fargliela pagare, però non è impossibile. Il rancore deve provarlo, è dolce, ma è una donna normale, non una santa!
Quella che opera è una doppia sepoltura: la vecchia se stessa, insicura e fragile (anche se una che seziona cadaveri per me non è così deboluccia d'animo, ma certo a me è simpatica, quindi...)di fronte ai rifiuti e la negazione. E il vecchio Sherlock: in realtà la rappresentazione di se stesso che si era disegnato addosso per coprire il trauma dell'infanzia. La cosa che mi piace di più è che abbia smesso di drogarsi per lei - l'unica che non è stata accondiscendente con questo problema - e che torni malgrado tante porte sbattute in faccia. Che ora senta dentro di sè l'eco delle proprie parole e che risuonino spaventosamente vere
lo stile è delizioso, anche le frasi sono "versi", la danza di Molly si sente nel ritmo delle frasi, è come se facessero delle piroette intornoa queste "tombe" scavate da Molly con le sue mani, perchè ogni cosa la ottiene con fatica. Credo le sia stato difficile anche condurre questo gioco di piccola vendetta, non mi pare che si diverta, ma che esorcizzi i cattivi sentimenti che le erano rimasti dentro, per poter portare una versione di sè libera dal passato
La storia la amo, è ovvio. Penso che mi lapidi se ti dico: scrivine altre, quindi come non detto, ok? ^____^ scherzo! XD
è avvolgente e mi ha dato gioia, magrado l'atmosfera appaia in superficie lugubre, con tanto parlare di tombe e dolore, negazioni, e gesti respingenti
per me è super romantica!
baci,
Sherlolled (?^^) Setsy

Recensore Master
09/03/20, ore 12:48

Ciao! Ho da recuperare diverse cosette qua su Efp e ho deciso di iniziare da questa, un po' per curiosità, un po' per togliermi il dente.
Ci tengo a precisare che non mi sono sentita obbligata a leggerla, volevo assolutamente farlo e te l'avevo detto già da un po'. L'hai scritta tu e non potevo certo perdermela, però lo sai, per me leggere una Sherlolly è surreale a prescindere.
Cercherò comunque di essere il più obiettiva possibile e di dirti cosa ne penso senza farmi condizionare dalla coppia che hai scelto, che è anche per me un big nope.
Innanzitutto amo lo stile che hai usato, amo che sia così poetica ed enfatica, che sia strutturata quasi come una canzone.
Per me hai fatto un ottimo lavoro, in questo senso, perché la lettura è molto, molto godibile, tanto che arrivi alla fine senza nemmeno accorgertene, come trasportato da un fiume in piena.
Per quanto riguarda la trama, mi piace che tu sia partita da un post s4, perché l'ultima stagione è quella che secondo me ha gestito Molly nel peggiore dei modi, rendendo vana ogni sua più piccola evoluzione e completamente incoerente il personaggio in sé.
Pensavamo tutti che si sarebbe messa il cuore in pace, eppure quando Eurus la fa chiamare da Sherlock la troviamo depressa e arrabbiata con lui, non si sa per quale motivo, ma vabbè. C'è quel "ti amo" che è una vera tortura psicologica ed emotiva, che distrugge lui e lei forse allo stesso modo, anche se per ragioni diverse, secondo me.
Tu ci mostri il dopo, quello che nella serie non si vede e che purtroppo viene lasciato all'interpretazione. Inverti i ruoli e rendi Molly quella più sfuggente, quella che si ritrae, che fa muro, mentre Sherlock prova ad avvicinarsi, consapevole finalmente dei suoi sentimenti (*manda giù un gaviscon*).
Quello che mi è piaciuto moltissimo, perché mi è piaciuta eh, penso che al di là della ship sia un vezzo molto valido, è che tutto sembra danzare con Molly, addirittura le parole stesse del testo. C'è un ritmo incalzante che non si spezza mai, che aumenta sempre più e che si placa solo alla fine, con quel fare l'amore a Baker Street, consegnandosi finalmente l'uno all'altra, senza più barriere o incomprensioni.
Il complimento più sincero e spassionato che mi viene da farti è che sembra scritta da una fan accanita della Sherlolly. Penso che questo potrebbe riassumere al contempo il mio sgomento e la mia ammirazione, perché io non so se ci sarei riuscita. Anzi. Probabilmente no. E penso che la tua sarà in assoluto la prima e l'ultima che leggerò, forse riservandomi un paio d'eccezioni, se mi regge lo stomaco. Però sono stata molto contenta di essere passata di qui, perché mi hai confermato che la tua bravura va oltre i limiti che ti sei imposta e che quando affronti una sfida con determinazione la superi con successo. Penso che se hai vinto questa, puoi fare qualunque cosa, in questo ambito.
Complimenti davvero.
S.

Recensore Junior
08/03/20, ore 02:33

Ciao! Intanto buona festa della donna e scusa per l’orario improponibile.
Ho letto questa prima os attirata dal titolo in quanto mi ha incuriosito che qualcun altro stesse leggendo “I fiori del male” di Boudlaire e avesse voluto dedicargli una storia come ho fatto io. L’ho trovata una piacevole coincidenza che mi invitava a leggerla, poi ho riconosciuto il promt e avendo già letto altre ff a riguardo mi sono fiondata.
Intanto voglio dirti che è scritta magistralmente. Segue la falsa riga di Boudlaire e riesce perfettamente ad adattarsi ai personaggi di Sherlock per come li conosciamo, e anche se personalmente non apprezzo la Sherlolly come ship, questa mi è piaciuta. È vera e sentita come gli altri tuoi lavori che ho letto in questo fandom. Riesco a percepire Sherlock per la sua ritrosia e la timidezza di Molly.
Davvero molto bella, tanti complimenti.
A presto!
-Aaanatema

Recensore Veterano
07/03/20, ore 14:36

Ciao, Koa!
Che bella storia hai scritto, mi è piaciuta! È molto ritmica e incalzante, forse anche merito dei periodi brevi e molto incisivi che hai scritto. Sembrava proprio di sentire in sottofondo la musica immaginaria che accompagnava la “rinascita” di Molly.
L’immagine di lei che balla sulla sua tomba e che dice addio alla vecchia se stessa, goffa e impacciata, è molto evocativa e sprona gli altri a fare altrettanto. Un po’ come dire “Basta, mettiamo da parte il passato e cerchiamo di diventare la versione migliore di noi stessi!”
È quello che fa Molly, solo che lo fa in funzione di Sherlock, l’uomo che ha sempre amato e da cui non è mai stata presa in considerazione. Il fatto che lui si sia dichiarato le ha come dato l’impulso necessario per fare lo scatto di qualità, per rinascere dalle proprie ceneri e ballare sulla propria tomba (non sapevo davvero cosa aspettarmi, quando ho letto il titolo).
E credo di capirla, deve essere stato orribile vivere l’indifferenza sprezzante di Sherlock. La scena del rossetto e quella del Natale mi avevano davvero colpito in negativo, mi sono trovata a empatizzare con lei, mio malgrado.
Questo per dire che a me Molly è sempre piaciuta come personaggio e mi è piaciuto anche il modo in cui l’hai gestita tu. Non emerge la tua disistima e non hai scritto qualcosa di forzato.
Chiudo con una provocazione: per me loro sarebbero diventati la vera coppia canon della serie. L’ho sempre pensato e credo lo penserò sempre, pur essendo io prima di tutto amante della Johnlock.
Ancora complimenti questa breve ma intensa storia e alla prossima!
Ecate

Recensore Master
07/03/20, ore 12:18

Ciao **
Ma questa storia è bellissima. Avessi io la capacità che hai tu di scrivere così anche sulle mie notp. A parte che amo tantissimo il titolo e la prosa particolare che hai usato, che ricorda appunto una poesia, il testo infatti ha una certa musicalità. E che dire, sei riuscita alla grande a scrivere sulla tua notp, che poi è anche la mia, ma guarda me ne sono totalmente dimenticata talmente è stata bella questa lettura. E' dal punto di vista di Molly e qui mi pare che sia lei quella ad avere un po' il "controllo" della situazione. Mi è parso un continuo oscillare tra cedere e lasciarsi andare, con questo sentimento che Molly prova per Sherlock, che è dilaniante, che sì, l'ha fatta anche soffrire per tutta una serie di motivi. I ruoli in un certo senso si sono invertiti, adesso è Sherlock quello che va da lei, quello che la cerca. E lei gli resiste, e fa bene eh, io agirei allo stesso modo, ma capisco quanto sia difficile, perché in fondo Molly non ha mica smesso di amarlo, ma ha anche lei un orgoglio, quindi prova a ricacciarlo, ad essere fredda e distaccata. Adesso è Sherlock quello sofferente dei due, il che è incredibile, quest'inversione dei ruoli mi è piaciuta e ci sta, anche perché è un post quarta stagione, è un'evoluzione del genere è moolto plausibile. Questo "gioco" di respingerlo e attirarlo a sé, dura finché Molly non decide in effetti di mettere tutto da parte. E' stato senza dubbio un sentimento sofferto, ma adesso che Sherlock è lì, a dirle che l'ama e dopo averlo fatto (giustamente) penare un pochino, forse può mettersi di lasciarsi andare come avrebbe sempre voluto fare. Mi è piaciuta un sacco, ovviamente io non leggo quasi mai Sherlolly, ma da te non poteva che uscirne qualcosa di stupendo, a priori.
Ora sono molto curiosa di sapere su quali altre coppie scriverai, conosco l'OTP, ma le altre no, soprattutto sono curiosa della crack pairing.
A presto, ottimo lavoro <3

Nao

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