Recensioni per
Le sette (sfere) e una notte
di Teo5Astor

Questa storia ha ottenuto 376 recensioni.
Positive : 375
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
01/04/20, ore 18:16

Ho voluto dare l'opportunità ad un altro, quarto capitolo di cambiare l'idea che mi ero fatto nei primi tre, ma purtroppo non è servito a più di tanto. L'idea in sé non è male, una rielaborazione della trama di Aladdin tramite il colorato cast dei personaggi di Dragon Ball. Se è per questo andrebbero bene davvero ovunque, ci sono personaggi per ogni evenienza: comici, drammatici, complessi, semplici, inutili e anche veicoli di qualche significato e messaggio, se vogliamo essere sinceri. Però è proprio qui che per me nasce il problema con questa (come con altre) fanfiction perfettamente selezionata per il genere A.U., cioè: perché sono usati i personaggi di Dragon Ball? Mi spiego.

La narrazione in un universo alternativo richiede un fondamentale pensiero alla base della struttura di tutta la storia: perché uso il personaggio X per ricoprire il ruolo Y? Se non per motivi comici, la scelta del ruolo deve essere efficace o per la narrazione, o per la storia, meglio ancora per tutte e due. Faccio un esempio banale di trasposizione AU: Cross Epoch, riferimento semplice proprio perché ci ha lavorato il maestro Toriyama in persona, in collaborazione con Eiichiro Oda, l'autore di One Piece. La cosa importante è che, nonostante si muovessero in un contesto tendenzialmente molto diverso da quello della loro origine, i personaggi scelti si comportavano in modo coerente alla loro natura, inoltre la selezione perseguiva lo scopo di ottenere una breve storia divertente, spensierata ed entusiasmante (quindi in sè anche il tono della trasposizione si rifà a quella dei materiali originali). Scendendo ancora di più nell'esempio, in Cross Epoch vediamo (facendo riferimento solo ai personaggi di Dragon Ball poiché dopotutto è proprio di loro che stiamo parlando):
- Piccolo che fa il samurai: perfetto, rispetta la sua natura solitaria e misantropa, infatti lo troviamo subito a litigare con Zoro (potenziando a sua volta uno dei tratti distintivi e comici di Zoro)
- Il Maestro Muten viene affibbiato a Sanji. Già, la battuta si scrive praticamente da sola, fa ridere soltanto vederli nella stessa vignetta.
- Bulma, con il suo carattere, combacia alla perfezione con la scaltrezza di Nami (quella del 2007, perlomeno)
- Vegeta è un comandante. Anche qui, al solo vedere il contesto in cui è stato inserito, viene alla mente subito il concetto di "Ovvio" oppure "Non potrebbe essere altrimenti". Il suo atteggiamento superbo e la necessità di confermarsi come personaggio di spunto lo caratterizzano, e sono aspetti direttamente traslati da come era stato definito in Dragon Ball.
- Goku e Rufy (o Ruffy, o Luffy, quello lì) sono uno la copia dell'altro, per quanto la loro caratterizzazione di base (coff coff Oda la fantasia)
Inoltre è importante notare che anche al loro repertorio di azioni abituali non è stato fatto apparentemente alcun danno: basti notare come quando si viene introdotti a Rufy e Goku il primo stia correndo, mentre l'altro sta VOLANDO. In questo modo non è stato fatto alcun danno alla loro caratterizzazione preesistente, si da per scontato che chi si metta a leggere Cross Epoch conosca almeno una delle due opere alle quali fa riferimento. Alla fin fine la storia A.U. non è altro che un copione, come una rappresentazione teatrale nella quale gli attori stessi sono già dei personaggi ben definiti, ai quali viene semplicemente affibbiato un ruolo, una facciata o meglio, una maschera.

Quindi, fatta questa oblunga premessa... Perché Vegeta è un pappagallo? Perché Bulma è una tigre? Cosa ci fa uno come Goku perso per le strade di una città mediorientale, nel medioevo, tra l'altro? Perché Radish è il genio? Perché mai dovrebbe stare con C-18? Ciò che noi sappiamo già dei personaggi che stiamo per incontrare nella storia sono principalmente le loro attitudini comportamentali e il loro carisma, cose che già dovremmo conoscere bene poiché siamo pure andati a cercare delle fanfiction su Dragon Ball.
Poi, una cosa minima e poco importante, ma ci tengo a sottolinearla lo stesso: inserendo così tanti personaggi affibbiando loro ruoli marginali (sì perché non ci piove, la trama di Aladdin gira intorno a tre personaggi, Aladdin, Jasmine e Jaffar, che combattono su due temi, l'amore e l'ambizione; per quanto ci si ricordi giustamente del Genio, ciò è dovuto all'ottima scrittura e al memorabile intrattenimento fornito al pubblico, di fatto è soltanto un artefizio narrativo) si finisce per sminuirli e, se la battuta non è ricercata, si genera una certa sensazione di imbarazzo nel leggere "Vegeta" al posto di "Iago", oppure "Bulma" invece che "Raja". Se il personaggio non è soltanto una comparsa, dopo qualche riga si rimane soltanto in uno smarrito stato di: "E che fine ha fatto quello/quella?"

Per concludere ed esemplificare la mia critica alla scelta degli abbinamenti tra personaggio e ruolo ricoperto, prenderei Goku e Chichi: certo, sono una coppia già stabilita, certa e ben definita, ma quei due caratteri sono anche un limite. Non voglio assolutamente offendere nessuno, specie i più fervidi sostenitori della Goku x Chichi, non ho nulla da dire su quel fronte, ma confrontata alle altre coppie già presenti in Dragon Ball, come la "Crilin x C-18" oppure la più recente "Trunks x Mai", manca di uno sfondo di romanticismo e tensione, che nel caso di questa storia dovrebbe (per coerenza con Dragon Ball) pendere più dalla parte di Chichi. Goku di certo ama sua moglie, basti guardare la puntata 61 di Dragon Ball Super, ma la protagonista della coppia è senza dubbio Chichi, che Zeno solo sa come fa a stare dietro a quel pazzo del suo marito, deve amarlo davvero davvero alla follia.
Se posso permettermelo, avrei scelto di incentrare la dinamica di coppia su Crilin e C-18. Crilin di suo è un personaggio leggermente sottotono per Dragon Ball, quindi combacerebbe molto meglio con il ruolo che ha Aladdin (per quanto riguarda il film e la sua storia); la sua relazione con C-18 parte con un vero e proprio colpo di fulmine, quindi inizialmente tutta la tensione sentimentale proviene da lui (proprio come è per Aladdin e Jasmine, lei neanche immagina l'esistenza di un ragazzo di strada che si è innamorato di lei). Inoltre la relazione che si è creata su questo presupposto è parecchio interessante, parte da un'iniziale incomprensione e un desiderio di avvicinamento ad una dinamica molto genuina e sinceramente piacevole da osservare.

Alla peculiare scelta dei ruoli appioppiati ai nostri protagonisti, si aggiunge anche un livello di confusione riguardo ai loro caratteri. Nel capitolo 3 vediamo un Goku che sogna... di vivere a palazzo? Non so come rispondere a questo stravolgimento caratteriale se non con: "Non ha alcun senso." Non voglio ancora dilungarmi con esempi dal testo, ma Freezer, C-17, C-18 non riportano molto della loro vera personalità se non qualche tratto distintivo e l'aspetto fisico. Questo problema si aggiunge alla particolare combinazione personaggio-ruolo, aumentando ulteriormente lo smarrimento. In poche parole, capita troppe volte (facendo sempre riferimento alla natura più genuina dei personaggi, cioè quella del materiale originale) di chiedersi: "Perché fa / non fa questa cosa? Che senso ha che lui/lei sia qui?" Perché Freezer non agisce come Freezer, ma agisce come Jafar? Qual è la diferenza? Gli unici che per ora mi sembravano azzeccati erano i membri della Squadra Ginyu, ma purtroppo la loro presenza sembrava più che altro una comparsa e non è stata esplorata più di tanto. Anche il comportamento assunto nei confronti di Freezer era leggermente distorto rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare dagli élite più rispettati dall'imperatore del male.
Anche la scelta di Radish (sorvolando il fatto che sia stato affiancato a C-18, che non ha molto senso se non consideriamo un universo alternativo che porta con se anche la tetra ombra dell' O.o.C.) nel ruolo del genio... Non incastra con ciò che sappiamo del personaggio. Chi è Radish? Semplice, capitolo 196 del manga. Riassumiamo le sue caratteristiche principali:

1) Il fratello di Goku. E su questo non ci sono dubbi.
2) Soffre leggermente di Sindrome da Stress Post-Traumatico. Comprensibile, ha passato qualche anno con Vegeta. E nell'esercito di Freezer.
3) Non nutre particolare interesse per i legami di parentela. Cerca Goku solo per fare uso della sua forza; rapisce Gohan, suo nipote, e minaccia di farlo fuori; pesta Goku; pesta Gohan; inganna Goku dicendo di essere pentito per poi pestarlo un altro pochetto...
4) Non disdegna la violenza, il combattimento e le minacce. Al suo arrivo sulla Terra non sembra afflitto dalla coscienza di aver ucciso e sterminato pianeti per poi averli consegnati in mano ad un dittatore galattico.
5) Non dimostra alcun interesse per il prossimo. Povero contadino, aveva solo 5 come livello di combattimento...
6) La sua vita è andata così male che può dire: "Accatasta su quest'isola i cadaveri di cento terrestri o ammazzo tuo figlio." E lo dice con un sorriso.
7) Vede Bulma, la donna che ha ammaliato pure Vegeta, e non batte ciglio, rapisce Gohan invece che lei.
8) Muore soltanto portando con sé il protagonista del manga. L'unica altra persona che ci è mai riuscita è Cell.

In breve, quello che abbiamo visto (e che immagino vedremo nel resto della storia) è un uomo con le fattezze ed il nome di Radish, ma non è Radish. Anche io apprezzo molto Radish come personaggio, data la sua versatilità e la caratterizzazione semplice e a dirla tutta parecchio comoda per un autore di fanfiction, ma bisogna sempre ricordare che Radish, negli unici momenti in cui lo vediamo, è una persona orrenda, per non dire altro. Nonostante sia il fratello di Goku, il moccioso fissato con il combattimento a cui non importa di spogliarsi in centro alla Città dell'Ovest, Radish ha una personalità palesemente negativa, disinteressata dal bene comune nel senso convenzionale e in qualche modo ci sarà pure finito, in quella situazione. Il genio invece, specie pensanto alla fantastica caratterizzazione offerta dal film del 1992, ha una personalità completamente diversa, a dir poco opposta a quella del saiyan. L'unico personaggio di Dragon Ball che viene istintivamente in mente pensando ad un burlone che vive e parla al di là dei dilemmi terreni e umani può essere Re Kaioh, o il maestro Muten, anche Shenron stesso certe volte, non di certo Radish.

Le descrizioni che accompagnano i lunghi paragrafi di questa storia paiono parecchio stagnanti, specie ad una seconda rilettura. Gli argomenti della descrizione nei casi presenti nella storia, in questi quattro primi capitoli, sono cose che bene o male chi legge il testo già conosce. Più volte infatti, non lo nego, mi sono annoiato al pensiero: "Sì, ho già visto il film, andiamo avanti con la storia." Inoltre lo stile degli spezzoni narrativi, per quanto riguardi personaggi, paesaggi o scene, non varia dallo stile impiegato nelle parti più discorsive, rendendo ogni passaggio più incentrato sulla descrizione molto pesante e a tratti tautologico. La ritmica grammaticale e ortografica è molto azzeccata per queste parti, ma il linguaggio usato non è molto colorato, è poco vario e, parlando di fatti e paesaggi che il lettore già conosce, diventa subito ripetitivo. Giusto un esempio, anche da uno dei passaggi meno critici del capitolo: "(...) non riusciva a distogliere dalle striature nere e arancioni che le coloravano il manto, rese lucide dal sole che batteva sopra di loro." Poiché nessuno ha detto "tigre albina", diamo per scontato che la tigre in questione abbia un manto dalla colorazione caratteristica, non è necessario che il testo ci ricordi di che colore è una tigre, se non nel caso che siano tonalità interessanti, che affascinano dal punto di vista del narratore, magari "il nero d'ebano" che può colpire gli occhi di un osservatore attento. Manca quindi una certa profondità metaforica al colore delle scene (colore proprio in tutti i sensi, più volte viene data la descrizione di una tonalità di colore senza l'addizione di un certo peso descrittivo).
Queste parti descrittive, per quanto riguarda la costruzione dei periodi, sembrano molto pesanti in vari punti per la poca varietà di tempi verbali impiegati, non c'è quasi mai un uso interessante e coinvolto di consecutio, tanto che la maggior parte dei periodi termina con una relativa, più della metà delle congiunzioni sono "che" (Uno di tanti esempi: "Entrò in una stanza di soppiatto e trovò colei che stava cercando intenta a piegare dei vestiti che profumavano di fresco e d’oriente." ripetizione facilmente correggibile dando un po' più di colore alla scena). Ci sono circa centoventi "che" potenzialmente sostituibili con subordinate anche semplici, impersonali o con altri modi verbali, anche i congiuntivi certe volte mancano.

Ultima cosa, i nomi. Chichi Jasmine? Goku Aladdin? Anche scrivendo solo il nome per cui conosciamo questi personaggi la narrazione dovrebbe inserirli nel ruolo a cui sono destinati. Sentendo che una certa Chichi vive nel palazzo e ha una tigre è ovvio che sia la controparte di Jasmine. Questa è solo una nota stilistica, è un po' banale e fa storcere il naso ogni volta che lo si legge.

Quindi, in sintesi: il mio più grande problema è la mancanza di un vero "Perché" alle scelte fatte. Questa è una recensione che avrei voluto apporre anche su "Remember Me", perché credo che soffra di dilemmi simili. Scrivere una storia A.U./O.o.C. è davvero difficile, poiché è necessario trovare una giustificazione sensata a tutte le scelte importanti fatte. In sè in una singola produzione letteraria (perché proprio di questo noi stiamo parlando, siamo autori anche noi) le libertà che lo stesso autore può prendersi sono definite da quanto egli o ella desideri garantire una struttura coerente alla propria opera. Non riesco davvero a trovare il "perché" queste storie siano piene di personaggi presi da Dragon Ball che cadono spesso nell' O.o.C. e che non trasportano i loro valori, il loro peso e la loro peculiare caratterizzazione. Alla fine, non porta da nessuna parte prendere una storia già scritta e conosciuta (più o meno, per quanto riguarda la popolarità di Seishun Buta Yarou, che da noi ovviamente arriva solo come "Bunny-Girl Senpai", ma quello è colpa degli americani) e cambiare i nomi dei personaggi, sostituendo di fatto i loro corpi ma non i loro spiriti, la loro personalità, perché è quello che rimane. Ci saranno sì i personaggi di Dragon Ball, ma se in un contesto sconosciuto agiscono in maniera non coerente con il loro carattere, è soltanto l'opera di riferimento, ma con i nomi cambiati.

Nonostante la natura di questa recensione, tutti i miei auguri per il prosieguo della storia, e cordiali saluti,
Mercurionos