Recensioni per
Les Fleurs du Mal
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
12/05/20, ore 11:51

Ciao Koa,
io ho letto la storia qualche giorno fa (e poi riletta, stamattina). Ho avuto modo solo adesso di mettermi a recensirla come si deve. Considerando che ho già letto una delle storie della raccolta ci tenevo a finirla. Il fandom di Sherlock mi piace da morire, come sai, e anche se non ho il coraggio di scriverci mi piace tantissimo leggerne.

Credo che a nessuno piaccia la coppia Sherlock/Molly, invece io ne subisco lievemente il fascino. È vero, sono due personaggi estremamente diversi. È vero che Sherlock è troppo estroso, troppo intelligente, troppo intenso, troppo tutto... quasi per chiunque, tranne che per John, che lo comprende e lo completa in un modo splendido. Eppure Molly mi piace, e la sua adorazione per Sherlock è qualcosa in cui mi ritrovo tanto.

Tutto il capitolo, per come lo hai strutturato, mi ha fatto venire subito in mente la vecchia canzone di Branduardi “Ballo in Fa diesis minore”, in cui la morte balla sugli esseri umani. Il richiamo alla danza è fortissimo perchè Molly va avanti e indietro, lo trascina e lo caccia, lo prende e lo lascia in un ciclo continuo. Hai scritto in un modo ritmato, con frasi brevi, incisive, che mi hanno lasciato immagini nette e dai colori forti. Alcune espressioni, in particolare, mi hanno davvero tolto un po' il fiato, una su tutte “Frustando mormorii come fossero scudisciate”. Ecco, qui c'è veramente il potere delle parole, la potenza incredibile e l'impatto che possono avere quando sono scelte nel modo giusto, dette nel momento giusto. Tra l'altro mi fa pensare al suono della frusta, che può essere lieve o schioccante, ma che comunque lascia il segno impresso sulla carne. Allo stesso tempo parli di schiaffi, di risa, del suono del violino. Tutto questo capitolo è permeato di suoni: non li sentiamo, ma li immagino tutti.
In generale comunque è uno scritto estremamente sensuale... non necessariamente nel senso “lussurioso” del termine: qui i sensi si devono usare tutti. C'è il movimento del corpo, una moltitudine di suoni differenti, ma poi c'è il gusto del bacio, il toccarsi, gli schiaffi, e poi gli odori, belli o brutti che siano (leggo un piccolo richiamo forse al lavoro di Molly, in quel “marciscigli l'anima”?). In poche parole sei davvero riuscita a mettere tantissimo, e mi sento un po' investita da questa ondata di sensazioni, che sei davvero riuscita a descrivere magistralmente.

Tra l'altro, hai scelto di dare loro dei ruoli in qualche modo invertiti e questo lo trovo molto interessante. Adoro questo senso di rivalsa e di potenza che leggo in Molly: per una volta dimentica del suo ruolo di personaggio secondario ed eletta a oggetto d'amore e desiderio. In questo senso lei “danza sulla tomba di quello che era”, perchè ha bisogno di seppellire il passato e di rinascere in una nuova sé. Come una farfalla da una crisalide, se mi concedi il paragone (come si dice, la nascita di una farfalla è la morte del bruco). C'è una femminilità ritrovata in questo e un attimo di onnipotenza nell'ottenere uno Sherlock tanto a lungo desiderato, per cui Molly ha inghiottito così tanto dolore a così tanta bile. E infine c'è anche una sorta di autoimposizione che lei ha su se stessa: non permettere più di essere quello che è stata finora. È un punto fermo, che le serve per permettere a se stessa di andare avanti. Amare ma senza più essere calpestata. Bello. Amo i momenti in cui qualcuno afferma sé stesso e arriva a poggiare una pietra importante per le fondamenta della propria vita.

In tutto questo, ho amato anche la scelta di mostrarci Sherlock “spogliato di tutto”. Nella mia mente ha tantissimi significati. Perchè è un essere messi a nudo in senso completo, non solo quello della pelle e la carne: è il cedere il controllo e lasciar cadere le barriere, togliere per un attimo le sovrastrutture che dominano la mente e permettere a Molly di guardare tutto. Di vedere tutto.
E' una sensazione splendida quella di vedere la persona che ami nuda di fronte a te: il contatto pelle a pelle, senza alcuna barriera, è qualcosa che ti permette di “entrarci” dentro in qualche modo.

Forse Molly e Sherlock sono una coppia improbabile, ma allo stesso tempo qui risulta credibile.
Mi è davvero piaciuta tantissimo.

A presto,
Gladia

Recensore Master
05/04/20, ore 20:23

Ciao! Ma che bellezza! Se sulla tua NOTP scrivi così io dico solo WOW, perché sinceramente mi hai scombussolato un bel po' il cuore. Si vede che la poesia ti ha pienamente ispirato in questo periodo, qui è stato come leggere poesia in prosa, un ritmo incalzante che era una vera e propria danza. Se non ricordo male avevi detto che questa storia ti era sgorgata di getto, beh, tanto di cappello perché sinceramente io sono sconvolta dalla musicalità interna, sembrava che si potesse ballare questo testo e per un'amante della danza come me questa è sicuramente un fattore positivo e singolare. Il simbolo della tomba ha molteplici significati. Quello più pratico è la tomba di Molly della quarta stagione, la tomba con sopra scritto "I love you" e che poi Sherlock distrugge con ferocia. È un elemento che anche io ho ripreso nella mia Sherlolly perché a parere mio - per la ship - quello è un momento seriamente importante. È una tomba che li ha fatti incontrare a metà strada, ma è anche una tomba che potrebbe dividerli e Molly ha bisogno di seppellire in maniera evocativa la se stessa del passato. Nel corso delle stagioni, io direi soprattutto dopo il matrimonio di John e Mary, Molly è caratterizzata da una profondissima rabbia. Schiaffeggia Sherlock. Perché sa di non essere amata e allo stesso tempo non riesce a concedersi più di essere amata da un altro uomo perché la sua mente, il suo cuore e la sua anima vogliono Sherlock. Si sente in trappola, in fondo è in una tomba. E allora reagisce con le unghie e con i denti, è un animale che ringhia perché è troppo spaventato a causa degli schiaffi passati. Ma ora quella Molly può non esistere più. Molly è amata, il suo Sherlock la ama, e lei deve uccidere la sua rabbia e concedersi all'amore. La danza diventa una danza di seduzione, una danza di catarsi. Ti giuro, mi sembrava di sentire i tamburi e di vedere il movimento di Molly. Come hai impostato la danza può essere più di una danza di seduzione, può essere proprio l'atto sessuale a mio parere. Starò andando troppo avanti con la testa e mi starò perdendo, ma mi capita sempre così con la poesia - mille interpretazioni in una sola parola - e qui si sta parlando di una poesia.
È bellissima, mi è piaciuta tantissimo e trovo che abbia un tocco tutto suo.
Grazie mille per averla scritto e complimenti per stupirci sempre :)
A presto! 

Recensore Master
26/03/20, ore 12:54

Ciao Koa, ho appena scritto sul forum il mio proposito di mettere in pausa le recensioni che devo per la challenge, ma prima di farlo ci tenevo a passare almeno su una storia di questa tua challenge. Finora ho letto solamente una tua Johnlock e per quanto so tu hai scritto principalmente su di loro (al contrario mio che sono una multishipper e crackshipper ahah). La challenge è nata proprio come intento di spingere a scrivere su cose nuove, mai pensate e distanti da noi - dunque sono felice che tu abbia accettato questa "sfida"!
La Sherlolly è indubbiamente la coppia che più mi incuriosiva leggere scritta da te: sia perchè è una NOTP (ed è la sfida più difficile per una fanwriter) sia perchè è curiosamente invece proprio la mia OTP del fandom. Devo ammettere di essere stata motlo stupita - e lo dico in senso decisamente positivo. Hai offerto un'immagine particolare di Molly, una Molly che si spoglia del suo essere goffa, inegnua e innamorata per diventare fredda e pretendere di essere amata. Balla sulla tomba sua - ma che in fondo è di Sherlock (dell'amore per lui): una metafora veramente bella e calzante in questo quadro - che si declina più che come un'azione che compie, piuttosto come un ordine da impartire a se stessa. Le parti si invertono: Sherlock appare invece come quello che si strugge, che dice il dolorso "ti amo", mentre lei si impone di sfuggirgli. Un'immagine inedita, ma che secondo me funziona sia come caratterizzazione che come sviluppo del legame - e questo principalmente grazie all'introspezione che hai mostrato, oltre che alla collocazione temporale della storia.
Passiamo allo stile: ho già avuto modo di dirti che secondo me scrivi davvero bene e che hai una padronanza stilistica notevole. Qui con una prosa formata di frasi brevi, dirette e incisive, il ritmo che crei è proprio quello di un ballo. La ripetizione di quel "Balla" è poi come un ritornello che calza a pennello e che non appare affatto pesante ma al contrario rende tutto omogeno e legato nonostante la frammentarietà delle frasi brevi. La cura della costruzione e del lessico è poi ottima.
Mi è piaciuta davvero molto questa storia e sono contenta di averti in qualche modo ispirato questo esperimento. Tentare nuovi orizzonti e riuscirci così bene non è da tutti.
Bravissima! Un carissimo saluto.
(Recensione modificata il 26/03/2020 - 12:59 pm)

Recensore Master
09/03/20, ore 20:42

Oh, bè, questa - anche se non lo è, purtroppo - la prendo per un regalo personale! Credo di essere l'unica Johnlocker che ha tanta simpatia per questa ship e così mi hai aperto il cuore
è bellissima, credibile, un omaggio a Molly che la vede protagonista tanto che Sherlock - con la sua ingombrantissima personalità - resta assolutamente in secondo piano. Certo, è pov Molly, ma intendo anche come idea, presenza virtuale
Molly ha sofferto tantissimo per Sherlock, e in questo what if? post fine serie, le cose si sono ribaltate.
Quel "ti amo" vero non è una cosa assurda, insomma, in questa storia ci credo completamente. C'è uno Sherlock che ha scoperto i suoi sentimenti e sono fragili e bisognosi di conferma come quelli di un ragazzino, naturalmente. Non so se Molly resisterebbe tanto nel fargliela pagare, però non è impossibile. Il rancore deve provarlo, è dolce, ma è una donna normale, non una santa!
Quella che opera è una doppia sepoltura: la vecchia se stessa, insicura e fragile (anche se una che seziona cadaveri per me non è così deboluccia d'animo, ma certo a me è simpatica, quindi...)di fronte ai rifiuti e la negazione. E il vecchio Sherlock: in realtà la rappresentazione di se stesso che si era disegnato addosso per coprire il trauma dell'infanzia. La cosa che mi piace di più è che abbia smesso di drogarsi per lei - l'unica che non è stata accondiscendente con questo problema - e che torni malgrado tante porte sbattute in faccia. Che ora senta dentro di sè l'eco delle proprie parole e che risuonino spaventosamente vere
lo stile è delizioso, anche le frasi sono "versi", la danza di Molly si sente nel ritmo delle frasi, è come se facessero delle piroette intornoa queste "tombe" scavate da Molly con le sue mani, perchè ogni cosa la ottiene con fatica. Credo le sia stato difficile anche condurre questo gioco di piccola vendetta, non mi pare che si diverta, ma che esorcizzi i cattivi sentimenti che le erano rimasti dentro, per poter portare una versione di sè libera dal passato
La storia la amo, è ovvio. Penso che mi lapidi se ti dico: scrivine altre, quindi come non detto, ok? ^____^ scherzo! XD
è avvolgente e mi ha dato gioia, magrado l'atmosfera appaia in superficie lugubre, con tanto parlare di tombe e dolore, negazioni, e gesti respingenti
per me è super romantica!
baci,
Sherlolled (?^^) Setsy

Recensore Master
09/03/20, ore 12:48

Ciao! Ho da recuperare diverse cosette qua su Efp e ho deciso di iniziare da questa, un po' per curiosità, un po' per togliermi il dente.
Ci tengo a precisare che non mi sono sentita obbligata a leggerla, volevo assolutamente farlo e te l'avevo detto già da un po'. L'hai scritta tu e non potevo certo perdermela, però lo sai, per me leggere una Sherlolly è surreale a prescindere.
Cercherò comunque di essere il più obiettiva possibile e di dirti cosa ne penso senza farmi condizionare dalla coppia che hai scelto, che è anche per me un big nope.
Innanzitutto amo lo stile che hai usato, amo che sia così poetica ed enfatica, che sia strutturata quasi come una canzone.
Per me hai fatto un ottimo lavoro, in questo senso, perché la lettura è molto, molto godibile, tanto che arrivi alla fine senza nemmeno accorgertene, come trasportato da un fiume in piena.
Per quanto riguarda la trama, mi piace che tu sia partita da un post s4, perché l'ultima stagione è quella che secondo me ha gestito Molly nel peggiore dei modi, rendendo vana ogni sua più piccola evoluzione e completamente incoerente il personaggio in sé.
Pensavamo tutti che si sarebbe messa il cuore in pace, eppure quando Eurus la fa chiamare da Sherlock la troviamo depressa e arrabbiata con lui, non si sa per quale motivo, ma vabbè. C'è quel "ti amo" che è una vera tortura psicologica ed emotiva, che distrugge lui e lei forse allo stesso modo, anche se per ragioni diverse, secondo me.
Tu ci mostri il dopo, quello che nella serie non si vede e che purtroppo viene lasciato all'interpretazione. Inverti i ruoli e rendi Molly quella più sfuggente, quella che si ritrae, che fa muro, mentre Sherlock prova ad avvicinarsi, consapevole finalmente dei suoi sentimenti (*manda giù un gaviscon*).
Quello che mi è piaciuto moltissimo, perché mi è piaciuta eh, penso che al di là della ship sia un vezzo molto valido, è che tutto sembra danzare con Molly, addirittura le parole stesse del testo. C'è un ritmo incalzante che non si spezza mai, che aumenta sempre più e che si placa solo alla fine, con quel fare l'amore a Baker Street, consegnandosi finalmente l'uno all'altra, senza più barriere o incomprensioni.
Il complimento più sincero e spassionato che mi viene da farti è che sembra scritta da una fan accanita della Sherlolly. Penso che questo potrebbe riassumere al contempo il mio sgomento e la mia ammirazione, perché io non so se ci sarei riuscita. Anzi. Probabilmente no. E penso che la tua sarà in assoluto la prima e l'ultima che leggerò, forse riservandomi un paio d'eccezioni, se mi regge lo stomaco. Però sono stata molto contenta di essere passata di qui, perché mi hai confermato che la tua bravura va oltre i limiti che ti sei imposta e che quando affronti una sfida con determinazione la superi con successo. Penso che se hai vinto questa, puoi fare qualunque cosa, in questo ambito.
Complimenti davvero.
S.

Recensore Junior
08/03/20, ore 02:33

Ciao! Intanto buona festa della donna e scusa per l’orario improponibile.
Ho letto questa prima os attirata dal titolo in quanto mi ha incuriosito che qualcun altro stesse leggendo “I fiori del male” di Boudlaire e avesse voluto dedicargli una storia come ho fatto io. L’ho trovata una piacevole coincidenza che mi invitava a leggerla, poi ho riconosciuto il promt e avendo già letto altre ff a riguardo mi sono fiondata.
Intanto voglio dirti che è scritta magistralmente. Segue la falsa riga di Boudlaire e riesce perfettamente ad adattarsi ai personaggi di Sherlock per come li conosciamo, e anche se personalmente non apprezzo la Sherlolly come ship, questa mi è piaciuta. È vera e sentita come gli altri tuoi lavori che ho letto in questo fandom. Riesco a percepire Sherlock per la sua ritrosia e la timidezza di Molly.
Davvero molto bella, tanti complimenti.
A presto!
-Aaanatema

Recensore Veterano
07/03/20, ore 14:36

Ciao, Koa!
Che bella storia hai scritto, mi è piaciuta! È molto ritmica e incalzante, forse anche merito dei periodi brevi e molto incisivi che hai scritto. Sembrava proprio di sentire in sottofondo la musica immaginaria che accompagnava la “rinascita” di Molly.
L’immagine di lei che balla sulla sua tomba e che dice addio alla vecchia se stessa, goffa e impacciata, è molto evocativa e sprona gli altri a fare altrettanto. Un po’ come dire “Basta, mettiamo da parte il passato e cerchiamo di diventare la versione migliore di noi stessi!”
È quello che fa Molly, solo che lo fa in funzione di Sherlock, l’uomo che ha sempre amato e da cui non è mai stata presa in considerazione. Il fatto che lui si sia dichiarato le ha come dato l’impulso necessario per fare lo scatto di qualità, per rinascere dalle proprie ceneri e ballare sulla propria tomba (non sapevo davvero cosa aspettarmi, quando ho letto il titolo).
E credo di capirla, deve essere stato orribile vivere l’indifferenza sprezzante di Sherlock. La scena del rossetto e quella del Natale mi avevano davvero colpito in negativo, mi sono trovata a empatizzare con lei, mio malgrado.
Questo per dire che a me Molly è sempre piaciuta come personaggio e mi è piaciuto anche il modo in cui l’hai gestita tu. Non emerge la tua disistima e non hai scritto qualcosa di forzato.
Chiudo con una provocazione: per me loro sarebbero diventati la vera coppia canon della serie. L’ho sempre pensato e credo lo penserò sempre, pur essendo io prima di tutto amante della Johnlock.
Ancora complimenti questa breve ma intensa storia e alla prossima!
Ecate

Recensore Master
07/03/20, ore 12:18

Ciao **
Ma questa storia è bellissima. Avessi io la capacità che hai tu di scrivere così anche sulle mie notp. A parte che amo tantissimo il titolo e la prosa particolare che hai usato, che ricorda appunto una poesia, il testo infatti ha una certa musicalità. E che dire, sei riuscita alla grande a scrivere sulla tua notp, che poi è anche la mia, ma guarda me ne sono totalmente dimenticata talmente è stata bella questa lettura. E' dal punto di vista di Molly e qui mi pare che sia lei quella ad avere un po' il "controllo" della situazione. Mi è parso un continuo oscillare tra cedere e lasciarsi andare, con questo sentimento che Molly prova per Sherlock, che è dilaniante, che sì, l'ha fatta anche soffrire per tutta una serie di motivi. I ruoli in un certo senso si sono invertiti, adesso è Sherlock quello che va da lei, quello che la cerca. E lei gli resiste, e fa bene eh, io agirei allo stesso modo, ma capisco quanto sia difficile, perché in fondo Molly non ha mica smesso di amarlo, ma ha anche lei un orgoglio, quindi prova a ricacciarlo, ad essere fredda e distaccata. Adesso è Sherlock quello sofferente dei due, il che è incredibile, quest'inversione dei ruoli mi è piaciuta e ci sta, anche perché è un post quarta stagione, è un'evoluzione del genere è moolto plausibile. Questo "gioco" di respingerlo e attirarlo a sé, dura finché Molly non decide in effetti di mettere tutto da parte. E' stato senza dubbio un sentimento sofferto, ma adesso che Sherlock è lì, a dirle che l'ama e dopo averlo fatto (giustamente) penare un pochino, forse può mettersi di lasciarsi andare come avrebbe sempre voluto fare. Mi è piaciuta un sacco, ovviamente io non leggo quasi mai Sherlolly, ma da te non poteva che uscirne qualcosa di stupendo, a priori.
Ora sono molto curiosa di sapere su quali altre coppie scriverai, conosco l'OTP, ma le altre no, soprattutto sono curiosa della crack pairing.
A presto, ottimo lavoro <3

Nao